Ciao Niccolò! Scusa se non ho potuto rispondere subito. Hai letto gli articoli che ti avevo segnalato intanto?
Sebbene avevo capito che la CA emergesse dalla giocata intera del gruppo nel suo complesso, pensavo che comunque si potesse capire fin da subito che giocatori con "priorità" diverse, rispetto ad un dato gioco, non riusciranno mai ad avere una CA condivisa. È corretto o sbagliato?
È sbagliato, anche se purtroppo può diventare vero con "roleplayers esperti" (i peggiori giocatori del mondo)
Immagina di essere uno a cui piacciono gli scacchi. Un tuo amico di invita a giocare a pallacanestro con gli amici. Tu cosa fai, ci vai e metti la scacchiera in mezzo al campo perché "scacchi è l'unico gioco possibile" e gli altri devono adattarsi a te, anzi è compito del tuo amico "farti divertire" mentre tu fai quello che ti pare?
Nell'ambito di essere umani senza problemi patologici, sarebbe assurdo. "essere capaci di giocare con gli altri" non è una conquista difficilissima di pochi eletti che hanno appreso le sacre tecniche GNS, è una cosa che sanno fare anche i bambini all'asilo!
Esseri umani senza problemi patologici si mettono ad un tavolo, gli spieghi il gioco, magari se non lo conoscono ci mettono un po' a capire le priorità (quanta gente quando inizia a giocare a scacchi gioca come se la priorità fosse mangiare pezzi e non dare scacco matto...), e giocano. Allo stesso gioco.
A "rovinare" in maniera patologica questo processo può arrivare però "l'addestramento" subito ai tavoli dei gdr tradizionali, che letteralmente "rovinano i giocatori". Ai tavoli dei gdr tradizionali vieni ADDESTRATO a fare un sacco di cose tossiche al tavolo:
1) a non considerarti un giocatore con tue responsabilità, ma una persona senza responsabilità che delega al GM il compito di farla divertire.
2) a lottare con le unghie e con i denti per i tuoi "cinque minuti di divertimento" (cioè il gioco che vorresti giocare) nel mezzo di una partita incoerente dove gli altri per te giocano malissimo e in maniera incomprensibile, ma tanto con un buon GM i tuoi 5 minuti ce li hai (durante i quali saranno gli altri ad annoiarsi e a pensare che giochi male...)
Queste persone addestrate a questi comportamenti tossici e disfunzionali magari al tuo tavolo, invece di fare una cosa tanto facile che la fanno anche i bambini dell'asilo (giocare con gli altri), si chiuderà a riccio pretendendo di giocare ad un altro gioco, sicuro che sarà compito del GM "farlo divertire" lo stesso.
(anche per questo io insisto che il cercare un "sistema ponte" che somiglia ai gdr che conoscono non solo è inutile - non esistono - ma proprio come obiettivo è totalmente controproducente: la maniera migliore è proprio togliergli il GM e i punti di riferimento dal davanti, cercare di dargli uno shock che non lo faccia ricadere in atteggiamenti patologici)
L'idea stessa che esista una cosa definibile come "Creative Agenda del giocatore" è una sciocchezza tanto balzana che può nascere solo in base all'idea (altrettanto balzana) che si possa giocare a giochi diversi allo stesso tavolo ed avere un risultato soddisfacente. Che "5 minuti di divertimento in due ore di gioco" sia un obiettivo da raggiungere. Nessuno considererebbe "un successo" il riuscire ad accontentare per cinque minuti il bambino frignone che vuole giocare 5 minuti a tennis durante una partita di calcio. Proprio, i concetti dell'ambiente del gdr sono talmente malati, patologici e negativi socialmente che non ne esiste il corrispettivo in altri giochi. Se ti siedi a giocare a Monopoli, di solito si pretende che tu giochi a Monopoli. Il fatto che non sia così nei gdr tradizionali è demenziale.
