Autore Topic: [DW] Sfidare il Pericolo con COS vs Difendere sé stessi vs prendersi il danno  (Letto 2194 volte)

Salve. Ho scoperto solo di recente dal manuale di DW che si può usare la mossa Difendere su sé stessi. Ma allora quando si considera Sfidare il Pericolo con COS (ovvero, "sopportando"). E quando si prende semplicemente il danno? Parlo soprattutto in combattimento.
In particolare ho sempre avuto dubbi tra prendersi il danno e Sfidare con COS.
Esempio:
Una freccia viene scagliata contro il guerriero. Lui rimane immobile e alza lo scudo. È difendere, sfidare il pericolo con COS oppure prendersi il danno con l'armatura che lo riduce? Cambia qualcosa se non ha né armatura né scudo e decide di incassare in pieno petto? E se invece di una freccia è il soffio infuocato di un drago? Ci sono casi dove si possono difendere gli altri ma non sé stessi?
Se mi dite che è solo questione di fiction, potete darmi delle linee guida per capire ogni volta cosa è cosa?
Grazie.

Daniele Di Rubbo

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Allora, andiamo per gradi. Innanzitutto, come dici tu, è possibilissimo difendere se stessi. Il manuale è molto chiaro a riguardo:

Citazione da: “Dungeon World” 2ª ed. PDF, p. 60
Difendere se stessi è sicuramente un’opzione. Significa che rinunci a contrattaccare e ti concentri al massimo sul rimanere illeso.

Per quanto riguarda lo sfidare il pericolo, si segue il normale attivatore della mossa, con tutte le considerazioni del caso:

Citazione da: “Dungeon World” 2ª ed. PDF, p. 59
Quando agisci nonostante un pericolo imminente o subisci una calamità, di’ come reagisci e tira.

E ancora:

Citazione da: “Dungeon World” 2ª ed. PDF, p. 59
Stai Sfidando il pericolo quando fai qualcosa nonostante il rischio che corri. Potrebbe sembrarti una mossa buona per tutto. Lo è! Tiri per Sfidare il pericolo quando sembra che si debba tirare una mossa, ma nessun’altra si applica.

Prendi semplicemente danno, quando quello che fai è talmente stupido o comporta palesemente il fatto di dover prendere del danno. Ad esempio:

GM: «L’arciere goblin scaglia una freccia verso di te, dall’altra parte del ponte di corde. Sembra avere una buona mira, dal momento che già un mercenario è caduto sotto i suoi colpi. Cosa fai?»

Carlo (nei panni del guerriero Hawke): «Correrò il rischio! Comincio a imboccare il ponte di corde per raggiungerlo e poi saggerà la mia Durlindana».

GM: «Ah, mi dispiace: mentre imbocchi il ponte di corde, la freccia ti raggiunge. Tirati pure per il danno addosso: è un d6».

In questo caso, Hawke si prende semplicemente il danno addosso. Chiaro no? Il GM ha fatto una mossa morbida e Carlo non ha fatto nulla per evitare che questa si trasformasse in una mossa dura. In poche parole, gli ha dato un’opportunità d’oro per fare una mossa dura. Tutta la procedura per la formulazione e la concretizzazione delle mosse da parte del GM è stata rispettata.

Come fai ad avere dubbi in merito? Se il giocatore spiega come il suo personaggio cerca di evitare il pericolo o il danno, allora sta sfidando il pericolo. Guarda l’attivatore della mossa, che ho citato sopra.

Nel tuo esempio, che è simile al mio (volutamente, per mia scelta), il guerriero sta sfidando il pericolo su COS. Rivediamolo un attimo nel mio esempio:

GM: «L’arciere goblin scaglia una freccia verso di te, dall’altra parte del ponte di corde. Sembra avere una buona mira, dal momento che già un mercenario è caduto sotto i suoi colpi. Cosa fai?»

Carlo (nei panni del guerriero Hawke): «Giammai! Rimango lì immobile sui miei piedi e alzo lo scudo: c’è una buona probabilità che la freccia impatti contro di esso senza provocare alcun danno».

GM: «Mmm… ha tutta l’aria di essere uno sfidare il pericolo su COS, dal momento che stai agendo in modo da “sopportare” quella freccia scagliata. Tira pure».

Perché non è un difendere, a mio avviso? Perché Carlo non sta facendo davvero di tutto e disperatamente per difendersi, tralasciando qualunque altra azione. Sta cercando di evitare un pericolo qui e ora, e lo sta facendo in una maniera che potrebbe plausibilmente portarlo a evitarlo del tutto. Direi che si tratta proprio di uno sfidare il pericolo (anche letteralmente).

