Autore Topic: [CnV] Tre dubbi sui conflitti  (Letto 2462 volte)

[CnV] Tre dubbi sui conflitti
« il: 2018-06-21 19:23:20 »
Ho provato Cani nella Vigna per la prima volta come Game Master. Complessivamente non è stata un'esperienza terrificante (temevo grossi problemi "meccanici" dal sistema di rilanci e vedute ma così non è stato) ma sono comunque uscito dall'esperienza con vari dubbi (e con me gli altri tre giocatori).


Pur avendone risolti molti semplicemente rileggendo il manuale o qualche topic sul forum ne ho in mente ancora tre che vorrei risolvere grazie a pareri di terzi.


1) Escalation per una "minaccia"

Il conflitto di iniziazione di sorella B l'ha vista confrontarsi con un altro aspirante Cane che, principalmente per rabbia e cattiveria intrinseca, stava "punendo" una povera ragazza poco capace nelle sue mansioni in maniera violenta (prendendola a calci, di base). Nella prima fase del breve conflitto sorella B si è limitata rilanciare e vedere usando la "ragione", mettedo in mezzo l'importanza della figura dei Cani. L'altro però, fratello M, continuava a trovare giustificazioni per il suo comportamento violento. Così B gli ha ricordato di avere dietro un coltello e di saperlo pure usare bene (parte del suo background). Nel farlo ha pure dato un colpetto all'arma attaccata alla cintura. Io ho fatto usare a B i dadi relativi all'arma e così, semplicemente "spaventando" M, lei ha vinto il conflitto.
Per la cronaca, la posta in gioco era il suo riuscire a non avere paura di opporsi ad un maschio.
Appena ripreso in mano il manuale (e dopo aver letto qualche vecchio topic su questo forum) ho iniziato a sospettare di aver sbagliato. A quanto ho capito dai vostri discorsi anche solo il minacciare di prendere le armi comporta un'escalation e quindi B avrebbe dovuto tirare anche i dadi per il conflitto armato.
Confermate? Anche nel caso in cui lei volesse solo bluffare? Se sì, M, salvo un passaggio alla violenza verso B, sarebbe rimasto con i suoi dadi per lo scontro non fisico?

Inserisco nel punto 1 anche un'altra domanda relativà però ad un altro evento: se i Cani stanno cercando di evitare una tempesta di sabbia con la logica e l'esperienza cosa devono tirare? Io durante la sessione ho optato per Acutezza + Cuore ma ho grossi dubbi.

2) Conflitto fra Cani
Un Cane vuole impedire ad un altro di compiere una certa azione (cosa non accaduta durante la sessione ma quasi). Essendo entrambi controllati dai giocatori inizia un conflitto con loro due come parti avversarie. Io GM, di base, ne resto fuori? Se poi uno dei due Cani, consapevolmente o meno, sta facendo il gioco dei demoni, mi inserisco come "ambiente" con i dadi base + influenza demoniaca?
Sto prendendo in considerazione situazioni nelle quali i Cani sono soli, senza alcun PNG in grado di intervenire.
Ah, narrativamente invece come gestisco lo scontro fra due Cani? Consigli? Se nel bel mezzo di una cittadina due Cani dicono cose opposte, chi "dovrebbe aver ragione"? Quello che vince sull'altro, con la lingua o i proiettili?

3) Successo parziale del gruppo
I tre Cani dovevano raggiungere in tempo un certo luogo ma essendo il viaggio lungo (diversi giorni) ad un certo punto ho fatto comparire una tempesta di sabbia per rallentarli. Loro, consapevoli dell'importanza del compito, hanno comunque tentato di procedere spediti e di non aspettare in un luogo sicuro.
Conflitto, io ci entro con 4d6 + Influenza. La posta è "arrivare in tempo a Cow Lover per consegnare una lettera"
Uno dei tre, sorella B, riesce a battermi.
Prima però gli altri due Cani hanno lasciato il conflitto (beccandosi pure dei dadi di Fallout). Uno di questi come conseguenza del fallout a breve termine ha pure scelto di rimanere da solo per un tot di tempo e infatti lo abbiamo lasciato nel deserto, totalmente scollegato dagli altri (anche se volendo potrebbe arrivare, con più ritardo di tutti, a Cow Lover). L'altro di avere un malus ad uno dei conflitti successivi. Il punto è: considerata la posta, ha senso che solo una parte del gruppo abbia fallito oppure il successo di B avrebbe dovuto consentire anche agli altri di vincere in automatico? La cosa è stata risolta accettando la proposta della giocatrice di B di avere lei la lettera da consegnare, visto che non era stato specificato in precedenza chi la avesse (in parte per dimenticanza, in parte perché prima di far comparire la tempesta di sabbia non avevo proprio pensato a quel tipo di ostacolo).
Altro piccolo dubbio: come ho scritto prima in questo conflitto due giocatori prima hanno beccato dei dadi fallout e poi hanno deciso di lasciare. I dadi così accumulati vanno comunque lanciati a fine conflitto, giusto? L'azione "lasciare" non annulla quelli accumulati, serve ad evitare di beccarne altri inutilmente, da quello che ho capito.


