Autore Topic: [S/Lay w/Me] Qualche domanda sparsa  (Letto 4220 volte)

Rev.Hyperclit

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[S/Lay w/Me] Qualche domanda sparsa
« il: 2016-09-24 19:08:35 »
Ciao a tutti  :)
Ieri sera dopo più di 5 anni  ho fatto una partita a S/Lay w/Me.
E' stato divertente, ma come ogni giocata fatta più di 5 anni dopo quella precedente, ha fatto sorgere qualche perplessità. Nello specifico:

-Sullo sconfinamento amichevole. Nei Go della controparte l'esito delle azioni del protagonista può rimanere in mano alla controparte, o è il caso che non appena si giunge ad una decisione da prendere per il protagonista la controparte ceda il Go?

-La controparte guadagna dadi solo facendo agire il mostro VS il protagonista. Nel mio caso il protagonista a fine partita aveva accumulato una quindicina di dadi. La controparte (me) ha dovuto letteralmente spendere tutti i propri go esclusivamente facendo agire il mostro in modo più o meno diretto per raggiungere il climax. E quasi tre ore di partita. Il numero dell' amante era 2, ok, ma ho la sensazione di aver sbagliato qualcosa.

-In un singolo Go il protagonista può arrivare ad aggiungere massimo 3 dadi al proprio pool, la controparte 1, giusto?

-Sui finali. Nel punto 5 del manualino in italiano del protagonista si legge
 "Se la somma dei tuoi dadi (del protagonista) è maggiore di quella della controparte, il protagonista ha vinto lo scontro e raggiunto il suo obbiettivo".
Questo aggiudica automaticamente  il primo punto dei finali: il protagonista conquista l' obbiettivo. Stiamo parlando dell' obbiettivo che il protagonista ha descritto a inizio partita nella creazione del personaggio, giusto?

Da qui in poi, "ogni 2 dadi vincenti il protagonista può decidere di ottenere una delle cose scritte qui di seguito"
E il primo punto segnato nel capitolo 5 del protagonista è proprio "il protagonista ottiene l' obbiettivo"
Per ottenere quest' obbiettivo, vista la premessa, non deve spendere dadi vincenti dal suo totale. O forse si?

E ancora, l' ultimo punto segnato nel capitolo 5 è poco chiaro, descrivendo il binomio "il protagonista ottiene qualcos' altro / Altrimenti fallisce."
Se non spendo dadi vincenti per aquistare questo goal, diciamo così, si dovrebbe verificare l'opposto? Dovrei fallire in che cosa?!

« Ultima modifica: 2016-09-24 20:07:47 da Rev.Hyperclit »
E' sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.

Daniele Di Rubbo

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Re:[S/Lay w/Me] Qualche domanda sparsa
« Risposta #1 il: 2016-09-24 19:44:25 »
1. Sconfinamento amichevole

Ho visto che ci si regola in modo un po’ diverso, a seconda dei giocatori. Per esempio, io tendo a stare abbastanza indietro come Protagonista: dico cosa faccio che rientri nelle azioni che ti permettono di tirare un dado, tiro il dado e passo il Go.

Invece, ho notato che, per esempio, -Spiegel- tende a fare dichiarazioni che vanno più in là, di solito, e ti dice anche qualcosa di più della risoluzione. Talvolta dice tutto della risoluzione.

Perché io preferisco stare più indietro? Penso che sia perché, in questo modo, mi sento di andare meno sui piedi dell’altro e temo che, dicendo troppo, lo metterei in difficoltà nel portare avanti il suo Go. Sono seghe mentali mie, però, per ora, mi sono trovato meglio a fare così.


2. Accumulo di dadi da parte del Protagonista, mentre la Controparte ne ha pochi

Quindici dadi sono tantissimi! Mi sembra strano… o, meglio, penso di indovinare come mai è successo.

Probabilmente, quando giocavi la Controparte, stavi troppo indietro col Mostro. Invece, dovresti cercare di farlo agire in modo da stare addosso al Protagonista. Mira a prenderti quei cavolo di dadi prima che il Protagonista vada a prendersi i suoi!

Voglio dire: lo scopo non è fregare l’altro – e non dovresti correre ai dadi come se fossero fini a se stessi – però non adagiarti neanche troppo sugli allori: mettigli pressione.


3. Dadi massimi tirabili in un Go

No. Il Protagonista può tirarne fino a 2 nello stesso Go: uno per la sua azione, l’altro per l’azione verso l’Amante. La controparte può tirarne al massimo 1 in un solo Go.

