Rispondo a Fathan che ho altri rifugi, ma che sono a casa di amici e non voglio metterli in pericolo. Conosco però un luogo tra le rovine appena sotto la città dove potremo ripararci dal freddo della notte e magari cercare di indossare qualche abito più comodo e meno appariscente.
Penso che sia meglio andarci insieme e scendiamo dai tetti per percorrere le strade a piedi. Lungo il percorso rubo dei vestiti che qualcuno ha dimenticato di riporre. Per me li rubo sempre da donna, a Fathan faccio scegliere.
Una volta arrivati gli mostro il pertugio nella pavimentazione che ci darà accesso alle rovine: per un gioco di ombre sembra una buca ma sul fondo c'è il passaggio ad una grande stanza buia che viene illuminata leggermente con il sole del giorno. Cerco a tentoni la torcia, la accendo e illumino quelle che un tempo furono splendide pareti dorate, colonne maestose e sculture, adesso è un ambiente semisprofondato, ricoperto di polvere del deserto e pieno di detriti.
Non è bello, ma almeno qui non verranno a cercarci per un po'.
La prima cosa che faccio è nascondere ik medaglione in un pertugio delle pareti e e disegnarne una copia fedele. Cercherò poi un modo per farne dei falsi. Chiedo a Fathan se gli piace l'idea: potremmo darne uno agli Txalasa, uno ai templari, uno Night Runners e magari vedere se ci fossero altri interessati a pagare ma dovremo avere un piano di fuga molto ben studiato!
Io riposeró fino all'alba e poi uscirò per andare al tempio a chiedere notizie e provare ad indagare.