Autore Topic: [Les petites choses oubliées] Prima di giocarlo a GnoccoCON 2018  (Letto 1938 volte)

Daniele Di Rubbo

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Les petites choses oubliées è un gioco di ruolo per due persone, scritto da Sylvie Guillaume e Christoph Boeckle, e pubblicato nel 2015. Parla della storia d’amore tra due persone che, però, è finita e, adesso, queste due persone intraprendono un processo sperimentale per cancellare i propri ricordi dell’altro. È un gioco che parla di momenti quotidiani d’intimità e di cosa valga la pena ricordare delle cose che ci fanno male.

Lo provai per la prima volta alla EtrusCon Estate 2017 con Giulia Cursi. Fu una buona esperienza ma, ora, il mio “patto d’acciaio” con Marco Andreetto di provare i vari giochi che fanno uso di foto si è concretizzato e, quindi, lo proveremo assieme a (Be)Witch alla GnoccoCON 2018.

Anche in questo caso, la particolarità è che il gioco usa delle foto per fomentare l’immaginazione dei giocatori e come punto di partenza per i momenti di vita dei protagonisti. E, anche in questo caso, è necessario che tutti e due i giocatori scelgano indipendentemente 6 fotografie, e che le portino al tavolo al momento di giocare.

Le regole per la scelta di queste fotografie sono le seguenti:

  • Se possibile, scegliere foto scattate di propria mano;
  • Scegliere delle foto che suggeriscano una qualche possibile storia;
  • Scegliere almeno una foto che ritragga un luogo;
  • Scegliere almeno una foto che ritragga un oggetto;
  • Scegliere almeno una foto che ritragga un’attività;
  • Non scegliere fotoritratti.

Ed ecco le 6 foto che ho scelto:













Per ora, è tutto. Vedrò se riuscirò a completare l’actual play dopo aver giocato.

Daniele Di Rubbo

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Alla fine, purtroppo, non siamo riusciti a giocarlo.

(Be)Witch (gioco che stavamo giocando subito prima, nello stesso slot) è andato un po’ per le lunghe, poi è venuto a piovere e il freddo è seguito, per cui ci siamo dovuti spostare dal tavolo sotto gli alberi presso il quale stavamo giocando, perché ci pioveva letteralmente in testa.

Ci siamo messi a parlare della partita appena giocata e non abbiamo avuto né tempo né l’opportunità né la voglia di giocare questa.

Mi dispiace di aver saltato l’impegno con Marco, ma penso che, magari, la prossima volta che ne avremo l’occasione, potremo semplicemente tenere le foto che abbiamo scelto per questa partita.