Autore Topic: [Scarlet Wake] Cos'è e Prime impressioni di gioco  (Letto 2576 volte)

Pippo_Jedi

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Ciao!
dopo aver visto la segnalazione del gioco da parte di Ron ed essendo stato subito catturato dal suo colore ho comprato Scarlet Wake e l'ho provato ad Estruscon; Spiego un po' a braccio prima cosa sia e poi le mie impressioni...

Link: https://insight.games/g/scarlet_wake


Cos'è: si presenta come GDR competitivo "master-diverso-less" in cui ciascuno interpreta un Mietitore (reaper, il gioco è in inglese e basta... per ora) che è una persona che ha perso tutto a causa di alcune persone... dove per tutto si intende "kill bill tutto". Il gioco infatti si inspira al genere dei film di Vendetta alla Kill Bill ed altri del genere (nel manuale li cita nella prima pagina). Scopo dichiarato è riuscire ad ottenere la propria vendetta uccidendo tutti e 5 i Marks, i maledetti bastardi che ti hanno tolto tutto. Ciascun giocatore crea un proprio mietitore e 4 Mark, poi tutti insieme si crea il 5 che è comune.
Già questo fa capire che solo 1 mietitore potrà ottenere la propria vendetta: infatti alla fine i mietitori ci sta lottino fra loro in un duello all'ultimo sangue fra loro per cercare di uccidere "Bill" da soli.

Come funziona come dinamica di base? il meccanismo di gioco di base è semplice: ogni mietitore ha 5 tratti da 1 a 5, quando devi scontrarti con un certo tipo di nemico tiri un pool di d6 (la puntata) e ogni dado minore uguale alla stat è danno che fai agi altri, ogni 6 è un dado che perdi e che va nel pool dei "Bad Guys", che li potranno usare per fare delle cose contro i mietitori.
Ogni danno che prende il mietitore non tende ad ucciderlo, ma aggiunge un dado a Fire, che è il pool da cui può attingere per fare Puntate (es ha 10 di fire, ma deccide di usare 6 dadi da tirare).
Durante ogni Spotlight sul singolo giocatore (che non è una scena, sono i 15 minuti che quel giocatore ha a disposizione) il giocatore descrive come attacca le persone di cui si vuole vendicare, di come queste gli mandano orde di Scagnozzi contro (alla 88 folli) o Lacchè (stile Gogo)... allo scopo di guadagnare FIRE prendendo danno, in modo da vedere aumentare il proprio pool in modo poi da poter ambire ad attaccare il Mark.
alla fine dello spotlight questo pool si resetta...

Ho tratteggiato alcune regole per far intuire il fatto che... le regole non sono difficili, ma sono un po' complesse: chiaramente l'aspetto competitivo è duplice...
da una parte il giocatore deve "sfruttare" bene il sistema per accumulare dadi nel proprio pool e ciascuna volta deve "puntare" bene (un risultato "troppo potente" non è in realtà positivo sul medio periodo di gioco)
dall'altra parte solo un giocatore può aspirare ad ottenere vendetta, e ci sono meccaniche di medio/fine gioco che mettono contro direttamente due Mietitori (e all'inizio invece possono un po' aiutarsi). contemporaneamente i Bad Guys ruotano con il ruotare dello spotlight, ma il loro pool rimane lo stesso, quindi i bad guys sono molto invogliati ad usare il loro pool (che si consuma usandolo) contro gli altri giocatori in modo che poi non sia utilizzabile contro sè stesssi.
C'è quindi un'economia di dadi che viaggiano fra una pila a disposizione verso il mietitore che vuole accumularli più velocemente possibile, che ne perde a favore dei Cattivi che li spendono ritornandoli alla pila di mezzo, con il mietitore che cerca di accumularli o per togliere di mezzo i Mark o per migliorare le proprie stat con scene apposite (alla Pai Mei).

Questa complessità fa sì che la curva d'apprendimento del gioco sia abbastanza ripida: se infatti le singole regole sono piuttosto semplici la loro interazione non lo è.
Il che a mio parere dovrebbe essere un punto positivo a favore dello scopo del gioco... se si bilancia bene (più su questo dopo).

Uno potrebbe chiedersi: dove sta la parte "di gdr"... così sembra un GdT in cui si raccontano alcune cose... un po' come quando giocando a risiko con le armate rosse hai come obbiettivo di distruggere i neri e parte la "narrazione" similsovietica ;D ma che non influisce sul gioco.
La parte di GdR è esplicita all'inizio nella creazione del personaggio: le stat sono numeri ma sono legate a come appare il pg, a cose del suo passato. la creazione dei 4+1 Mark svela fin da subito ciò che è successo e ogni Mark ha fatto qualcosa di preciso, ha delle stat (analoghe al mietitore) che gli danno forma.
Come punto di partenza è interessante.
Poi durante il gioco gli spotlight sono a 2 velocità: la parte veloce in cui si tritano scagnozzi e lacchè per arrivare al Mark e scene di "Bind & get better" in cui, dal punto di vista meccanico, il personaggio viene catturato ed ha la possibilità di migliorare le proprie statistiche... ma lo fa aggiungendo, per forza, cose o al suo passato o a quello del Mark che cerca di sconfiggere. Nel medio periodo quindi dovrebbe emergere a volte una storia "alla O'Ren Ishi" in cui una persona ha perso tutto, è diventata mietitore, ha ottenuto vendetta e poi è diventata carnefice dopo aver fatto tutto quello che ha fatto.
Uso il condizionale perchè questa cosa l'abbiamo appena incominciata a vedere...
...
Quindi da una parte SEMBRA che la fiction creata non sia così fondamentale nei meccanismi di gioco e non mi pare ci sia un meccanismo "forte" che impedisca al gioco di degenerare in un roll uccido, roll uccido, roll mi pestano a sangue etc... Allo stesso tempo le varie meccaniche mi paiono molto evocative e mi pare difficile che questo possa succedere... però boh: non abbiamo giocato abbastanza da capire meglio questo aspetto.

