Autore Topic: CnV - Pareggio ai dadi  (Letto 8061 volte)

Spartaco

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CnV - Pareggio ai dadi
« il: 2020-04-02 14:51:23 »
Buongiorno a tutti, innnanzitutto saluto e ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Questa è la mia prima domanda dopo anni passati a leggere soltanto in questo forum.
Essendomi iscritto due o tre anni fa ormai, non ricordo se mi ero precedentemente presentato, in caso negativo mi scuso anticipatamente.
Vengo alla domanda: mi è capitata una situazione particolare durante un rito di iniziazione: in seguito a un colpo ritorto, GM (io) e giocatore ci siamo ritrovati con gli stessi identici dadi disponibili, accorgendoci che il conflitto si sarebbe esaurito con gli ultimi due dadi spesi per vedere. In quel momento per entrambi noi non aveva senso lasciare, escalare o introdurre tratti o altro. Certo, uno di noi avrebbe potuto "rilanciare male" coi dadi più bassi oppure accusare il colpo quando non necessario, ma sarebbe stato artificioso. Ho riletto il manuale e ho cercato qui e altrove, ma non sono stato in grado di trovare un esempio analogo.
Chiedo: ha senso ritirare entrambi? Oppure arrivare alla fine dei dadi e continuare il conflitto ritirando entrambi da capo? Oppure mi sfugge qualcosa?

Moreno Roncucci

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Re:CnV - Pareggio ai dadi
« Risposta #1 il: 2020-04-02 17:36:04 »
Buongiorno a tutti, innanzitutto saluto e ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Questa è la mia prima domanda dopo anni passati a leggere soltanto in questo forum.
Essendomi iscritto due o tre anni fa ormai, non ricordo se mi ero precedentemente presentato, in caso negativo mi scuso anticipatamente.
Vengo alla domanda: mi è capitata una situazione particolare durante un rito di iniziazione: in seguito a un colpo ritorto, GM (io) e giocatore ci siamo ritrovati con gli stessi identici dadi disponibili, accorgendoci che il conflitto si sarebbe esaurito con gli ultimi due dadi spesi per vedere. In quel momento per entrambi noi non aveva senso lasciare, escalare o introdurre tratti o altro. Certo, uno di noi avrebbe potuto "rilanciare male" coi dadi più bassi oppure accusare il colpo quando non necessario, ma sarebbe stato artificioso. Ho riletto il manuale e ho cercato qui e altrove, ma non sono stato in grado di trovare un esempio analogo.
Chiedo: ha senso ritirare entrambi? Oppure arrivare alla fine dei dadi e continuare il conflitto ritirando entrambi da capo? Oppure mi sfugge qualcosa?

Ciao, e benvenuto fra i postatori attivi!  :)

Qui vedo due possibili casi di "parità dei dadi":

1) i due giocatori in conflitto hanno ancora dadi a sufficienza per giocare altri rilanci o parate: in questo caso si prosegue normalmente, il conflitto in cnv presenta tante maniere di ottenere dadi (tratti, oggetti, escalation, etc.) che non puoi prevedere i dadi che avrai al rilancio successivo (conviene piuttosto preoccuparsi in generale di quanto sia sensato, anche in termini di fiction, proseguire il conflitto)

2) Entrambi i giocatori hanno solo 1 o 2 dadi, con gli stessi numeri.

Diciamo subito che "arrivare fino all'ultimo dado disponibile" è una cosa che ho visto fare solo nei conflitti di iniziazione (dove il GM è limitato nei dadi che può usare, e ne ha davvero pochi, e quindi può aver senso giocare per farglieli finire). Nei conflitti "normali" durante il gioco il conflitto sarebbe dovuto terminare molto prima. Se il GM non ha più dadi abbastanza buoni da infliggere fallout significativi dovrebbe abbandonare subito il conflitto, e se invece ha dadi abbastanza buoni da infliggere ancora fallout significativi al personaggio del giocatore, e questo insiste ancora a proseguire il conflitto, significa che (1) o non ha ancora capito bene il gioco e non si rende conto che è una strategia suicida, o (2) è stata scelta una posta eccessivamente importante, che il giocatore non può lasciare.

