Autore Topic: (The Pool) Vivere e Morire a Raam  (Letto 39599 volte)

TartaRosso

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(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« il: 2017-02-17 18:04:32 »
Quando Fathan arriva da raksa lo trova che sta urlando contro Fakhyr, un ragazzo che in passato ha fatto anche qualche “lavoretto” per Fathan.
Sta sbraitando contro il ragazzo dicendogli che lui non vuole fare la fine del suo amico Rapuk. Che quel medaglione lo ha visto al collo di Rapuk proprio il giorno prima che venisse trovato morto. Spiega che il medaglione è stato visto da molti, che Rapuk per qualche ragione ci teneva molto (anche se a sentire Raksa non sembra valere nulla) e che l’unica cosa che mancava da casa di Rapuk era proprio il medaglione. Mentre urla contro a Fakhyr racconta che Rapuk è stato trovato morto come accartocciato in una posizione innaturale con un espressione di terrore sul volto.
E’ abbastanza evidente che non pensa che Fakhyr sia il responsabile della morte di Rapuk ma evidentemente teme il medaglione.

Fathan nota subito che il medaglione assomiglia ad una rappresentazione impressa su uno dei documenti che ha trafugato per conto dei Tsalaxa proprio il giorno in cui è stato inseguito da quello che pensa essere un maestro della via.

Quei documenti erano stati richiesti ai rappresentanti Tsalaxa a Raam da qualcuno di molto in alto nella famiglia, forse addirittura il “grande vecchio” come è chiamato il decano della casata Tsalaxa, un individuo che si dice vecchissimo, sicuramente spietato. Purtroppo i documenti erano scritti in una qualche lingua sconosciuta dei tempi d’oro (OOF: tempi d’oro me lo sono inventato adesso, la gente di Athas sa che prima Athas era in condizioni migliori viste le rovine, anche se ovviamente non ha informazioni precise ne probabilmente glie ne frega nulla di indagare al riguardo). Quindi Fathan non ha potuto leggere cosa vi era scritto.

Cosa fate?
Simone Lombardo

Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #1 il: 2017-02-21 11:01:54 »
Per prima cosa mi concentro un secondo, come per analizzare bene la situazione, e verifico se qualcuno a mio dire sta mentendo usando i miei poteri.

Indipendentemente dalla risposta, interloquisco poi:

«Calma, onorevole Raksa. Non mi sembra sia il caso di scaldarsi tanto.»

Verifico se ci sono altre persone nei paraggi, a portata di voce, e poi in caso di esito negativo: «Se ci sono problemi, prendo io il medaglione, sono certo che il giovane Fakhyr sarà contento di contrattare con me; se per te non è un problema rinunciare al guadagno su questo oggetto»

«Invece da te mi interesserebbe molto sapere chi ha trovato il tuo amico Rapuk e come posso fare a parlare con lui».

ps: ho messo il personaggio in firma per una rapida consultazione.
« Ultima modifica: 2017-02-21 11:03:25 da Palin Majere »
-- Giuseppe Merigo -- Archer -- Fathan dei Dur

Lavinia Barni

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #2 il: 2017-02-21 21:10:47 »
Di solito combino buoni affari con Raksa, non sempre mi propone gli scambi migliori ma il suo silenzio e l'essere bravo a non fare domande me lo fanno preferire ad altri quando c'è qualcosa che mi sembra più interessante.
Purtroppo anche lui sembra essere superstizioso, è facile giustificare in questo modo tante cose che non si spiegano e in nome di queste credenze vengono portate avanti ingiustizie.
Per fortuna è arrivato Fatham, ho già fatto qualche lavoro per lui, non è un pezzo grosso ma voglio tenermelo amico perché penso che farà strada.
"Raksa, la vuoi smettere un attimo! Sono 10 mimuti che sbraiti e ancora non mi hai spiegato niente, oltre ciò che ti fa paura. Mi rivolgeró ad altri per la vendita, ma se conosci altro per stimarne il valore, vorrei che tu me lo dicessi."