Cosa ne penso.
È un gioco sicuramente originale, il fatto che fosse nato nel 2004/2005 sulla forgia e poi dimenticato dall'autore fino alla sua rifinitura e recentissima pubblicazione è evidente sia nell'impostazione "ideologica e non apologetica" del testo (roba del tipo "in questo gioco non aspetti un'ora il tuo turno per cinguettare timidamente "casto missile magico" e poi aspetti altri 40 minuti il tuo turno).
Il manuale è bello ed è scritto in modo brillantissimo nell'evocare il setting tipico del genere... MA..
Se a mio parere le singole regole sono spiegate in modo chiaro tranne forse in un paio di passaggi...  potrebbero essere chiarite con una cosa che manca in modo drammatico: alcuni esempi lunghi di gioco. In un manuale di 30 pagine con illustrazioni grandi avere 4 pagine con due esempi di Spotlight con i giocatori che usano le varie meccaniche in modo esteso è una cosa a mio parere quasi imperdonabile.
Ultima cosa del manuale: gli handout delle regole potrebbero essere migliorati sopratutto a riguardo del niubbo del gioco. per chi ha imparato a giocarci probabilmente vanno bene, mentre per il niubbo magari mancano di qualche informazione.

Nella nostra partita infatti ci abbiamo messo molto a carburare: intendiamoci... nessuno ci aveva giocato ed io che lo facilitavo mi ero letto il tutto più volte ma subito avevo capito che se non avessi visto le meccaniche in azione avrei capito poco.
Una volta che uno supera questa difficoltà credo che il gioco diventi piuttosto frenetico: a prima vista i 15 minuti di spotlight a giro (in 4 sono15 minuti ogni ora) sembrano troppi e può sembrare che diano luogo a tempi morti personali lunghissimi... ma non è così: i propri 15 minuti passano in fretta e siccome alla fine degli stessi il pool sanguinosamente accumulato se ne va si cerca il più possibile di fare scene, di uccidere e smembrare, non ci si perde in lunghe riflessioni sul proprio passato per fare una scena di flashback ma la prima idea che si ha è quella che si usa punto e basta, il che è creativamente molto stimolante ed interessante.
Quando si fa il Bad Guy insieme agli altri giocatori si sta sempre attenti al proprio pool condiviso per scegliere se usarlo al volo contro l'altro mietitore o se aspettare un attimo e rischiare che gli altri lo usino ma averne di più un attimo dopo per usare un "effetto" che sia buono anche per il proprio mietitore.

Noi, devo dire, abbiamo avuto diverse difficoltà ed alla fine siamo riusciti a fare solo un giro di scene completo fra le varie cose, riletture etc (il tempo era "stile basket" nel nostro caso: fermavamo l'orologio quando dovevamo chiarire cose o leggere regole).
Dopo i primi casini regolistici ci siamo però divertiti abbastanza: sia l'aspetto celebrativo del genere che la parte competitiva sono molto curate in tutto e giocando le cose emergono a mio parere molto bene.

Ah, un cosa che scordavo: il gioco è da campagna media: in un dopocena (precena abbiamo generato personaggi e mark con calma) abbiamo fatto solo 4 scene ed in queste solo uno di noi ha provato ad attaccare il primo Mark (il più debole); infatti il manuale dice che è un gioco da più sessioni.
A senso da' l'idea che i primi Mark e scene vadano "più lentamente" dal punto di vista delle vendetta, poi, alzando le stat, alcune dinamiche velocizzano l'evolversi delle cose. Questa lunghezza del gioco dovrebbe contribuire fortemente a far emergere via via le varie storie di brutalità e vendette che si incrociano in questi tipi di narrazione cinematografica...

Secondo me è un gioco da provare assolutamente se
- si adora il colore e non si hanno problemi con meccaniche un po' complesse (n.b. complesse contrario di semplici, non difficili contrario di facile)
- piacciono i giochi competitivi
- si è incuriositi da giochi con sistema originale

per me i 5$ del manuale valgono solo per la lettura del testo che ho trovato esilarante nell'essere evocativo e rudemente forgita...




Pippo_Jedi aka Filippo Zolesi

Moreno Roncucci

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Re:[Scarlet Wake] Cos'è e Prime impressioni di gioco
« Risposta #1 il: 2017-08-19 13:17:09 »
Intanto, fan mail per la descrizione del gioco!  8)
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

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