Fatta questa premessa, il regolamento è chiaro su cosa succede: per rilanciare, devi mettere avanti due dadi, o solo uno in precise circostanze. Se non hai dadi, non puoi rilanciare, e se non puoi rilanciare quando è il tuo turno, devi lasciare.

Quindi, la sequenza è:

1) il giocatore A fa il suo ultimo rilancio, con 2 dadi se li ha, o con 1 (se è in uno dei casi particolari citati a pagina 52)
2) Il giocatore B ha i suoi stessi dadi, quindi para agevolmente (se ha due dadi) o ritorce il colpo (se ha 1 dado)

3A) Se il giocatore B ha parato (con 2 dadi) non ha più dadi per rilanciare, e quindi deve abbandonare la posta, il giocatore A ha vinto.
3B) Se il giocatore B ha ritorto il colpo (con 1 dado), ha ancora 1 dado nel conflitto successivo e può fare un rilancio. Il giocatore A non ha dadi per vedere e (se non ne ottiene altri in qualche modo) deve abbandonare il conflitto. Il giocatore B ha vinto.

Cosa succede se i giocatori NON erano in parità con i dadi, ma lo diventano in seguito all'ultimo "ritorcere il colpo? In questo caso, il giocatore A ha TRE dadi, e ha fatto un rilancio con 2 dadi (non gli sarebbe consentito farlo con 1 dado solo se non fosse proprio l'ultimo), il giocatore B ha ritorto il colpo con un solo dado che è pari o superiore alla somma dei due dadi appena giocati, ed è uguale al dado rimasto ad A.

In questo caso, B ritorce il colpo, rilancia con l'ultimo dado, A a sua volta ritorce il colpo con il suo ultimo dado, facendo perdere l'ultimo dado a B che non può più rilanciare e perde.  (è un caso abbastanza artificioso, perché A ha rilanciato con due dadi bassi per farsi ritorcere il colpo, se poteva vincere prima semplicemente facendo un rilancio che B non poteva parare?)

Ho elencato tutti questi casi per far vedere come non ci sia nessun bisogno di fare spareggi, tie-break, pescare dadi gratis, etc, il sistema di gioco dà comunque un vincitore univoco.   Però sono tutti casi come dicevo abbastanza "artificiali". Sul piano pratico, di gioco, hai detto che nessuno dei contendenti aveva motivo per fare un escalation o usare tratti od oggetti. Ma se non avevano motivi per fare nessuna di queste cose, il mio dubbio è che... non avessero motivi per rimanere in conflitto! Uno dei due avrebbe dovuto abbandonare prima...

Anche il caso "non hai dadi per fare un rilancio", è abbastanza teorico e "strano".  Se davvero quel conflitto è così importante per te da proseguire fino all'ultimo dado (cosa che si dovrebbe cercare di evitare scegliendo "poste che puoi lasciare")...  come può non essere abbastanza importante da non prendere altri dadi? Anche senza fare un escalation e aver finito i tratti, è comunque facile ottenere altri dadi utilizzando gli oggetti e l'ambiente circostante. È una cosa che da luogo ad un gioco "brutto", lento, estenuante, con conflitti che si trascinano in eterno, e per questo appunto bisognerebbe scegliere poste che non spingano a intestardirsi così, ma se non sei disposto a prendere un altro dado... perchè non hai mollato prima di arrivare all'ultimo dado?

(tutti questi discorsi sui dadi comunque trascurano la fiction, che NON PUÒ essere trascurata nel gioco pratico: può darsi benissimo che in fiction proprio con l'ultimissimo dado si giunga ad una fine del conflitto che sia accettabile per entrambi e che prima non era possibile o non era stata vista)
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Spartaco

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Re:CnV - Pareggio ai dadi
« Risposta #2 il: 2020-04-02 20:26:19 »
Grazie mille per la risposta.
In effetti è proprio quello che era successo: rito di iniziazione, al giocatore della posta interessava ma fino a un certo punto, quando abbiamo visto che i dadi rimasti erano pari ha scelto di lasciare, mi rendo conto ora rileggendomi che ho involontariamente mentito, presumo per distrazione nel descrivere la situazione, quando ho scritto "non aveva senso lasciare", non aveva senso solo escalare o tirare in ballo tratti e relazioni (per inciso, alla luce della tua risposta avrebbe perso comunque lui a esaurimento dadi).
La mia domanda nasceva dal timore che la stessa improbabile situazione mi potesse ricapitare ma arrivando a fine dadi, cosa che in effetti non è mai successa nemmeno a me... in quel caso giustamente col cavolo che nessuno escalava o tirava fuori qualcos'altro.
In parole povere non mi era assolutamente chiaro che chi non ha dadi per rilanciare ha perso, e non solo chi non li ha per vedere. Quindi essere primi di mano è un vantaggio, no? Non l'avevo capito.

