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[Trollbabe] La vendetta di Ari
Daniele Di Rubbo:
Vado a memoria: l’uomo ha gettato a terra la trollbabe, lei ha perso la pazienza e Michele ha detto: «Basta! Adesso lo ammazzo», e ha chiesto se poteva cambiare Obiettivo. Sulle Serie deve essere andata così (ma fatico veramente a ricordare questo genere di cose): ha vinto la prima, ha perso la seconda, ha vinto la terza.
Per il Passo del Conflitto, da nessuna parte nel manuale, mi dice che devo impostare il Passo in base a quanto una cosa è “oggettivamente” difficile. Io, di solito, lo scelgo in base a quanto voglio che sia “narrativamente” difficile. Lo metto a 3 se penso: “Questa non deve assolutamente andare liscia”; lo metto a 2 se penso: “Vediamo cosa ne pensa il giocatore della trollbabe”; lo metto a 1 se penso: “È chiaramente un Conflitto, ma non ci vorrei stare sopra troppo”. E questo quando chiamo io il Conflitto; se, invece, lo chiama il giocatore della trollbabe, faccio esattamente lo stesso processo mentale, ma a valle. In queso caso, se decido di metterlo a Passo 2 è perché lo voglio impegnativo, ma senza esagerare.
Preciso che in questo Conflitto non ricordo chi abbia scelto di fissare il Passo a 2. Potrebbe benissimo essere stato Michele, perché ricordo che in un caso lo proposi più basso e lui me lo alzò di 1.
Moreno Roncucci:
Alcune note:
1) sul fatto di giocare una Trollbabe "feroce".... non è vero. Da nessuna parte nella scheda della Trollbabe c'è qualunque cosa che ne influenzi gli atteggiamenti. Le "impressioni" sono irrilevanti per come gioca la Trollbabe. Servono al GM. Sono una descrizione di come "appare" la trollbabe, la primissima impressione (appunto). Appena la trollbabe parla o fa qualcosa, le reazioni dei png smettono di essere basati sulla prima impressione e sono basate su quello che fa.
Quindi Michele non ha nessun bisogno di giocare un personaggio "feroce", anche perchè quella NON è l'opinione di lei che hanno le persone che la conoscono, è una "primissima impressione" che dà A VISTA a CHI NON LA CONOSCE...
Insomma, dì a Michele che la smetta di ammazzare i png pensando che "ci sta da personaggio", con quel personaggio può fare quello che vuole... 8)
2) Sul passo del conflitto: se ricordo bene nel manuale c'è scritto su cosa bisognerebbe basarsi: su quanto TI INTERESSA un azione. Rappresenta il dettaglio, il bullet time, la telecamera che indugia o meno. Rappresenta unicamente l'interesse per la scena. Non dovrebbe avere nessuna relazione con la difficoltà (anche se poi è ovvio che spesso le sfide più interessanti sono quelle che in fiction sembrano più difficili).
Tornando al conflitto, non ho capito una cosa:
--- Citazione ---Vado a memoria: l’uomo ha gettato a terra la trollbabe, lei ha perso la pazienza e Michele ha detto: «Basta! Adesso lo ammazzo»,
--- Termina citazione ---
In gioco, non si traduce in "Michele ha narrato che l’uomo ha gettato a terra la trollbabe di Michele, poi Michele ha narrato che lei ha perso la pazienza e poi Michele ha detto: «Basta! Adesso lo ammazzo»"? Cioè, Michele ha narrato un ostacolo per la sua trollbabe che l'ha fatto tanto arrabbiare che poi ha cambiato obiettivo?
Non la vedi la contraddizione? Se come giocatore ho scelto un obiettivo che in teoria mi interessa... perchè poi io stesso manipolo la narrazione in maniera da darmi la scusa per cambiarlo immediatamente?
Vabbè, questo è probabilmente un discorso più generale, tornando agli aspetti pratici del combattimento, abbiamo che Michele narra di essere stato gettato a terra, poi narra che la trollbabe si infuria. La domanda è se può cambiare obiettivo. Ma la mia di domanda è "perchè?"
