Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[rant] la regola zero
Gabriele Pellegrini:
--- Citazione ---è un premio, pompare il personaggio non serve mica solo ad ammazzare i nemici?
--- Termina citazione ---
Per ammazzare nemici magari no, ma per vincere le sfide magari sì :)
Semi-OT: un mio amico sta cercando di scrivere un nuovo regolamento per giocare a vampiri perché per l'appunto non lo soddisfa e non fa quello che si aspetterebbe. Ora il mio amico, di queste discussioni e di forgismo non sa una fava; a me questo sembra indicativo.
Lui vorrebbe un gioco più di atmosfera, politico, che limiti -scusate se utilizzo termini arcaici- i cosiddetti combattenti PP. E indovinate un po' da dove ha iniziato a sviluppare il regolamento? Dal combattimento. Ora ho già discusso con lui e secondo me questa è una contraddizione grossa come una casa. Proprio perché lui vorrebbe un gioco di intrighi e di politica gli ho suggerito di limitare se non addirittura togliere la parte sul combattimento. Non sarebbe una scelta da prendere in considerazione? Se voglio che i giocatori intessano (per "vincere") trame e sotterfugi vari, perché devo dargli l'opzione "risolvo a botte"? Eppure questa proposta è talmente aliena per lui che non riesce a concepirla... perché il regolamento deve permetterti di fare tutto :| Buonanotte.
[edit]
Non avevo visto il precedente post di Moreno. Quindi siccome non mi sembra aver detto nulla di nuovo direi che chiudo qui pure io ^^
Eishiro:
concordo con Moreno.... in effetti stiamo parlando di come gioco io non di regola 0 :P
Mattia Bulgarelli:
Rispinbreve :P sulle risposte a me rivolte.
--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]
--- Citazione ---E come si danno i PX?
Pesantemente a gusto del GM, che, dall'alto del suo scranno, decide chiè stato più bravo degli altri.
--- Termina citazione ---
visione traviata da non so quale tipo di master frustrato che faceva cosi, nelle partite coi miei amici solitamente si decide tra di noi.
--- Termina citazione ---
Mi riallaccio a quanto detto da Moreno (col quale non sono 100% d'accordo per altre cose, minori, quindi transeat per ora): io parlo di un'ipotetica applicazione il più letterale possibile del "manuale di Vampire mutilato dalla R0", tu parli di "come giochiamo noi [voi] in realtà", due cose parecchio diverse, pare.
Il manuale dice che il master dà i PX, punto e fine.
Come li dà? Per meriti.
Come si decidono i meriti? Decide il master.
Tutto qui.
--- Citazione ---
--- Citazione ---
Benzina sui rapporti sociali. -___-
--- Termina citazione ---
per un gioco??????????????'
--- Termina citazione ---
Beh, sì.
Come in qualsiasi attività sociale organizzata, se ci metti uno che fa il capo e spadroneggia, poi agli altri iniziano a girare, prima o poi.
Magari non subito, ma prima o poi qualcosa si rompe.
Al mio gruppo è successo.
Mauro:
Cerco di riportare il discorso su un ambito piú generico (c'è una parte specifica per chiudere dei dubbi ancora senza risposta, il cuore del messaggio è la parte generica.)
Parte specifica:
--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]come sono scritte li, quei benedetti consigli, non facciamo giochi di parole dai
--- Termina citazione ---
Non lo chiedevo per fare giochi di parole, come detto non capisco cosa intendi: hai detto di seguire le regole come sono scritte, poi, quando Hasimir ti fa notare che basta prendere un Pregio per diminuire l'impatto dell'Umanità, dici che basta che il master lo vieti... ma se da regole posso prendere quel Pregio, il master che lo vieta non si allontana dal seguire le regole come sono scritte? Senza intento polemico, sia chiaro, chiedo perché non ho chiaro come e se le due cose si coniughino.
Sull'omicidio, ho capito che dici che dal testo si capisce che per il gioco sono uguali, quello che ti sto chiedendo è dove il testo farebbe capire questo; lo chiedo solo per capire se sia la tua visione, se sia corroborato dal testo, o se sia esplicitamente detto dal testo.
Parte generica:
--- Citazione ---io dico voglio fare un campagna introspettiva...partecipate????
esattamente come giocare CnV, se ci giochi sai coda vai incontro no?
--- Termina citazione ---
A mio parere non è la stessa cosa, perché in Cani nella Vigna è il manuale a dirti come giocarlo, si tratta di giocare il gioco; mentre in Vampiri (come altri giochi), con tutta la discrezionalità che c'è, si tratta della singola visione di un unico giocatore, che vuole sia adottata anche dagli altri.
