Autore Topic: Cosa vuol dire "Powered by the Apocalypse": una risposta "ufficiale"  (Letto 3290 volte)

Moreno Roncucci

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Da anni nel mondo dei gdr si discute su cosa voglia dire "Powered by the Apocalypse", su che elementi di design e tecniche siano necessari per fregiarsi del "marchietto". La mia tesi era ed è che si tratti di un semplice marchio commerciale, una forma di marketing, e che quindi associarlo a qualunque tecnica, stile o filosofia di gioco sia concettualmente errato.

Alla fine Vincent e Meg sono intervenuti sulla questione con un "comunicato ufficiale", che dirime la questione (o almeno, lo sperano), che anche se più sfumato e dettagliato, per me conferma la mia tesi.

In soldoni, Vincent e Meg dicono che:
1) Se TU ritieni che il tuo gioco sia stato ispirato, in qualunque maniera, a tuo insindacabile giudizio, da "Apocalypse Wold" (anche in maniere che non hanno nulla a che fare con il sistema di gioco, immagino, visto che non è specificato vale per qualsiasi ispirazione)
2) Se tu VUOI mettere il marchietto, invece magari di limitarti ai ringraziamenti nelle pagine interne
3) Se tu non stai direttamente plagiando il testo di AW (quest'ultima condizione è necessaria per avere l'approvazione di Vincent e Meg che invece è automatica per le altre condizioni)

... allora il tuo gioco può mettere il marchio "PbtA", ed è un PbtA

Se non vuoi metterlo, il tuo gioco (lo stesso gioco, senza altre variazioni) non è un PbtA.

"Powered by the Apocalypse" si riferisce unicamente alla presenza del marchio in copertina, su base volontaria, e non a quanto siano simili i giochi (un autore potrebbe mettere 10 pagine di ringraziamenti a Baker con l'elenco delle cose che ha preso da AW, ma se non mette il marchio in copertina non è PbtA)

Ribadendo, e quotando qui le parole di Vincent: ""Powered by the Apocalypse" isn't the name of a category of games, a set of games' features, or the thrust of any games' design. It's the name of Meg's and my policy concerning others' use of our intellectual property and creative work.

Per chi sa leggere l'inglese ecco il comunicato ufficiale: http://apocalypse-world.com/pbta/policy
Ecco la discussione su G+ dopo che Meg l'ha postato: https://plus.google.com/111023399555426942490/posts/S86ixTaKyCK

Ecco la lista aggiornata dei PbtA (cioè, dei giochi con il marchio). I PbtA pubblicati sono questi e basta (sono poco più di un ottantina, ma immagino ce ne siano parecchi in playtest o abbandonati in giro...) http://apocalypse-world.com/pbta/

Notare che in questa lista c'è pure "Spin the Beetle" di Vincent Baker che non solo non ha mosse e libretti, ma non è neppure un gdr, è un party game. Ma, come dice anche lui nel comunicato... TUTTO quello che ha fatto dopo aver pubblicato Apocalypse World è ispirato anche da Apocalypse World, quindi è un PbtA... (un premio a chiunque mi possa citare un qualunque filo che leghi AW e StB a livello di sistema di gioco...). Allo stesso modo la lista comprende Fantasmi Assassini, per fare un altro esempio.

Quali giochi pubblicati in Italia sono quindi PbtA?  Premesso che non seguo molto quello che fanno le altre case editrici a parte quelle che partecipano a questo forum o a convention indie, e che quindi non so se altri giochi di quella lista sono stati tradotti, ecco la lista italiana (segnalatemi mancanze, please):

I PbtA di Narrattiva sono:
- Il Mondo dell'Apocalisse (duh!)
- Cuori di Mostro
- Il Mostro della Settimana
- Dungeon World
   - Gli Ultimi Giorni di Anglekite
- Fantasmi Assassini
- Undying

Altri editori:
- Night Witches di Jason Morningstar è stato pubblicato in italiano da GGstudio
- The Warren di Jason Morningstar è stato pubblicato in italiano da GGstudio

Casi particolari:
- City of Judas di Davide Pignedoli: il gioco è di un autore italiano ma non è in italiano, quindi non dovrebbe andare in questa lista ma ce lo metto lo stesso.
- Dilemma: non so se gli autori vorranno metterci il marchio o no al momento della pubblicazione, sarà una decisione da prendere al momento, immagino, in base ai pro e ai contro...

P.S.: In realtà, non credo che questo comunicato possa davvero fermare l'abuso del termine, o cose tipo quelli che arrivano a conoscere i giochi indie tramite DW e chiamano TUTTI i gdr non tradizionali "PbtA" (tipo l'affermazione, sentita tempo fa "interessante questo PbtA"...  riferita ad Avventure in Prima Serata...), però magari aiuta...
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Credo che tu ti sia dimenticato di aggiungere Inverse World, che è sempre un’ambientazione per Dungeon World.

Moreno Roncucci

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Giusto! Me l'ero dimenticato perchè non era nell'elenco dei PBtA nel sito di Vincent.

La cosa mi ha sorpreso e insospettito, e così adesso ho verificato... e nel manuale originale inglese di Inverse World non c'è scritto "powered by the Apocalypse". Non si fa nemmeno alcun cenno ad Apocalypse World, e Vincent viene citato solo una volta nei ringraziamenti a chi ha finanziato il kickstarter.

Quindi no, paradossalmente, non è un powered by the apocalypse, anche se è un supplemento ad un gioco PbtA.
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Daniele Di Rubbo

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Ah, scusa, immagino che per la definizione puramente commerciale non lo sia. Però per l’ontologia (ossia, se lo chedi a me), lo è. :D

Moreno Roncucci

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Per me è un ambientazione per un gioco derivato da AW e ispirato da D&D.

Mentre Spin the Beetle, gioco "Powered by the apocalypse", non ha nulla a che vedere con AW.

È una categoria unicamente commerciale, non ha davvero nulla a che vedere con il sistema di gioco.
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