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(The Pool) Vivere e Morire a Raam

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TartaRosso:
@Fathan:
E’ passata qualche ora da quando siete entrati nel negozio di Raksa e il caldo sta cominciando a farsi sempre più insopportabile (nelle ore centrali della giornata solo alcune razze e a volte gli schiavi più sacrificabili svolgono dei lavori). Ancora comunque hai almeno 3 – 4 ore di attività davanti a te.

La casa/sede del mercante (un mercante indipendente come ne esistevano tanti prima della morte della regina; ora stanno venendo pian piano tutti assorbiti più o meno forzatamente dalla casata M’ke) è piena di attività. Puoi vedere vari facchini e schiavi che stanno portando via cose.
Riesci ad entrare senza grossi problemi, fra gente che ti conosce e ti fa passare e la tua capacità di passare inosservato riesci ad arrivare al centro di tutta questa attività.
Riconosci i due figli di Rapuk (per il tuo lavoro conosci tutti i personaggi in vista di Raam e in particolare i mercanti) un uomo e una donna.
Stanno litigando/mercanteggiando su cosa tocchi a l’uno e cosa tocchi all’altro. Il litigio sembra molto accesso ma in realtà vedi che riescono ad accordarsi piuttosto bene su come smistare oggetti e proprietà. E’ una modalità di trattativa che hai visto più volte qua a Raam e che hai cominciato ad utilizzare anche te per “mettere a proprio agio” i mercanti del posto. Si alza molto la voce, si arriva quasi ad un finto punto di rottura e poi ci si mette d’accordo.
In quel momento stanno proprio discutendo del giovane schiavo Atmer. I discorsi che fanno sono che è un individuo eccessivamente mingherlino per essere di un qualche valore e anche come schiavo di casa non è abbastanza avvenente. In sostanza pensano che non lo vorrà nessuno. Parlano del fatto che il padre lo teneva perché ci era affezionato e condiscono la discussione con espressioni tipo “com se ci si potesse affezionare ad uno schiavo!”.
Comunque ad un certo punto RaTal (la figlia) dice che è meglio ammazzarlo perché dalla vendita ricaverebbero troppo poco, e che poi non si sa se ha informazioni importanti sul padre o sulla casa del padre che è bene non escano. RaZot (il figlio) si dice perfettamente d’accordo).
Sul volto di Atmer si dipinge un’espressione di terrore.

Cosa fai?

(OOF: di Fakhyr e del “tempio” ne scrivo dopo OOF)

Palin Majere:
Secondo quanto ne so (OOF correggimi se sbaglio /OOF) penso che non lo ammazzeranno subito con le loro mani, non essendo una casta di guerrieri o simili, ma verosimilmente incaricheranno un guardiano di schiavi o se non l'hanno un altro schiavo. Credo proprio che a meno che non vogliano agire subito, posso tranquillamente informarmi su dove lo vogliono portare nel frattempo. Voglio provare a corrompere (o al limite mettere fuori combattimento) l'incaricato, in modo tale che posso interrogare Atmer con comodo.

Poi se non mi dovesse più servire lo potrei liberare inscenando la sua morte (es. cadere da una grande altezza senza che si possa trovare il fondo o lasciare le sue vesti semibruciacchiate presso un grosso fuoco sono due ottime idee).

TartaRosso:
(OOF: Lavinia non so a cosa ti riferissi con tempio ma, se ti ricordi, su Athas non esistono divinità. Le uniche entità  venerate sono i re stregoni, gli elementali e la natura, e nelle città la venerazione di elementali e natura è vietata. E’ vero che Raam è nel caos ma mi disturberebbe il mio gusto dal punto di vista della consistenza della storia se ci fossero già dei tempi, quindi trasformerei quello che hai chiamato tempio in una sala della meditazione, una sorta di tempio “civile” della scuola psionica di Raam. Se hai obiezioni o non ho capito io a cosa ti riferivi fallo pure presente.)

@Fakhyr:
La sala è nella zona della città controllata dai templari. E la gran parte dei templari sta facendo affidamento proprio sui poteri psionici per mantenere il proprio potere, anche se si dice che alcuni si stiano rivolgendo alla venerazione degli elementali e degli pseudo elementali.
Di conseguenza la sala è ben sorvegliata anche se con discrezione e le sue attività sono favorite (meglio avere i p’iù potenti psionici della città dalla propria parte).

Raji è un giovane adepto della via e sta studiando per diventarne un maestro (OOF: raccontami come vi siete conosciuti, per il momento do per scontato che abbiate un rapporto piuttosto amichevole OOF). E’ molto calmo e ha un aspetto che ci si potrebbe aspettare dallo stereotipo occidentale di un monaco tibetano (se esitessero i monaci tibetani su Athas  ).
Come fai sempre entri nella scuola attivando un dispositivo psionico di richiamo, celato sotto l’aspetto di una semplice mattonella in una strada secondaria. Il dispositivo, per quello che ne sai richiama Raji. Preferisci entrare da questa entrata secondaria non tanto perché ti sia vietato entrare  nella scuola ma perché pensi che per uno che svolge la tua attività sia sempre meglio tenere un basso profilo.

