Autore Topic: [Sagas of the Icelanders] Westward – 16ª sessione  (Letto 1991 volte)

Daniele Di Rubbo

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Questo è l’actual play della mia sedicesima sessione di “Sagas of the Icelanders: Westward”. Di séguito potete recuperare quelli delle sessioni precedenti:
Qui, invece, potete visualizzare altre risorse utili per la comprensione dell’actual play:


Mossa di inizio sessione generale

Dopo un breve riassunto della sessione precedente, siamo passati alla mossa di inizio sessione.

Nikitas ha deciso di cambiare la relazione di Skallagrim con Ulf (“Voglio portarlo dalla mia parte”) in una con Njal (“Voglio che si fidi di me”). All’inizio della sessione, non aveva relazioni marcate; durante questa sessione, marcherà anche la relazione con Gyda.

Talisa ha deciso di cambiare la relazione di Vigdis con Ingolf (“Devo tenerlo d’occhio”) in una con Njal (“Voglio che NJal abbia fiducia in me”). All’inizio della sessione, aveva marcate le relazioni con Skallagrim e con Hildrid; durante questa sessione, marcherà anche quelle con Harek e con Njal, ottenendo un avanzamento. Userà questo avanzamento per cambiare il proprio libretto in quello dello huscarl (alla fine dell’actual play, approfondirò questo passaggio).

Francesca ha deciso di cambiare la relazione di Hildrid con Skallagrim (“Vorrei aiutare Skallagrim a raggiungere il suo scopo”) in una relazione con Ari (“Vorrei aiutare Ari ad integrarsi nella casa”). All’inizio della sessione, aveva marcate le relazioni con Vermund e con Ingolf; durante questa sessione, non marcherà altre relazioni.


Mosse di inizio sessione dei personaggi

Passiamo alle mosse di inizio sessione dei personaggi.

Nikitas tira Man’s work per Skallagrim e ottiene un 8. Poi tira anche Slaveowner, spendendo e tirando +2 cibo, e ottiene un 13. Skallagrim ha 4 lavoro da spendere. Durante la sessione, spende 2 lavoro e 2 pecore (che scendono da 8 a 6) in cambio di 2 cibo.  Il restante 2 lavoro viene speso per 1 paglia e 1 legna.

Francesca tira Running the house per Hildrid e ottiene un 7. Come di consueto, siccome i PG sono pieni di legami gli uni con gli altri, chiedo se qualcuno voglia aiutarla, e Talisa risponde alla chiamata spendendo 3 legami e descrivendo come Vigdis stia continuando ad aiutare Hildrid in casa e col neonato Loki. Hildrid si segna 1 argento.

Qui mi ero anche segnato di chiedere a Vigdis come avesse visto la nascita di un Loki sfigurato, ma poi mi sono dimenticato di fargliela. Vedrò, se avrà senso, di recuperare questa domanda più avanti.


Considerazioni iniziali

Avevamo terminato la scorsa sessione con Vigdis che mentiva al nipote Njal per farlo andare da ostaggio ignaro presso Ulf, facendolo passare per ospite. Skallagrim, invece, sarebbe dovuto andare da Gyda ad avvisarla di questa evoluzione. Nikitas sperava di scamparla, ma gli avevo già detto che avrei ripreso da lì: era una scena troppo importante per saltarla.

Inoltre, prima di iniziare a giocare le scene, Nikitas mi chiede che cosa dovrebbe fare per creare una struttura templare vera e propria, sfruttando la mossa Expansion. Lo interrogo un po’ e scopro che vorrebbe una cosa particolarmente ben fatta, come credo non ne siano mai state fatte in Islanda. Di fatto si tratta di una sorta di edificio in pietra per ospitare quelle che potremmo chiamare delle terme, oppure dei bagni, sfruttando il fatto che lì ci sia dell’acqua termale.

