Autore Topic: [Sweet Agatha] Sconfinamento amichevole tra Lettore e Verità  (Letto 3473 volte)

Daniele Di Rubbo

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Recentemente, il mio amico Loris, dopo aver ascoltato la seconda puntata del podcast della partita che ho giocato con Fabio alla GnoccoCon 2016, mi ha contattato per farmi delle domande su una delle scene che abbiamo giocato.

La scena è quella del falò abbandonato, quando Robin trova gli anelli nella busta ermetica sotto le braci, al minuto 30:45 circa della seconda parte della partita (dovrete andare manualmente al minuto).


Loris
Nella scena in cui Robin ha trovato gli anelli, Fabio avrebbe potuto dire che il nome limato via da uno di essi era il suo, che lui e Agatha erano stati ex, ecc.?


Daniele
Allora, in teoria, io, come Verità, ho autorità sul mondo e sui PNG, ma le regole dicono che possiamo pestarci i piedi, ogni tanto, e finire a narrare cose che ricadrebbero sotto le autorità dell’altro giocatore (il famoso concetto di “sconfinamento amichevole”). Per cui, sì, lui poteva fare delle dichiarazioni del genere.

Tuttavia, secondo te, perché io ho detto che il nome su uno dei due anelli (quello non di Agatha) era abraso? Perché lasciava aperte più interpretazioni, dal momento che, in quel punto della storia, ancora non sapevamo chi fosse davvero Robin per Agatha.

Quindi, perché mai Fabio avrebbe dovuto chiudere delle possibilità che io avevo lasciato volutamente aperte?


Loris
Be’, proprio perché potete prestarvi i piedi, e magari lui voleva cogliere questa occasione perché gli piaceva ciò che avrebbe comportato nella storia.

Voglio dire: sarebbe stato più pesante come sconfinamento amichevole il fatto che tu imponessi a Robin una relazioni piuttosto che fosse direttamente Fabio a prendersi una relazione per Robin.


Daniele
Hai ragione! Ma suppongo anche che dipenda molto dalle sensibilità personali dei giocatori e dall’accordo, tacito o meno, che stanno avendo mentre giocano.

Diciamo anche che, allo stesso modo, io avrei potuto anche dirgli: «No, ma quelli non sono i vostri anelli!». Insomma, basta trovare un accordo, laddove lo sconfinamento amichevole diventa problematico.


Loris
Mettiamola così: stiamo raccontando una storia. Io, Lettore, penso che quelli possano essere i nostri anelli: del mio personaggio e di Agatha; e, se secondo me lo sono, lo dico in quel momento. Non penso che abbia senso tirarlo fuori in un secondo momento. Non credi?

Cioè, sono io l’“investigatore”, sono io che parlo, sto raccontando il mio punto di vista. Quindi, possiamo fermarci e parlarne un attimo, nel caso, per capire se va bene a tutti e due. Però, o lo dici adesso o non lo dici dopo… quantomeno per quel che riguarda le fedi, non sulla relazione tra me e Agatha (quella potresti anche precisarla meglio dopo).


Daniele
Sì, sono d’accordo, ma per una mera questione di coerenza nella storia. Voglio dire: se vedi il tuo anello e quello della tua ex, li riconosci, cazzo! Almeno, lo spero per te!


Loris
Ecco, quello, sì. Mi spiego: Fabio poteva dirlo? Sì. Volevate giocarla così? Se sì, allora andava detto in quel momento.

Poi, va bene, sarebbe stata una dichiarazione molto forte e magari era meglio fermarsi e parlarne un attimo.


Daniele
Sì sì, ma, guarda, probabilmente gli avrei detto: «Sai, avevo descritto il nome come abraso per lasciarci più spazio di manovra ma, se tu vuoi andare giù così forte, per me va bene».

Insomma, avremmo trovato un accordo. Nei giochi per due è sempre così: su alcune cose o trovi un accordo o smetti di giocare e, se non sai trovarlo, il più delle volte sei solo una testa di cazzo.

Re:[Sweet Agatha] Sconfinamento amichevole tra Lettore e Verità
« Risposta #1 il: 2016-09-23 01:52:01 »
è stato un confronto piacevole.
In parte perché in conclusione abbiamo la stessa opinione, in parte perché lo sconfinamento amichevole è una cosa molto interessante ma difficilmente capitano casi così limite da analizzare per bene e capirne il bon ton.  :)

Daniele Di Rubbo

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Re:[Sweet Agatha] Sconfinamento amichevole tra Lettore e Verità
« Risposta #2 il: 2016-09-23 08:09:43 »
Ecco cosa dice il manuale a riguardo:

Citazione
  • You (the Reader) are the main character. The story is about your personal search for answers in the disappearance of Sweet Agatha. The Truth will be in charge of what goes on around you, but don’t worry you’ll both have an equal say in the story, you just have different parts to play.
  • The story is divided into 10 scenes. In each of these scenes you will each narrate back and forth a story. Try not to step on each others toes too much but also don’t be afraid to be bold. If one of you has a good idea run with it, its better to allow something to happen than to be stumped looking for the “best” idea. The best idea is the one you are have now.

Secondo me, è qui che il gioco concretizza le autorità narrative, e dice che: il Lettore ha autorità sul protagonista, mentre la Verità ha autorità su tutto ciò che lo circonda. Dice che il gioco è una conversazione fatta di scambi: un po’ parlerà uno e un po’ l’altro, e così via, avanti e indietro, per tutte le 10 scene. Poi dice di non calpestarsi troppo i piedi, ma di non aver paura di farlo.

In questo ultimo punto, secondo me, non sta dicendo solo di non parlarsi troppo addosso, ma sta anche, di fatto, introducendo il concetto di “sconfinamento amichevole”. Sta dicendo: avete delle autorità nette ma, se avete una bella idea, provate a usarla, anche se va un po’ sull’autorità dell’altro.

Re:[Sweet Agatha] Sconfinamento amichevole tra Lettore e Verità
« Risposta #3 il: 2016-09-24 12:21:46 »
In sostanza: parlatene e mettetevi d'accordo come persone civili.  :P

Daniele Di Rubbo

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Re:[Sweet Agatha] Sconfinamento amichevole tra Lettore e Verità
« Risposta #4 il: 2016-09-24 12:25:00 »
Guarda, è fondamentale in tutti i giochi ma, nei giochi per due, se uno dei giocatori è scontento, non vuol dire solo che la metà dei giocatori è scontenta, ma anche che manca qualsiasi possibilità di avere un vero intento creativo comune. Per cui, sì, l’aspetto sociale della partita è sempre fondamentale.

Poi, bisogna dire che la premessa dovrebbe essere quella di giocare al gioco secondo le sue regole, per cui un gioco con regole precise è meglio di uno che ti costringe continuamente a metterti d’accordo su chi può dire cosa, quando e come, o a interpretare l’una o l’altra regola.

Tutto questo, secondo me, naturalmente. ;)

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