P. S.
Si tratta del mio primo intervento sul forum, spero di non aver infranto qualche regola.
Nel caso di successivi piccoli dubbi posso continuare a riportali qui o devo aprire ogni volta un nuovo topic?

Moreno Roncucci

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Re:[CnV] Tre dubbi sui conflitti
« Risposta #1 il: 2018-06-22 06:35:47 »
Ciao Pietro!

1) Escalation per una "minaccia"

Il conflitto di iniziazione di sorella B l'ha vista confrontarsi con un altro aspirante Cane che, principalmente per rabbia e cattiveria intrinseca, stava "punendo" una povera ragazza poco capace nelle sue mansioni in maniera violenta (prendendola a calci, di base). Nella prima fase del breve conflitto sorella B si è limitata rilanciare e vedere usando la "ragione", mettedo in mezzo l'importanza della figura dei Cani. L'altro però, fratello M, continuava a trovare giustificazioni per il suo comportamento violento. Così B gli ha ricordato di avere dietro un coltello e di saperlo pure usare bene (parte del suo background). Nel farlo ha pure dato un colpetto all'arma attaccata alla cintura. Io ho fatto usare a B i dadi relativi all'arma e così, semplicemente "spaventando" M, lei ha vinto il conflitto.
Per la cronaca, la posta in gioco era il suo riuscire a non avere paura di opporsi ad un maschio.
Appena ripreso in mano il manuale (e dopo aver letto qualche vecchio topic su questo forum) ho iniziato a sospettare di aver sbagliato. A quanto ho capito dai vostri discorsi anche solo il minacciare di prendere le armi comporta un'escalation e quindi B avrebbe dovuto tirare anche i dadi per il conflitto armato.
Confermate? Anche nel caso in cui lei volesse solo bluffare? Se sì, M, salvo un passaggio alla violenza verso B, sarebbe rimasto con i suoi dadi per lo scontro non fisico?

Come ho scritto poco fa rispondendo in un altro thread, i giochi di ruolo a differenza dei giochi da tavolo non trattano solo pedine, caselle, segnalini, etc, ma trattano soprattutto materia IMMAGINATA e poi CONDIVISA (narrata, esposta, interpretata, etc.). Questo comporta che non è possibile prescindere dal giudizio personale, estetico, critico, etc, su quello che viene narrato e sull'applicabilità delle regole.

Un esempio banale è il conflitto: per capire se bisogna usare le regole del conflitto, bisogna che ci sia un conflitto in fiction, un conflitto presente nel materiale immaginato e raccontato, e questo è un giudizio che dai su quello che ti dicono.

Quindi... "quando succede che usare una pistola comporta un escalation?" è una domanda a cui si può rispondere solo con "queste sono le regole, ma devi valutare tu quando sei in una situazione o nell'altra".

Quando avviene un escalation? Banalmente, la risposta è ovvia: quando c'è un escalation in fiction. Le regole non fanno che adattarsi a quello che viene immaginato e condiviso. Se qualcuno, in una scazzottata, estrae la pistola e spara, tutto cambia, non si tratta più di cazzotti e bernoccoli, la situazione si è fatta molto più pericolosa, è avvenuta un escalation.

Altro caso: qualcuno tira fuori la pistola, vuole convincere qualcuno a dargli un cavallo, e dice "guarda, se mi vendi questo cavallo, ti dò anche questa pistola quasi nuova". Tiri i dadi per l'escalation? Perché mai? Non c'è nessuna escalation, tiri al massimo i dadi della pistola come oggetto.

Altro caso, in una rissa colpisci qualcuno con il calcio della pistola: se è il tuo primo attacco vero e proprio in quella rissa è un escalation... ma non all'ambito "sparare".

