Quello che mi ha aspettato prima della seconda sessione, la creazione dei fronti, è stato più faticoso del previsto.
Ho dovuto tirare fuori qualcosa dalla grossa mole di materiale uscito dalla prima sessione.
L'assenza di maghi, di chierici e di figure religiose e la presenza di un druido, un ramingo e un bardo specializzato nella conoscenza di bestie e creature inconsuete mi spinge a pensare che nel preparare il fronte il perno principale deve essere qualcosa che è legato alla natura o comunque all'ambiente.
Considerando il rapporto molto manicheo che ho percepito nel descrivere e definire il caldo ed il freddo in questo modo, ne sono uscito con questo fronte:
Fronte : Il caldo e meccanico cuore del mondo
Il nucleo stesso del mondo è un artefatto senziente posto li da prima del mondo stesso.
Il suo funzionamento regola la vita sul mondo, emanando il tepore che permette la vita stessa.
Ora si sta risvegliando e il suo risveglio significherebbe la trasformazione totale del mondo come viene conosciuto. Nessuno sa se il suo risveglio è stato programmato millenni prima da un oscuro dio architetto o se è frutto del caso, cionondimeno questo risveglio si esprime in molte forme.
Come pericoli metto:
L'eresia di Wrangel - Organizzazione religiosa, istinto: stabilire e seguire una dottrina (detta dottrina è la predicazione del freddo e del ghiaccio come nuovo orizzonte morale e sociale degli orchi allo scopo di preservarne l'esistenza)
Disastro incombente: Tirannia
Wrangel è un leader orchesco che predica la fine del mondo come lo conosciamo, se gli orchi non rinnegheranno il loro cuore infuocato e non abbracceranno l'inverno.
Vuole scatenare una guerra civile e cerca l'alleanza degli elfi selvaggi per spaccare in due l'impero degli orchi. Crede che il raffreddamento porrà fine alla breve aspettativa di vita degli orchi e che questo gli permetterà di governare, con i tempi glaciali, su un mondo più freddo ma più giusto e in pace.
E gli inevitabili elfi che hanno creato smokey e la sua gente, un gancio troppo diretto forse ma da non lasciar cadere.
Accademia sotterranea di ingegneria geotecnica e mineralogia. - Gilda di maghi assetati di potere, istinto: ricercare un potere magico (rintracciare e risvegliare il Cuore del Mondo)
Disastro incombente: Apocalisse
L'accademia è una gilda di maghi elfi guidata da Venceslao, elfo secolare che ha artificialmente prolungato la sua vita. Questa comunità di elfi si è ritirata nel sottosuolo per sfuggire alla guerra permanente con gli orchi. Credono che aumentando la temperatura del mondo, gli orchi bruceranno più in fretta e moriranno prima, permettendo agli elfi di riprendersi il dominio della superfice.
Aggiungo anche il cuore del mondo stesso:
Il caldo e meccanico cuore del mondo – Vortice elementale, istinto: accendersi, smembrare la realtà.
Il cuore è il nucleo del mondo. E' un ancestrale macchinario, un artefatto che si è risvegliato e si è scoperto senziente. Ora che sta guadagnando coscienza di sè, brama libertà, noncurante di ciò che questa potrebbe rappresentare per tutto ciò che esiste.
Disastro incombente: Caos dilagante
Scrivo qualche tetro presagio e mi riservo di aggiungerne altri, visto che per ora sono pochetti.
Compaiono gli emissari del Cuore, creature di fuoco meccanico.
Gli orchi di Wrangel inviano emissari agli elfi dei boschi bianchi.
Il primo ministro dell'Impero emana l'Editto del Fuoco.
Gli emissari dell'Accademia si riversano in superficie per cercare Smokey e quelli come lui.
Chissà cos'è l'Editto del Fuoco? Direi che è una cosa interessante da scroprire.
Arrivo poi ad un punto che mi cruccia: le poste in gioco.
Non riesco bene a capirle. Devo farne una per personaggio? Devo farle generiche? Capisco che siano una sorta di motore ma non capisco come fare ad evitare che si sovrappongano ad altri aspetti del fronte.
Ad esempio un motore della storia potrebbe essere "Il cuore riuscirà a svegliarsi o verrà spento?" ma questo è già implicito nei pericoli e mi sembra inutile aggiungerlo. Decido così di scrivere una posta per ogni personaggio, in realtà ne scrivo 4, me ne manca uno per Damarra, visto che non mi viene in mente niente per ora e spero che la sessione successiva mi sia d'aiuto.
Poste in gioco
Smokey manterrà la sua libertà o cederà al richiamo del suo condizionamento genetico?
Selwen volterà le spalle alla sua gente?
La natura aliena di Barbozàr avrà un ruolo nelle vicende di questo mondo, quale?