Spartaco

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Re:CnV - Pareggio ai dadi
« Risposta #3 il: 2020-04-03 14:11:44 »
Risalve, insisto perchè stiamo imparando a giocare ed effettivamente non è sempre facilissimo, almeno quando si passa ai conflitti.
I cani (3) sono entrati in una stanza con 6 persone: la stregona e le sue 5 seguaci. Il sovrintendente è legato a una sedia e imbavagliato, è il prossimo oggetto del rituale di purificazione messo in atto dalle signore. Ora, i cani non hanno molti dubbi e ammazzerebbero la stregona senza pensarci troppo, tuttavia cercano di fermarla "con le buone" almeno inizialmente, avendo lei il sovrintendente, che poi è suo marito, in ostaggio.
Hanno iniziato a farmi piovere addosso rilanci verbali con dadi bassissimi (qui io non posso questionare la loro strategia, o sì?). Io ero ultimo di mano perchè l'iniziativa l'hanno presa loro (corretto? Io avevo il tiro di gran lunga migliore).
Dettaglio, tutti i cani hanno tirato acutezza+cuore, la posta è liberare il sovrintendente:
Cane 1: 1 1 2 2 3 5 5 5
Cane 2: 1 1 2 2 4 5
Cane 3: 1 1 2 3 4 5
GM: 1 1 3 3 5 6 6 6 6 8 9 10 (ho tirato acutezza+cuore dello stregone più influenza demoniaca che era a 5d10)
Cane 1 rilancia con 1 1, vedo con 1 1
Cane 2 rilancia con 1 2, ritorco con 3
Cane 3 rilancia con 1 1, ritorco CON LO STESSO 3, quindi me lo tengo ancora, giusto?
GM rilancio con 10 3 (il tre di prima), estraggo un coltello e lo porto alla gola del marito: invito i Cani a sedersi e unirsi alla cerimonia di purificazione. I primi tre passaggi erano botta e risposta del tipo "liberalo" "ma è quello che il Re della Vita vuole, dovete capirlo", ora non li ricordo tutti esattamente.
Ora io dovrei anche tirare 1d6 per il coltello, corretto? Due Cani a questo punto vogliono escalare direttamente a rivoltellate, mentre il terzo vuole scappare per andare a chiamare Orso che Dorme in aiuto (il capotribù del vicino accampamento del Popolo della Montagna).
Qui, a fine turno, ci siamo fermati perchè era troppo tardi. Questo era il primo scontro dopo i riti di iniziazione.
Ora io ho un paio di domande oltre a quelle sopra:
Mi pare evidente che gli altri 3 giocatori stiano sprecando un sacco di dadi inutilmente, mi sembra inoltre che stiamo rallentando l'azione all'eccesso (fino a qui, senza aver ancora giocato conflitti, andavamo spediti e più sciolti). Consigli?
Inoltre, vero che dobbiamo cercare di fissare delle poste cedibili, ma qui la situazione è al limite, e i giocatori la tizia la vogliono chiaramente far fuori. Per il momento la posta è ancora liberare il sovrintendente, ma a loro interessa fino a un certo punto se lui muore (certo, se lo salvano sono più contenti). Il punto è che se mollano questa, di posta, non vedo molte altre poste cedibili (che non siano ammazzare, o quantomeno catturare la Stregona).
Ultima domanda: il terzo cane, quello che va a chiamare i rinforzi, deve lasciare lo scontro o può giocare questa mossa come rilancio?
Grazie mille

