E' la definizione, per alcuni infelice ma senza dubbio efficace, che Moreno aveva dato ad un tipo particolare di giochi tradizionali con poteri illimitati, più o meno espliciti e noti al gruppo, ad un master onnipotente cui risiede ogni onere ed onore di rendere indimenticabile la sessione di gioco. Corollari a questo sono l'uso sistematico della regola zero e (mia impressione) alcune derive patologiche di gruppo e personali che portano alcuni giocatori a gradire una certa forma di sadomasochismo ludico (nel senso che *mi piace* non dover fare nulla con il mio personaggio e delegare tutto al master onnipotente) ed il master ad avere e proprie forme di narcisismo e di egocentrismo che rasentano la presunta onnipotenza.
Nel contesto di Levity, va intesa come la modalità in cui il master esercita al massimo i poteri di cui dispone senza delegarne alcuno ai giocatori.
Rob