Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[rant] la regola zero
Bruno Capriati:
Post numero 1...Ciao a tutti!
Sto partecipando anch'io a quell'altra discussione...
Credo che il problema di fondo sia che lo scopo di alcune discussioni in giro per la rete sia quello di cercare di imporre delle ragioni dall'alto spacciandole per discussioni; il tutto come chiusura a riccio nei confronti di un argomento che non si conosce e che per qualche ragione che onestamente mi sfugge provoca timore e talvolta aggressività in buona parte dei giocatori sedicenti esperti.
Anch'io quando sono entrato in contatto con questi giochi (una discussione ai giochi Sforzeschi di un anno fa circa...) all'inizio sono stato diffidente.
Ma non ho deciso di bollarli con pseudo-teorie approntate per l'occasione e mi ci sono avvicinato pian piano...
E ora sono un sostenitore abbastanza convinto :mrgreen:
Credo che per quanto riguarda la regola d'oro sia quanto meno difficile non concordare con quanto scritto da Moreno.
A patto di non fornire definizioni della stessa preparate ad hoc per l'occasione e ben diverse da quella reale, leggibile in maniera poco equivocabile su di un qualunque manuale di gdr "vecchia scuola".
Ma comunque se ne sentono di tutti i colori.
Va beh...
Andrò a dormire, va.
'notte.
Raikoh
Moreno Roncucci:
Ciao, Bruno! Benvenuto!
Ecco qualche "regola d'oro" VERA, presa da manuali VERI, senza tanto spazio per "definizioni strampalate da forum" 8)
Dalla nuova versione di RUNEQUEST della Moongoose, pagina 2:
"Roleplaying games are perhaps best described as a
mixture of improvisational theatre and wargaming, or as
a continuing, freeform novel. One of the participants,
the Games Master, describes the scene and the other
participants, the players, decide how their characters will
react.
The Games Master, using the rules in this book as a
guideline, decides what effect any actions undertaken
by the Player Characters have. Mix in magic, mystery,
monsters and mayhem, extend it for a few hours, and a
RuneQuest game session is the result."
E direi che con questo esempio (e con la minaccia di poterne postare altri cinquanta cosi', e non scherzo... sono un vero collezionista di gdr... :wink: ) abbiamo chiarito chi diceva baggianate inventate per l'occasione in quel thread e chi no... 8)
E cosa dire riguardo a quelli che "la regola zero c'è sempre stata nei gdr?"
Altro piccolo esempio, stavolta tratto da uno dei più rinomati e considerat fra i primi gdr (tanto fa finire nella lista dei "5 gdr da ricordare" di James Wallis), James Bond rpg del 1983:
Da pagina 5:
"the GM creates the scripts, presents the situation to the players, portrays all the secondary characters, and act as the final arbiter on the rules of the game - that is, the rules all have agreed to play by"
Cosa? In manuale che nega esplicitamente al master la possibilità di cambiare arbitrariamente le regole, nel 1983? (più avanti specifica che il master può cambiare le regole, ma lo deve dire PRIMA ai giocatori, che devono conoscere le regole in uso) Quando la regola zero era già comunemente accettata?
Certo, e non solo: dalla pagina successiva:
"the James Bond roleplaying game is not like most role playing games available today. Those games are designed to make the GM all-powerful and give the NPC a much greater advantage over player characters. [...]. this game, however, is designed in the favor of the players. After all, what good is being James Bond if the game says you fail rather than succeed [...] While the GM will be required to give players every advantage, he cannot change the roll of the dice or hold neon signs to show the players the next correct move to make"
Ecco qua. Prove documentali, verificabili tranquillamente, del fatto che in quel thread c'era un sacco di gente che sparava sciocchezze e si inventava di sana pianta una sua personale "storia dei rpg" senza alcuna attinenza con la realtà, solo per zittire che ne sapeva più di loro. La regola zero è quella vista in questi brani (uno dei quali la invoca, l'altro la nega) e il secondo brano dimostra come giochi che si rifiutavano di seguire questa deriva ci sono sempre stati, altro che "ce l'hanno tutti" o "senza la regola zero non è un gdr".
In realtà, e' verissimo che per chi ha giocato sempre e solo con la regola zero (cioè, qualunque regolamento DICESSE di usare, usando sempre e solo lo stesso sistema "tiriamo dei dadi per fare rumore ma poi decide il master"), il giocare senza è inconcepibile e rivoluzionario. Ma non è che "non gioca più a un gdr", semplicemente non gioca più allo stesso gioco. Il suo "trauma" non è dissimile da quello che devono aver provato i giocatori abituati a D&D (uccidi mostri e trova tesori) di fronte all'arrivo di Call of Cthulhu: "che roba è questa? Non posso giocare l'elfo? Non è mica un gioco di ruolo" :lol:
Bruno Capriati:
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
In realtà, e' verissimo che per chi ha giocato sempre e solo con la regola zero (cioè, qualunque regolamento DICESSE di usare, usando sempre e solo lo stesso sistema "tiriamo dei dadi per fare rumore ma poi decide il master"), il giocare senza è inconcepibile e rivoluzionario. Ma non è che "non gioca più a un gdr", semplicemente non gioca più allo stesso gioco. Il suo "trauma" non è dissimile da quello che devono aver provato i giocatori abituati a D&D (uccidi mostri e trova tesori) di fronte all'arrivo di Call of Cthulhu: "che roba è questa? Non posso giocare l'elfo? Non è mica un gioco di ruolo" :lol:
--- Termina citazione ---
Mega quotone!
Mi piace sottolineare la similitudine fra l'utilizzo del rumore dei dadi da far sentire ai giocatori e l'esperimento che teneva Pavlov sui cani suonando il campanello.
Personalmente credo sia una metodologia di gioco da superare.
Purtroppo non ho mai letto james Bond RPG, ma mi approprio della citazione per future discussioni!
Grazie per le informazioni!
Michele Gelli:
Volevo fare una richiesta.
Magari anche qualcosa di più di una richiesta.
Il dibattito che si sta sviluppando è terribilmente interessante. E anche molto utile perché da e chiarisce alcune definizioni molto dibattute e fornti di continui misunderstanding. E questo è bene.
Invece è "male" (nel senso ghostbusteristico del termine) che questo forum venga usato per rispondere / "pareggiare conti" che hanno avuto origine altrove. Questo forum non vuole essere ne un ring tout-court ne' un podio dove risquotere vittorie negate in altri lidi. Se ci pensate converrete con me che non è molto "elegante"... :wink:
Detto questo... continuiamo a parlarne, approfondiamo, ecc.
La discussione è interessante ed anche io mi sto preparando - con i tempi che mi verranno lasciati liberi dal lavoro - a dire la mia, e tenterò di spiegare perché è così difficile - anche e soprattutto per i più esperti - capire / entrare nello spirito di un gioco narrattivo.
Niccolò:
--- Citazione ---Ultimamente sto scrivendo un sacco di post per confutare baggianate scritte altrove: non vorrei diventasse un abitudine, e gradirei che si diffondesse di più la saggia abitude di informarsi prima di straparlare...
--- Termina citazione ---
volevo dirti 2 cose
1) grazie perchè questi post mi aiutano a chiarirmi ulteriormente alcune cose del BM o della teoria che credevo chiare ma che erano "inquinate"
2) ricordati anche e soprattutto di bacchettare personalmente noi "propugnatori del BM" (o almeno me) se diciamo una castroneria, in modo da permetterci di correggere il tiro!
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa