Ripensandoci, non è molto bello come risposta dire "comprati la seconda edizione" per chi ha comprato la prima... è vero che sono tutte cose già scritte in questo forum e su Forge diverse volte, ma sono state dette anni fa e in discussioni diverse.... quindi, ecco la mia risposta nel manuale della seconda edizione (nel manuale copre 5 pagine ed è nel capitolo delle FAQ, qui manca la formattazione e il layout del manuale, spero sia chiaro lo stesso...)
---- Da Cani nella Vigna, seconda edizione, pagine 152-156 -------------
Domanda: i Cani sono sempre nel giusto e tutto quello che fanno è benedetto dal Signore della Vita? E allora cosa succede quando non sono d’accordo nel loro Giudizio?Questo è uno degli equivoci più comuni. È causato credo da una lettura frettolosa della parte relativa a “il GM non gioca Dio” e al non vedere la differenza fra quello che i PNG credono e la “verità” in senso assoluto.
Prima di tutto, è vero che, per la Religione dei Fedeli, i Cani sono ispirati dal Signore della Vita, e il loro verdetto è sempre giusto (non che questo possa impedire a qualcuno molto arrabbiato di sparargli, comunque). Ma... questa cosa è poi vera? Sono davvero sempre nel giusto?
Prima di tutto, ecco cosa dice il manuale al riguardo, da
pagina 130:
"
Giocare Dio?
In molti giochi di ruolo con un contesto religioso, il GM fa da arbitro sulla moralità dei personaggi. Il GM interpreta Dio (o gli dei) come un PNG, elargendo o sottraendo attestati di moralità, qualsiasi forma prendano nel gioco: punti di fede, bonus di allineamento o altro... ma non in Cani nella Vigna.
In Cani nella Vigna, il GM non ha nessuna opportunità di emanare verdetti esecutivi sulle azioni dei PG. Ne può parlare, certo, ma mai imporre loro qualcosa come giusto o peccaminoso in un modo che sia vincolante nel mondo del gioco. Il GM non può dare o togliere dadi per lo stato d’animo di un PG e quindi non ha mai bisogno di giudicarlo.
E questo è ottimo! Questo, a dirla tutta, è essenziale. Se tu, il GM, puoi giudicare le azioni del mio Personaggio, allora io non ti dirò ciò che penso. Giocherò in base alla morale che mi imponi attraverso le regole. Invece di porre ai tuoi Giocatori un interessante quesito etico e ascoltare le loro risposte, porresti il quesito a te stesso e ti risponderesti da solo."E da
pagina 42:
"La Coscienza del tuo Personaggio e la tua
Questo significa che il tuo Personaggio non può peccare?
No. Ma significa che nessuno è nella posizione di giudicare le azioni del tuo Personaggio, tranne tu stesso. Può essere un mostro senza rimorsi, o un angelo distruttore – Io, l’autore del gioco, non vedo la differenza. Il tuo GM e i tuoi compagni non vedono la differenza. Solo tu puoi farlo.
Nel corso del gioco, avrai l’opportunità di riflettere sulle azioni del tuo Personaggio e di cambiare le sue Caratteristiche, Tratti e Relazioni di conseguenza. Ciò potrebbe significare che gli dai Relazioni con peccati e Demoni, che rendi problematiche le sue Caratteristiche o che gli fai tagliare i rapporti con i Fedeli – ma potrebbe anche non significare nulla tutto ciò. Peccato, arroganza, odio, sete di sangue; rimorso, colpa, contrizione, ispirazione, redenzione, grazia: tutto questo è nelle azioni del tuo Personaggio e non (non solo o non necessariamente) nella sua scheda. Questi momenti, in gioco, sono quelli che contano. La coscienza del tuo Personaggio è nelle tue mani."Ricapitolando: il GM non può “giocare Dio” e non può “punire” o “premiare” i giocatori. E solo il giocatore può decidere se il suo Personaggio agisce in buonafede, in malafede, se è convinto di aver fatto il bene, o se è tormentato dai rimorsi. Solo lui.
Ma tutto questo,
non dice nulla sul fatto che il Personaggio sia oggettivamente nel giusto o no.
Molti (troppi) leggendo il capitolo sulla Fede hanno equiparato il fatto che
“i fedeli ci credono” con
“è oggettivamente così" (e non solo su questo aspetto: giocano dando per scontato che il Signore della Vita esista davvero, che le altre divinità sono demoni, etc, cioè
dando per scontato che tutto quello che la Fede dice sia vero.
Come se fosse una religione di D&D). E non hanno trovato nulla nei brani che ho citato che negasse questa frettolosa equiparazione, perché
in quei brani non si parla MAI di “chi è oggettivamente nel giusto”Ma
giocare così, vuol dire davvero uccidere il gioco. Significa in pratica cancellare completamente il brano che ho citato prima: se i Cani sono sempre nel giusto di fronte al Signore della Vita, la loro coscienza... non conta più nulla. Non conta più nulla il giudizio morale dei giocatori sui loro stessi personaggi. È stato estirpato alla radice il cuore del gioco, che diventa una specie di “spara e ammazza” ambientato nel West ma con la magia...
Dire che “non puoi giocare Dio” non è bastato, per molti giocatori: anche se non lo giocano, agiscono come se lo giocassero: “non lo gioco perché non ho bisogno di giocarlo, so che è automaticamente d’accordo con me”. Cioè, in pratica, lo giocano per interposta persona...
