Autore Topic: "Migliorare" il fantasy, si potrà?  (Letto 2784 volte)

"Migliorare" il fantasy, si potrà?
« il: 2015-05-30 21:33:41 »
Questa mattina ho incontrato dei miei antichi condiscepoli ai tempi delle scuole non erano nerd e non lo sono manco adesso e infatti si è andato a parlare di letteratura antica: fatiche di ercole iliade, odissea, iliade... Se non che alla fine della fiera quello che acchiappava del discorso erano le geneologie, i regni, come morivano i vari personaggi.

Ora

Non ho potuto fare a meno di tracciare un parallellismo sui fan site delle varie ambientazioni: letterarie e gdristiche. Alla fine, anche lì, si va a parlare delle genealogie intricate, di (infinitesimali) cambi nei meta e nei micro plot, il resto, come nella discussione di qui sopra era relegato alle note en passant.

Di solito a me da fastidio accostare le epopee alla letteratura fantasy o comunque moderna ma curiosamente le reazioni dei due tipi di pubblico sono molto simili se non proprio identiche perciò mi sorge spontanea una domanda: ma se fossero quelli che vengono considerati difetti della letteratura fantasy a costituire in realtà i suoi pregi?

Perché tipo in un contesto completamente diverso stavamo a parlare delle lunghe descrizioni, ovvero la Terra dei Lestrigoni, la grotta di Polifemo con le capre e i formaggi, il palazzotto di Circe, l'isola di Ogigia e quella dei Feaci.

La scrittura delle epopee antiche non è per nulla coinvolgente e Omero, in specie nell'Odissea, descrive con cura solo la superficie delle cose, i sentimenti dei vari personaggi si vedono solo in filigrana e tal volta sono, volutamente, ambigui e così è tutto l'epos ben che Virgilio abbia una certa tendenza al melodramma antelitteram...

E se le lunghe descrizioni, le trame incasinate e i pipponi piacesse a un pubblico che alla fine non gioca di ruolo? Mi è venuto questo dubbio perché so che quei tizi lì mi considerebbero un satinista TM se gli dicessi che gioco ai gdr, giuro.
« Ultima modifica: 2015-05-30 21:35:33 da Davide Alberici »

Lorenzo Gatti

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Re:"Migliorare" il fantasy, si potrà?
« Risposta #1 il: 2015-06-07 15:28:30 »
Questa mattina ho incontrato dei miei antichi condiscepoli ai tempi delle scuole non erano nerd e non lo sono manco adesso e infatti si è andato a parlare di letteratura antica: fatiche di ercole iliade, odissea, iliade... Se non che alla fine della fiera quello che acchiappava del discorso erano le geneologie, i regni, come morivano i vari personaggi.

Ma queste cose sono la sostanza della storia, i fatti; è normale che siano interessanti. Non a caso sono anche il contenuto di un gioco di ruolo, per esempio non un "pippone" in dettaglio, ma un evento: "X convince Y a fare Z facendo appello al suo onore e senso del dovere".

Mettiti nei panni di un aedo a cui chiedono di raccontare, ad esempio, la storia delle dodici fatiche di Ercole: per fare bella figura quello che devi ricordarti è cosa ha fatto Ercole e come gli è andata, mentre le lunghe descrizioni e i dialoghi (per esempio, esagerare con la sporcizia delle stalle di Augia) sono un vestito con cui ornare la storia; ci sono molti modi per raccontarla bene coinvolgendo il pubblico, e la gerarchia tra la storia e le parole è chiara per tutti (soprattutto per i nerd di tutte le epoche).

Non a caso ci sono poemi epici e cavallereschi (o anche libri della Bibbia) che non si fanno problemi a includere nudi elenchi di genealogie, successioni, censimenti, inventari, chi ammazza chi in una battaglia, risultati di tornei, eccetera; non abbellire i fatti con parole in eccesso è una scelta stilistica del tutto legittima.

Invece non funziona, o piace alla gente stupida e ignorante, il contrario: fornire descrizioni, melodramma ecc. a prima vista efficaci ed emozionanti senza una storia sensata sottostante.
Per esempio, quando improvvisamente i vampiri e le streghe di Anne Rice infrangono senza ragioni valide le leggi fondamentali della fisica e lei non se ne rende conto, io apprezzo il romanzo quanto una passeggiata in cui un piccione mi centra, ma per una vasta fetta di pubblico evidentemente sono accattivanti momenti fantasy.

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