Provo a scoprire i desideri di Raksa

Poi mi rivolgo a Fatham: "Sarò lieto di contrattare con te, ma sarà meglio farlo da un'altra parte e prima voglio saperne di più."

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TartaRosso

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #3 il: 2017-02-22 10:41:27 »
(OOF: che, lo dico a Lavinia, sta per Out Of Fiction, scrivendo da cellulare non riesco a gestire agevolmente due topic separati per gioco e commenti fuori gioco.
Seguirò le indicazioni di molti giochi moderni fra cui ad esempio Fate e non vi faccio tirare per ciò che non è interessante. Di conseguenza entrambi riuscite a sondare i presenti, almeno limitatamente alle informazioni che permette il vostro potere OOF)

Fathan, effettivamente non c’è nessuno nelle vicinanze e percepisci anche che nessuno sta mentendo. Fakhyr ha sinceramente intenzione di vendere l’oggetto che ha con se e Raksa è sinceramente spaventato dal medaglione.

Fakhyr, i tuoi poteri confermano quello che esprime Raksa perfettamente con parole e linguaggio del corpo. Desidera che tu ti tolga il prima possibile di torno con quel medaglione.

Raksa poi si rivolge a Fathan molto sbrigativamente. Capisci che le informazioni che ti sta dando te le sta dando solo perché lavori per una casata e in fondo con te ha fatto sempre buoni affari. Altrimenti come ho già scritto prima il suo intento sarebbe di buttare fuori dal locale tutti quelli che gli citano anche solo di striscio il medaglione.
Comunque ti dice che è stato uno degli schiavi di Rapuk. In particolare quello che si occupa della casa, il giovane umano Atmer. Per dove si trovi pensa che ancora sia nella casa di Rapuk. I figli se lo staranno spartendo insieme al resto della roba.

(OOF: se volete potete tranquillamente discutere fra di voi in un luogo a vostro piacere. Anche lì vicino, ma immagino che entrambi abbiate dei luoghi relativamente sicuri in cui rifugiarvi OOF)

Che fate?
Simone Lombardo

Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #4 il: 2017-02-22 10:50:19 »
Chiedo a Fakhyr se ha tempo di mercanteggiare con me il prezzo del medaglione mentre mi reco nella casa di Rapuk per interrogare Atmer. Da me non ha niente da temere e io ho intenzione di viaggiare per vie poco conosciute onde evitare brutti incontri.

Se posso arrivare a interrogare Atmer sul ritrovamento del corpo di Rapuk mi interesserebbe cercare addirittura di fare una prima analisi anche sulla salma. Nel caso posso utilizzare il tratto  “Ampia rete di contatti a Raam +2” (qualora sia necessario) per trovare qualcuno che mi possa dire se la morte è “naturale”, di origine dolosa (veleno, magari) o addittura magica.
-- Giuseppe Merigo -- Archer -- Fathan dei Dur

Lavinia Barni

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #5 il: 2017-02-22 20:27:48 »

"Raksa, calmo! me ne vado con il medaglione, ma tu fai finta di non averlo mai visto e sopratutto dimentica di aver visto noi."
Accompagno Fathan nel sottotetto dove abito, lontano da orecchie indiscrete, gli dico che custodirò il medaglione al sicuro e che prima di cederlo farò qualche domanda ad un mio amico al tempio: "Ho bisogno di saperne di più, secondo me lavorando insieme potremo trovare il modo di ricavarne molto prestigio e più rispetto. Per ora sono giovane e mi va bene anche così, ma non voglio fare il ladruncolo tutta la vita."
Finita la conversazione con Fathan,metto il medaglione al sicuro e mi reco al tempio per parlare con Raji che spesso mi passa i libri della biblioteca nella quale non riesco a entrare.