Uno dei problemi di un sistema manchevole è proprio che non dà ai giocatori un modo per giocarlo, quindi ognuno si sviluppa il suo, e, avendo il master il potere, il gioco rischia di diventare un "Giocate come voglio io o non si gioca", che decisamente non è un ambiente sociale sano; sia chiaro, non sto dicendo che capiti automaticamente, dico solo che, se nascono litigi, non mi stupisce. Litigi che a mio parere non nascono solo perché giocatori e master non riescono a stare rilassati e/o vogliono sfogare frustrazioni (extra-gioco), nascono anche, magari non in tutti i gruppi, da uno sbilanciamento di poteri secondo cui il master può di fatto fare del gioco quello che vuole: come dicevo, è di questi giorni una mia discussione in cui uno mi ha detto che i giocatori dovrebbero adattarsi a seguire l'avventura scritta dal master, perché il fargli buttare quanto ha creato sarebbe una mancanza di rispetto... personalmente in una simile visione, che si basa fortemente sul potere assoluto del master (visto come colui che ha il compito di creare la storia), trovo ci sia qualcosa che non va (non per il modo di giocare in sé, ma perché viene visto come "Si dovrebbe fare cosí", al che se un giocatore che vorrebbe dare qualcosa in piú di suo alla storia si risente non mi stupisce).
Sui premi per l'interpretazione, penso che rientri nei discorsi sul sistema: cosa si vuole? Cosa dovrebbero spingere le regole? Se il discorso è "Interpreta, cosí hai piú punti esperienza e avanzi di piú", personalmente il cuore della meccanica mi pare l'avanzamento, non l'interpretazione, che viene posta come un mezzo per l'esperienza, non come un fine.
Eishiro:
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]Cerco di riportare il discorso su un ambito piú generico (c'è una parte specifica per chiudere dei dubbi ancora senza risposta, il cuore del messaggio è la parte generica.)
Parte specifica:
--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]come sono scritte li, quei benedetti consigli, non facciamo giochi di parole dai
--- Termina citazione ---
Non lo chiedevo per fare giochi di parole, come detto non capisco cosa intendi: hai detto di seguire le regole come sono scritte, poi, quando Hasimir ti fa notare che basta prendere un Pregio per diminuire l'impatto dell'Umanità, dici che basta che il master lo vieti... ma se da regole posso prendere quel Pregio, il master che lo vieta non si allontana dal seguire le regole come sono scritte? Senza intento polemico, sia chiaro, chiedo perché non ho chiaro come e se le due cose si coniughino.
Sull'omicidio, ho capito che dici che dal testo si capisce che per il gioco sono uguali, quello che ti sto chiedendo è dove il testo farebbe capire questo; lo chiedo solo per capire se sia la tua visione, se sia corroborato dal testo, o se sia esplicitamente detto dal testo.
Parte generica:
--- Citazione ---io dico voglio fare un campagna introspettiva...partecipate????
esattamente come giocare CnV, se ci giochi sai coda vai incontro no?
--- Termina citazione ---
A mio parere non è la stessa cosa, perché in Cani nella Vigna è il manuale a dirti come giocarlo, si tratta di giocare il gioco; mentre in Vampiri (come altri giochi), con tutta la discrezionalità che c'è, si tratta della singola visione di un unico giocatore, che vuole sia adottata anche dagli altri.
Uno dei problemi di un sistema manchevole è proprio che non dà ai giocatori un modo per giocarlo, quindi ognuno si sviluppa il suo, e, avendo il master il potere, il gioco rischia di diventare un "Giocate come voglio io o non si gioca", che decisamente non è un ambiente sociale sano; sia chiaro, non sto dicendo che capiti automaticamente, dico solo che, se nascono litigi, non mi stupisce. Litigi che a mio parere non nascono solo perché giocatori e master non riescono a stare rilassati e/o vogliono sfogare frustrazioni (extra-gioco), nascono anche, magari non in tutti i gruppi, da uno sbilanciamento di poteri secondo cui il master può di fatto fare del gioco quello che vuole: come dicevo, è di questi giorni una mia discussione in cui uno mi ha detto che i giocatori dovrebbero adattarsi a seguire l'avventura scritta dal master, perché il fargli buttare quanto ha creato sarebbe una mancanza di rispetto... personalmente in una simile visione, che si basa fortemente sul potere assoluto del master (visto come colui che ha il compito di creare la storia), trovo ci sia qualcosa che non va (non per il modo di giocare in sé, ma perché viene visto come "Si dovrebbe fare cosí", al che se un giocatore che vorrebbe dare qualcosa in piú di suo alla storia si risente non mi stupisce).
Sui premi per l'interpretazione, penso che rientri nei discorsi sul sistema: cosa si vuole? Cosa dovrebbero spingere le regole? Se il discorso è "Interpreta, cosí hai piú punti esperienza e avanzi di piú", personalmente il cuore della meccanica mi pare l'avanzamento, non l'interpretazione, che viene posta come un mezzo per l'esperienza, non come un fine.
--- Termina citazione ---
nella descrizione dei livelli di umanità sui vari manuali.
in CnV il manuale ti dice come giocarlo
se un gruppo di giocatori dice facciamo una campagna introspettiva a Vampiri...
cosa cambia?
nulla
sta cosa del master che decide tutto non la capirò mai, evidentemente son abituato bene
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