Gli eventi mostrano che la natura stessa sta cambiando forma, come reagirà Ululala a questo?
Damarra?
Preparo un po' di cast generico (Vaiceslav, il capo dell'accademia, Wrangler, il suo secondo e alcuni scagnozzi generici) e poi mi metto a pensare a cosa vorrei vedere nella prossima sessione.
Non voglio forzare gli eventi quindi decido che l'unica cosa "pronta" e che vorrei che ad un certo punto comparissero degli scarabei di fuoco meccanici, i primi emissari del Cuore. Scrivo il mostro derivandolo dallo scarabeo di fuoco del manuale:
SCARABEO DI FUOCO
Orda, Piccolo
Fuoco e fiamme: d4, ignora armatura, vicino
3pf, 3 armatura
Qualità speciali: Animato da un marchigegno, Pieno di fiamme, Vola
Istinto: dare fuoco
- Saltere fuori dal terreno
- Esplodere in una palla di fuoco
- Tracciare linee di fuoco in aria
Ho anche pensato di fare delle mosse personalizzate per le due elfe, per sottolineare che appartengono a due civiltà elfiche molto diverse, ma ho rinunciato per evitare di creare troppa confusione nei giocatori neofiti.
Arriviamo alla seconda sessione.
La tempesta si fa sempre più potente e Fertal, il png, ha bisogno di cure serie.
Dopo lungo perder tempo, il gruppo decide che questi elfi trogloditi da qualche parte devono essere spuntati fuori e che cercare la loro grotta potrebbe essere una buona idea.
Selwen si propone, in quanto raminga e in quanto abitante non troppo lontano da qui, di andare ad esplorare insieme al Lupo Giuseppe. Parte da sola alla ricerca della grotta, in mezzo a una tempesta crescente e girovagando nel bianco dei turbini di neve senza punti di riferimento, fidandosi solamente dell'olfatto del lupo, cercando le tracce degli elfi. Il lancio su Cacciare e Seguire Tracce è un fallimento. Farla girare in tondo mi sembra poco interessante e quindi decido che non trova la grotta, ma trova qualcos'altro. E' una salita, l'inizio di una collina probabilmente. Selwen comincia a studiare questo versante del colle e fa un successo pieno su discernere realtà. Dalle domande che mi rivolge scopriamo diverse cose ("da chi o cosa dovrei stare allerta" ad esempio): la collina sale in alto e probabilmente, vista la conformazione e i venti, si può uscire dalla tempesta salendo, ma questa è zona di caccia di terribili ragni del ghiaccio, Selwen se ne accorge scoprendo delle piccole sedimentazioni ghiacciate, dei prismi da cui partono filamenti invisibili ma appiccicosi come la più potente delle colle. Selwen sa che questi ragni sono belli grossi, il più grande può raggiungere le dimensioni di Giuseppe.
Torna indietro e racconta la scoperta alla banda, ma nel raccontare si confonde e spiega che ci sono questi ragni pericolosissimi, che quella valle è infestata e i più piccoli sono grandi come il Lupo Giuseppe, terrorizzando tutti. Nessuno vuole più andare verso il colle ma Damarra, si fa forte della sua conoscenza di bestie inconsuete e riporta tutti alla ragione, spiegando che conosce bene quelle creature e che cacciano in solitaria, se Selwen ha trovato le ragnatele e sono in grado di superarle, non dovrebbero essercene altre nel raggio di chilometri.
Giunti ai piedi della collina, iniziano la scalata.
Il percorso è bello lungo e anche se non si tratta di un vero e proprio viaggio, direi che si tratta di Intraprendere un viaggio pericoloso. Scelgono i loro ruoli e tirano tutti dei 7-9.
Decido che non riescono a raggiungere la vetta, perchè tengono un passo troppo lento, cionondimeno evitano ragni e pericoli vari, ma sono ancora nel mezzo della tempesta e sta venendo notte. Nei pressi c'è però un buco in terra, una grotta naturale.
Ululala muta in lince e c'entra, scoprendo che è disabitata.
Il gruppo si accampa li, accudendo Fertal. Durante la cena decidono di fare dei turni di guardia e si rendono conto che se non stanno attenti la neve otturerà l'ingresso in modo che renderà difficile riuscire, dunque dovranno passare una buona parte del turnod i ciascuno a spalare neve.
Ululala muta in orso e si offre come stufa a tutti quanti. Fertal viene messo al caldo sotto la sua pelliccia e similmente fanno gli altri, mentre i turni iniziano.
Decido che è il momento di far accadere qualcosa: faccio lanciare un dado per sorteggiare e durante il turno di Damarra, l'elfa barda inizia a sentire uno strano suono provenire dalla profondità della grotta, la grotta è un vero e proprio buco e loro sono accampati in una sorta di terrazzamento di pietra, prima che inizi uno scivolo vertiginoso.
