Ieri ho parlato con un collega giocatore, vi espongo un po' di pensieri che sono saltati fuori durante la chiacchierata ed altri che mi sono venuti in mente dopo.
Riassumendo brutalmente, La Cosa Impossibile Prima di Colazione si chiede "ma come si fa a mettere la storia in mano ad uno e anche a rendere i PG protagonisti"? E si risponde "impossibile".
La soluzione narrativista è, in definitiva, a favore dei PG, la seconda tra le due parti in causa: i PG, in quanto protagonisti hanno possibilità più o meno grandi di guidare la storia.
L' "altra" soluzione sarebbe mantenere la storia pre-decisa.
Se la storia pre-decisa è in mano a uno, che si ottiene?
Si può ottenere un gioco coerente, funzionale, che sia mirato ad altro?
Che so, un gioco-gamista-di-brutto?
Ma ha ancora una storia pre-decisa se, che so, i PG possono morire?
A queste mi auto-rispondo: sì, sì, no.
Oppure, interpretando la Regola Zero in modo stringente, si può ottenere una specie di "media" (buttando via l'illusionismo, ovviamente): uno narra, gli altri intervengono, interattivamente, puntando l'attenzione su questo o quello.
E sì, sto presupponendo l'equivalenza Regola Zero <=> Storia guidata passo-passo.
Ovvero, tornando a noi, il Sistema Zero può essere equivalente ad un mezzo comunicativo meno interattivo di un gioco story-now, ma COMUNQUE già più interattivo della TV e dei videogiochi (ed è questo, IMHO, che ha permesso all'hobby di non estinguersi).
Una specie di "racconto intorno al fuoco" (Nonna Papera opzionale, per chi coglie

).
Pensieri? Parole? Opere ed omissioni?