Se non cambia obiettivo, può semplicemente strappare di mano l'arma al tizio (gli bastano 2 tiri) o almeno provarci, e POI tentare di ucciderlo.
Dici che non ci sta? Che prima di torcere il collo al tizio, la trollbabe non voglia prendergli la spada e piegarla in due a mani nude? o che con un colpo deciso la faccia volare via?
Perchè è così importante che nel momento in cui lo uccide lui sia ancora armato, tanto da non voler fare un semplice tiro per vedere se ci riesce a toglierli l'arma?
Sono tutte domande che, magari sbagliando (ammetto che sono spesso troppo diffidente su queste cose) mi "puzzano" di tentativi di manipolazione della fiction. L'effetto mi pare il seguire una trama prefissata, la trollbabe prova a stenderlo con le buone, ma non ci riesce (perchè non ci prova davvero, scegliendo il passo 2 e poi abbandonando al primo tiro, è sicuro che il conflitto avrà l'esito che desidera, e lui resterà armato). Insomma, si è costruito una "scena" per avere "l'effetto wolverine", il "buono" che però se messo alle strette uccide...
Però poi nella tua scena non è andata così...
--- Citazione ---Da noi è andata così. Michele è andato avanti col Conflitto, ottenendo l’Obiettivo: il giovane guerriero era per terra disarmato, con la trollbabe che lo sovrastava e lo minacciava puntandogli la lama della sua ascia.
I due hanno parlato per un po’, poi la trollbabe ha deciso di porre fine alla sua vita con un fendente. Non ho chiamato Conflitto perché l’uomo mi sembrava veramente inerme e in balia della trollbabe; inoltre, nell’interazione, egli stesso l’aveva sfidata a ucciderlo, così che avrebbe potuto battagliare assieme ai suo compagni (che la trollbabe aveva appena ucciso) nell’aldilà.
--- Termina citazione ---
...ma in ogni caso, ha ottenuto quello che voleva (ucciderlo) senza dover tirare, e non capisco come mai, visto che lo giocavi tu... chi si fa uccidere così senza reagire solo per essere stato disarmato? È come se retroattivamente sia stato cambiato l'obiettivo del conflitto già vinto.
Non so, come ho detto mi rendo conto che sono troppo diffidente e tendo a vedere manipolazione sociale anche dove non c'è... ma qui davvero mi pare di vederla.
(non è nemmeno una cosa fuori dall'ordinario per un giocatore di gdr, se Michele ha esperienza di gdr tradizionali è stato addestrato per anni a basare il suo gioco unicamente su quella...)
Daniele Di Rubbo:
Cerco di rispondere con ordine.
1. Impressioni e interpretazione della trollbabe
Hai ragione e, ora che ci penso, io a livello istintivo ce l’avevo abbastanza chiaro questo concetto; mi sono semplicemente dimenticato di spiegarlo, o di farlo notare, a Michele.
Se dovessimo giocare ancora, glielo dirò sicuramente.
2. Passo del Conflitto come indicatore di interesse
Ricevuto. In genere, lo scelgo in base a quello. Può essere che, qualche volta, mi faccia influenzare dalla “difficoltà” dell’azione da me percepita, ma credo che sia per la ragione che hai detto anche tu (ossia che le due cose sono spesso collegate).
3. Il nostro conflitto
Allora, andiamo con ordine.
Ci ho pensato su un attimo e mi era persino venuto il dubbio che avessimo sbagliato chi dovesse narrare cosa (il GM i successi, il giocatore della trollbabe i fallimenti); ma no: non è andata così.
È andata che in Fase Equa e Trasparente io avessi dichiarato che il guerriero stesse cercando di sbilanciare la trollbabe, per farla cadere. Quando Michele ha dovuto narrare il suo fallimento, semplicemente è andato avanti con la mia dichiarazione: ha descritto il suo essere Ostacolata, come l’essere stata sbilanciata dal guerriero. Ecco come mai la trollbabe si è arrabbiata!