Si avvicina e sente questi rumori, sono dei ticchettii, rumori meccanici, li mimo con la bocca.
Damarra si spaventa e sveglia tutti suonando il suo corno.
Tutti sentono i suoni, Smokey si terrorizza e vuole abbandonare la caverna ma gli altri decidono che si deve sapere. Ululala muta in topo e scende nel buco. Investiga un po': suoni, ecchi, poi finalmente una strana sensazione di calore.
Torna in alto e mentre spiega cosa ha visto i suoni aumentano e una folata di vento caldo raggiunge il gruppo.
Smokey e Ululala si fiondano all'uscita, gli altri rimangono in posizione di difesa, Damarra, presa dalla curiosità s'affaccia sul baratro. Delle luci vengono dal buco. Intanto tutta la caverna si sta riempiendo di piccoli punti rossi, come se centinaia di fonti di luce densissime riuscissero a illuminare attraverso la roccia viva stessa, la caverna sembra un cielo stellato di stelle rosse oppure qualcuno col morbillo, infine un piccolo scarabeo luminoso arriva dal buco e si ferma ai piedi di Damarra. Lei temporeggia, non sa bene che fare e lo scarabeo vola sotto le sue gambe in direzione di Barbozàr, lo scarabeo gli ronza un po' intorno e lui decide prontamente di disintegrarlo con un colpo di spada, successo pieno e lo manda in mille pezzi, ma all'impatto con la spada questo esplode in una sfera di luce e calore, ustionando Barbozàr e Damarra, i più vicini, tutti corrono per soccorrerli, tranne Smokey "ve l'avevo detto io".
In quel momento i punti rossi si rivelano per quello che sono, decine, forse centinaia di scarabei bucano la pietra e si riversano nella grotta, c'è un fuggi fuggi generale, tutti sfidano il pericolo, Selwen lo sfida cercando di portare Fertal con se ma fallisce.
E' l'occasione giusta per liberarmi di un png a cui non sapevo più che cosa far fare. Uno di quegli scarabei perfora la pietra proprio sotto la schiena di ferta e gli si conficca nella schiena, incendiandolo, c'è un gran caos ma alla fine tutti riescono ad uscire. Smokey spara ad uno degli scarabei e provoca una reazione a catena di piccole esplosioni che fanno cedere il terreno e chiudere l'accesso al buco, diversi scarabei comunque si sono già riversati nell'aria e svolazzano in ogni direzione, sparendo nella neve.
Ormai è giorno, il resto del gruppo parte mentre Selwen si attarda a seppellire Fertal, il cui corpo è però stranamente caldo. Selwen si spaventa un pò e scappa via senza finire di seppellirlo.
Dalla cima della collina i PG vedono bene che la tempesta è in pieno svolgimento e li costringe a una lunga deviazione per tornare a casa. Decidono così di svoltare per una cittadina più vicina, Morra, un porto franco abitato dalla peggior feccia della foresta a 6 ore di marcia da qui. Durante il viaggio, molto difficoltoso, si rendono conto che qualcosa li sta seguendo e grazie all'ausilio di Giuseppe scoprono che il cadavere di Fertal si muove a passo svelto e li sta seguendo. Si avvicinano per affrontarlo e questo prende fuoco, sembra che possa accelerare i movimenti ma ogni volta che lo fa brucia più intensamente, mentre lo combattono brucia letteralmente tutto il corpo e rimane quasi solo una fiamma. La mia intenzione è di farlo esplodere, ma Ululala riesce, da orsa, a fargli cadere a dosso qualche quintale di neve da un albero enorme sotto cui lo hanno attratto, spegnendolo.
Dove c'era la fiamma, ritrovano un piccolo ingranaggio incandescente, lo raffreddano e lo prendono con loro, dirigendosi verso Morra.
Alla fine della sessione leggono i legami e decidono che nessuno di questi è stato risolto.
In compenso ho già un po' di materiale su cui lavorare, a partire dal fatto che per tutto il tempo Selwen si è dimostrata molto legata alla sua gente e al ferito e che ha vissuto male la sua morte e ancor peggio la sua trasformazione in quel bestio infuocato, è una leva su cui premere.
Mi sono segnato altre cose, ma ora è tardi e non aggiungo altro.
Scusate, è la prima volta che scrivo un AP e non so nemmeno se l'ho fatto correttamente, ma sentivo che sarebbe stato utile fissare tutte queste impressioni e ricordi.
Non mi sembra di aver commesso errori grossolani e spero che dalla prossima sessione la storia prenda una bella accelerata, anche se devo capire bene come comportarmi, rispetto alle campagne tradizionali a cui sono abituato, qui sembra davvero di navigare in mare aperto.
Grazie per la pazienza a chi avrà voglia di leggere
Nic