"ma sono tutti usi di una pistola!!!". Certo. E tu valuti in fiction cosa rappresenta l'uso di quella pistola. È un escalation? Se sì, verso cosa?

In un gdr NON PUOI MAI PRESCINDERE DA QUESTO GIUDIZIO. Nel Monopoli puoi mettere una regola "ricevi tot dollari se passi dal via" perché il via è una casella ed è chiaro quando ci passi, ma in un gdr tratti cose IMMAGINATE e non puoi mettere "ricevi tot dadi ogni volta che usi una pistola", senza metterci un mezzo un giudizio estetico/critico: "cosa vuol dire usare? Se la usi come martello per attaccare un chiodo la stai usando?"

E qui arriviamo al vostro caso, dove invece si parla di un coltello:

"Così B gli ha ricordato di avere dietro un coltello e di saperlo pure usare bene (parte del suo background). Nel farlo ha pure dato un colpetto all'arma attaccata alla cintura. Io ho fatto usare a B i dadi relativi all'arma e così, semplicemente "spaventando" M, lei ha vinto il conflitto."

Si tratta di una semplice battuta, in cui usa il coltello come minaccia ma senza una vera e propria escalation della tensione....  o invece è una minaccia che cambia la situazione, da una mera discussione diventa chiaro che se l'altro non cede, gli taglia la gola?

E anche se è una minaccia, quanto è reale! Quanto è incombente? Quanto è evidente questa escalation?

È una valutazione che devi fare tu, in base alla situazione in fiction, e valutando anche come reagiscono gli altri (la regola del "giocatore più critico al tavolo"...)

Io in generale tendo ad essere molto più attento alle minacce con le pistola, un po' per la "mistica" che le accompagna, un po' perché con una pistola carica ci può scappare il morto in meno di un secondo, è una minaccia reale e incombente. Mentre qualcuno che si tocca il coltello, poi dovrebbe tirarlo fuori, puntarlo, avvicinarsi (la maggior parte dei coltelli d'uso comune non erano granché come arma da lancio...), da come la descrivi probabilmente non l'avrei considerata un escalation e forse non avrei nemmeno dato i dadi per l'uso del coltello. Ma il mio giudizio non conta un tubo, non ero io al tavolo, c'eri tu: tu che giudizio hai dato di quella scena?

Citazione
Inserisco nel punto 1 anche un'altra domanda relativa però ad un altro evento: se i Cani stanno cercando di evitare una tempesta di sabbia con la logica e l'esperienza cosa devono tirare?

Niente. Perché stavi perdendo tempo a fargli tirare per evitare una tempesta di sabbia? La evitano e basta.

Citazione
2) Conflitto fra Cani
Un Cane vuole impedire ad un altro di compiere una certa azione (cosa non accaduta durante la sessione ma quasi). Essendo entrambi controllati dai giocatori inizia un conflitto con loro due come parti avversarie. Io GM, di base, ne resto fuori?

Vedi tu. Hai PNG da giocare? Vuoi giocarli come una delle parti o fargli aiutare qualcuno? Devi decidere tu, sono opzioni possibili tutte.

Citazione
Se poi uno dei due Cani, consapevolmente o meno, sta facendo il gioco dei demoni, mi inserisco come "ambiente" con i dadi base + influenza demoniaca?

No. I demoni non vanno mai "giocati". Devi giocare come se Dio e i Demoni non esistessero. (hai la prima o la seconda edizione del manuale?). i demoni non sono mai PNG.

Se per te uno dei giocatori sta giocando in accordo con i demoni IN ASSENZA DI UNO STREGONE, dagli semplicemente i dadi per l'influenza demoniaca e digli cosa sono. La cosa non implica in nessun modo che abbia torto.

Se c'è uno stregone in città, i demoni non hanno nemmeno più quella possibilità, fanno quello che dice lo stregone. Se lo stregone, per qualunque motivo, appoggia quello che fa uno dei cani, dagli l'influenza demoniaca, ma lo stregone deve saperlo perchè la cosa avvenga.

Citazione
Sto prendendo in considerazione situazioni nelle quali i Cani sono soli, senza alcun PNG in grado di intervenire.

Allora la cosa è ovvia, i demoni non sono e non possono mai essere PNG, lo stregone non è presente e non ne sa nulla, tu non giochi nel conflitto (come potresti, senza nessun PNG?) e non dai a nessuno i dadi dell'influenza demoniaca.

Farebbe eccezione il caso specifico del conflitto senza avversario trattano nel manuale, ma in uno scontro fra PG l'avversario c'è, quindi...

