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Post-GnoccoCON 2020

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Samuele Vitale:
Finalmente ho un poco di tempo a disposizione per scrivere. :)

Si è chiesto di actual play? Andiamo di actual play allora. ;)

Sabato mattina avevo in programma lo slot del mio gioco che (finalmente) ho potuto riprendere a testare: L'Avventura Perduta.
Con cinque partecipanti, me incluso, mi son potuto permettere di stare in disparte e seguire la giocata degli altri dando suggerimenti e consigli quando opportuno (è un gioco fino a 4 partecipanti).
La partita è stata veloce, con un discreto ritmo e chi ha giocato ha riconosciuto le potenzialità che il gioco può dare già a una seconda partita. E' infatti normale essere un po' titubanti a una prima esperienza quando stai cercando di capire dove andare a parare.
Personalmente sono soddisfatto per come una variante a una regola standard, abbia reso più chiaro ai giocatori le loro intenzioni legate alla narrazione.
Altra cosa apprezzata è come la storia stava emergendo grazie al contributo tutti.

Sabato pomeriggio invece prima partita a Dialect (finalmente).
Ho il gioco in italiano ma non ero ancora riuscito a provarlo.
L'esperienza è stata positiva: all'inizio della giocata mi sono ritrovato in una sensazione di "cose inventate sul momento a random". Però poi il tutto si è legato bene e in maniera coerente. Giocata piaciuta a tutti.
Dialect, come altri giochi, può soffrire di perdita di ritmo e lungaggini se al tavolo sono presenti persone che vogliono parlare a ruota libera senza arrivare al "dunque" della scena. Ho sentito raccontare di noia a profusione per dialoghi retorici, inconclusioni e vagheggiamenti. Devo rileggere il manuale per capire se c'è qualcosa che faccia tenere più attivo il timing di gioco.
In ogni caso, promosso.

Sabato sera invece chiacchiere su storie di fantasmi OSR, Neo-Trad e vari mostri di Frankenstein (con anche la partecipazione di un Di Rubbo meno molesto del solito ;D)

Domenica mattina altro gioco portato da me: Il Richiamo di Gatthulhu.
E' un gioco leggero, spassionato, con un regolamento pesantemente sbilanciato a favore dei gatti protagonisti.
Lo ritengo un "tradizionale" scritto con delle intenzioni di design molto specifiche. Non vuole essere un regolamento generico e ti richiede volutamente di improvvisare in gioco, sia che tu faccia il gatto o il Gattaro (master).
Per ora l'ho solo giocato a sessione singola o più sessioni della stessa storia. Non so ancora come può diventare l'esperienza complessiva con una campagna completa.
Ciò che mi piace del gioco (e a vedere anche chi lo prova) è l'insieme delle regole per gatti; buffe e altamente tematizzate.

Domenica pomeriggio finalmente si va di Sporchi Segreti.
Ce l'ho da un bel po' ma ancora non l'avevo provato. Bello.
Essendo l'ultimo slot ed avendo il gioco la sua lunghezza, non siamo riusciti a terminarlo completamente.
Però la sensazione lasciatami è stata più che soddisfacente. Confermo che è un gioco che va provato sia per la sua particolarità, sia per apprendere nozioni di design giocando.
La cosa che ho apprezato di più è che con il giusto numero di personaggi creati, si aveva a disposizione un mondo di possibilità e situazioni. Altra cosa importante è che la struttura del gioco regge l'improvvisazione delle scene rendendo il tutto coerente con il genere noir che vuole riproporre.
Non c'è mai stata una situazione sopra le righe o esagerata che fosse incoerente con quanto narrato in precedenza. E persino il livello di violenza si è tenuto basso ma con scene dense di suspance. Qui anche il Perudo aiuta molto.
Ripeto, bel gioco da provare e riprovare.


Bene bella gente (o gente che gioca  ;D), io ho detto la mia. ;)

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