Nota che il numero di volte che il Protagonista può tirare 2 dadi nello stesso Go è determinato dal valore dell’Amante: se sarà 1, potrà succedere 1 volta sola; se sarà 2, potrà succedere al massimo due volte.


4. Obiettivo del Protagonista nel finale

Sì, lì si sta parlando dell’Obiettivo scelto all’inizio della partita dal giocatore del Protagonista.

Non deve spendere 2 dadi per prendere il primo punto dell’elenco (“Il Protagonista ottiene l’Obiettivo), se e solo se ha vinto lo Scontro, ottenendo una somma di dadi superiori a quella della Controparte. Viceversa, non lo ottiene e dovrà spendere 2 dadi per ottenerlo come extra, se vorrà.

No, allora, l’ultimo punto lo compri solo se vuoi anche qualcos’altro. Se non lo compri, semplicemente non ottieni quella cosa.

Su questo punto non mi viene in mente nessun esempio di gioco concreto (ossia, che sia successo in una mia partita) ma, se devo tirare a indovinare, vedo abbastanza plausibile che in una partita emerga una specie di obiettivo secondario e che sia chiaro che il Protagonista voglia ottenerlo. In quel caso, se non sceglie questa opzione, quella cosa che il Protagonista ha mostrato di volere in più, semplicemente non viene ottenuta, va perduta.


Tutto chiaro?

Rev.Hyperclit

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Re:[S/Lay w/Me] Qualche domanda sparsa
« Risposta #2 il: 2016-09-24 21:34:14 »
sullo1. Sconfinamento amichevole

Perfetto, mi torna tutto.

Sull'2. Accumulo di dadi da parte del Protagonista, mentre la Controparte ne ha pochi

Quindici dadi sono tantissimi! Mi sembra strano… o, meglio, penso di indovinare come mai è successo.

Probabilmente, quando giocavi la Controparte, stavi troppo indietro col Mostro. Invece, dovresti cercare di farlo agire in modo da stare addosso al Protagonista. Mira a prenderti quei cavolo di dadi prima che il Protagonista vada a prendersi i suoi!

Voglio dire: lo scopo non è fregare l’altro – e non dovresti correre ai dadi come se fossero fini a se stessi – però non adagiarti neanche troppo sugli allori: mettigli pressione.

Mi viene da pensare di aver concesso troppo alla leggera delle occasioni per accordare dadi al protagonista, per delle azioni compiute "verso" l' obbiettivo o l' amante.
Il punto è che nella struttura dei GO il protagonista può dichiarare facilmente e quasi senza restrizioni (tranne quelle date semmai dalla fiction) di cercare, acquisire informazioni, trovare, prendere, salvare dal pericolo o prendere possesso del proprio obbiettivo. Può narrare anche le conseguenze, vedi il capitolo "fare o non fare. Non c'è provare" sul manuale del protagonista. Idem per quanto concerne l' amante. Lo abbandonerai ad uno spaventoso destino, lo porterai con te, lo lascerai in pace.. sono dadi facilissimi da ottenere. Con un' amante a valore 2, giocando in maniera aggressiva il protagonista può portare a casa anche 8 o 9 dadi in 5 Go. La controparte deve giocare in maniera del tutto "mostrocentrica" per preoccupare seriamente il protagonista. In questa maniera la fiction non ne risente?

Sui3. Dadi massimi tirabili in un Go

No. Il Protagonista può tirarne fino a 2 nello stesso Go: uno per la sua azione, l’altro per l’azione verso l’Amante. La controparte può tirarne al massimo 1 in un solo Go.

Nota che il numero di volte che il Protagonista può tirare 2 dadi nello stesso Go è determinato dal valore dell’Amante: se sarà 1, potrà succedere 1 volta sola; se sarà 2, potrà succedere al massimo due volte.

Chiarissimo anche questo, era solo un dubbio.

Sull'4. Obiettivo del Protagonista nel finale

Sì, lì si sta parlando dell’Obiettivo scelto all’inizio della partita dal giocatore del Protagonista.

Non deve spendere 2 dadi per prendere il primo punto dell’elenco (“Il Protagonista ottiene l’Obiettivo), se e solo se ha vinto lo Scontro, ottenendo una somma di dadi superiori a quella della Controparte. Viceversa, non lo ottiene e dovrà spendere 2 dadi per ottenerlo come extra, se vorrà.