Sono abbastanza sicuro che in Islanda non sia mai stato fatto (storicamente parlando) nulla di simile, ma noi siamo qui proprio per raccontare la saga di questi personaggi, che possono essere straordinari in modi in cui quelli delle saghe reali non lo sono mai stati. Per questa ragione, dico a Nikitas che per fare una cosa del genere dovrà spendere 3 lavoro e una stagione di tempo. È un bell’esborso di tempo e risorse ma, alla fine, in tutta Islanda nessuno potrà dire di avere un tempio più bello del suo.


1ª scena: Skallagrim parla con Gyda della permanenza di Njal in casa di Ulf

Imposto la scena. Skallagrim entra in casa e trova Gyda che fila la lana. Introduce immediatamente il discorso, andando al punto. Sùbito guarda nel cuore della moglie e chiede “Come posso fare per dirglielo senza litigare con lei?” e io gli rispondo che Gyda non sembra intenzionata a litigare con Skallagrim; al massimo si prenderà un rimproverò.

Skallagrim procede e, infatti, la moglie lo rimprovera e basta. Skallagrim sembra irritato dal rimproverò perché sa che le parole della moglie sono veritiere. Gyda lo mette davanti a una domanda difficile da schivare: “Come l’avresti presa se tuo padre ti avesse mandato ostaggio? Che ne sarebbe stato del tuo onore, e di quello della tua famiglia?”.

Faccio notare a Nikitas che l’onore di Skallagrim potrebbe essere in questione. Siccome siamo tutti d’accordo sul fatto che lo sia, Nikitas tira, ma se la cava con un 10, respingendo il rimproverò di Gyda. Tuttavia, il giocatore tiene a precisarlo: questo non significa che stia bene con la sua coscienza.

Skallagrim sta per lasciare la casa, ma Gyda gli dice un’ultima cosa: “Una figlia l’hai persa per mare e te l’anno strappata gli dèi. Ora ti rimane un figlio solo; vedi di non perderlo per tua scelta”.

E taglio la scena.


2ª scena: Hildrid, a casa con Ari, riceve una visita da Helga

Prima di aprire questa scena, mi sono consultato con i giocatori e abbiamo capito che ci sarebbe interessato vedere Hildrid alle prese con Ari, il thrall affittato da Vermund, considerando anche che Hildrid si era appena segnata una relazione con lui.

Hildrid è in casa e ha in braccio il figlio Loki. A un certo punto, sente il rumore di cose che cadono e di Ari che si lamenta, come se qualcosa gli fosse caduta addosso.

Va a controllare e lo trova nel locale per gli attrezzi dei campi: li ha fatti cadere per errore e li sta rimettendo a posto. Appena nota che la padrona lo sta osservando, corre a scusarsi per l’incidente, intimorito da una possibile punizione. Hildrid si mostra comprensiva e, alla fine, si rassegna al fatto che Ari la tratti con deferenza eccessiva, e gli ordina di andare a lavarsi e di riposarsi. Ari, ovviamente, obbedisce.

Qui potrei anche chiudere la scena, ma decido di ravvivarla con un arrivo inaspettato. Passa qualche minuto e Ari arretra rispetto alla porta della casa e avvisa Hildrid che sta arrivando “la strega”.

Ovviamente, quando la donna controlla, trova davanti a sé Helga, che saluta e chiede di entrare in casa. Dopo aver ricevuto il permesso, si reca da Loki e lo guarda con occhi pieni di orgoglio, congratulandosi per la sua bellezza.

La cosa sembra sospetta a Hildrid, siccome il figlio è sfigurato su metà corpo, e pensa che Helga le stia nascondendo qualcosa. Vorrebbe guardare nel suo cuore, ma si accorge che non ha legami con lei; tuttavia le ricordiamo che anche la mossa Scrutinising eye non è una brutta scelta per questa situazione. Tira, ottiene un 8 e mi chiede “Cosa mi sta nascondendo?”.

Io chiedo a Francesca: “Secondo te cosa ti sta nascondendo?”.

“Non so… una qualche profezia?”.

