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[rant] la regola zero

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Niccolò:

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@ Hasi: guarda che sul manuale è spiegato UNIVOCAMENTE come è un allineamento, poi se uno lo interpreta diversamente e vuole dire altro, fare discorsi filosofici ok, ma in D&D sono degli assoluti, se vuoi un gioco più relativo giochi ad altro
--- Termina citazione ---


lol.
univocamente in 4 righe. una cosa che lascia scoperto il 99% degli eventi che vengono giocati.


--- Citazione ---
@Domon: le regole dicono quello, come RdO puoi ignorarle senza problemi, mica sei obbligato a giocare con me?

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la prendi sul personale?
certo che le regole dicono quello. sono mesi che vado a dire che sono fallate, secondo te lo faccio senza motivo? :)


--- Citazione ---
il discorso dell'indovinare quello che piace al master e identico al dover indovinare che piace ai giocatori, io propongo come master, non ti piace? bene di sicuro ci son altre cose divertenti da fare (giocare con la play, provarci con la cameriera del bar di sotto eccetera), io gioco in un modo come giocatore, non ti piace? bene ci son altre cose interessanti che posso fare (vedi sopra) Razz

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ed evitare questo problema usando giochi ben pensati che presuppongano e provochino rapporti sani, invece di far saltare gruppi su gruppi solo perchè "i veri giocatori di ruolo giocano così"?

Mauro:

--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]ovviamente partendo dal principio della regola d'oro (nel manuale la chiamano cosi) visto che uno può modificare il gioco come vuole, tu stai giocando a vampiri, semplicemende senza seguire i consigli del manuale (regole, che dfa rdo sono consigli)
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Però allora non ho chiaro cosa intendessi nel dire "se le regole vengono seguite cosi come sono".



--- Citazione ---Omicidio volontario e omicidio premeditato credo siano la stessa cosa, per come li intendono li
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Sono abissalmente diversi, in base a cosa reputi che abbiano scritto "premeditato" intendendo "volontario"? :shock:



--- Citazione ---se io voglio fare una campagna introspettiva e uno mi fa blade non ha capito nu cazz, semplice e conciso.

C'è un ottimo paragrafo nel manuale del narratore che si chiama giocatori problematici
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Il punto è che l'accostamento "Giocatore che segue il manuale"/"Giocatore problematico" mi lascia molto perplesso... se seguo il manuale, se gioco l'ambientazione come permessa dal manuale, perché dovrei essere un giocatore problematico?
E questo a parte che... se tu vuoi fare una campagna introspettiva: e quello che vuole il giocatore conta meno di zero?



--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]guarda che sul manuale è spiegato UNIVOCAMENTE come è un allineamento, poi se uno lo interpreta diversamente e vuole dire altro, fare discorsi filosofici ok, ma in D&D sono degli assoluti, se vuoi un gioco più relativo giochi ad altro
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A dire il vero no, almeno dalla 3.0, è detto chiaramente che gli allineamenti non sono una gabbia, né degli assoluti, e che come nella realtà al loro interno si può variare moltissimo.



--- Citazione ---quel capitolo è divertentissimo invece, sai che palle aver che fare con giocatori che ti sindacano ogni singola regola....oppure che voglio essere il superfigoconlasuperspadacheammazzatutti
--- Termina citazione ---

Ma il punto è proprio questo: che senso ha che ci sia una regola, e che io debba litigare per applicarla, perché un singolo altro giocatore ha deciso che non va usata? C'è qualcosa di fondalmentalmente assurdo, le regole di un gioco dovrebbero essere lí per essere usate, per dire chi fa cosa e quando, non per essere soggette alle idee di un singolo giocatore.
Aggiunta: La Regola Zero dice "Tu e solo tu fai quello che vuoi", mette un potere assoluto in mano a uno specifico giocatore; se questo porta quel giocatore a voler imporre la sua visione, e poi nascono litigi, non è che mi stupisca.
Giusto ora sto facendo una discussione su metagioco e simili, e uno degli intervenuti ha appena detto che secondo lui è il master a creare la storia, che i giocatori dovrebbero evitare di fargli buttare pagine di avventura già scritte, e che se giocano in modo da far accadere una simile cosa è una mancanza di rispetto verso il master, una "interpretazione distruttiva"; un altro ha detto che trattare con i powerplayer è facile, gli strappi la scheda e gli indichi la porta, se non si mettono a giocare bene. Questi sarebbero rapporti sociali sani?

Niccolò:

--- Citazione ---Aggiunta: La Regola Zero dice "Tu e solo tu fai quello che vuoi", mette un potere assoluto in mano a uno specifico giocatore; se questo porta quel giocatore a voler imporre la sua visione, e poi nascono litigi, non è che mi stupisca.
--- Termina citazione ---


ma più che altro, è troppo facile: chiunque può scrivere un gioco così, senza sbatti, e saranno i master stessi a difendere la "qualità ineffabile e sublime" di questo gioco, specie se è pieno di roba da leggere... gli effetti di 30 anni di questa "cultura" :(

Bruno Capriati:

--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]@Raikoh: quel capitolo è divertentissimo invece, sai che palle aver che fare con giocatori che ti sindacano ogni singola regola....oppure che voglio essere il superfigoconlasuperspadacheammazzatutti.....pesante....
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Se un capitolo che ti spiega passo-passo come deridere e prendere pesci in faccia giocatori che si suppone siano tuoi amici (se sono li con te giocare) mettendo il Narratore a decidere chi è stupido e chi no è un ottimo capitolo, non so più cosa pensare.

Sul fatto che poi quel capitolo sia divertente alla lettura è vero, ma i contenuti sono allucinanti.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]

--- Citazione ---Omicidio volontario e omicidio premeditato credo siano la stessa cosa, per come li intendono li
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Sono abissalmente diversi, in base a cosa reputi che abbiano scritto "premeditato" intendendo "volontario"? :shock:

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Nel senso: "il gioco li considera all'interno della stessa categoria di gravità" la cosa ha senso.

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