No, allora, l’ultimo punto lo compri solo se vuoi anche qualcos’altro. Se non lo compri, semplicemente non ottieni quella cosa.

Su questo punto non mi viene in mente nessun esempio di gioco concreto (ossia, che sia successo in una mia partita) ma, se devo tirare a indovinare, vedo abbastanza plausibile che in una partita emerga una specie di obiettivo secondario e che sia chiaro che il Protagonista voglia ottenerlo. In quel caso, se non sceglie questa opzione, quella cosa che il Protagonista ha mostrato di volere in più, semplicemente non viene ottenuta, va perduta.

L' ultimo punto quindi è del tutto opzionale, ma non da conseguenze se non viene acquistato, a meno che nella fiction non ci sia qualcosa che indichi il contrario.
Mi torna, ma nel manuale non è mostrato chiaramente.
Stessa cosa si può dire anche del primo punto, quello sul conseguimento dell'obbiettivo. Fa caso a parte, ma non viene spiegato in maniera chiara. Mi riferisco al capitolo 8 del manuale della controparte, dove c'è scritto "per ogni voce che non viene scelta, deve verificarsi il contrario". 


Altra cosa, non mi torna la premessa del gioco, secondo il quale una sessione si esaurisca in un' ora-40 minuti. Anche gli actual play che ho pescato online sforano abbondantemente le due ore.
E' sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.

Moreno Roncucci

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Re:[S/Lay w/Me] Qualche domanda sparsa
« Risposta #3 il: 2016-09-25 01:20:25 »
Citazione
Probabilmente, quando giocavi la Controparte, stavi troppo indietro col Mostro. Invece, dovresti cercare di farlo agire in modo da stare addosso al Protagonista. Mira a prenderti quei cavolo di dadi prima che il Protagonista vada a prendersi i suoi!

Voglio dire: lo scopo non è fregare l’altro – e non dovresti correre ai dadi come se fossero fini a se stessi – però non adagiarti neanche troppo sugli allori: mettigli pressione.

Mi viene da pensare di aver concesso troppo alla leggera delle occasioni per accordare dadi al protagonista, per delle azioni compiute "verso" l' obbiettivo o l' amante.
Il punto è che nella struttura dei GO il protagonista può dichiarare facilmente e quasi senza restrizioni (tranne quelle date semmai dalla fiction) di cercare, acquisire informazioni, trovare, prendere, salvare dal pericolo o prendere possesso del proprio obbiettivo. Può narrare anche le conseguenze, vedi il capitolo "fare o non fare. Non c'è provare" sul manuale del protagonista. Idem per quanto concerne l' amante. Lo abbandonerai ad uno spaventoso destino, lo porterai con te, lo lascerai in pace.. sono dadi facilissimi da ottenere.

Credo che qui il problema sia il genere letterario a cui si fa riferimento.

Se si fa riferimento a quello che oggi passa per "fantasy" (appiattito su Tolkien e poco altro) il protagonista può giocare (metaforicamente) una luuuuuuuunga marcia di avvicinamento al Monte Fato, fare dialoghi altisonanti con Principi elfi, passare dungeon e vallate e fiumi, prendendo un sacco di dadi mentre Sauron temporeggia.

La Sword and Sorcery non è così.  La minaccia è sempre in agguato. Non sei mai al sicuro. Non sai mai se c'è una lama nel buio.  C'è azione, tensione, colpi di scena, e tutto si muove con estrema rapidità.

Adesso, non prenderla come una cosa troppo guidata ("Moreno ha detto che deve esserci una lama nel buio ogni volta..."), ciascuno ha il suo stile e i suoi gusti, ma lasciare 15 dadi (13-14 go, minimo) all'avversario senza fare assolutamente nulla che lo possa minacciare sono DECISAMENTE troppi...

Anche se, leggendo il quote successivo, forse non sono passati tanti go e avete sbagliato a contare i dadi

Citazione
Con un' amante a valore 2, giocando in maniera aggressiva il protagonista può portare a casa anche 8 o 9 dadi in 5 Go.

No, guarda è matematicamente impossibile. Hai letto bene la risposta che ti ha dato Daniele?