Moreno Roncucci

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Re:CnV - Pareggio ai dadi
« Risposta #4 il: 2020-04-05 03:05:54 »
I cani (3) sono entrati in una stanza con 6 persone: la stregona e le sue 5 seguaci. Il sovrintendente è legato a una sedia e imbavagliato, è il prossimo oggetto del rituale di purificazione messo in atto dalle signore. Ora, i cani non hanno molti dubbi e ammazzerebbero la stregona senza pensarci troppo, tuttavia cercano di fermarla "con le buone" almeno inizialmente, avendo lei il sovrintendente, che poi è suo marito, in ostaggio.
Hanno iniziato a farmi piovere addosso rilanci verbali con dadi bassissimi (qui io non posso questionare la loro strategia, o sì?). Io ero ultimo di mano perchè l'iniziativa l'hanno presa loro (corretto? Io avevo il tiro di gran lunga migliore).

A meno che non sia chiarissimo chi agisce prima (un attacco improvviso senza avvertimenti, un interruzione di un discorso o una cerimonia con un grido improvviso, etc.), l'ordine dei rilanci è dato dai due dadi più alti. Quindi avresti dovuto iniziare tu. In che senso i giocatori "hanno preso l'iniziativa"?

Sulla strategia, devi prima di tutto verificare che i rilanci non siano ignorabili. È un dettaglio che può sfuggire le prime volte, ma è estremamente importante. Un rilancio ignorabile non è valido.

Citazione
Dettaglio, tutti i cani hanno tirato acutezza+cuore, la posta è liberare il sovrintendente:

È più corretto dire che è "la liberazione del sovrintendente", altrimenti sembra che sia una gara a chi lo libera (in questo caso specifico magari non c'era davvero rischio di confondersi, ma in generale è meglio stare attenti alla formulazione della posta, che deve essere "cos'è in palio" nel conflitto)

Citazione
Cane 1: 1 1 2 2 3 5 5 5
Cane 2: 1 1 2 2 4 5
Cane 3: 1 1 2 3 4 5
GM: 1 1 3 3 5 6 6 6 6 8 9 10 (ho tirato acutezza+cuore dello stregone più influenza demoniaca che era a 5d10)

Come ho detto, dovevi iniziare tu....

Citazione
Cane 1 rilancia con 1 1, vedo con 1 1

Eh?!  ???

Prima di tutto, come ha fatto a fare un rilancio che non mettesse in gioco nessuno dei suoi tratti, relazioni od oggetti? Non ha tirato altri dadi?

Secondo...   perchè hai buttato via 2 dadi così?

Citazione
Cane 2 rilancia con 1 2, ritorco con 3
Cane 3 rilancia con 1 1, ritorco CON LO STESSO 3, quindi me lo tengo ancora, giusto?

Giusto, ma rispondere con 3 è un errore strategico.

"ritorcere il colpo" con un dado basso ti blocca QUEL  dado nel successivo rilancio o parata. Tu puoi anche usare un dado più grande per ritorcere il colpo (pagina 52, "Vedi mettendo avanti dadi sufficienti a pareggiare o superare l’attuale Rilancio."), e prepararti così ad un rilancio più forte.

(non conviene, in generale, tenersi da parte i dadi migliori, come GM. Tu VUOI conflitti corti, e a gioco lungo i Cani avranno sempre la meglio perché sono tre contro uno a prendere dadi. Colpisci subito finché sei in vantaggio]

Con il primo cane dovevi ritorcere con un dado più alto, almeno un 6 o più, forse (dipende dagli altri dadi che potevano utilizzare nei tratti o nelle escalation) anche con il 10.

Lui avrebbe perso i due 1, tu avresti conservato il tuo dado con il secondo.

Il secondo, o sacrificava i suoi dadi migliori, o subiva il colpo a sua volta (è in base alle sue possibilità di rilancio che devi scegliere il dado, se hai buone probabilità che non riesca ad ottenere un 5 o un 6 potevi rischiare il 10, altrimenti era meglio un dado più basso.). Se subiva il colpo a sua volta, ti tenevi ANCORA quel dado. Idem con il terzo.

Se proseguivano con quella strategia dei "dadi bassi" potevi non perdere nemmeno un dado e arrivare al tuo rilancio "con un bel dado in canna", a cui aggiungerne un'altro e spazzarli via.  (ricordati che fra i poteri demoniaci dello stregone c'è anche la possibilità di infliggere fallout da 8 con le parole)

Attenzione, questa è una strategia NUMERICA, assolutamente incompleta senza la fiction. Che tipo di rilanci facevano? Magari poteva convenirti farli passare per motivi tuoi.

