Temo di non aver capito cosa vuoi dire Moreno:
Ho affermato che Czege stava scrivendo Acts of Evils per riaddestrarsi ad evitare il frustrante stile di gioco che aveva ormai acquisito (workshop formale):
"Se il vostro stile di gioco è già mutato in una forma di "workshop formale" e scambio di narrazioni... beh dovrete aspettare che finisca "Acts of Evils". Lo sto scrivendo per RIADDESTRARMI ad evitarlo."Perchè sta scrivendo Acts Of Evils (siamo nel 2008 ok)?
Per riaddestrarsi ad evitarlo.
Che cosa?
Il suo recente stile di gioco
Perchè?
Perchè ormai il suo stile di gioco è diventato un frustrante workshop formale.
E com'era prima invece?
Dialogo in personaggio, role-playing, scene fluide, ecc... insomma più gdr.
Cosa ho scritto io?
[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Czege disse che scriveva Acts of Evils per riabituarsi a giocare di ruolo visto che nelle sue sessioni di LMVcP si era abituato ormai a giocare frustranti workshop formali.
Non mi pare il contrario. A meno che tu non pensi che io abbia imputato la causa del suo recente stile di gioco alle meccaniche di LMVcP. In questo caso ti assicuro che non rientrava nelle miei intenzioni (ok .. forse avrei dovuto scrivere meno di fretta e spiegarmi meglio), visto che è pure uno dei miei gdr preferiti.
O forse il fraintendimento è dovuto alle frasi seguenti?
[cite]Autore: Lord Zero[/cite]
Che si sia pentito di aver seguito la via del "new wave" ? O che sia semplicemente impazzito lol? :-)
Erano riferite al fatto di aver deciso di creare un gdr col master intrattenitore all'ennesima potenza che richiedeva settimane di preparazione "pre-avventura" . E a me qui pare quasi un passo indietro verso un gdr un pò più tradizionale (visto che quelle cose fanno paura a tutti noi lol ^_^).
In altre parole: Czege, frustrato da uno stile di gioco che era diventato un workshop formale, ha deciso proprio di cercare la "salvezza" in questo modo? :-)
PS: forse avrei dovuto fare meno economia di parole nel mio primo post per evitare fraintendimenti, sempre che ora sia chiaro. In caso contrario aspetto un tuo (o altrui) intervento.