Autore Topic: [rant] un discorso sulle regole  (Letto 16524 volte)

Niccolò

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[rant] un discorso sulle regole
« Risposta #45 il: 2008-03-03 10:18:07 »
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Essendo io un Game Designer di un certo tipo (di quelli che devono fare soldi e non "amatoriali", perchè se no mi licenziano) è mio compito fare un gioco che acchiappi più pubblico possibile, quindi faccio un gioco "aperto", il che ovviamente lo espone a certe lacune, alcune volte marginali altre molto più pesanti (dipende dalla variante di parpuzio), ma è una scelta che io assolutamente reputo "buona", per me e per i GdR in genere.


attenzione che la questione dei guadagni è delicata :)

come _autore_è oramai molto più conveniente autoprodursi un gioco, e un gioco autoprodotto ben fatto non fa numeri minimamente paragonabili a quelli di un gdr tradizionale, però ha una sell-through eccezionale (si parla di ANNI di vendite stabili, non settimane con picchi in seguito all'uscita delle espansioni) e permette al designe di guadagnare enormemente di più sul manuale. e il pubblico degli autoprodotti si sta configurando molto diversamente dal pubblico dei gdr mainstream :)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Domon »

Tantalas

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[rant] un discorso sulle regole
« Risposta #46 il: 2008-03-03 10:54:04 »
Citazione
[cite] Domon:[/cite]
attenzione che la questione dei guadagni è delicata :)

come _autore_è oramai molto più conveniente autoprodursi un gioco, e un gioco autoprodotto ben fatto non fa numeri minimamente paragonabili a quelli di un gdr tradizionale, però ha una sell-through eccezionale (si parla di ANNI di vendite stabili, non settimane con picchi in seguito all'uscita delle espansioni) e permette al designe di guadagnare enormemente di più sul manuale. e il pubblico degli autoprodotti si sta configurando molto diversamente dal pubblico dei gdr mainstream :)

Scusa? Che c'entra? Se io lavoro per la wizard devo rendere conto alla wizard, che c'entra l'autoproduzione?
Io, come WIZARD, non mi posso permettere "anni di vendite stabili", io come wizard devo creare un gioco che permetta a centinaia di migliaia di giocatori contemporaneamente di essere "presi dal gioco", quindi creo un gioco che permetta "di adattarsi alle esigenze di ognuno", così con un solo prodotto prendo tizio e caio... che se vogliono "personalizzare il gioco" e trarne così un ancor maggiore godimento, possono farlo e ci scrivo pure una regola che lo permette, così gli libero pure la coscienza quando lo fanno. Io questo lo vedo come un pregio. Perchè vi ricordo che io non reputo la RO un modo per "aggiustare un sistema che non funziona", ma come un modo per "personalizzare un sistema che ovviamente non è diretto a me RICCARDO ma a 100.000 persone diverse e che contiene quindi alcune generalizzazioni che possono andare bene per tutti ma perfettamente per nessuno"
Come per me è un pregio quello di chi si mette a creare giochi come Dogs, che soddisfano un altro tipo di clientela, non migliore, non più matura, non più "brava" o altro... semplicemente diversa, ma che alla lunga potrà "adattare il sistema" così come ha fatto con parpuzio... solo che essendo dogs "più nuovo" ci vorrà qualche anno prima che la gente ne inizi a creare "versioni" (afraid è uno dei primi timidi accenni)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Tantalas »

Niccolò

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[rant] un discorso sulle regole
« Risposta #47 il: 2008-03-03 11:37:39 »
Citazione
Scusa? Che c'entra? Se io lavoro per la wizard devo rendere conto alla wizard, che c'entra l'autoproduzione?
Io, come WIZARD, non mi posso permettere "anni di vendite stabili",


parlavi di AUTORI, non di EDITORI.
chiaro che il discorso per un editore è diverso.

Citazione
Essendo io un Game Designer di un certo tipo (di quelli che devono fare soldi e non "amatoriali", perchè se no mi licenziano) è mio compito fare un gioco che acchiappi più pubblico possibile


mi sembrava parlassi della persona, ho capito male... parlavi del compito.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Domon »

[rant] un discorso sulle regole
« Risposta #48 il: 2008-03-03 13:01:03 »
Prendo questa frase che è significativa

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Scrivo questo post per chiarire meglio il mio pensiero, perchè pare che vengano imputate a me cose mai dette


Fai bene a chiarire, difatti se c'è una cosa che può accomunare te e Moreno è proprio questa, ossia che a entrambi vengono imputate cose non dette.

E' una posizione fastidiosa questa, lo so bene anch'io, purtroppo succede spesso nei forum.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Gabriele Pellegrini »

Tantalas

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[rant] un discorso sulle regole
« Risposta #49 il: 2008-03-03 13:09:49 »
Per questo ho smesso di parlare "altrove" e son venuto a discutere qui. Quando commetterò lo stesso errore (e non "se lo commetterò", visto che capita a tutti) potrò essere (come è successo) ripreso e corretto, cosa non possibile quando si parla di ciò che qualcuno dice senza che quel qualcuno possa intervenire
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Tantalas »

[rant] un discorso sulle regole
« Risposta #50 il: 2008-03-03 13:20:46 »
innanzi tutto grazie per la risposta ^__^
Avrei pottuto risponderi anche prima...ma volevo evitare al massimo di incorrere in fraintendimenti o incomprensioni; ecco perchè ti avevo chiesto un picco "sunto"

Citazione
[cite] Tantalas:[/cite]Scrivo questo post per chiarire meglio il mio pensiero, perchè pare che vengano imputate a me cose mai dette

CUTTONE



Bene.

Per certi versi condivido, per altri meno; in ogni caso rispetto profondamente le tue posizioni, anche perchè vedo che il tuo affetto nei confornti del "gioco di ruolo tradizionale" è veramente sincero e spassionato.

Ancora grazie
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Fabio "Shia&quo »

Tantalas

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[rant] un discorso sulle regole
« Risposta #51 il: 2008-03-03 13:43:58 »
Grazie Fabio.
Il tema è che il mio affetto va anche a Dogs, un gioco che mi ha affascinato dalla seconda riga del manuale (ho quello in inglese) scritto veramente da un maestro. Uno dei pochi manuali che mentre lo leggevo la prima volta sorridevo per come potesse gestire (apparentemente a quel tempo) brillantemente alcune cose
Non hai idea di quanto mi piacerebbe avere più tempo e più soldi per provare e comperare AiPS (di cui tanto sento parlare bene ma di cui non ho che una vaga e fumosa idea di cosa si tratti) e tutti gli altri giochi narrattivi. Ma a che scopo avere 10 giochi, spendendo 200 euro, se tanto si gioca una volta ogni 2 settimane e di rinunciare alla mia campagna di parpuzio non se ne parla proprio? Sarebbe una frustrazione
Ma questo gioco (Dogs) è tanto bello che vorrei lo provasse quanta più gente possibile, per questo cerco di dare quello che CREDO sia un buon contributo, ovvero mostrare come "chi sta fuori" (nello specifico IO) può percepire certe dichiarazione di come ci sono alcuni "che stanno fuori" (sempre IO) ma non vorrebbero proprio ci fosse "un fuori e un dentro", ma solo gdr e gaudiente sollazzo
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Tantalas »

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