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TartaRosso

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #6 il: 2017-02-23 14:30:26 »
(OOF: Prima di andare avanti a scrivere vorrei capire qual è la reazione di Fathan quando Fakhyr decide di andare da solo al tempio.
Rimanete d'accordo sul reincontrarvi? Ognuno va per la sua strada?
Tenete presenti che non siete assolutamente obbligati a muovervi tipo party di d&d ma nessuno vi vieta di farlo se vi torna che sia così ovviamente OOF)
Simone Lombardo

Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #7 il: 2017-02-24 11:02:43 »
Dal mio punto di vista, di sicuro occorre darsi appuntamento per parlare del medaglione visto che mi sono offerto di “comprarlo”, d'altronde lui vuole parlare con Raji pertanto non mi sembra strano andare per vie diverse visto che dobbiamo fare cose diverse. Magari ne ricava qualcosa di buono pure per me (immagino che questo Raji non sia tra i miei contatti, sennò tutto ciò ha meno senso).
-- Giuseppe Merigo -- Archer -- Fathan dei Dur

TartaRosso

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #8 il: 2017-02-24 17:44:49 »
(OOF: ok, aspetto cosa dice Lavinia al riguardo e poi procedo a descrivere cosa succede OOF)

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Simone Lombardo

Lavinia Barni

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #9 il: 2017-02-25 22:08:23 »
(OOF visto ora, scusate il ritardo. Sono d'accordo per le vie diverse, dopo tutto a Fakhyr non interessa molto, per ora, come sia morto il proprietario precedente)
"Fathan, incontriamoci nuovamente domani qui da me, potremo trattare lontano da orecchie indiscrete"
(OOF per fakhyr un posto vale l'altro e va bene anche se i tempi sono un po' più lunghi, quindi se Fatham ha un'altra proposta considerate che la accetta)

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TartaRosso

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #10 il: 2017-02-27 10:57:30 »
@Fathan:
E’ passata qualche ora da quando siete entrati nel negozio di Raksa e il caldo sta cominciando a farsi sempre più insopportabile (nelle ore centrali della giornata solo alcune razze e a volte gli schiavi più sacrificabili svolgono dei lavori). Ancora comunque hai almeno 3 – 4 ore di attività davanti a te.

La casa/sede del mercante (un mercante indipendente come ne esistevano tanti prima della morte della regina; ora stanno venendo pian piano tutti assorbiti più o meno forzatamente dalla casata M’ke) è piena di attività. Puoi vedere vari facchini e schiavi che stanno portando via cose.
Riesci ad entrare senza grossi problemi, fra gente che ti conosce e ti fa passare e la tua capacità di passare inosservato riesci ad arrivare al centro di tutta questa attività.
Riconosci i due figli di Rapuk (per il tuo lavoro conosci tutti i personaggi in vista di Raam e in particolare i mercanti) un uomo e una donna.
Stanno litigando/mercanteggiando su cosa tocchi a l’uno e cosa tocchi all’altro. Il litigio sembra molto accesso ma in realtà vedi che riescono ad accordarsi piuttosto bene su come smistare oggetti e proprietà. E’ una modalità di trattativa che hai visto più volte qua a Raam e che hai cominciato ad utilizzare anche te per “mettere a proprio agio” i mercanti del posto. Si alza molto la voce, si arriva quasi ad un finto punto di rottura e poi ci si mette d’accordo.
In quel momento stanno proprio discutendo del giovane schiavo Atmer. I discorsi che fanno sono che è un individuo eccessivamente mingherlino per essere di un qualche valore e anche come schiavo di casa non è abbastanza avvenente. In sostanza pensano che non lo vorrà nessuno. Parlano del fatto che il padre lo teneva perché ci era affezionato e condiscono la discussione con espressioni tipo “com se ci si potesse affezionare ad uno schiavo!”.
Comunque ad un certo punto RaTal (la figlia) dice che è meglio ammazzarlo perché dalla vendita ricaverebbero troppo poco, e che poi non si sa se ha informazioni importanti sul padre o sulla casa del padre che è bene non escano. RaZot (il figlio) si dice perfettamente d’accordo).
Sul volto di Atmer si dipinge un’espressione di terrore.

