Il punto è che se giochi ai giochi classici e tutto va bene, i problemi non li vedi. La gente fa finta che vada tutto bene, ma dentro di sé lo sa benissimo che ci sono i problemi e, più o meno, sa quali sono. Le conversazioni su Facebook e, un tempo, sui forum, trasmettono questo disagio a palate. Non mi faccio andare giù la storiella che ci sia là fuori una manica di stronzi che vogliono rovinare il gioco agli altri; sono propenso a credere che gli stronzi nel nostro ambiente ci siano eccome, ma sono più propenso a credere che un ambiente sociale plasmato da una cultura di gioco basata sul nascondere il sistema porti, per forza di cose, a continui abusi sociali e a continui strappi nell’accordo di gruppo (consapevoli e non).
Esatto.
I master "stronzi" non nascono così, lo diventano, giocando ad un sistema di gioco che in pratica gli dice "per far sì che il giocatore senta che quello che decide CONTA, puoi ignorare quello che decide e decidi tu al suo posto, e al posto del sistema di gioco. Se non si diverte, VUOL DIRE CHE NON L'HAI FREGATO ABBASTANZA BENE. Fregalo di più."
Quando è che diventano "stronzi"? Quando applicano quello che gli dice il manuale e fanno qualcosa che non è quello per cui tu spingevi, manipolandoli a livello sociale.
Quando è che sono "bravi master"? Quando riesci a manipolarli e fargli decidere quello che vuoi tu scavalcando il sistema.
Quelli che strillano che "queste cose succedono solo con i master stronzi" dovrebbero spiegare come mai problemi di questo tipo, prima o poi, capitano in ogni gruppo di gioco. Come mai, i master sono tutti stronzi? O è il gioco a spingerli, continuamente e insistentemente, a diventarlo mettendoli in una situazione impossibile?
In ogni gruppo c'è quello che va nei forum o su facebook a strillare che il suo GM è un "bravo master", perchè è un GM che fa tutto quello che vuole lui e gliele dà tutte vinte. Non scrivono su facebook gli altri 30 che hanno mollato negli anni il loro gruppo e smesso di giocare perchè erano schifati da quell'ambiente sociale. Non scrivono su facebook quelli che sopportano perchè a loro del gioco in realtà non importa nulla e sono d'accordo a darla sempre vinta allo strillatore pur di passare una serata fra amici a bere birra e mangiare patatine.
Poi lo strillatore va alle convention, dove NON trova il GM "bravo" che gli dà sempre ragione, di solito da figure meschine e torna a casa a dire che gli altri GM sono tutti scarsi e che di GM bravi come il suo non se ne trovano (sono sicuro che ciascuno di noi negli anni ne ha incontrati parecchi di tipi così, no?)
Ieri, un utente diceva che era come se accusassi le macchine del fatto che ci siano degli autisti che mettono sotto di proposito la gente. No, il paragone non calza: è come se ci fossero delle macchine con i radar per i pedoni e che, quando compaiono, sul parabrezza te li indicano con delle frecce olografiche. Ecco, questo è il paragone corretto. Ci sono macchine che ti invogliano a mettere sotto i pedoni: ecco cosa credo.
Esatto, ma come fai quando l'autista NON CREDE CHE ESISTANO macchine senza il mirino per i pedoni?
Ah, aggiungo una cosa: alla fine, se ci pensi bene, tutto questo non riuscire a vedere al di là del game master stronzo, è un po’ una riconferma della teoria di sopra. Non riescono a vedere al di là di quella concezione, perché il sistema è nascosto dietro un accordo di gruppo che dice che il sistema è il game master. Per cui, se qualcosa va male e serve qualcuno che si prenda la colpa, la colpa deve essere di chi si para innanzi al sistema, ossia il game master.
Quello che sto dicendo è che non riescono a concepire che il problema sia nel sistema perché, culturalmente, non vedono il sistema. Vedono solo chi gli sta davanti.
Io anni fa dicevo che, visto che LA CULTURA DEL GDR SPINGE ALLA TOTALE CECITÀ su questi meccanismi (e chi li nota viene attivamente scacciato via, e questo è uno dei fattori che fa diventare i gruppi delle sorte di sette con strani rituali...), non c'era modo di spiegarlo a parole.
Si tratta di persone spesso traumatizzate e condizionate da anni di pressione sociale a non "vedere" cosa davvero succede al tavolo. Non hanno MAI visto un gdr CHE FUNZIONA DAVVERO, e quindi non riescono nemmeno a concepire che ne possa esistere uno, o come sia fatto.
E dicevo "l'unica è farli provare".
Ne sono convinto ancora, ma devo fare un aggiunta. Io all'epoca quando provai i giochi forgiti per la prima volta, stavo giocando ancora ai tradizionali. Il confronto fra il funzionamento degli uni e lo sferragliare faticoso degli altri, allo stesso tavolo e con gli stessi giocatori, era più che evidente.
Ma se non hai MAI davvero visto come funzionava DAVVERO il gioco a cui hai giocato per anni, e l'hai sovrascritto con fantasie e falsi ricordi, e DOPO giochi finalmente a dei giochi FUNZIONANTI, il risultato è diverso. E l'ho visto mille volte. Quello che ottieni è la persona nella fase "ehi, questi giochi nuovi sono belli, non fanno schifo come mi dicevano, ma ci fai le stesse cose che ci facevo io una volta con il Bravo Master". Sono quelli nella fase "la differenza fra i due tipo di gioco è che nei nuovi non c'è il GM. Ah, in quello c'è? Allora, non c'è preparazione dell'avventura. Ah, in quello c'è? Allora la differenza è..."
Per fargli vedere DAVVERO la differenza, devi farli TORNARE A GIOCARE AI TRADIZIONALI, almeno una volta.
Il risultato di solito è un SMS che mi arriva a tarda sera con scritto "AVEVI RAGIONE TU!!! E UNO SCHIFO, UNA PRESA IN GIRO! DECIDE TUTTO IL GM, NON MI HANNO LASCIATO PRENDERE UNA VERA DECISIONE IN TUTTA LA PARTITA!! MAI PIÙ!!!!!!"
È un peccato che abbia perso i vecchi sms con il crash del mio ultimo telefonino non-smartphone, ne avevo una ricca collezione, ed erano tutti su questo tono...
Ecco, dopo che hanno provato a tornare a giocare ai tradizionali, non c'è più bisogno di cercare di spiegargli la vera differenza: te lo dicono già loro, che si sono resi conto che questi sono GIOCHI, mentre gli altri sono solo delle prese per il c....
P.S.: per tutto questo post mi sono adeguato all'uso di "tradizionale", "Classico", etc, ma non concordo molto con l'uso di questi termini per definire quello che è un singolo gioco: Parpuzio. Ci sono persone che hanno giocato per anni a gdr degli anni 70 senza mai usare la regola zero, facendo i tiri scoperti, e insomma, giocando davvero ad un gioco, e non a Parpuzio. Sono giochi che avevano i loro problemi (altrimenti non sarebbe mai nato Parpuzio e quel tipo di cultura, senza la necessità per i GM di dover continuamente tappare falle nei sistemi di gioco), e che chiamo tranquillamente "non funzionanti", ma per altrti motivi, non perchè sono dei pietosi paraventi dietro a pantomime prestabilite.