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Una nota sulle prossime scelte e su quelle precedenti.
Mi accorgo di non aver dato tutte le informazioni possibili nella ricerca fatta da Sunvor. Ed effettivamente Ivan ha lanciato un conflitto.
Mi ripeto sempre che questo non è un gioco il cui fulcro è l’indagine, o quantomeno i conflitti non devono riguardare questo.
Quando faccio fare un conflitto per scoprire informazioni lo faccio perché è plausbile ma principalmente perché l’esito negativo o positivo possono essere interessanti al di là della raccolta di informazioni.
Comunque, cercando di ricordarmi di questo, nella prossima scena cercherò di fornire tutte le informazioni che è possibile fornire in maniera plausibile in base alla backstory.
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L’incontro con Silf avviene secondo le regole della sezione 31. Il contatto di ogni agente è solo un altro agente di grado superiore (a meno che non lavoriate in squadra).
Anche gli agenti di livello più basso conoscono la struttura della sezione (ma possono arrivare a suicidarsi per non rivelarla) ma nell comunicazioni, per sicurezza utilizzate un sistema piramidale in modo da non mettere a repentagli le identità degli appartenenti alla sezione 31.
Silf, dopo aver ricevuto le informazioni ribadisce l’obiettivo della missione. Capire se ci sono eventuali minacce per la federazione, capire se ci sono opportunità per nuove armi. Impedire il dispiegarsi delle minacce, impedire che eventuali potenziali nuove armi cadano in mano nemica.
Ribadisce che se Sunvor fosse in presenza di armi dal certo scarso potenziale offensivo o che risultassero addirittura più obsolete di quelle in possesso della federazione, allora potrà agire secondo le normali regole federali.
Sunvor ha la licenza di uccidere ma come sempre deve utilizzarla solo se effettivamente si sta palesando un pericolo per la federazione.
Poi Silf lascia Sunvor utilizzando il classico motto informale della sezione 31: “Violiamo la prima direttiva perché il resto della federazione possa rispettarla”
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Con la frase sulla licenza di uccidere di Sunvor non voglio limitare il personaggio ma vorrei far passare l’idea che la sezione 31 non è una cricca di “villain” malvagi ma piuttosto un gruppo che crede profondamente nei valori della federazione. Così tanto che è disposto ad infrangerli per tutelarli. Ovviamente il motto me lo sono inventato.
Qual è poi l’esito delle loro azioni, bè qua si va sull’opinabile: il fine giustifica i mezzi?
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La ricerca successiva dispiega a Sunvor una serie di informazioni fondamentali. A quanto pare l’evento consiste nel portare ad una sorta di sacrificio alla montagna sacra, circa 10000 cittadini Xingiani, deduce dalle proteste registrate che i cittadini devono appartenere per la maggior parte, se non tutti alle caste più basse.
L’evento ha un rilievo di importanza mondiale per gli Xingiani, capisci che si ripete ad ogni rotazione completa del pianeta intorno al proprio sole.
Il vento della libertà quest’anno in occasione dei festeggiamenti per questo sacrificio ha organizzato una serie di attentati a diversi edifici governativi.
Quando Sunvor cerca di capire cosa succede durante il sacrificio all’interno del tempio della montagna sacra si accorge che le manomissioni all’archivio centrale automatico sono ben più ampie (OOF effettivamente se ne sarebbe dovuta già accorgere nella scena precedente, scusate OOF).
Il lavoro fatto è estremamente raffinato ma a quanto pare interi pezzi di archivio passati sono stati riscritti, c’è qualcosa nella storia del pianeta che gli Xingiani non vogliono far conoscere.
Per sincronizzarsi con Archer direi che la ricerca è durata almeno 1.5 giorni ok?
Veniamo ad Acrher, invece.
Archer e N’Diaye durante il loro viaggio di 3 giorni, passano dai vari villaggi nella piana sotto la montagna sacra.
Effettivamente la gente di qui vive molto di “turismo religioso”. Non è una zona povera, (OOF, per dare un’idea direi che ha una ricchezza paragonabile a tante zone d’italia che vivono anche molto di turismo ma che si trovano in campagna OOF).
Le forme di ospitalità sono due. Una, quella tradizionale prevede che le famiglie ospitino i viandanti e che costoro partecipino in parte ai lavori di casa e in parte lascino dei doni. Oramai visto il livello tecnologico, i lavori di casa si riducono spesso a dare una mano nella faccende domestiche e più raramente aiutare a riaggiustare una finestra (ma anche qui ormai preferiscono chiamare falegnami esperti, pagando piuttosto che avere un lavoro fatto così così da qualcuno che, magari il resto dell’anno si occupa delle finanze di una grande azienda).
L’altra forma, disprezzata dai più ortodossi, è quella di veri e propri ostelli, bed and breakfast o veri alberghi. Ovviamente formalmente i pellegrini devono lo stesso dare una mano e lasciare qualche dono. Solo che il dare una mano si esprime nello stare nell’area comune a riposarsi (praticamente una hall per gli alberghi più grandi) e i doni hanno dei veri e propri tariffari.
Cosa fate?
Archer ha delle domande per chi lo ospita?
P.S. Archer può comunicare con la nave.
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