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A me MI piace lo story now

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TartaRosso:
I molteplici pregi dello story now.

Premessa:
Tutti i termini forgiti che userò potrebbero essere imprecisi. Correggete pure. Il mio uso di tali termini deriva in parte dalla lettura di forum italiani o articoli in inglese, in parte (in buona parte) dall'uso sul "campo " di gioco. Quindi può succedere che non ci capisca un'acca.

Questo post nasce da osservazioni dirette di gioco. In particolare di AiPS ma non solo.

Quando con Glenda abbiamo iniziato a giocare ai narrativisti non sapevo se sarebbero piaciuti a entrambi. Giocandoli ho scoperto che conciliano perfettamente i nostri due modi di giocare.

Glenda ricerca in un gioco principalmente (non unicamente ovviamente) l'espolrazione del personaggio. Vedere come reagisce di fronte alle situazioni. E vedere come muta durante la storia.
Ora vedendo i giochi story now all'opera sul campo mi sono convinto che i migliori giochi per rispondere alle esigenze di Glenda siano giochi che spingono verso una creative agenda di tipo story now. Attenzione però non dico che tutti i giochi che spingono verso una CA story now soddisfino questi bisogni. Certamente quelli che ho  giocato io sì (nota: come si vede ho studiato e so che le 3 classi di creative agenda sono per l'appunto classi e non CA singole :) ). Il loro soddisfare appieno questo tipo di gioco nasceva proprio dal fatto che erano story now. Magari in quella particolare maniera. Ho notato questa cosa sia in AiPS che in CnV. Invece ho dei dubbi che un gioco come Dirty Secrets (seppur story now o almeno a me è sembrato story now) soddisfi lo stesso bisogno in gioco.

Ma perchè i giochi story now che abbiamo giocato erano opportuni per accontentare chi cerca l'esplorazione del pg come l'ho definita sopra?
Perchè quando il pg reagirà, cambierà, muterà interiormente questo si rifletterà sulle sue azioni esteriori. E nei giochi story now che abbiamo giocato la sua azione avrà un peso sulla storia. Per l'appunto creerà la storia lì per lì. E questo credo ti faccia sentire di più di aver esplorato la parte emotiva del tuo pg.
Quando il pg verrà messo di fronte ad una scelta sai che ciò che sceglierà avrà influenza sulla storia, ovviamente sempre tramite le azioni che deciderà di fare.
Quando il pg deciderà di comportrsi coerentemente con il suo sentire (o meglio con il sentire del giocatore) questo avrà un peso effettivo in gioco.

Al confronto abbiamo invece il gioco tradizionale. Nel gioco tradizionale spesso, non sempre, l'esplorare il pg si ridurrà a un esercizio solitario e solipsistico (parola del giorno letta sul calendario :) ). Qualcosa che spesso non avrà effetto sul mondo intorno al pg.
Magari il pg è cinico. Ma spesso non verranno scene in cui il giocatore può mostrare il suo cinismo. Magari il pg è indeciso. Di solito in questi casi le scene che vengono fuori sono solo ridicole e non certo catartiche e passionali.

Suppongo che un esigenza come quella dell'esplorazione psicologica del proprio pg (sempre come definita prima con quelle due-tre righe) rimarrà piuttosto inevasa in un gioco step on up. Certo potrei essere smentito non conoscendo tutti i giochi step on up. Ad esempio mi viene in mente 1001 nights. Per come ne ho sentito parlare forse potrebbe smentire quello che ho scritto.

Anche nei simulazionisti non mi viene in mente come sarebbe possibile soddisfare la meglio un' esigenza del genre. Ma anche smentitemi con esempi contrari.


Se vi ricordate a inizio post avevo parlato anche del mio modo di giocare.
Ho scoperto proprio grazie ai New Wave ciò che principalmente ricerco in un gdr. Mi piace godermi una storia in un mondo di fantasia possibilmente inventato da me  e dagli altri giocatori. Ora questa potrebbe sembrare voglia di esplorazione del mondo. Ma non è così.
Ciò che mi piace è creare un mondo e poi ambientarvi una storia che abbia le caratteristiche di un romanzo. Qundi non sono tanto interessato ad una stretta coerenza col setting. Diciamo che mi piace esplorare l'ambientazione tramite la storia.
So che dalla descrizione che ho dato potrebbe sembrare che stia parlando di simulazionismo. Ma assicuro che non è così. Anche perchè mi diverto un casino a giocare giochi story now. Per me creazione della storia sul momento e esplorazione del setting tramite questa storia sono legate indissolubilmente.
Di godermi il setting e basta non me ne importerebbe un piffero (o quasi)


In conclusione:
Per questo ci divertiamo un sacco a giocare giochi story now. E riusciamo a conciliare anche i nostri modi di gioco.

Eishiro:
personalmente credo che l'esplorazione del personaggio sia una cosa indipendente dalla CA

Glenda:
Avendo io non studiato, dirò che non so cosa sia la CA...però devo riconoscere che come riesco a portare in gioco i drammi esistenziali dei miei personaggi (che sono sempre tormentatissimi) non ero mai riuscita a farlo giocando a cyberpunk, e nemmeno a Exalted, che, volendo, si presta un po' di più. Insomma...urrà per AiPS!

TartaRosso:
Ma non so neanche se il forge model definisca un concetto di "esplorazione del personaggio".
Io ho riportato una particolare definizione di esplorazione del pg.
Per un' altra persona "l'esplorazione del personaggio" può avere un significato del tutto diverso da quello che ha per Glenda.

Queste osservazioni vengono dall'aver giocato non tanto da valutazioni teoriche.
Notavo come alle necessità di Glenda (e mie) rispondono perfettamente giochi come AiPS o CnV. Che sono entrambi story now. Ora questo non credo sia un caso.
Forse sarà anche possibile rispondere alle stesse esigenze in un gioco (che favorisce una CA) "step on up" o "the right to dream". Ma di quelli che ho visto nessuno lo fa.

Eishiro:
francamente non mi pare, ma potrei sbagliarmi

Moreno?

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