Autore Topic: [LA CREATURA] Riflessioni varie dopo la terza partita  (Letto 3146 volte)

Michele Gelli

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Prima tre annunci annuncio “istituzionali”.

  • La Creatura nella sua edizione italiana avrà 5 carte in più di quella inglese / polacca. Merito di un foglio di stampa più grande e del fatto che sono riuscito a ritagliarmi un attimo di tempo per coordinare questa operazione;
  • la carta delle carte sarà la bella pergamenta già apprezzata su Montsegur 1244;
  • inoltre ho appena finito di fare i “downloads” della creatura tutti i materiali di gioco. Troverete sia il Creaturarium che un Diario “pronto all’uso”.
Poi dismetto i panni dell’editore per condividere alcune riflessioni personali. Qui, in attesa di un mio blog, più e più volte millantato (ma prima o poi ….). Sono fresco della fine di un’altra partita.

Assieme a Undying, seppure per ragioni completamente differenti, La Creatura è il gioco che più mi ha colpito nell’ultimo paio di anni. E che mi ha ridato slancio e voglia di giocare. Non che ce ne fosse più necessità di tanto, ma una bella “scossa” ogni tanto può solo fare bene.

Scrivere carte nuove ha voluto dire essere costretti a pensare ad argomenti “scomodi”. Lo fa anche il gioco, ma in maniera più soft. Per scrivere le carte ho dovuto avere davanti TUTTE quelle vecchie per fare in modo che quelle che creavo fossero diverse che non si “sovrapponessero” come tono o argomento. E quando le avevo davanti, una parte del cervello lavorava al progetto, l’altra rispondeva alle domande.

Tutte.

Contemporaneamente.

A scrivere cinque carte ci ho messo una eternità. Vero che ne ho scritte una dozzina[1] e ne ho scelte cinque, ma pur sempre di diverse ore stiamo parlando – contro gli stimati “ma che ci vorrà? In cinque minuti ne scriverò un centinaio”. E non si è trattato (almeno non solo) di una crisi di eccesso di ottimismo.

Perché avessero senso nel gioco, le situazioni che proponevi con le carte dovevano essere in qualche modo problematiche. E non doveva essere nulla che facesse pensare “Ahhhh… che teneruccio/a! <sospiro>”.

E mentre lavoravo, ho capito perché i designer sono stati tanto geniali e come far il gioco a prenderti tanto.

Da un certo punto di vista, nell’equilibrio del gioco la Creatura serve a mettere abbastanza Nirasawa nel cervello per impedire l’ingresso di Lando Buzzanca (neopatentati usate wikipedia). Setta un mood abbastanza chiaro, per impedire che il diario diventi un pornazzo fine a se stesso o una commedia scollaciata.

Da un altro punto di vista, La Creatura serve a creare distanza, per poter giocare con tranquillità. Ho scritto che “gli/le ho preso X e ci ho fatto Y”, ma non è che domani arriva il Mostro/a Scaglioso/a dalla Dimensione Z e posso essere chiamato a una “prova sul campo”. Non solo sono cose private che dirò fra me e me. Non solo sono fantasie. Sono fantasie irrealistiche e – anche volendo – irrealizzabili.

Purtuttavia, man mano che ne scrivevo, mi rendevo conto che in un certo senso la Creatura non è proprio una Creatura. Ed è proprio per questo che il gioco è tanto emotivamente inteso.

La tua ex Tizia [2] – ovviamente (almeno si spera) – a non si sarà mangiata il tuo amico Pippo a colazione succhiandogli le ossa con una cannuccia, ma avrà trovato comunque un modo di escluderlo dalla tua vita. E di farti sentire in colpa per questo. “Uffa, che seccatura. Ma dobbiamo proprio andare a trovare Pippo?”, “Ma devi proprio invitare Pippo? Poi vi mettere a parlare di J o K e io mi annoio a morte.”, “Pippo? Grazie, ma no, grazie. Le sue ragazze sono una peggio dell’altra.”

La tua ex Caia non ti ha forse fatto soffrire talmente tanto che avresti preferito nettamente che ti avesse messo il cuore in un tritacarne? E magari anche adesso porti le cicatrici delle ferite che ti ha fatto e le devi nascondere in qualche modo?

E la tua ex Sempronia? Non aveva quell’abitudine strana? A pensarci ora, a mente fredda, era davvero disgustosa, ma ci passavi sopra perché lei ti mandava talmente su di giri che avresti trovato eroticamente attraenti anche le macchie di grasso sulle piastrelle dell’ingresso?

Vi lascio con la più classica delle domande per non dormire: erano le vostre ex disumane, o la creatura è più umana e meno aliena di quanto non sembri a una prima occhiata?

1 = che magari userò per future carte bonus, chi lo sa?
2 = scuserete se faccio esempi con ex donne, ma la mia esperienza personale (che è quello di cui si parla) è quella di maschio etero. Non sono ragionevolmente sicuro che non cambi più di tanto in ogni “combo” di sesso e genere che possiate immaginare.
« Ultima modifica: 2016-10-23 18:06:49 da Michele Gelli »
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Daniele Di Rubbo

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Re:[LA CREATURA] Riflessioni varie dopo la terza perita
« Risposta #1 il: 2016-10-23 09:26:10 »
Un report davvero interessante! A me questo gioco interessa. ;)

P.S. Mi piacerebbe vedere più tuoi post, siano essi su un blog, su un forum o in qualsiasi altra forma.

Giulia Cursi

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Re:[LA CREATURA] Riflessioni varie dopo la terza partita
« Risposta #2 il: 2016-10-25 14:43:07 »
Forte, in effetti quando è uscito in inglese vedevo solo post in cui la gente diceva che è un gioco figo, senza spiegare il perché.
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