Primo go:  fai qualcosa verso l'obiettivo (1 dado) e l'amante (1 dado) = totale due dadi
Secondo go:  fai qualcosa verso l'obiettivo (1 dado) e l'amante (1 dado, ed è L'ULTIMO CHE PUOI AVERE!!!) = totale due dadi
Terzo go:  fai qualcosa verso l'obiettivo (1 dado) e verso l'amante (zero dadi, ti avevo detto che erano finiti...), totale 1 dado
quarto go:  fai qualcosa verso l'obiettivo (1 dado), totale 1 dado
quinto go:  fai qualcosa verso l'obiettivo (1 dado), totale 1 dado

In cinque go AL MASSIMO arrivi a 7 dadi, e solo se vai verso l'obiettivo in tutti quanti e se l'amante ha punteggio 2.  Come fai a raggiungere 8-9 dadi?

Come fai a raggiungerne 15?

Citazione
La controparte deve giocare in maniera del tutto "mostrocentrica" per preoccupare seriamente il protagonista. In questa maniera la fiction non ne risente?

Se per "mostrocentrica" intendi "con maggiore pericolo e tensione", direi che la fiction ne guadagna, e parecchio.

Citazione
Altra cosa, non mi torna la premessa del gioco, secondo il quale una sessione si esaurisca in un' ora-40 minuti. Anche gli actual play che ho pescato online sforano abbondantemente le due ore.

Al tavolo, se giochi il mostro in maniera più attiva, e con maggiore ritmo e tensione, ci stai in quei tempi (e anzi consiglio se non ce la fai di fare uno sforzo di concisione e ritmo per riuscire a starci). Se lo giochi via hangout ovviamente c'è da contare anche il rallentamento tipico degli hangout, ci sta che una partita possa durare di più.
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Rev.Hyperclit

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Re:[S/Lay w/Me] Qualche domanda sparsa
« Risposta #4 il: 2016-09-25 14:06:23 »
non prenderla come una cosa troppo guidata ("Moreno ha detto che deve esserci una lama nel buio ogni volta..."), ciascuno ha il suo stile e i suoi gusti, ma lasciare 15 dadi (13-14 go, minimo) all'avversario senza fare assolutamente nulla che lo possa minacciare sono DECISAMENTE troppi...
leggendo il quote successivo, forse non sono passati tanti go e avete sbagliato a contare i dadi
Di sicuro abbiamo scazzato ad interpretare le indicazioni del manuale in merito ai dadi  :P  :P


Secondo go:  fai qualcosa verso l'obiettivo (1 dado) e l'amante (1 dado, ed è L'ULTIMO CHE PUOI AVERE!!!) = totale due dadi
Terzo go:  fai qualcosa verso l'obiettivo (1 dado) e verso l'amante (zero dadi, ti avevo detto che erano finiti...), totale 1 dado
Così ha senso. Dove è scritto nei manuali?


Citazione
La controparte deve giocare in maniera del tutto "mostrocentrica" per preoccupare seriamente il protagonista. In questa maniera la fiction non ne risente?

Se per "mostrocentrica" intendi "con maggiore pericolo e tensione", direi che la fiction ne guadagna, e parecchio.
Rimane da definire al tavolo cosa si considera "far agire il mostro".
Faccio un esempio.
Mettiamo che il mostro è il Signore della polvere (cit.) nella sua roccaforte in mezzo al deserto.
Non vorrei descrivere immediatamente uno scontro faccia a faccia col protagonista.
Descrivo allora branchi di iene che abitano nelle caverne fuori la città, e come attaccano il protagonista (il cui obbiettivo è staccare la testa del capo dei semi umani, l' esercito del Signore della polvere).
Considero l' attacco delle iene un' attacco del mostro?
Se anche fosse il branco di semi-umani (di Frazettiana memoria :) ) a tendere un' imboscata al protagonista, dovrei considerarlo comunque il mostro che agisce e prendere un dado?
E' sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.

Moreno Roncucci

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Re:[S/Lay w/Me] Qualche domanda sparsa
« Risposta #5 il: 2016-09-25 16:24:42 »
Secondo go:  fai qualcosa verso l'obiettivo (1 dado) e l'amante (1 dado, ed è L'ULTIMO CHE PUOI AVERE!!!) = totale due dadi
Terzo go:  fai qualcosa verso l'obiettivo (1 dado) e verso l'amante (zero dadi, ti avevo detto che erano finiti...), totale 1 dado
Così ha senso. Dove è scritto nei manuali?

