Autore Topic: (The Pool) Vivere e Morire a Raam - Seconda Sessione  (Letto 22745 volte)

Lavinia Barni

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam - Seconda Sessione
« Risposta #30 il: 2017-09-06 13:07:07 »
Guardo Raji e Fathan e esclamo:
"Fate silenzio, o almeno parlate più piano, non siamo certi di essere soli!"

Poi mi rivolgo a Raji: "Perché fai tutti questi misteri? Siamo sempre stati amici. C'è qualcosa che ignoriamo e dobbiamo sapere? Sono certo che tu sai che siamo qui per trovare un oggetto per conto di un'amica, sembri sapere molto, dicci cosa sai o cosa dobbiamo sapere, per favore."

TartaRosso

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam - Seconda Sessione
« Risposta #31 il: 2017-09-08 15:14:14 »
@Fakhyr
Raji dopo la domanda diretta si ferma e ti dice che gli fa piacere che tu gli abbia chiesto esplicitamente ciò che vuoi sapere veramente. Lo considera un atto di fiducia nei tuoi confronti.
Dice che cercherà anche di essere comprensivo con Fathan il mercante, lo aggettiva così, perché anche il serpente di bronzo delle tablelands, con tutte le insidie che può rappresentare per i viaggiatori, ha una sua funzione importante in natura. Prima di iniziare a spiegarsi vi dice che questo, in questo momento è anche uno dei suoi limiti, nel percorso che sta facendo lungo il sentiero (il modo che hanno quelli della diramazione olistica di chiamare la via). Intuite che si riferisca alla sua difficoltà a tollerare comportamenti poco trasparenti (OOF ma il suo allora com’era? :-) OOF).

Ti dice che quando si è risvegliato dal coma indotto dal medaglione, lui e Uptar sono stati convocati dal nesso Ama-Sin. Vi spiega che un individuo definito come “nesso” all’interno della diramazione olistica, non coincide con la figura di un capo gerarchico ne con quella di un maestro. Ve lo paragona piuttosto al nodo che collega più rami ad un albero. Così come i rami contano sul nodo per reggersi all’albero e sopravvivere, allo stesso modo il nodo riceve energia dalla linfa che viene dai rami come il resto dell’albero (OOF abbiamo ormai capito tutti quanti che quelli di questa diramazione sono dei fottuti hippy figli dei fiori :-) OOF).

Vi dice che si sentiva diverso e che il nesso lo ha aiutato a focalizzare l’aumentata energia psionica che aveva cominciato a fluire dentro di lui. Ovviamente questo nuovo flusso di energia psionica dipendeva dalla sua esperienza con il medaglione stesso. Aveva aperto una sorgente di eneriga già presente in lui ma chiusa fino a quel momento.
Vi spiega che comunque sta ancora imparando a gestire questo aumentato flusso e che le poche ore passate col nesso lo hanno sì aiutato ma non abbastanza da dargli un controllo completo.

Il nesso gli ha spiegato che il medaglione è un oggetto pericoloso, che racchiude la mente di qualche psionico dei tempi prima della catastrofe. Sicuramente il medaglione veniva usato come un’arma e le menti improgianate in queste armi erano quelle di psionici molto potenti, potenziati ulteriormente dalla magia profanatrice. Erano imprigionati in questi manufatti da psionici ancor più potenti come punizione o al semplice scopo di dare ai propri seguaci più deboli un’arma di distruzione di potenza superiore a quella che avrebbero potuto sprigionare i seguaci stessi. Ovviamente chi veniva imprigionato in questi medaglioni non era consenziente e di solito il livore e la prigionia mentale portavano la mente rinchiusa alla pazzia rendendo l’arma poco controllabile e fuori controllo in poche decine di anni.
Il nesso gli ha parlato di altre armi del genere dissotterrate dal passato. E ci sono rovine di altre città stato abbandonate che stanno lì a dimostrare quale sia la possibilità di avere un controllo su queste armi.

