Ciao!
Ho da non molto iniziato come personaggio giocante la 5a edizione. Per il momento si è concluso una sola avventura, quindi prendi "con le molle" quello che dirò visto che praticamente tutti noi giocatori (Master incluso) del gruppo la stiamo sperimantando.
Faccio le opportune premesse:
- Nel gruppo siamo quasi tutti amici di lunga data ma durante il gioco non vi sono favoritismi, o altro, propio per un discorso di rispetto reciproco.
- Ho amato molto (all'epoca) la seconda edizione di AD&D e ho giocato (e sto ancora giocando) alla 3.5.
- Già da diverso tempo gioco come personaggio e/o narratore ai giochi di ruolo di "nuovo approccio" comunemente detti narrativi.
- Ho solo letto, e non tutta, la versione "amatoriale" tradotta in italiano della 5a edizione (sono negato con l'inglese) ma il Master e qualche altro giocatore hanno il manuale cartaceo vero e propio. Se ci son dei dubbi ci basiamo unicamente su quello e non su interpretazioni sparse in internet.
Ecco la mia opinione:
Dalla creazione del personaggio fino all'inizio della storia, ho avuto una piacevolissima sensazione di ritorno nel passato con regole più semplici e meno meccanicismi da seguire se vuoi fare qualcosa: questo mi ha ricordato molto Advanced.
Nell'andare avanti ho iniziato però a intravedere diversi scricchiolii che mi hanno un pò infastidito:
- le regole e i personaggi vertono molto sul combattimento. Grazie al cavolo..... è D&D! Certo, me ne rendo conto ma a questo punto visto una certo rischio di mortalità iniziale era più onesta la 3a edizione.
- l'aggiunta delle personality e background aggiunge un pò più di personalizzazione e ispirazione al giocatore. Peraltro la scelta dei personality traits, ideals, bonds e flaws può essere sia presa da tabella, sia creata di sana pianta. E questo mi pare buono.
Ma perchè a questo punto non mettere qualcosa agli Allineamenti? O hanno delle meccaniche anche loro o li togli! Se nel passato si poteva soprassedere, questa oggi per me è una bella lacuna.
- I punti inspiration sono un aggiunta interessante ma al tempo stesso molto limitata: sono concessi a discrezione del Master per come hai interpretato la personality, ne puoi avere al massimo uno solo, i vantaggi che apportano sono deboli, il loro utilizzo deve essere dichiarato prima del tiro.
Mi sembra alla fine una regola messa lì e non completata a fondo.
In definitiva per questa mia limitata esperienza, ritengo D&D 5a Edition un gioco interessante a chi piace il genere e da provare se ne si ha l'occasione. D'altro canto è Mastercentrico come i predecessori e la riuscita della sessione dipende da come si comporta il tavolo.
Io lo comprerei? Magari una decina d'anni fa un pensiero ce l'avrei fatto. Oggi no: come concetto lo trovo superato. Ci sono giochi, anche di qualche anno fa, decisamente più innovativi e interessanti a livello di meccaniche e di iterazione nella fiction. E se ho voglia di un dungeoncrawling ci sono regolamenti più specifici e sinceri con cui secondo me divertirsi.
Spero d'esserti stato d'aiuto.
