Autore Topic: [Fiasco] Londra 1593: Riflessioni su un finale dolceamaro  (Letto 1717 volte)

Daniele Di Rubbo

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Qualche sera fa ho giocato con alcuni amici a Fiasco col playset “Londra 1593”. Io sono un “veterano” di Fiasco, anche se non avevo mai giocato questo playset; degli altri tre giocatori, uno solo aveva già giocato a Fiasco una volta, mentre per gli altri due era il primo giro di giostra.

La cosa che mi stupisce sempre di Fiasco è che, sebbene sia considerato un gioco semplice e sbarazzino, ogni 2-3 giocate riesce sempre a sorprendermi in maniera molto positiva. È successo anche questa volta, in particolare durante il Sipario, dove ho tirato un 5 Nero, ma sono riuscito comunque a portare a casa un finale relativamente romantico e positivo per il mio personaggio.

Questo mi ha fatto riflettere sul perché di questo finale dolceamaro, ed eccomi qui che provo a spiegarlo.

Il mio personaggio era una spia spagnola in missione a Londra per scovare una spia parigina. Andrea, alla mia destra, aveva una spia austriaca in combutta con la mia per lo stesso fine (era il nostro Bisogno). Di fatto eravamo alleate. Stefano, alla mia sinistra, aveva un poeta di origini tedesche, famoso a Londra per scrivere poesie, poemi e opere teatrali sui guitti di strada. Tra il mio personaggio e quello di Stefano c’era una tresca amorosa con un bisogno per lui di portare a letto qualcuno per ritrovare l’ispirazione per le proprie opere. Davide, tra Stefano e Andrea, era un criminale di Southwark, che faceva da musa ispiratrice al poeta tedesco per le sue opere e che era inseguito dalla spia austriaca, sulle tracce della spia parigina.

Durante il mio Sipario, come ho detto sopra, mi è capitato di tirare un 5 Nero. Durante l’ultima mia scena avevo seguito, insieme al PG di Andrea, la spia parigina su una nave che stava salpando dal Tamigi; la spia mi ha sparato alla spalla e io sono caduta nelle acque del fiume, uscendone viva per miracolo, poiché il personaggio di Stefano mi ha recuperato con la vita appesa a un filo durante la sua ultima scena, l’ultima prima del Sipario.

Per capire meglio questa situazione dovete sapere che, durante il gioco, io ho scoperto che il PG di Stefano, il poeta tedesco, aveva con sé un ciondolo raffigurante l’immagine del suo unico e vero amore; quando ho scoperto che il poeta mi “aveva tradito” in questo modo, ho minacciato di ucciderlo, ma alla fine ho scoperto anche che il vero amore del poeta altro non era che la maîtresse di un bordello nel quale mi trovavo con la spia austriaca per parlare dei nostri piani e che altri non era che la spia parigina in incognito.

In quel momento, la storia d’amore tra la spia spagnola e il poeta tedesco sembrava davvero finita, ma successivamente il poeta ha salvato la spia dalle acque dal Tamigi prima che morisse, proprio un attimo prima del Sipario.

Durante il Sipario, Stefano ha tirato un 10 Nero per il poeta tedesco, che è tutto sommato un  buon risultato:

Citazione da: “Fiasco”, p. 58
10-12 Nero. È andata bene. Tutto considerato ne stai uscendo profumato come una rosa. Sei stato fortunato: forse ti sei beccato la ragazza, o forse (semplicemente) non hanno beccato te.

Mentre io avevo un 5 Nero, che invece è un disastro:

Citazione da: “Fiasco”, p. 58
Cinque Nero: Doloroso. Tanto per cominciare saranno scudisciate come a un mulo recalcitrante. Ricorderai questo episodio per tutta la tua (ora più breve) vita. La lezione imparata sarà profonda, duratura e dolorosa.

Per qualche ragione, forse per via della frase «forse ti sei beccato la ragazza», Stefano ha deciso di legare il suo Sipario al mio, il che ha tirato su le sorti della mia altrimenti triste uscita dalla storia.

Io avevo quattro dadi per narrare il mio Sipario.

Col primo dado ho descritto il mio personaggio che recuperava la brutta alla ferita alla spalla in un’ospedale, mentre con un’espressione funerea stringeva nervosamente nella mano il ciondolo col ritratto della spia francese.

Col secondo dado ho descritto il mio personaggio leggere una lettera del re di Spagna che la sospendeva dall’incarico di spia per gravi demeriti.

Col terzo dado ho descritto il mio personaggio consegnare il ciondolo nelle mani del poeta tedesco, amareggiata.

Col quarto dado ho descritto il mio personaggio giocare con la figlia sua e del poeta tedesco in un giardino. La bambina bambina portava un nome francese (lasciando intuire che avesse ricevuto il nome della spia parigina).

Ma cosa è successo che ci ha fatto arrivare fin qui?

Be’, durante il Sipario, la spia austriaca, il PG di Andrea, ha ucciso la spia parigina. Invece, il PG di Stefano, il poeta tedesco, è venuto a trovarmi in ospedale. Quando io gli ho dato il ciondolo, lui nella vignetta successiva lo ha gettato nelle acque del Tamigi, lasciando intendere di aver scelto me rispetto alla spia parigina, ormai morta.

Questa scelta è stata particolarmente significativa per quel personaggio perché, durante tutta la partita, il poeta tedesco aveva vissuto e parlato come se non credesse più nell’amore, e come se non credesse di poter rigenerare la propria vita a partire da un nuovo amore che potesse essere altrettanto vivo quanto quello vecchio provato per la donna parigina.

Insomma, alla fine il mio personaggio se l’è cavata con l’uomo che amava, con una famiglia e con una figlia, ma quello che ho descritto nelle mie vignette rientra appieno nel risultato di un 5 Nero:

Citazione da: “Fiasco”, p. 58
Cinque Nero: Doloroso. Tanto per cominciare saranno scudisciate come a un mulo recalcitrante. Ricorderai questo episodio per tutta la tua (ora più breve) vita. La lezione imparata sarà profonda, duratura e dolorosa.

Vi sto raccontando questa storia solo per farvi riflettere su quanto possa essere dolceamaro e stranamente positivo anche un finale uscito da un 5 Nero. E sul fatto che non ci sia nulla di vero quando si dice che Fiasco è un gioco carino, sì, ma nulla di che.
« Ultima modifica: 2015-07-27 01:18:04 da Daniele Di Rubbo »

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