Scambiate un po’ di convenevoli con Raji e poi gli mostri il medaglione. Subito ti dice che è sicuramente un medaglione molto antico. Ti dice anche che se vuoi può provare a scansionarlo lui medesimo. Ti spiega che sarebbe meglio lo scansionasse almeno un maestro di bronzo (una dei titoli che si danno i maestri a seconda della padronanza raggiunta nella via) ma che se vuoi lo può fare lui visto che si immagina sia meglio limitare le persone coinvolte (e nel dirtelo allude con molta delicatezza senza mai citarla esplicitamente alla tua “attività”).

(OOF: aggiungete pure dettagli di ambientazione e personaggi. Se poi non tornano a qualcuno ne discutiamo e li cambiamo. Aggiungeteli per tutto ma in particolare per quello che riguarda i campi di interesse del vostro protagonista. Aggiungetene uno per volta o al massimo due, per favore. Proprio perché nell’eventualità di doverli discutere/cambiare poi via forum la cosa diventa complicata )

Lavinia Barni:
(OOF: Avevo capito che dove stavani i maestri psionici si potesse chiamare tempio. Ho letto il manuale in inglese ma appena riesco mi riguardo la wiki in italiano così da creare meno fraintesi).
Mi avvio verso la strada che mi permette di incontrarsi Raji, temo che lo disturberó a quest'ora ma non posso aspettare oltre, il sole sta già scaldando molto e sono costretto a camminare all'ombra e a fermarmi per prendere dei piccoli sorsi di acqua.
Ho conosciuto Raji quando ho iniziato a frequentare la scuola per diventare maestro di Via, purtroppo ho dovuto smettere presto perché le domande sulle mie origini diventavano sempre più impellenti. Raji però non mi giudica in base alla mia nascita e condivide con me l'idea che nessuno debba essere schiavo.
Probabilmente sospetta qualcosa, sente che devo essere stato uno schiavo.
Premo con noncuranza sulla mattonella e aspetto che venga ad aprirmi.
Dopo un po' di chiacchiere mi faccio dare un parere sul medaglione e mi fido di lui se vuol provare a sondarlo. Se non è necessario preferisco che non siano coinvolti altri.
Sono molto interessato a notizie sulle sue origini per intuirne il valore ed eventualmente se ha poteri che lo possano rendere utile, più del guadagno immediato.
Spiegato questo a Raji, aggiungo: "È la prima volta che ho a che fare con qualcosa di così antico e misterioso,  sento di essere molto incuriosito, mi interessa quasi di più la sua storia che il valore."
Non riesco a nascondere le mie emozioni e pensieri più nascosti quando mi fissa con il suo sguardo saggio e profondo.

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TartaRosso:
@Fathan:
Nella confusione dei facchini e degli schiavi che portano via roba nessuno fa caso a te. Poco dopo la discussione fra i due figli questi chiamano un mul piuttosto grosso e dall’ari per niente amichevole. Gli danno istruzioni per uccidere Atmer, il povero ragazzo prova a scappare ma il mul lo riprende con un balzo che mostra tutta la sua possanza.
Il mul sta per alzare la sua daga ricurva, tipica arma di Raam (OOF me la sono inventata, se ci sono esperti di armi non si lamentino. Magari le daghe ricurve non hanno senso OOF) quando i due figli protestano dicendogli che potrebbe sporcare il pavimento e di fare questa cosa nel corte sul retro della casa.

Il mul trascina Atmer dove gli è stato detto. Riesci a raggiungerli. E’ una corte di pertinenza della casa circondata da altri edifici. Un tempo doveva essere un giardino (un giardino athasiano ovviamente, quindi non particolarmente rigoglioso), ora è solo una sorta di rimessa di robaccia accatastata qua e la sul terreno arido.

Il mul tiene il ragazzo e si appresta a calare la sua daga.

Cosa fai?

@Fakhyr:
Raji ti conduce in una zona un po’ più appartata collegata col salone alla quale si accede da una serie di ingressi ad arco. Non ci sono porte ma siete lontani dall’area centrale almeno.
Si siede su uno sgabello di chitina, pone il medaglione su un tavolo e vi poggia le mani sopra. Per qualche minuto lo vedi molto concentrato poi vedi che la sua fronte si imperla di goccioline di sudore, l’espressione del suo volto inizia a cambiare da concentrata a tesa. Ti accorgi che sta perdendo sempre più il controllo anche se lentamente. Neanche il tempo di fare qualcosa e ha cominciato lievemente a tremare.

Cosa fai?

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