Quindi, Vincent Baker ha scritto qualcosa di ancora più esplicito:
"The Dogs don't always make choices that are sound in the eyes of the King of Life, because there is no King of Life. The GM is obligated to play the game as though there were no God (that's what "don't play God as an NPC" means)."“I Cani non fanno sempre la scelta giusta agli occhi del Signore della Vita, perché il Signore della Vita non esiste!
Il GM deve giocare come se Dio non esistesse (questo è ciò che “non giocare Dio come un PNG” significa)"
“Ma allora”- qualcuno potrebbe chiedersi – “come si fa a stabilire se i Cani hanno agito bene o male?”
"I don't know, and the game mechanics will never decide that for you, and in fact you will never know either. Nobody decides what's right and wrong. Instead, the Dogs do what they do, and we all get to have our own non-binding opinions about how it turned out.""Non lo so, e
le meccaniche del gioco non lo decideranno mai per te, e per essere precisi,
non avrai mai modo di saperlo.
Nessuno decide cos’è giusto e cos’è sbagliato. Invece, i Cani fanno il loro lavoro, e tutti noi avremo la nostra opinione, non vincolante, su quello che fanno."
No, nemmeno i giocatori. Puoi decidere cosa pensa il tuo Personaggio. Puoi decidere cosa gli dice la sua coscienza. Anzi, sei l’unico che può deciderlo. Puoi giudicarlo con la tua morale e decidere di “punirlo” o “premiarlo” per le sue azioni tramite la scelta degli effetti del fallout. Puoi decidere di fargli buttare il cappotto alle ortiche, puoi decidere di farlo diventare uno Stregone, puoi decidere che la sua fede sarà sempre più salda,
ma non puoi, e non potrai mai,decidere se è oggettivamente nel giusto o no.
Come nella vita reale!
Un'obiezione comune a questo punto è “un momento! C’è qualcuno che può! Il GM quando crea la città decide di chi è la colpa, chi ha Peccato, e chi viene appoggiato dai Demoni. E poi, il semplice fatto che ci sono Demoni indica che esiste il male assoluto, e combatterlo quindi è bene”
No. Non proprio.
Parto dall’ultima obiezione: i Demoni, per come sono definiti in questo gioco, non indicano nulla. Come funziona l’attacco dei Demoni?
“Sorella Grace ha tradito il marito, e adesso si è ammalata di tubercolosi”
Sai che grande “prova” che Sorella Grace non era nel giusto...
Se si gioca a basso livello di Sovrannaturale, non si tratta di altro che di sfortuna, che i Fedeli superstiziosi attribuiscono ai Demoni.
E anche se si gioca con alto livello di Sovrannaturale, con effetti speciali, etc... comunque in questo gioco non puoi giocare direttamente un Demone. Avrai una persona che dice di essere “uno Stregone” e che magari compie magie. Avrai magari i Cani che compiono altre magie che chiamano “miracoli” Ma sempre usate da uomini, mai direttamente da altre entità. E come si fa a sapere con certezza che quei miracoli hanno origine divina? E che vengono concessi solo per azioni giuste? Sono sempre e comunque interpretazioni date dalla religione dei Cani, il gioco non le conferma mai come realtà oggettive.
E riguardo alla “scala del peccato”? Quella non è oggettiva?
No. È una serie di eventi. Legati da un rapporto causa-effetto. Ma quando il GM dice che una cosa che accade è un'Ingiustizia, sta esprimendo il suo giudizio morale. Non quello di un PNG chiamato “Signore della Vita” che non esiste nemmeno!
Magari i Cani arrivano... e non trovano per nulla ingiusta la cosa!
In questo gioco, tutti esprimono il loro giudizio etico/morale. Tutti giudicano. Solo che il GM lo fa prima, quando crea la città. E poi la presenta ai giocatori. E loro la giudicheranno nel corso del gioco. Il gioco si svolge nella zona d’ombra in cui questi giudizi differiscono, dove sono messi alla prova contro casi sempre più controversi. Se il GM sa fare il suo lavoro, dopo pochissime città non ci sarà più nemmeno la parvenza di una “morale comune” fra i Cani...
Dunque, l’unica certezza “cosmologica” del gioco, è che Dio non esiste? Beh, almeno quella, potrebbe consentire di avere un punto fermo. Dice che la Fede dice cose oggettivamente false!
No. Nemmeno questo. Leggete ancora la frase che ho citato prima.
“Il GM deve giocare come se Dio non esistesse”Ma chi può dire se nel mondo di gioco, alla fine il Signore della Vita non esista davvero? E magari esistono anche i Demoni? Chi può dirlo? Nessuno.
Proprio come nel mondo reale.
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Suggerisco poi di rileggersi questo vecchio thread che tratta più ampiamente il tema "cosa dice l'ambientazione".
http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,444.0.html-------------------------------
Riguardo all'ultima risposta di Simone.... Simone, sai che non ci avevo mai pensato? Ma effettivamente è così, i Cani sono già sacerdoti, a termini di regolamento, e il chiamare l'aiuto dei demoni li rende automaticamente stregoni anche se non ci fosse la regola esplicita.
Attenzione però che per poter chiamare l'aiuto dei demoni, serve una relazione con essi (pagina 63).