Autore Topic: [Juggernaut] Impressioni della prima partita  (Letto 1332 volte)

[Juggernaut] Impressioni della prima partita
« il: 2017-05-23 20:30:59 »
È il tre luglio del 1950. La guerra di corea è iniziata da otto giorni. Il rapporto 68 del Consiglio di Sicurezza Nazionale è sulla scrivania di Harry Truman, l'orrida ombra della guerra fredda che sta per avviluppare il mondo per i prossimi 40 anni. Il giornale di Alan Turing "Computing Machinery and Intelligence" è in distribuzione.
Cenerentola è un successo al botteghino.

E hai inventato un computer che può vedere il futuro.


Questa è la premessa dove si muove il gioco di questo Live rpg di Jason Morningstar.
E' un modo di passare una piacevole serata, con una giocata del tutto inaspettata. Le carte sono le predizioni di Juggernaut e i giocatori dovranno impersonare un team che sta testando la macchina. Le predizioni di Juggernaut si avverano sempre e incastrarle nel ruolo è bellissimo, delle volte si creano delle scene surreali che sembra davvero che qualcosa sia stato predetto dalla macchina.
Le carte sono ben fatte e danno spunti interessanti, il suono della macchina ha un che di inquietante ma da efficacia all'atmosfera. Il rischio è che giocandoci spesso la longevità sia un pochino corta.
I personaggi sono un classico: i dottori che hanno lavorato alla macchina, un militare, una spia ed un politico.

Tutto sommato posso dire che il gioco è ben riuscito, certo la capacità di improvvisazione deve essere alta ma è sicuramente un gioco da non perdere per chi ama questo genere.

« Ultima modifica: 2017-05-23 20:33:12 da Daniele Mezzaroma »

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