Mi rendo conto che potrà sembrarti una questione di lana caprina, ma ti assicuro, per esperienza personale, che difendere se stessi, in Dungeon World, è abbastanza rara come eventualità. È una mossa svantaggiosa quasi sempre, se usata su di sé, e di solito quello che il PG fa rientra più facilmente nella semplice definizione di sfidare il pericolo.

Tuttavia, a volte capita di non avere dubbi: quello che il PG sta facendo è proprio un difendere se stesso. In quel caso, usa pure la mossa difendere ma, normalmente, se hai dei dubbi tra quale delle due mosse usare, è meno facile che sbagli se usi un semplice sfidare il pericolo.

C’è un altro aspetto da considerare, che potrebbe cambiare un po’ le carte in tavola. Difendere è una mossa “preparata”, vale a dire che fai qualcosa ora che ti mette in condizione di avere un occhio di riguardo alla salute di qualcuno o qualcosa, ma poi spendi le prese quando questa minaccia si concretizza, in un futuro molto prossimo. Per cui non ci vedrei nemmeno del tutto male una situazione del genere:

GM: «Dall’altra parte del ponte di corde c’è un arciere goblin. Sembra avere una buona mira, dal momento che già un mercenario è caduto sotto i suoi colpi. Adesso sta incoccando un’altra freccia e puoi giurarci che il suo bersaglio, a breve, sarai tu. Cosa fai?»

Carlo (nei panni del guerriero Hawke): «Mi sa che mi tocca correre qualche rischio, perché vorrei cercare di raggiungerlo, dalla sua parte del ponte, per poi fargli saggiare la mia Durlindana. Facciamo così: comincio a imboccare il ponte di corde per raggiungerlo, ma sto bene attento a zigzagare il più che posso e a tenermi lo scudo sopra la testa e, se mi accorgo che mi tira contro direttamente, faccio guizzare lo scudo più veloce che posso per intercettare le frecce. Posso tirare per difendere me stesso, tanto per cominciare?»

GM: «In effetti ha senso… tira, dai!»

Carlo (nei panni del guerriero Hawke): «Faccio 8. Ho una presa».

GM: «Bene. Allora, mentre imbocchi il ponte di corde, l’arciere ti scaglia contro la freccia che stava incoccando. Cosa fai?»

Carlo (nei panni del guerriero Hawke): «Come ho detto prima, appena me ne accorgo, faccio scattare lo scudo cercando di intercettarla».

GM: «È uno sfidare il pericolo su DES».

Carlo (nei panni del guerriero Hawke): «E io faccio un misero 5».

GM: «Ok. Senti la freccia impattare contro il tuo scudo, ma subito dopo senti il sibilare di un’altra freccia che entra nella tua guardia e ti colpisce. Tirati per il danno addosso: è un d6».

Carlo (nei panni del guerriero Hawke): «Sono 4 danni, ma vorrei spendere la mia presa sul difendere di prima per dimezzare il danno».

GM: «Ok, ha senso! Segnati solo 2 danni. Direi che eri stato attento a chiudere la guardia il più possibile, per cui la freccia sibila nell’apertura che ha fortunosamente trovato e ti grafia il collo senza provocare danni troppo gravi».

E così via.
« Ultima modifica: 2016-02-07 14:28:01 da Daniele Di Rubbo »

Grazie. Questi esempi e linee guida sono esaurienti e puntuali.

Daniele Di Rubbo

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Lieto di essere stato d’aiuto. ;)

Simone Micucci

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Chiedo scusa DDR: difendere non si usa quando sei fermo sulla tua posizione, piedi ben saldi a terra? Ora non ho il manuale sotto mano, ricordo male?
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Daniele Di Rubbo

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Allora, la prima parte della mossa non dice quello:

Citazione da: “Dungeon World” 2ª ed. PDF, p. 59
Quando ti ergi a difesa di una persona, oggetto o luogo che è sotto attacco, tira+COS. Con 10+, prendi 3. Con 7-9, prendi 1. Fintantoché rimani a difenderlo, quando tu o quello che difendi venite attaccati puoi spendere le prese, 1 per 1, per scegliere una di queste opzioni […].

E poi ancora:

Citazione da: “Dungeon World” 2ª ed. PDF, p. 60
Difendere qualcosa significa stargli vicino e concentrarsi sull’evitare che venga attaccato o sull’impedire che qualcuno o qualcosa si avvicini troppo. Quando non sei più lì accanto o smetti di dedicarvi tutta la tua attenzione, perdi tutte le prese che hai ottenuto dal tiro di Difendere.

Quindi non serve davvero che tu gli stia vicino «fermo sulla tua posizione, piedi ben saldi a terra», ma basta anche soltanto non «smett[ere] di dedicarvi tutta la tua attenzione». Mi pare che la situazione descritta nel mio esempio possa rientrare nella casistica.
« Ultima modifica: 2016-02-07 17:00:31 da Daniele Di Rubbo »

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