Cervantes ha fatto una semplicissima domanda a cui è stato risposto "non lo so", e poi da lì il thread ha preso una direzione un po' strana... forse sto sovrapponendo cose che vedo solo io a post che avevano tutt'altra intenzione, ma in diversi interventi mi sembra di vedere il considerare il chiedere fonti "scientifiche" come un accusa (specie in alcuni post molto difensivi, più che in quelli di Cervantes).
Invece è una domanda legittima e molto tranquilla. Che mi ha spinto a chiedermi come mai io invece ho un tale disinteresse, quasi ostentato, verso qualunque teoria sui gdr nata da "fonti nobili". Credo che sia un misto di delusione e di reazione. Delusione e reazione ad anni ed anni di pubblicazioni (e qui metto insieme di tutto, dai post nei forum ai libri di persone anche molto quotate nel settore) che all'inizio ho letto con molto interesse, e poi man mano con sempre maggiore scetticismo, fastidio e irritazione.
Perché ho letto troppi, troppi, troppi post, articoli, libri, di gente che applicava teorie "scientifiche", o psicologiche, o sociologiche, o semiotiche, etc. al gdr, magari conoscendo benissimo queste teorie, ma senza conoscere un tubo del gdr. Così ho letto articoli scritti anche con linguaggio ricercato e "scientifico" che traevano conclusioni da "fatti" tipo il "fatto" che nei gdr si usano sempre un sacco di dadi diversi, o sul "fatto" che è necessaria sempre la figura del GM, o fanfaluche e amenità simili.
Come un sedicente "zoologo" che studiasse la varietà delle specie animali sui testi medioevali senza mai fare osservazioni sul campo, scrivendo con linguaggio forbito e ampia gamma di citazioni da S. Agostino una dotta dissertazione sulle abitudini degli unicorni, negando al tempo stesso l'esistenza dei rinoceronti...
Credo che sia un esperienza abbastanza comune a molti autori forgiti, e anche da questo nasca l'accento sull'esperienza diretta, sul campo, sull'actual play, e la scarsissima considerazione per qualunque conclusione che arrivi "dall'alto" sulla base di studi nati per altri settori e applicati poi al gdr, senza verifica in actual play.
Leggendo Edwards si nota anche una forte resistenza ad usare i suoi titoli accademici come "pulpito" con cui evitare di confrontarsi, in linguaggio naturale, con gli interlocutori. Anche il citare testi da leggere per evitare discussioni, è una cosa più unica che rara. Per esempio, è successo
in questo thread su Nicotine Girls che ha toccato anche temi sociali ed economici, in risposta ad una affermazione di Callan S. (che è un australiano che a quanto ne so non ha mai giocato ad un gioco forgita pur avendo postato oltre 3000 messaggi su the forge... mah...)