Cosa fai?

(OOF: di Fakhyr e del “tempio” ne scrivo dopo OOF)
Simone Lombardo

Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #11 il: 2017-02-27 11:03:17 »
Secondo quanto ne so (OOF correggimi se sbaglio /OOF) penso che non lo ammazzeranno subito con le loro mani, non essendo una casta di guerrieri o simili, ma verosimilmente incaricheranno un guardiano di schiavi o se non l'hanno un altro schiavo. Credo proprio che a meno che non vogliano agire subito, posso tranquillamente informarmi su dove lo vogliono portare nel frattempo. Voglio provare a corrompere (o al limite mettere fuori combattimento) l'incaricato, in modo tale che posso interrogare Atmer con comodo.

Poi se non mi dovesse più servire lo potrei liberare inscenando la sua morte (es. cadere da una grande altezza senza che si possa trovare il fondo o lasciare le sue vesti semibruciacchiate presso un grosso fuoco sono due ottime idee).
-- Giuseppe Merigo -- Archer -- Fathan dei Dur

TartaRosso

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #12 il: 2017-02-27 14:10:15 »
(OOF: Lavinia non so a cosa ti riferissi con tempio ma, se ti ricordi, su Athas non esistono divinità. Le uniche entità  venerate sono i re stregoni, gli elementali e la natura, e nelle città la venerazione di elementali e natura è vietata. E’ vero che Raam è nel caos ma mi disturberebbe il mio gusto dal punto di vista della consistenza della storia se ci fossero già dei tempi, quindi trasformerei quello che hai chiamato tempio in una sala della meditazione, una sorta di tempio “civile” della scuola psionica di Raam. Se hai obiezioni o non ho capito io a cosa ti riferivi fallo pure presente.)

@Fakhyr:
La sala è nella zona della città controllata dai templari. E la gran parte dei templari sta facendo affidamento proprio sui poteri psionici per mantenere il proprio potere, anche se si dice che alcuni si stiano rivolgendo alla venerazione degli elementali e degli pseudo elementali.
Di conseguenza la sala è ben sorvegliata anche se con discrezione e le sue attività sono favorite (meglio avere i p’iù potenti psionici della città dalla propria parte).

Raji è un giovane adepto della via e sta studiando per diventarne un maestro (OOF: raccontami come vi siete conosciuti, per il momento do per scontato che abbiate un rapporto piuttosto amichevole OOF). E’ molto calmo e ha un aspetto che ci si potrebbe aspettare dallo stereotipo occidentale di un monaco tibetano (se esitessero i monaci tibetani su Athas  ).
Come fai sempre entri nella scuola attivando un dispositivo psionico di richiamo, celato sotto l’aspetto di una semplice mattonella in una strada secondaria. Il dispositivo, per quello che ne sai richiama Raji. Preferisci entrare da questa entrata secondaria non tanto perché ti sia vietato entrare  nella scuola ma perché pensi che per uno che svolge la tua attività sia sempre meglio tenere un basso profilo.

Scambiate un po’ di convenevoli con Raji e poi gli mostri il medaglione. Subito ti dice che è sicuramente un medaglione molto antico. Ti dice anche che se vuoi può provare a scansionarlo lui medesimo. Ti spiega che sarebbe meglio lo scansionasse almeno un maestro di bronzo (una dei titoli che si danno i maestri a seconda della padronanza raggiunta nella via) ma che se vuoi lo può fare lui visto che si immagina sia meglio limitare le persone coinvolte (e nel dirtelo allude con molta delicatezza senza mai citarla esplicitamente alla tua “attività”).