Cani nella Vigna si vince o si perde giocando sulla fiction. Quando un Cane che pensa solo ai dadi incontra un GM che pensa alla fiction, il Cane è un uomo morto...

Citazione
GM rilancio con 10 3 (il tre di prima), estraggo un coltello e lo porto alla gola del marito:

Escalation a fisico dunque, dovevate tirare altri dadi.

Citazione
invito i Cani a sedersi e unirsi alla cerimonia di purificazione. I primi tre passaggi erano botta e risposta del tipo "liberalo" "ma è quello che il Re della Vita vuole, dovete capirlo", ora non li ricordo tutti esattamente.

Se erano così erano ignorabili, e quindi non validi.

Citazione
Ora io dovrei anche tirare 1d6 per il coltello, corretto?

Sì, ma soprattutto devi tirare i dadi per la relazione con i demoni, per l'escalation, e magari per qualche tratto...

Citazione
Due Cani a questo punto vogliono escalare direttamente a rivoltellate, mentre il terzo vuole scappare per andare a chiamare Orso che Dorme in aiuto (il capotribù del vicino accampamento del Popolo della Montagna).

Se non era davvero tanto vicino voleva dire abbandonare il conflitto....

Citazione
Qui, a fine turno, ci siamo fermati perchè era troppo tardi. Questo era il primo scontro dopo i riti di iniziazione.
Ora io ho un paio di domande oltre a quelle sopra:
Mi pare evidente che gli altri 3 giocatori stiano sprecando un sacco di dadi inutilmente, mi sembra inoltre che stiamo rallentando l'azione all'eccesso (fino a qui, senza aver ancora giocato conflitti, andavamo spediti e più sciolti). Consigli?

Decisione, cattiveria e azione. Da parte tua. Ricorda che l'arrivo dei cani mette in agitazione tutti, tutti sperano o temono, è una situazione esplosiva.

Non fare conflitti inutili. Se fanno conflitti su minuzie digli di sì. Se temporeggiano vai in pieno melodramma. Sei tu (e i tuoi PNG) che fanno la differenza fra un avventura di cani nella vigna (oscurità, ferocia, sesso, violenza, terrore, crudeltà, grida nella notte, sangue a fiumi, ira divina, urla dei demoni) e una delle Giovani Marmotte (qui, quo e qua che vanno in giro a fare chiacchiere e fare amicizia con tutti)

Citazione
Inoltre, vero che dobbiamo cercare di fissare delle poste cedibili, ma qui la situazione è al limite, e i giocatori la tizia la vogliono chiaramente far fuori.

È una posta tranquillamente cedibile. Se perdono semplicemente lei non viene uccisa.

La posta sul sovrintendente forse è meno cedibile, se perdono che succede?

Citazione
Per il momento la posta è ancora liberare il sovrintendente, ma a loro interessa fino a un certo punto se lui muore (certo, se lo salvano sono più contenti). Il punto è che se mollano questa, di posta, non vedo molte altre poste cedibili (che non siano ammazzare, o quantomeno catturare la Stregona).

Non è un problema tuo.

Non sei la loro balia.

Fare il GM in Cani nella Vigna è molto meno fare il "papà buono che vuole fare divertire i suoi giocatori" e molto più "giocare il Diavolo".  il sistema limita enormemente la tua capacità di fare il "signore del mondo" al tavolo, e quindi limita il tuo campo d';azione alla fiction e ai personaggi. Ma in compenso, come dice con un ottimo esempio il manuale, "non devi limitarti".

Se un GM di una altro gdr vuole uccidere tutto il party dei giocatori, basta che lo dica "crolla la cavarna, siete morti". Quindi non può mai davvero giocare per farli fuori (anzi, deve giocare i mostri scemi magari per farli divertire...)

In CnV non puoi dire "siete morti". Devi giocartela. E sei pure in svantaggio sui dadi, a gioco lungo. Quindi da una parte puoi tranquillamente giocare per ucciderli, massacrarli, straziarli e bastonarli senza tanti problemi, è una sfida leale, e oltretutto la tua migliore strategia per farlo è colpire più forte che puoi subito senza tergiversare.

