Chiacchieriamo > Generale
Cosa se ne fa la gente oggi delle avventure prefabbricate?
Davide Alberici:
Riporto un caso che è successo a me:
Ho pubblicato un dungeon, generico, senza incipit, in pratica era un castello in rovina con delle stanze descritte, via MP, perché in chiaro non lo dicono mi sono arrivate le seguenti critiche
1) Manca l'incipit. In realtà l'incipit non lo segue mai nessuno.
2) Non c'è l'obbiettivo. In realtà poi lo cambiano tutti. Via MP ho spiegato: lo trova il GM, oppure si accorda coi giocatori: vuole prendere un oggetto particolare? Vuole ammazzare\ liberare un PNG? Altro? Se lo decidono per conto loro. Come si fa realmente, come si fa' da circa venti o trent'anni.
Ma se lo dici papale papale sei un eversore. Mi sfugge questo meccanismo psicologico. ...E soprattutto i suoi moventi.
E mi tornano in mente gli anni novanta. ...In realtà i canoni ufficiali erano una pigliata per il sedere e tutti taroccavano variamente il regolamento di AD&D, ma non perché non funzionasse, no, eh, stiam parlando di AD&D 2ed, modificavano il regolamento per "avvicinarlo alle cronache" o "alla pentalogia" o "all'opera di Greenwood". Insomma se le erano inventate tutte pur di non dire che tutto il bailamme di features inutili non lo volevano.
Qui lo stesso.
Lo fanno tutti ma in privato non lo ammettono.
Ma esiste una spiegazione a questo insieme di fatti?
Niccolò:
si. si chiama "settarismo"
Palin Majere:
La spiegazione è semplice ma non accettata:
* Gioco a un gioco che funziona male “perché ci giocano tutti”
* Funziona male quindi lo cambio, ma non con un altro gioco, con regole fatte da me
* Continuo a dire che sto cambiando il gioco “seguendo le regole” (non è difficile, c'è la regola zero, anche dire “sei morto!” fa parte delle regole)
* Giammai posso cambiare quel gioco! È er mejo gioco der monno!
* Goto 1
Lorenzo Gatti:
Un motivo piuttosto valido per usare un'avventura già pronta invece di partire da un foglio bianco (mi riferisco ovviamente a giochi in cui si presuppone di preparare parecchio, non a quelli progettati per improvvisare) è che da un'avventura ufficiale ci si aspetta buona qualità e conformità alla visione degli autori, mentre un GM qualunque potrebbe commettere errori di valutazione con le regole, la difficoltà ecc., potrebbe pasticciare con l'ambientazione, e potrebbe semplicemente non avere abbastanza buone idee.
Quindi, anche senza particolari pressioni da parte dei giocatori, c'è una tendenza piuttosto naturale a limitare le creazioni originali a modifiche poco rischiose di un'avventura già pronta; naturalmente il limite di cosa ci si sente di modificare varia moltissimo di caso in caso.
Salkaner il Nero:
Sinceramente... sono apssati non meno di 20 anni dall'ultima volta che ho diretto un'avventura prefabbricata, almeno se escludiamo quelle di comitato.
Qualche volta mi capita di leggerne qualcuna e traggoun paio di idee o di location.
Poi, per quello che è il mio modo di dirigere, non sapre cosa farmene. Io in genere non ho la più pallida idea di come andrà un'avventura...
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