Michele avrebbe potuto anche non descrivere il suo fallimento in quel modo? Sì, ma tieni conto che è comunque un giocatore con un background classico che si sta approcciando per la prima volta a un gioco in cui non è così intuitivo capire che puoi narrare i fallimenti anche senza far sembrare la tua trollbabe incompetente.
Che poi, anche in questo caso, il fallimento della trollbabe può essere dettato non dalla sua incompetenza, bensì dalla bravura del suo avversario, o da un misto tra le due cose.
Quanto alle ragioni della mia scelta di non chiamare ulteriormente Conflitto, una volta disarmato e messo a terra con l’ascia alla gola del guerriero (cosa che avevo descritto io come conseguenza dell’ultimo successo e del raggiungimento dell’Obiettivo), è semplicemente che non mi sembrava interessante abbastanza da farci sopra un altro Conflitto.
Ormai avevo visto che il guerriero era sconfitto (voglio dire: in fiction) e lo avevo giocato in modo che lui potesse accettare una morte onorevole in battaglia; perché stravolgere questa cosa, alla fine? Mi sarebbe sembrato un classico trucco da GM che continua a spezzettarti l’azione per non farti riuscire dove non vuole.
Invece, quanto al fatto che Michele tenda a giocare per fregare il regolamento e anche gli altri giocatori, devo ammettere che, a volte, è vero, perché è spesso così che si finisce a giocare in molti giochi classici con delle regole che non ti portano da nessuna parte, e quindi devi cercare tu la via del sotterfugio attraverso di esse per ottenere quello che volevi.
Sto cercando di impegnarmi come posso per insegnare a lui e agli altri con cui sto giocando che, in questi giochi, possono e devono fidarsi delle regole.
Un esempio di questa cosa è che, a fine sessione, ho fatto notare a Michele che aveva spesso narrato i fallimenti della trollbabe semplicemente dicendo che falliva e che, quindi, l’impressione che se ne aveva era che la trollbabe fosse poco competente. Gli ho detto che non era obbligato e che poteva ricorrere anche a narrazioni che gettassero la colpa su fattori esterni, facendo sembrare la trollbabe meno sprovveduta.
Spero di avere chiarito un po’ tutto. ;)
F.d'AVOSSA:
Ciao, in generale mi sono appena presentato.
Sto "studiando" ora ora Trollbabe e a breve aprirò una nuova discussione con una slavina di domande.
Intanto provo a dare su questo punto i miei 2 cents.
Ieri leggevo una risposta di Edwards su The Forge alla domanda specifica se i Conflitti potevano essere abbandonati "nel mezzo" come in tanti altri giochi (chi faceva la domanda citava espressamente Cani mi pare). Edwards ha risposto categoricamente di no, il Conflitto va sempre concluso in tutte le sue serie.
Da qualche altra parte, sempre se non ricordo male questa volta, ho anche letto, sempre da una risposta di Edwards, che l'Obiettivo NON si può variare nel bel mezzo di un Conflitto perchè sarebbe ancora peggio che far spuntare novità rispetto alla Fase Equa e Trasparente.
Un successivo Conflitto per uccidere il PNG disarmato dovrebbe essere assolutamente possibile (e se il PNG è legato sufficientemente alla Posta credo sia più che opportuno), ma non vedo come le regole impediscano di concedere l'uccisione automatica di quello stesso PNG.
Ciao
Daniele Di Rubbo:
Da quello che Moreno aveva risposto sopra, mi era abbastanza chiaro che un Conflitto andasse giocato fino alla fine (se necessario, non facendo “niente” e lasciandolo semplicemente terminare) e che l’Obiettivo non si potesse cambiare.
Però, dalle parole di Moreno (e da quello che mi pare anche il manuale dica), non si può passare sopra a un Conflitto: se un giocatore vede un Conflitto, allora lo deve chiamare. Mi si corregga se sbaglio.
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