Non è tuo compito dirgli come fare a impedirtelo. Devono arrivarci da soli. Altrimenti... non ti fermano. E tu non ti fermare.

Nel caso del sovrintendente, se davvero non gli importa molto, la posta era sbagliata. La posta deve sempre riflettere quello che DAVVERO vogliono, il momento in cui la stabilite è un momento di assoluta sincerità (in Trollbabe, da cui CnV in gran parte deriva, la fase equivalente si chiama "chiara e trasparente"). Puoi spingere per suddividere una posta troppo grossa in una successione di poste più cedibili, ma devono essere comunque quello che davvero vogliono, lì e ora, in quel conflitto, non una cosa di cui non gliene frega niente a nessuno.

Citazione
Ultima domanda: il terzo cane, quello che va a chiamare i rinforzi, deve lasciare lo scontro o può giocare questa mossa come rilancio?
Grazie mille

Dipende: può fare quell'azione nella stessa scala temporale degli altri?

Cioè, il conflitto è "mentre tu ti fai tre ore di viaggio a cercare aiuto, noi le passiamo, le stesse tre ore, a fare questa singola azione qua, così al prossimo giro di turni siamo ancora tutti qui, o tu dovresti stare fermo per un sacco di turni mentre noi giochiamo un sacco di rilanci e parate in un minuto?"

In pratica, è fuori dal conflitto se quando è il suo turno non c'è (o se lo dice direttamente lui, che esce), se non può fare il rilancio, perchè magari è a galoppare altrove. Se può fare un rilancio non ignorabile quando è il suo turno può rimanere in conflitto.

(in pratica, ci deve essere un minimo di coordinazione fra i giocatori, sono gl;i altri giocatori in realtà e non tu che devono dire se vogliono giocare i loro rilanci e parate in maniera da consentirgli di rimanere in conflitto o no)
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Spartaco

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Re:CnV - Pareggio ai dadi
« Risposta #5 il: 2020-04-05 11:29:23 »
Grazie mille ancora per l'aiuto.
Con "hanno preso l'iniziativa" intendo che loro si sono voluti opporre al rituale, per il personaggio della Stregona il fatto che i Cani siano arrivati e che possano eventualmente anche unirsi al rito è potenzialmente positivo, lei è fiera di quello che fa.
Sul discorso dei rilanci ignorabili, chiarissimo, dobbiamo starci più attenti, all'inizio non è facilissimo, la meccanica dei dadi "distrae" molto.
Citazione
Eh?!  ???

Prima di tutto, come ha fatto a fare un rilancio che non mettesse in gioco nessuno dei suoi tratti, relazioni od oggetti? Non ha tirato altri dadi?

Secondo...   perchè hai buttato via 2 dadi così?
Qui non ti seguo... o non abbiamo capito come funziona il gioco o non sono riuscito a spiegare la situazione: inizia il conflitto, tiriamo i dadi delle caratteristiche e chi è primo ne porta avanti due dicendo cosa fa, o no?
Citazione
Giusto, ma rispondere con 3 è un errore strategico.

"ritorcere il colpo" con un dado basso ti blocca QUEL  dado nel successivo rilancio o parata. Tu puoi anche usare un dado più grande per ritorcere il colpo (pagina 52, "Vedi mettendo avanti dadi sufficienti a pareggiare o superare l’attuale Rilancio."), e prepararti così ad un rilancio più forte.

(non conviene, in generale, tenersi da parte i dadi migliori, come GM. Tu VUOI conflitti corti, e a gioco lungo i Cani avranno sempre la meglio perché sono tre contro uno a prendere dadi. Colpisci subito finché sei in vantaggio]

Con il primo cane dovevi ritorcere con un dado più alto, almeno un 6 o più, forse (dipende dagli altri dadi che potevano utilizzare nei tratti o nelle escalation) anche con il 10.

Lui avrebbe perso i due 1, tu avresti conservato il tuo dado con il secondo.

