Autore Topic: [Il Silenzio dei minotauri] Il portico di Ramtha (circostanza)  (Letto 3667 volte)

Daniele Di Rubbo

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Da un po’ di tempo, ho un quadernino per gli appunti sul quale segno al volo le circostanze di vita e di lavoro che mi vengono in mente da usare nelle future partite de Il Silenzio dei minotauri. Una sola circostanzadi vita e di lavoro non è abbastanza per una preparazione completa (anche con due soli giocatori, bisogna comuque scriverne almeno due), ma è comunque qualcosa che mi sento di condividere con voi.

Questa l’ho scritta il 4 giugno 2019.

(Link alla versione sempre aggiornata su Google Drive.)

Il portico di Ramtha

Il distretto di Iriry è sempre stato famoso per le sue botteghe orafe, ma c’è anche un’altra produzione che lì ha successo: quella dei flauti a due canne che la gente di Dégringolade, a memoria d’uomo, ha sempre chiamato “ikliask”. E gli ikliask sono sempre stati gli strumenti preferiti dagli artisti di strada per domare i serpenti-liana e, secondo le parole dei saggi e degli anziani, nel suono degli ikliask è possibile ritrovare le stesse cacofonie che si odono la notte ascoltando le stelle, ma rese melodiche. Secondo altri ancora, gli ikliask furono un dono fatto, tanto tempo fa, a un minotauro reso folle dalla Voce Immobile, ma tutte queste sono solo speculazioni e nessuno, oggi, saprebbe dire con certezza come gli ikliask si siano diffusi a Dégringolade.

Gli ikliask di Iriry sono prodotti nella bottega di Aule, che iniziò l’attività diversi anni or sono. Nessuno suona gli ikliask, presso la botte di Aule, salve Velthur, designato da Aule stesso a provare di persona tutti gli ikliask, prima di metterli in vendita. Se Velthur dice che un flauto è fatto bene, allora è fatto bene e viene venduto; se, viceversa, egli dice che è fatto male, allora viene gettato, senza possibilità che si possa vendere.

La bottega di Aule impiega anche molte donne del distretto di Iriry. Qualche settimana fa, Caia, una di loro, ha deciso di recuperare uno dei flauti gettati nel cumulo degli scarti e ha cominciato ad andarlo a suonare per conto proprio, dopo l’orario di lavoro, presso l’antico portico, con gli archi a forma di mascheroni e tutti invasi dalla vegetazione, che è abbandonato da tempo immemore appena di fronte alla riva del fiume Vauxgar e che alcuni chiamano “portico di Ramtha”.

Da allora, anche altre lavoratrici hanno preso il suo esempio: hanno raccolto un flauto difettoso dalla pila di Velthur e, dopo il lavoro, sono andate a suonare presso il portico di Ramtha. Lì, si è riunito un piccolo tiaso di donne che suonano, cantano, ballano e parlano di ciò che piace a loro e, siccome la zona è isolata e abbandonata da tempo, non sembrano disturbare il sonno di nessuno.

Tuttavia, i loro colleghi all’officina non sembrano viverla bene: si chiedono che senso abbia salvare degli ikliask rotti per suonarli come se fossero buoni, e che senso abbia rubare ore al proprio sonno per lasciarsi andare ad attività così vuote e leziose.

Velthur ha anche preso da parte Caia e le ha chiesto: «Cosa ve ne fate di quei flauti stonati? Non vedete che li ho scartati? E poi, si può mai sapere cosa combinate al portico di Ramtha? Che bisogno c’è di questi raduni? Facendo quello che fate e suonando gli ikliask difettati, portate un cattivo nome all’attività: tutti coloro che sentono quei suoni penseranno che tutti gli ikliask di Aule abbiano un suono così brutto!».

E Caia gli ha risposto: «A noi il loro suono non urta e poi non possiamo permetterci degli ikliask buoni: costano troppo per le nostre tasche! Noi al portico suoniamo, cantiamo, balliamo e parliamo da amiche. Nessuno dei nostri mariti ha potuto lamentarsi che non curassimo la casa, i figli o il letto coniugale, e il portico è lontano dalle case: nessuno ha potuto lamentarsi che disturbiamo il suo sonno. Si può mai sapere che fastidio vi diamo?».

Lavori dei minotauri
  • costruttore di ikliask alla bottega di Aule;
  • incaricato di pedinare la moglie da un marito geloso.

Giulia Cursi

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Re:[Il Silenzio dei minotauri] Il portico di Ramtha (circostanza)
« Risposta #1 il: 2019-07-08 09:48:52 »
Ma che bella!! Sarebbe uno spunto veramente interessante.
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Daniele Di Rubbo

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Re:[Il Silenzio dei minotauri] Il portico di Ramtha (circostanza)
« Risposta #2 il: 2019-07-08 15:55:17 »
Le circostanze di vita e di lavoro che scaturiscono dal mondo dei giocatori di ruolo sono sempre le migliori. ;D

Moreno Roncucci

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Re:[Il Silenzio dei minotauri] Il portico di Ramtha (circostanza)
« Risposta #3 il: 2019-07-09 21:09:18 »
Poi dicono che si va in furia berserk...   8)
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Daniele Di Rubbo

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Re:[Il Silenzio dei minotauri] Il portico di Ramtha (circostanza)
« Risposta #4 il: 2019-07-09 21:28:45 »
Qui caliamo la maschera. Gli eventi della vita reale che mi hanno portato a scrivere questa circostanza di vita e di lavoro per i minotauri de Il Silenzio dei minotauri sono stati due.

Il primo è stato quando Giulia e altre ragazze hanno deciso di aprire il gruppo “Sisterhood  of Evil” su Facebook, come spazio sicuro in cui le persone che si riconoscono dalla parte femminile dello spettro del genere potessero discutere di gioco di ruolo senza le solite manifestazioni di maschilismo.

Il secondo è stato quando sempre Giulia ha pubblicato la traduzione dell’articolo “Safer larping”, che parlava della sicurezza nel mondo dei giochi di ruolo dal vivo. Lì in molti, specie uomini, avevano dipinto il mondo dei giochi di ruolo italiano come il paese delle meraviglie in cui non ci sono mai episodi di abusi. Salvo che poi pare che le donne, specie negli spazi sicuri, avessero da dire qualcosa di diverso in proposito.

Quindi sì, questa circostanza di vita e di lavoro è stata scritta per un gioco, ma è dedicata a Giulia e, in generale, a tutte le giocatrici di ruolo del mondo reale.