Per quanto riguarda la priorità del singolo giocatore, rispetto ad un dato gioco, è ascrivibile ad una CA?
Ovviamente no.
I giochi sono attività SOCIALI (almeno, quelli che trattiamo qui). Per giocare a calcio, servono un tot di persone che insieme giocano a calcio.
Se una, nel mezzo, si siede a gioca a scacchi, non è che "stano giocando contemporaneamente a scacchi e a calcio, cioè con CA diverse allo stesso tavolo". in realtà non stanno giocando né a scacchi (dov'è il suo avversario? Gli altri stanno dando calci ad una palla...) né a calcio (il calcio non prevede scacchiere in mezzo al campo).
Prima di qualunque altra cosa, prima ancora di fare la prima mossa,
ogni gioco al mondo prevede una frase, magari anche implicita:
"OK, siamo d'accordo, giochiamo a questo gioco". l'idea che "io vorrei tanto giocare a tennis" sia una CA, è come pensare che fra "io vorrei tanto giocare a tennis" e una partita a tennis non ci sia nessuna differenza.
La tua testa non è un attività sociale.
Cioè siamo pino, mario e luigi e iniziamo a giocare a Polaris.
Pino vuole che il suo personaggio sia più figo degli altri e dimostrarlo giocando (questa priorità può essere ricondotta ad una CA gamista?)
No. Su questo leggiti la descrizione del gamismo. Non solo "io vorrei giocare a calcio" non è giocare a calcio, ma qui siamo a "io vorrei essere blu", non è nemmeno gamismo.
Mario vuole invece che giocando il suo cavaliere e quello degli altri facciano parte di una storia tragica e che colpisca al cuore tutti al tavolo e lui per primo. (Questo è riconducibile come "priorità" ad una CA narrativista?)
Assolutamente no. Vedi sopra.
La CA clash, si ha quando NON emerge alcuna CA dall' intera partita?
No, quello è semplicemente gioco incoerente.
La CA Clash è una forma di disfunzionalità che esiste appunto solo nell'ambiente tossico dei gdr tradizionali in cui uno vuole giocare a calcio e uno a tennis allo stesso tavolo e lo trovano normale e si rivolgono al GM per farli divertire. Non è un problema della partita, è un problema di gente che non dovrebbe nemmeno sedersi assieme al tavolo (almeno, non con me...)
Di solito non dura, la gente si stufa di essere frustrata, o il gruppo si rompe oppure evolvono nello zilchplay (nessuno ci prova più a giocare a tennis o a calcio, passano il tempo vagando per il campo a farsi i cazzi loro, oppure seguono la storia del GM senza alcun interesse mentre rispondono ai messaggini di twitter)
Ricapitolando, guarda il disegno del Big Model.
Prima di tutto, "abbiamo deciso di giocare a questo gioco qui, noi, proprio noi, adesso, a questo tavolo"
Poi "giochiamo con questi personaggi, ambientazione, situazione e regole"
Si gioca tutti assieme (attività sociale), ad un gioco con regole condivise.
La situazione che pare "strana e esoterica" ai giocatori tradizionali, difficilissima da raggiungere, o addirittura impossibile e descritta solo nelle "farneticanti teorie forgite" è la normalissima situazione di qualunque gioco, a qualunque tavolo, fra normali esseri umani.
È il contrario, l'idea del gdr tradizionale del gdr come una cosa ineffabile che segue meccaniche sue diverse da quelle di qualunque altro gioco, indescrivibile e basato su un GM essere superiore che officia una cerimonia, che è un idea malata e non ha basi nella realtà.
Non si tratta di imparare una teoria zen chiamata "big model" per apprendere tecniche segrete. Si tratta di vedere, davvero, quello che accade al tavolo, togliendo le ragnatele della superstizione e dell'auto-inganno. Basta capire che i gdr sono giochi per capire come cose tipo "CA individuali" siano ridicole.