Autore Topic: [Apocalypse World] Due pensieri sullo scontro violento  (Letto 2264 volte)

Ivan Lanìa

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Scrivo questo post a caldo dopo la partita di ieri sera a una campagna ad AW che mi dura da circa 4 mesi (con intervalli).

Eravamo arrivati alla chiusura di un arco narrativo della mia Chopper che durava da un po' di settimane: costei aveva scoperto che la figlia che credeva di aver abortito era stata fatta nascere e venduta come schiava a un villaggio vicino, e dopo aver sbrigato una serie di questioni con gli altri personaggi era andata a riprendersi la ragazzina con ogni mezzo necessario.

Ora, dopo un momento iniziale di interazione nonviolenta in cui la Chopper si è ripresa sua figlia, l'MC ha seguìto le sue preparazioni per quel fronte e fatto partire una sparatoria fra gli abitanti del villaggio e i protagonisti (alleati per caso per una serie di contingenze)... ma io come giocatore ho perso molto presto interesse per quella sparatoria e a fine partita mi sono preso un momento per spiegare agli altri la mia percezione. Posto che il mio intervento è stato apprezzato, ho deciso di mettere qui per iscritto le considerazioni che ho formulato durante il dialogo e subito dopo:

A me i conflitti violenti in AW piacciono non solo se la scena d'azione risulta spettacolare, ma soprattutto se rappresenta un mezzo indirizzato a uno scopo: mi piace che siano un conflitto d'interessi per una posta contesa, in cui la violenza duri il tempo necessario a stabilire chi si appropria della posta. La sparatoria della partita di ieri non mi ha coinvolto, come giocatore, perché la ho sentita come una scena d'azione per il gusto di averla - gusto legittimissimo, ma estraneo a quello che interessava a me in quel momento: la mia protagonista aveva avuto quello che voleva, e per quanto la riguardava sarebbe potuta andarsene subito e mollare lì tutti. Alla base della cosa credo ci sia una differenza di gusto estetico fra me e i miei compagni di gioco (brutalità tamarra o dramma), e questo si risolve trovando un punto medio.
Rispetto invece allo svolgimento effettivo della partita, forse ho compreso come mai non ho preso la parola, a un certo punto, a dire "Fanculo questa merda, la Chopper monta in sella e parte con la banda!" (il che avrebbe MOLTO sveltito le cose): il fatto che, con la situazione così concitata, è mancato un buon inquadramento delle scene, così che io non ho mai avuto la percezione che mi si chiedesse "Questo è quanto, cosa fai?" bensì solo "Ti viene addosso questa merda, come reagisci?". Sottolineo 47 volte che ciò non è un'accusa di incompetenza al mio MC: è una considerazione su come AW non insegni adeguatamente all'MC a inquadrare le scene in forma di "Attorno a te la gente fa cose perseguendo i suoi scopi, tu cosa fai?", dando facilmente adito a situazioni da "Ti piove addosso questo casino preso dalle Mosse dell'MC e dalla preparazione dei Fronti, reagisci al volo". E sì, è una problematica cui sono diventato ipersensibile da quando faccio da GM in Trollbabe.

Per cui, riassumendo, questo è ciò che ho imparato dalla partita di stasera:
- di' sempre prima ai tuoi compagni di gioco cosa vuoi nella partita;
- se vuoi del dramma violento, ottienilo con il conflitto di interessi;
- inquadrare le scene in modo rigoroso evita che il flusso della storia si sfilacci.

Mauro Bar

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Re:[Apocalypse World] Due pensieri sullo scontro violento
« Risposta #1 il: 2016-07-07 15:50:37 »
Ciao Ivan e ciao a tutti.
Sono io l mc del ns gruppo di aw e voglio precisare 2 cose:
1 sono perfettamente d accordo con le opinioni di Ivan sopratutto con il fatto di esporle. Fanno parte della crescita di gruppi e giocatori e fanno somtanto del bene.
2 È stata una partita diversa, mai un solo scontro ha occupato una sola sessione ma è stata una mia scelta. Ho preparato il fronte di Ponterotto come una sfida ardua ma era una fortezza a cui era negato l accesso. I pg sarebbero comunque dovuti entrare con la violenza o riuscire ad entrare tramite conoscenze e raccomandazioni e poi muoversi all interno del compmesso che avrei potuto descrivere un po meglio e lentamente.

Ora riguardo al 2 punto. Io non preparo in base ai pg, altrimenti come potrei "giocare per vedere cosa succede"? E l arrivo di una mistificatrice che assoggetta guardie al cancello e guardie al complesso ha cambiato tutto.
Il signore dell insediamento non poteva assolutamente permettere questo: era avida di potere e combatteva per mantenere il predominio, mai avrebbe permesso che qualcuno entrasse in citta e facesse il suo comodo, oltretutto nel suo covo. Da li lo scontro mortale.

Perciò dico benvenga la considerazione di Ivan: siamo alla nostra prima campagna assieme, la mia come mc.
Queste riflessioni ne portano ad altre che mi/ci aiuteranno a padroneggiare meglio il gioco.

Re:[Apocalypse World] Due pensieri sullo scontro violento
« Risposta #2 il: 2016-07-08 08:41:39 »
Ho preparato il fronte di Ponterotto come una sfida ardua ma era una fortezza a cui era negato l accesso. I pg sarebbero comunque dovuti entrare con la violenza o riuscire ad entrare tramite conoscenze e raccomandazioni e poi muoversi all interno del compmesso che avrei potuto descrivere un po meglio e lentamente.

Scusami Mauro, ma questa tua affermazione non mi quadra troppo e mi sembra un po' in contrasto coi compiti dell'MC. Per come la vedo io forse l'hai pensata un po' troppo alla GDR d'avventura, come un DW dove il party deve fare certe cose, entrare in certi luoghi per ottenere certi obiettivi. Mentre a me AW sembra che abbia un impianto diverso, più simile a certe serie americane molto corali  (tipo quelle HBO per intenderci), dove ciascun PG ha i suoi cazzi e sono quelli davvero al centro della storia. Poi i fronti, i pericoli, le scarsità creeranno frizioni ed improbabili alleanze, ma la palla sta sempre al singolo personaggio e tu MC hai solo il dovere di seguire le sue personali vicende ed incasinargli la vita scena per scena. Così davvero tutti giocano per scoprire cosa succede ed il GM porta problemi e non soluzioni.
Mentre se come MC preparo la sessione come "Allora il gruppo deve entrare nella fortezza, metto una serie di ostacoli, pericoli e vedo come se la cavano"
1- stai già indirizzando la cosa in un certo modo
2- non stai ragionando personaggio per personaggio e scena per scena (Alla trollbabe, come dice Ivan).

Se ho detto cose che già sapevi, mi scuso. Comunque ripeterle non guasta :)