Vista la situazione, ciò che si sono prefissi di fare è trovare la chiave e il medaglione e usare un rituale psionico per seppellirli in profondità ai lati opposti del pianeta. Per fare questo dovranno contattare nessi più in giù nel grande albero dei poteri della mente (OOF in pratica gente più potente nella loro diramazione OOF) e che nel frattempo custodiranno la chiave e il medaglione ben separati senza sollecitarli con nessun potere psionico.
Ha capito che state cercando la chiave anche voi, visto che vi siete diretti qui. Non vi stava seguendo, semplicemente anche le sue ricerche lo hanno condotto qui. Ovviamente, sapendo che siete in possesso del medaglione e che cercate la chiave quando vi ha fortuitamente percepito nella miniera, ha deciso di seguirvi.
Spera che voi non cerchiate di ostacolarli. Non vi dice nulla al riguardo di cosa farà se cercherete di ostacolarli.

Cosa fate?
Simone Lombardo

Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam - Seconda Sessione
« Risposta #32 il: 2017-09-08 15:22:53 »
Cioè mi sta dicendo che è venuto in un posto del genere da solo senza scorta senza sapere di trovarci noi? E che quello che dice è esattamente quello che per lui è la verità? O_O

(OOF per capire meglio, ma Raji ha l'aspetto di una persona che possa badare a sé stessa in un posto del genere? o confida così tanto nei suoi poteri da pensare di poter fermare con la mente la prima pietra che un disperato potrebbe lanciargli contro per rubargli le scarpe?

Un conto io e Fakhyr che siamo abituati a muoverci senza dare nell'occhio o proprio in maniera furtiva, ma uno come lui deve continuamente usare i suoi poter per passare inosservato, è possibile che lo possa fare indefinitamente in un posto come questo?

/OOF)
-- Giuseppe Merigo -- Archer -- Fathan dei Dur

Lavinia Barni

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam - Seconda Sessione
« Risposta #33 il: 2017-09-10 18:41:55 »
Temo che non sarà possibile mollare Raji da qualche parte. Quando ho chiesto il suo aiuto non pensavo mica di trovarmi tra le mani una simile arma.

Ripenso alla promessa che abbiamo fatto a Grr Iarr e alle preziose informazioni che ci ha promesso lei, senza dimenticare quanto volesse lei stessa il medaglione: altra situazione piuttosto spinosa da gestire.

Inizio a desiderare di non averla mai trovata, ma a questo punto spero di ricavare qualcosa di buono dal desiderio di distruggere l'oggetto che hanno quelli del sentiero olistico. Potrei offrirlo loro in cambio di una nuova identità (non sarei più uno schiavo fuggito) e la possibilità di studiare senza spese. Una vita nuova, forse senza avventura, ma più sicura.

Sicuramente se arrivassi ad un accordo simile dovrei trovare il modo di risarcire, o far risarcire Fathan.

Dico a Raji di proseguire insieme e che quella chiave, unita al potere del medaglione, sarebbe inizialmente servita a riportare l'equilibrio e pace in una tribù sotterranea sottomessa da un orrore del limo.

Gli dico che spero che ci sia modo di aiutare anche loro e comunque sanno del medaglione e della chiave, quindi non potremo ignorarli.

TartaRosso

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam - Seconda Sessione
« Risposta #34 il: 2017-09-18 17:04:04 »
@Fathan:
Raji, almeno in questo momento, non da per niente l’impressione di essere un ingenuo che sta correndo un pericolo on calcolato.
Se questo dipenda dalla consapevolezza del suo effettivo potere attuale o da un eccesso di fiducia in se stesso, non sei al momento in grado di dirlo con certezza ma l’istinto e l’esperienza ti suggeriscono che effettivamente le sue capacità attuali gli possano consentire di sopravvivere in una zona come questa. Non che tu giudichi che per lui questa zona costituisca una “passeggiata di piacere” maneanche un pericolo immediatamente mortale (o quantomeno non più di mortale di quanto lo sia per voi).

Volete fare o dire qualcosa?
Altrimenti procedo con un ulteriore post.
Simone Lombardo

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