(OOF: aggiungete pure dettagli di ambientazione e personaggi. Se poi non tornano a qualcuno ne discutiamo e li cambiamo. Aggiungeteli per tutto ma in particolare per quello che riguarda i campi di interesse del vostro protagonista. Aggiungetene uno per volta o al massimo due, per favore. Proprio perché nell’eventualità di doverli discutere/cambiare poi via forum la cosa diventa complicata )
Simone Lombardo

Lavinia Barni

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #13 il: 2017-02-27 17:19:03 »
(OOF: Avevo capito che dove stavani i maestri psionici si potesse chiamare tempio. Ho letto il manuale in inglese ma appena riesco mi riguardo la wiki in italiano così da creare meno fraintesi).
Mi avvio verso la strada che mi permette di incontrarsi Raji, temo che lo disturberó a quest'ora ma non posso aspettare oltre, il sole sta già scaldando molto e sono costretto a camminare all'ombra e a fermarmi per prendere dei piccoli sorsi di acqua.
Ho conosciuto Raji quando ho iniziato a frequentare la scuola per diventare maestro di Via, purtroppo ho dovuto smettere presto perché le domande sulle mie origini diventavano sempre più impellenti. Raji però non mi giudica in base alla mia nascita e condivide con me l'idea che nessuno debba essere schiavo.
Probabilmente sospetta qualcosa, sente che devo essere stato uno schiavo.
Premo con noncuranza sulla mattonella e aspetto che venga ad aprirmi.
Dopo un po' di chiacchiere mi faccio dare un parere sul medaglione e mi fido di lui se vuol provare a sondarlo. Se non è necessario preferisco che non siano coinvolti altri.
Sono molto interessato a notizie sulle sue origini per intuirne il valore ed eventualmente se ha poteri che lo possano rendere utile, più del guadagno immediato.
Spiegato questo a Raji, aggiungo: "È la prima volta che ho a che fare con qualcosa di così antico e misterioso,  sento di essere molto incuriosito, mi interessa quasi di più la sua storia che il valore."
Non riesco a nascondere le mie emozioni e pensieri più nascosti quando mi fissa con il suo sguardo saggio e profondo.

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TartaRosso

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Re:(The Pool) Vivere e Morire a Raam
« Risposta #14 il: 2017-02-28 10:28:40 »
@Fathan:
Nella confusione dei facchini e degli schiavi che portano via roba nessuno fa caso a te. Poco dopo la discussione fra i due figli questi chiamano un mul piuttosto grosso e dall’ari per niente amichevole. Gli danno istruzioni per uccidere Atmer, il povero ragazzo prova a scappare ma il mul lo riprende con un balzo che mostra tutta la sua possanza.
Il mul sta per alzare la sua daga ricurva, tipica arma di Raam (OOF me la sono inventata, se ci sono esperti di armi non si lamentino. Magari le daghe ricurve non hanno senso OOF) quando i due figli protestano dicendogli che potrebbe sporcare il pavimento e di fare questa cosa nel corte sul retro della casa.

Il mul trascina Atmer dove gli è stato detto. Riesci a raggiungerli. E’ una corte di pertinenza della casa circondata da altri edifici. Un tempo doveva essere un giardino (un giardino athasiano ovviamente, quindi non particolarmente rigoglioso), ora è solo una sorta di rimessa di robaccia accatastata qua e la sul terreno arido.

Il mul tiene il ragazzo e si appresta a calare la sua daga.

Cosa fai?

@Fakhyr:
Raji ti conduce in una zona un po’ più appartata collegata col salone alla quale si accede da una serie di ingressi ad arco. Non ci sono porte ma siete lontani dall’area centrale almeno.
Si siede su uno sgabello di chitina, pone il medaglione su un tavolo e vi poggia le mani sopra. Per qualche minuto lo vedi molto concentrato poi vedi che la sua fronte si imperla di goccioline di sudore, l’espressione del suo volto inizia a cambiare da concentrata a tesa. Ti accorgi che sta perdendo sempre più il controllo anche se lentamente. Neanche il tempo di fare qualcosa e ha cominciato lievemente a tremare.

Cosa fai?
Simone Lombardo

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