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Gamberi Fantasy [split da "Consigli per una letteratura fantasy"]
Daniele "fenna" Fenaroli:
@Fra
Il Centi non ha cognizione del fatto che, le gemme - da sempre pudiche nel mostrarsi - non brillano al buio, al massimo, in determinate condizioni, emanano luminescenza.
Da ciò possiamo dedurre che le gemme emanano luce solamente nel mondo letterario immaginato dell'autore.
Così fosse, l'attonito lettore si troverebbe a fare i conti con una realtà assolutamente raccapriciante: il cane dormiglione e famosa autorevole fonte di informazioni - da cui la Treccani ha copiato modus operandi - non può che essere intrappolato in mondo fantasy scritto dallo stesso Centi.
Dando per buono questo dato, ci si trova a sperare che il cane, in uno scatto di amor proprio, si stacchi dal giogo del padrone e finisca la sua vita nelle più caritatevoli mani di un cuoco cinese.
Aloa!
Francesco Berni:
fenna lo so :P per questo dico che è bellissima, come scusa di una ignoranza bestiale però:P
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Autore: fenna[/cite]l cane dormiglione e famosa autorevole fonte di informazioni - da cui la Treccani ha copiato modus operandi
--- Termina citazione ---
[inserire battuta sugli altri DUE cani]
Daniele "fenna" Fenaroli:
Korin.
--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite][p][inserire battuta sugli altri DUE cani][/p]
--- Termina citazione ---
Lascia stare, una brutta storia.
Marco Amicone:
Cielo, le risposte sono veramente assurde... Nel migliore dei casi si reggono su una logica traballante e sono esposte male, nel peggiore le critiche gli sono volate sopra la testa, tanto che spesso e volentieri commenta con un semplice "Non vedo dove sia l'errore", anche se è stato detto... Sic...
Quello che mi spiace è che alla fine Centi non è tremendo come altri autori (come il temibile GL! Un vero Bravo Master suppongo :D), ma ovviamente visto che è un giovane autore di fantasy italiano (non che in italia altri generi non soffrano questo problema c'è da dire) è incensato a prescindere, messo sotto una campana di vetro e ammirato come irraggiungibile... Ma in generale in Italia ci piace questo mito dell'artista irraggiungibile (penso a scuola dove anche il più fesso degli autori di un tempo è un dio e i suoi racconti trasudano temi importanti anche quando dice fregnacce), vai a capire...
Tutto molto bello, ma come si spera che gli autori migliorino se al loro debutto sono già in cima? Mah!
Un paio di punti divertenti delle risposte (in corsivo le citazioni):
(pag. 104) Seguì un lungo momento di silenzio, che si interruppe unicamente quando il sole svanì oltre le montagne, con l’accensione dei fuochi lungo le strade del villaggio.
Se aveste letto il romanzo (ops!) sapreste che di sera, nel villaggio del “Lethae Argenteo”, i fuochi vengono accesi da persone in carne ed ossa, non magicamente. Le persone emettono rumore; il crepitare stesso delle fiamme è “rumore”.
Perché suppongo che di giorno nel villaggio di Lethae Argenteo la gente stia a casa a fissare le macchie sul soffitto, di notte invece accendono fuochi facendo casino, vai a capire... (inoltre se il crepitio delle fiamme vale come "rumore", anche la natura di per se tende ad essere rumorosa, ben più delle fiamme! Anche il vento fa rumore...)
(pag. 91) [il nilha] Aveva le stesse proprietà del jual, un tessuto in grado di tenere stabile la temperatura corporea, ma era anche molto resistente.
Nel romanzo spiego che il nilha è un metallo. Ha le stesse proprietà del jual – tessuto – ma, per forza di cose, è più resistente. Mi spiegate dov’è l’errore grammaticale?
Il "ma", questo sconosciuto, abbiamo capito di cosa si tratta, ma è scritto male, ha le stesse proprietà del jual ed è anche molto resistente... O comunque il ma in questo caso è ambiguo, lascia intendere che ci sia correlazione tra la temperatura corporea e la resistenza, andrebbe evitato... A senso ci arrivi, ovvio, ma cavolo! Lo scrittore sei tu mica io!
(pag. 23) Intorno a lei, il fetore della morte, cadaveri mutilati senza un barlume di vita.
Se qualcuno si fosse degnato di leggere il romanzo per intero, saprebbe che esiste una maledizione chiamata Valoj. E’ una maledizione che separa lo spirito dal corpo, lasciando gli uomini tra la vita e la morte. L’espressione “cadaveri senza un barlume di vita” sta a sottolineare proprio questo. Nella visione, la Custode vede la battaglia di Motrea. Battaglia dove viene usata questa maledizione. Bastava continuare la lettura.
Non per niente, ma cadaveri presuppone essere "morti", se sei tra la vita e la morte non sei un cadavere, sei tra la vita e la morte.
Il cadavere è un morto morto (e nemmeno per gran parte morto, ma morto!).
Nel caso si sarebbe potuto dire "corpi senza un barlume di vita"...
E altre cose, ma sono noiose... Insomma, cavolo... Ok che è impossibile fare un lavoro esente da critiche ed ascoltare tutte le critiche è impossibile, ma liquidare punti importanti con un'alzata di spalle è così odioso...
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