Citazione
Ah, narrativamente invece come gestisco lo scontro fra due Cani?

Non lo gestisci, decidono loro come giocarselo. (a parole? A botte? A pugni? Un duello con le pistole?)

Citazione
Consigli? Se nel bel mezzo di una cittadina due Cani dicono cose opposte, chi "dovrebbe aver ragione"? Quello che vince sull'altro, con la lingua o i proiettili?

Il gioco non prevede la possibilità di poter stabilire chi ha ragione, anzi, lo esclude proprio da regolamento. (altrimenti il gioco non avrebbe alcun senso). Se un cane vuole fare qualcosa e l'altro vuole fermarlo, dovranno decidere loro cosa vogliono fare e fino a che punto vogliono spingersi, ma non sapranno mai "chi ha ragione".

(la cosa viene trattata molto diffusamente nelle appendici alla seconda edizione, tu quale hai?)

Citazione
3) Successo parziale del gruppo
I tre Cani dovevano raggiungere in tempo un certo luogo ma essendo il viaggio lungo (diversi giorni) ad un certo punto ho fatto comparire una tempesta di sabbia per rallentarli.

Perchè?

C'è una logica sotto che sia senso al conflitto, una volontà opposta, un motivo d'urgenza, insomma un senso?

Citazione
Loro, consapevoli dell'importanza del compito, hanno comunque tentato di procedere spediti e di non aspettare in un luogo sicuro.
Conflitto, io ci entro con 4d6 + Influenza. La posta è "arrivare in tempo a Cow Lover per consegnare una lettera"
Uno dei tre, sorella B, riesce a battermi.
Prima però gli altri due Cani hanno lasciato il conflitto (beccandosi pure dei dadi di Fallout). Uno di questi come conseguenza del fallout a breve termine ha pure scelto di rimanere da solo per un tot di tempo e infatti lo abbiamo lasciato nel deserto, totalmente scollegato dagli altri (anche se volendo potrebbe arrivare, con più ritardo di tutti, a Cow Lover). L'altro di avere un malus ad uno dei conflitti successivi. Il punto è: considerata la posta, ha senso che solo una parte del gruppo abbia fallito oppure il successo di B avrebbe dovuto consentire anche agli altri di vincere in automatico? La cosa è stata risolta accettando la proposta della giocatrice di B di avere lei la lettera da consegnare, visto che non era stato specificato in precedenza chi la avesse (in parte per dimenticanza, in parte perché prima di far comparire la tempesta di sabbia non avevo proprio pensato a quel tipo di ostacolo).

No, se per poter perdere il conflitto bisognava essere quello che aveva fisicamente la lettera (dipende da come avete impostato il conflitto), allora solo la giocatrice doveva giocare il conflitto e gli altri due la aiutavano come oggetti improvvisati. Se hai fatto il conflitto per tutti allora era un conflitto per tutti, e due l'hanno perso.

Come significa? Beh, chiediglielo.

Sono loro che hanno perso il conflitto e abbandonato, devono dichiarare come vengono sconfitti, tirare il fallout, e assegnarlo. Non è tuo compito fargli da mamma.

Per essere chiari: se uno dei due dice "perdo, ma non mi succede niente, procedo come prima, l'unico fallout è che scompiglio il ciuffo, arrivo insieme a lei, adesso GM sono cavoli tuoi interpretare in fiction questo sgangherato conflitto", gli rispondi "no cocco, questo è un altro gioco, non sono la tua mamma. Hai giocato, hai perso il conflitto, è compito TUO dirmi come lo perdi. Cosa ti succede che non ti fa arrivare in tempo?"

Non ti lambiccare per risolvere i problemi che dovrebbero risolvere i giocatori ma che invece ti buttano addosso perché non vogliono responsabilità. Responsabilizzali. State giocando tutti insieme, non è uno spettacolino in cui tu devi farli divertire. Hanno decisioni da prendere che non ti possono buttare addosso.

L'unica cosa certa, è che l'unica ad arrivare in tempo deve essere l'unica che ha vinto il conflitto per arrivare in tempo. Gli altri hanno perso il conflitto per arrivare in tempo, ovviamente non arrivano in tempo, e da regolamento la loro sconfitta la devono narrare loro.

Citazione
Altro piccolo dubbio: come ho scritto prima in questo conflitto due giocatori prima hanno beccato dei dadi fallout e poi hanno deciso di lasciare. I dadi così accumulati vanno comunque lanciati a fine conflitto, giusto? L'azione "lasciare" non annulla quelli accumulati, serve ad evitare di beccarne altri inutilmente, da quello che ho capito.

