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L'investimento emotivo

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Moreno Roncucci:
La dicotomia giocatore-personaggio è falsa. Parte dall'idea di considerare il personaggio come un qualcosa di pre-esistente, prima del gioco, e il giocatore si limita a "manovrarlo".

Ma non è così. Se "muovere" il personaggio è "giocare", "crearlo" cos'è? Andare a pesca? :-)

E se il gioco si basa sulla creazione condivisa di una storia, cioè al rispondere ad una premise (che può o no essere creata anch'essa durante il gioco), cioè avere una Creative Agenda "Story Now" (tutti sinonimi), la creazione del personaggio non è un atto creativo come e più del manovrarlo?

E' vero che in Cani nella Vigna tu devi vedere le cose con l'occhio del personaggio. Ma non con l'occhio della "tipica statuina di piombo di un ussaro napoleonico" o simili, cioè come una ricostruzione "storica" wargamistica, o una ricostruzione in cui ci sono un sacco di sagome di cartone o robottini che devono ricreare l'atmosfera western per "turisti del gdr" (citazione da un noto film con Yul Brinner...).   Non guardare la storiA e guarda le storiE. Di persone come noi.

Guarda l'actual play di Hope. Cosa deciderà di fare Saul? Dipenderà, ovvio, dal carattere di Saul. Che è stato creato e sviluppato da Lapo. Quindi, la decisione alla fine sarà opera di Saul o di Lapo?

E il bello è che tutto questo è già nel post iniziale di questo thread...  :-)


--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]- L'avventura a esoterroristi: ho interpreato un personaggio che, nell'incontro con il soprannaturale e a causa di un'adolescenza molto precaria a contatto stretto con la morte, ha sviluppato una forma di ansia che si manifesta durante la notte egli impedisce di dormire...Nel contempo, il personaggio appare invece rassicurantissimo con gli altri (era quello che nel gruppo si occupava degli interrogatori e di rimettere in sesto coloro che rimanenvano traumatizzati nell'incontro con creature evocate dagli esoterroristi). Questa cosa era stimolantissima, perché è un aspetto che sento molto mio e mi spinge parecchio all'auto analisi: ovvero il fatto di essere fondamentalmente un'ansiosa, e di apparire, invece, nel mio lavoro sempre un punto di riferimento...cosa che spesso porta a non avere più uno sbocco per mostrare agli altri le proprie parue, a non avere valvole di sfogo.
--- Termina citazione ---


"mettersi in gioco", voler giocare a questi giochi, significa essere disposti a mettere nei personaggi le parti di noi problematiche, dolenti o irrisolte.  Mentre in un gioco gamista ci metti l'acume tattico-strategico, o in gioco simlazionista la passione per vent'anni di continuity degli x-men.  Spesso basta vedere che tipo di personaggi fa un giocatore per capire cosa vorrebbe giocare.

(quante persone fanno personaggio problematici, per poi rimanere frustratissimi quando il gruppo gioca solo per vincere e questi lati problematici non saltano mai fuori?)

Simone Micucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]
...
E se il gioco si basa sulla creazione condivisa di una storia, cioè al rispondere ad una premise (che può o no essere creata anch'essa durante il gioco), cioè avere una Creative Agenda "Story Now" (tutti sinonimi), la creazione del personaggio non è un atto creativo come e più del manovrarlo?
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--- Termina citazione ---


ci stavo pensando mentre ragionavo sul fatto che adoro d&d4, ma spesso e volentieri mi annoio in situazioni "fuori dal combattimento" (o forse sarebbe meglio dire "fuori dalla sfida"), mentre gongolo come un bimbo mentro lo creo, sia dal punto di vista delle statistiche che del suo abbozzo di storia.

Ezio:
Finalmente riesco a leggermi questo topic. È molto bello quello che esterni, Glenda.
Hai poi deciso se vieni o no a trovarci GnoccoCon?
Perché se lo fai mi piacerebbe davvero tanto, alla luce di quanto hai scritto qui sopra, averti al tavolo di Montsegur che organizzo, o almeno giocare con te a un qualche jeepform.
Ce la fai?


PS:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite](citazione da un noto film con Yul Brinner...)
--- Termina citazione ---

Il Mondo dei Robot (Westworld), 197-ambarabà, regia di M. Crichton. ;-)

EDIT: Strano caso di crossposting incrociato con Domon e Roberto... sto superando me stesso...

Michael Tangherlini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p](quante persone fanno personaggio problematici, per poi rimanere frustratissimi quando il gruppo gioca solo per vincere e questi lati problematici non saltano mai fuori?)[/p]
--- Termina citazione ---

Verissimo! O, peggio, quando il gruppo gioca per "giocare la storia del Narratore" (lo esplicito, visto che nel mio caso la pessima esperienza e' stata con Vampiri).

-MikeT

Claudia Cangini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]Io, nella mia esperienza, ho sempre amato mescolare investimento emotivo e libero sfogo della fantasia: quindi, un personaggio si fa portatore di una tematica che ti sta a cuore o che comunque desideri approfondire, ma per il resto il lui non è te, è una tua creazione ed è probabile (nel mio caso direi "auspicabile") che agisca e reagisca in modo diverso da come faresti tu. Facendoti anche sorridere, magari. O facendoti pensare che è un idiota. O un eroe. In modi anche - a volte - senza ombre, tassativi: cosa che non si può fare su se stessi. Insomma, lo puoi manipolare, lo puoi trasformare, lo puoi anche giudicare. E questo è divertente.
--- Termina citazione ---


Mi sembra più o meno lo stesso approccio che ho io. I personaggi che interpreto non sono me. Magari contengono certe parti di me e sono più o meno vicini alla mia personalità.
La cosa imprescindibile perchè mi diverta a interpretarli è che capisca la loro psicologia (per quanto distante sia dalla mia).

Dopodichè posso divertirmi un mondo a giocarli capendoli e al tempo stesso disapprovarli, detestarli, compatirli o volergli bene :)


--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]In effetti è proprio uno dei propositi dichiarati dell'autore di CnV quello di mettere questioni morali per far schierare i giocatori... ma credo che anche in questo caso si interponga la visione di un personaggio con determinate "caratteristiche" morali "proprie".
--- Termina citazione ---


Secondo me le due cose anzichè contraddirsi sono funzionali l'una all'altra :)
In Cani le giocate più interessanti sono quelle in cui giochi un personaggio che caratterizzi ben bene. E poi lo giudichi (tu, giocatore dai un giudizio sul tuo stesso personaggio).


--- Citazione ---[cite]Autore: Lord Zero[/cite]
 Alla fine un Cane è pur sempre un individuo moolto devoto
--- Termina citazione ---


Beh, ma anche no. E' solo una persona che i suoi insegnanti hanno considerato pronto per andare a fare il Cane.
Sono due cose molto diverse ;)

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