In quello italiano o in quello inglese? (quello italiano è diviso in due libretti, quello inglese è un libro unico, e questo porta a riorganizzazioni del testo con duplicazioni in quello italiano e regole che finiscono in uno solo dei due)

Nel testo italiano: libretto del protagonista, vai al punto 4 intitolato "Go (Scontro)", pagina 2 di quel capitolo:
"Per tutta la durata dello Scontro, il numero massimo di dadi che puoi aggiungere alla tua colonna tramite azioni verso l’Amante è pari al punteggio dell’Amante deciso in precedenza; ulteriori azioni nei confronti dell’Amante non ti permetteranno più di ottenere dadi aggiuntivi."

Citazione
Citazione
La controparte deve giocare in maniera del tutto "mostrocentrica" per preoccupare seriamente il protagonista. In questa maniera la fiction non ne risente?

Se per "mostrocentrica" intendi "con maggiore pericolo e tensione", direi che la fiction ne guadagna, e parecchio.
Rimane da definire al tavolo cosa si considera "far agire il mostro".
Faccio un esempio.
Mettiamo che il mostro è il Signore della polvere (cit.) nella sua roccaforte in mezzo al deserto.
Non vorrei descrivere immediatamente uno scontro faccia a faccia col protagonista.
Descrivo allora branchi di iene che abitano nelle caverne fuori la città, e come attaccano il protagonista (il cui obbiettivo è staccare la testa del capo dei semi umani, l' esercito del Signore della polvere).
Considero l' attacco delle iene un' attacco del mostro?
Se anche fosse il branco di semi-umani (di Frazettiana memoria :) ) a tendere un' imboscata al protagonista, dovrei considerarlo comunque il mostro che agisce e prendere un dado?

Il mostro agisce dando l'ordine di attaccare. Non è un azione contro il protagonista?

Comunque, anche qui entrano in campo le differenze fra la Sword and Sorcery e il pink slime (il fantasy recente post-tolkeniano ispirato da D&D): in "Rogues in the House" di Howard c'è un mostro dentro la casa, che attacca Conan, che lo uccide. Il mostro è di proprietà di un sacerdote, che lo usa come "cane da guardia". Ma non è un "anonimo minion" o una pedina da muovere su un tabellone, non è uno scontro "preparatorio": il mostro ha una mente propria, desideri propri, tanto che si ribella al sacerdote imprigionandolo. Alla fine dell'avventura (passata a combattere il mostro) Conan uccide il sacerdote semplicemente tirandogli un sasso.

Nel "fantasy alla D&D" l'arcinemico che manda ondate di minion anonimi è diventato l'antagonista di prammatica, perchè è comodo: ti manda avversari da ammazzare in ordine di potenza crescente, fino a quando non sei abbastanza potente da affrontarlo nello "scontro finale".

Nella sword and sorcery uno che agisce dietro le quinte mandando minion è un codardo, e se sta dietro le quinte è un tipetto facile da ammazzare, basta tirargli un sasso. È il mostro che ti manda addosso la parte interessante, fantasmagorica, che ti tiene attaccato alla pagina a leggere. Insomma, non è un tipo di letteratura che prevede di annoiarti per 200 pagine di scontri con anonimi minion prima di arrivare al primo scontro che conta davvero qualcosa...

In S/lay w/me se pensi che all'inizio servano scontri con dei minion, narrali direttamente tu come colore, magari sono cani da guardia, senza che il loro padrone abbia ordinato nulla.  Potete divertirvi a descrivere il protagonista che ne ammazza 200, lo fate in un solo go che tanto non conta nulla ed è solo tappezzeria, e non inizia lo scontro. Lo scontro inizia quando non è più solo tappezzeria, e allora l'avversario non può essere un anonimo minion.

(se giocassi uno scontro in cui l'antagonista mi manda addosso anonimi minion, prenderei un sacco di dadi sterminandoli senza correre alcuni rischio - non essendo il mostro, posso descrivere come ne falcio 152 con un solo colpo di spada, prendere i dadi e non rischiare niente), poi appena ho un buon punteggio con i dadi descrivo come "frugo tutta la città finchè non trovo il signore della polvere" senza perdere più tempo e vinco tutto.
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Re:[S/Lay w/Me] Qualche domanda sparsa
« Risposta #6 il: 2016-09-25 22:34:12 »
Tutto chiaro, grazie mille per le risposte.
Continuo la discussione sul gioco con le impressioni del mio compagno di gioco, ma in un altro thread.
Qui
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,10626.0.html
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