Si, tutti i dadi di fallout accumulati negli scambi precedenti rimangono. Abbandonando il conflitto eviti solo di aggiungere quelli dato da questo scambio.

Esempio:

Primo scambio, subisci 4 dadi di fallout da 6, li aggiungi (4d6), prosegui
Secondo scambio, subiscxi 2 dadi da 10 di fallout, li aggiungi (2d10 + 4d6), prosegui
terzo scambio, subiresti 5d10 di fallout, ma abbandoni il conflitto. Non sommi questi qui, ma tiri comunque i 2d10+4d6 precedenti.
(un altro vantaggio è che non subisci il colpo in fiction, quindi è come se lo parassi, ma anche questo si applica solo a quello specifico rilancio e non ai precedenti)

Citazione
P. S.
Si tratta del mio primo intervento sul forum, spero di non aver infranto qualche regola.
Nel caso di successivi piccoli dubbi posso continuare a riportali qui o devo aprire ogni volta un nuovo topic?

Nessuna infrazione, tranquillo. Decidi tu se proseguire qui con altre domande o no, ma se fai thread separati diventa più facile trovare le risposte e/o citare il thread dopo se altri hanno le stesse domande.
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Re:[CnV] Tre dubbi sui conflitti
« Risposta #2 il: 2018-06-22 11:47:41 »
Grazie per le risposte.
Ho la seconda edizione del manuale in Italiano ma questa sessione di CnV è stata la mia prima esperienza con un GdR non simulazionista (se si esclude qualcosina con il Powered by Apocalypse) quindi devo ancora finire di adattarmi psicologicamente (e con me i giocatori anche se è stato "simpatico" vedere più spaesato all'inizio uno che gioca di ruolo da anni rispetto a chi era alla sua seconda esperienza in assoluto a dimostrazione che è più facile imparare qualcosa da zero che farlo solo dopo aver abbandonato un certo imprinting).


Per la faccenda del coltello, ripensandoci, credo di non aver gestito male il conflitto.  Alla fine B non voleva davvero usarlo, solo ricordare a M che in caso di scontro fisico avrebbe avuto lei la meglio e pure lui non aveva proprio voglia di affrontarla indipendentemente dal suo essere violento. Ieri mi sono dimenticato di specificare che i dadi da lei tirati non erano propriamente quelli del coltello come proprietà ma della sua abilità nel maneggiarli, cosa che, se ho capito bene, dovrebbe avvalorare la correttezza della vicenda.


La tempesta è stato il primo conflitto successivo a quelli di iniziazione.
Ammetto di averlo inserito anche per far sperimentare ai giocatori un conflitto con più parti (loro tre e me e non solo uno di loro contro di me) ma avrei potuto risparmiarmelo. Volevo rendere più chiaro il gioco ma a posteriori mi sono reso conto che l'inserire conflitti "non necessari" e forse pure "forzati" può avere al massimo l'effetto opposto (tralasciando l'esperienza del fallout).
Quello però non è stato un fraintendimento del manuale ma proprio un mio essermi rincretinito in quel momento.
Devo sapermi "calibrare", punto.
Lo farò con la pratica.


Prima di chiudere ci tengo a precisare che le conseguenze negative del fallout i giocatori che hanno perso il conflitto le hanno scelte bene ed in maniera autonoma se si esclude una mia occhiataccia ad uno dei due (che però subito si è corretto da solo). Entrambi sono arrivati tardi a destinazione ed i malus dalla lista li hanno scelti prendendo davvero spunto dal loro background ("avendo fallito mi sento mortificato e quindi la mia capacità di risolvere le cose in questo modo viene minata...").


Boh, ancora grazie degli spunti di riflessione, spero di risolvere eventuali altri dubbi semplicemente rileggendo il manuale o discutendone con gli altri al tavolo.

Moreno Roncucci

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Re:[CnV] Tre dubbi sui conflitti
« Risposta #3 il: 2018-06-24 04:15:40 »
Non ti preoccupare, che stai andando sicuramente meglio di me quando ho provato per la prima volta a fare il GM a CnV....  8)

Il consiglo che ti dò è di continuare a fare quello che stai facendo: rileggere il manuale dopo ogni partita. È incredibile come ogni volta ti accorgi che c'era qualcosa che non avevi notato prima...
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