Il secondo, o sacrificava i suoi dadi migliori, o subiva il colpo a sua volta (è in base alle sue possibilità di rilancio che devi scegliere il dado, se hai buone probabilità che non riesca ad ottenere un 5 o un 6 potevi rischiare il 10, altrimenti era meglio un dado più basso.). Se subiva il colpo a sua volta, ti tenevi ANCORA quel dado. Idem con il terzo.

Se proseguivano con quella strategia dei "dadi bassi" potevi non perdere nemmeno un dado e arrivare al tuo rilancio "con un bel dado in canna", a cui aggiungerne un'altro e spazzarli via.  (ricordati che fra i poteri demoniaci dello stregone c'è anche la possibilità di infliggere fallout da 8 con le parole)
Chiarissimo, infatti me ne ero già accorto.
Citazione
Se erano così erano ignorabili, e quindi non validi.
Ok!
Citazione
Sì, ma soprattutto devi tirare i dadi per la relazione con i demoni, per l'escalation, e magari per qualche tratto...
Assolutamente sì, chiedevo per il coltello per verificare che fosse corretto farlo.
Citazione
Non è un problema tuo.

Non sei la loro balia.
Non è un problema mio, è un problema nostro. Stiamo imparando insieme a giocare, chiaramente sono io che scrivo qui, ma quello che dite a me poi lo dico anche a loro.
Per capirsi, ho un Cane anche io, l'idea è di fare una città ogni tanto in cui io gioco come Cane e non come GM, il GM lo farà un altro giocatore in quella città, sempre se funzionerà. Al massimo andiamo avanti così e cestinerò quel Cane.
Per quanto riguarda il discorso del Cane che va a chiedere aiuto, chiarissimo, stavo solo verificando, ma avevo capito correttamente.
Come gruppo di amici abbiamo giocato abbastanza poco perchè ci sentiamo su internet ognuno da un capo all'altro d'Europa. Stiamo approfittando della quarantena per sentirci più spesso e il gioco è un bel modo per farlo.
Grazie ancora!  :)

Moreno Roncucci

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Re:CnV - Pareggio ai dadi
« Risposta #6 il: 2020-04-07 02:44:32 »
Citazione
Eh?!  ???

Prima di tutto, come ha fatto a fare un rilancio che non mettesse in gioco nessuno dei suoi tratti, relazioni od oggetti? Non ha tirato altri dadi?

Secondo...   perchè hai buttato via 2 dadi così?
Qui non ti seguo... o non abbiamo capito come funziona il gioco o non sono riuscito a spiegare la situazione: inizia il conflitto, tiriamo i dadi delle caratteristiche e chi è primo ne porta avanti due dicendo cosa fa, o no?

1) Inizia il conflitto (qualcuno dice NO!!!! alla dichiarazione d'intenti di qualcun altro)
2) I partecipanti al conflitto tirano SOLO i dadi delle caratteristiche (che dipendono dall'ambito iniziale del conflitto), delle relazioni che li stanno aiutando o che sono loro avversari o che sono posta in palio, e dell'influenza demoniaca. E BASTA.
3) Si determina l'ordine dei rilanci (in base ai dadi tirati e a considerazioni di fiction)
4) Quando il giocatore di turno (o il GM) dichiara il suo rilancio, può far entrare in campo anche:
- - dadi dei tratti, se li nomina nei rilancio
- - dadi delle relazioni, se le usa nel rilancio.
- - dadi degli oggetti, se li usa nel rilancio. (compresi anche oggetti improvvisati trovati sul posto)
- - dadi di altre caratteristiche se fa un escalation.
Quindi, per non tirare altri dadi oltre a quelli iniziali, il giocatore deve stare attento a non usare assolutamente uno dei suoi tratti, una delle sue relazioni, uno dei suoi oggetti, e non fare escalation. Insomma, deve farlo proprio apposta...
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Spartaco

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Re:CnV - Pareggio ai dadi
« Risposta #7 il: 2020-04-09 15:31:18 »
Ok, ci eravamo capiti in realtà. Beh quello dipende dal fatto che era il battesimo del fuoco, ci abbiamo messo tutta la prima città ad abituarci a far cadere l'occhio sui tratti (relazioni e proprietà sono più immediate) senza perderci pezzi.
Nel frattempo abbiamo finito la città ed è andata molto bene, a detta di tutti, anche grazie ai consigli ricevuti.
Grazie ancora!!!  :)

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