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[Cani nella Vigna] [CnV] L'ingiustizia e altri dubbi...
Francesco De Vincenzi:
Buon giorno a tutti.
Su Suggerimento di Daniele Sanna apro un nuovo Topic per trovare risposte al mio dubbio e/o condividerne altri.
Sto seguendo l'esercizio di creazione della città di CnV in 15 minuti, ma improvvisamente mi è sorto un dubbio interpretativo su un passo del manuale di CnV.
Il testo integrale è: "Quando una persona agisce con Orgoglio, quando l'Orgoglio di una persona influenza l'operare di una comunità, l'inevitabile risultato è l'ingiustizia."
Non risco a capire quale fra le due interpretazioni sia quella corretta:
"Quando una persona agisce con Orgoglio e quando questo Orgoglio influenza l'operare di una comunità..." [=abbiamo l'orgoglio, ma questo nel manifestarsi deve GIA' influenzare e/o ripercuotersi in qualche modo sulla la comunità, o per lo meno su più membri della comunità, solo così diventa INGIUSTIZIA.]
"Quando una persona agisce con Orgoglio o quando l'orgoglio di una persona influenza l'operare di una comunità..." [= può essere anche un caso di orgoglio "semplice", di una persona nei confronti di un'altra e l'ingiustizia si manifesta esclusivamente fra queste due persone. Es. Tobias, padre geloso tiene la figlia chiusa in casa (orgoglio) e lei per uscire è costretta a farlo di nascosto (ingiustizia)]
Mi sembra più corretta la prima, perché di fatto in tutti gli esempi che ho letto sul manuale, l'ingiustizia coinvolge SEMPRE almeno un'altra persona. Ad es.: una persona deve rubare o rimanere affamato (è coinvolto chi subisce i furti); una donna deve vedere il fidanzato di nascosto dal padre (è coinvolto il fidanzato); una mogliemonopolizza l'attenzione del marito in modo che non abbia tempo perla nuova moglie; e così via...
Sbaglio?
Daniele Di Rubbo:
Da quel poco che sto capendo, quando qualcuno pecca di Orgoglio, tu GM che crei città ragioni sempre in questo modo: c’è un conflitto tra individuo e società, e questo porterà necessariamente a una Ingiustizia.
Detto questo, che mi pare poco utile (perché banale), resto in ascolto anche io.
Daniele Sanna:
Concordo con la prima interpretazione ;-)
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Simone Micucci:
L'orgoglio è sempre in rapporto con gli altri.
L'orgoglio non è "io mi merito una casa bella". L'orgoglio dice "io mi merito una casa più bella della tua!!".
Poi questo ragionamento entra, con sfumature e applicazioni diverse, nella sovrintendenza, nei ruolo, nel matrimonio eccecc
E porta a un'ingiustizia.
O l'orgoglioso ha la sue buone ragioni per pretendere, e allora l'ingiustizia è che in qualche modo lui soffra, oppure l'orgoglioso non ha buone ragioni, l'ingiustizia a quel punto è rappresentata dalle conseguenze del suo orgoglio su qualcun altro.
Moreno Roncucci:
La mia risposta è "quello che ha scritto Simone nell'ultimo post". 8)
L'orgoglio può essere in rapporto con una, due, cento persone, non fa nessuno differenza. Quelli citati nella domanda non sono due casi diversi, sono lo stesso caso. Ci pensa poi la creazione della città a far sì che in qualunque caso gli effetti si estendano.
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