L’idea mi piace e decido che è così. Dico a Francesca che c’è chiaramente sotto una qualche profezia, ma Helga non la rivela e sta sul vago: “Non dovresti essere scontenta della nascita di questo figlio: porta un nome importante, Loki, ed è stato toccato dalla dea Hel”.

A Hildrid questa risposta vaga non sta bene: vuole assolutamente conoscere la profezia e tira Strong-headed, ottenendo un +1 prossimo per scoprirla. Torna all’attacco con Helga, dicendole con tono perentorio che vuole sapere la verità.

Helga cede e le rivela la profezia: “È stato predetto che colui che da sette morti è nato sette volte sarà dato per morto e sette volte dovrà tornare; solo l’ottava sarà davvero morto”.

Colgo l’occasione per spiegare a Hildrid che la profezia è chiara: la famiglia di Ingolf era composta di sette membri più Ingolf. Tutti e sette sono periti durante un rigido inverno di molti anni or sono. Ora, Loki pare che sia stato toccato dalla dea Hel, figlia del dio Loki, e, esattamente come ella, anche lui è sfigurato per metà del corpo. La profezia dice che Loki verrà dato per morto per sette volte, ma per sette volte non sarà davvero morto e tornerà a casa. Solo l’ottava volta che si dirà che è morto egli sarà morto per davvero.

Giusto per chiarezza, questa profezia l’ho inventata sul momento (così come il fatto che i membri morti della famiglia di Ingolf fossero sette). Mi sembrava una cosa molto figa da introdurre in gioco e mi pare che in effetti sia stata accolta con entusiasmo.

La scena continua col dialogo tra le due sorellastre, mentre Ari è nascosto nell’angolo impaurito da Helga, che fa anche apposta a spaventarlo. Helga rimprovera la sorellastra per non averla avvisata della nascita del nipote (lasciando intendere che anche lei sa che sono sorellastre), ma Hildrid la assicura che non è stato fatto di proposito. Helga risponde dicendo che vuole crederle e che pensa che solo il futuro rivelerà se le sue parole di affetto sono veritiere oppure di circostanza.

Poi chiudiamo la scena.

Daniele Di Rubbo

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Re:[Sagas of the Icelanders] Westward – 16ª sessione
« Risposta #1 il: 2015-04-23 19:09:26 »
3ª scena: Vigdis va a trovare la madre Jorunn per un ultimo saluto

Talisa vuole una scena in cui Vigdis va a trovare sua madre Jorunn, e chi sono io per negargliela?

Descrivo come, durante gli ultimi chilometri del viaggio a piedi nelle terre dalla parte di Harek, sempre più uomini abbiano preso a osservarla e a seguirla. Quando arriva alla casa della madre, dietro di sé c’è un gruppetto di uomini, che non ha ancora osato attaccarla, ma che la sorveglia da vicino. Vigdis dice che, siccome non fanno niente, li ignora ed entra nella casa di Harek e Jorunn, che un tempo era sua e di Olvir.

Jorunn sta provando un ricco vestito, dono di Harek, che viene sicuramente dalla terraferma. Ha attorno a sé delle serve che la aiutano a provarlo e davanti a sé Harek col viso soddisfatto.

Quando la presenza di Vigdis viene notata, Harek sbotta: “Ha un bel coraggio la figlia di Snorri il Bianco a farsi vedere presso la mia casa, dopo che tutti sanno che si sta muovendo per fare guerra contro di noi!”.

Vigdis vuole correre ai ripari e stare da sola con sua madre, per cui studia una strategia guardando nel cuore di Harek e chiedendo “Come posso far sì che mi lasci in pace con mia madre?”. Io rispondo che deve appellarsi alle leggi dell’ospitalità filiale: neanche Harek le infrangerebbe in questo contesto, ma solo perché è in pubblico e deve salvare le apparenze.

Vigdis si appella alle leggi dell’ospitalità filiale e dice che quella casa è anche di sua madre e lei è venuta in pace a portarle un saluto. Harek la asseconda e comanda che coloro che gli sono amici escano con lui dalla casa, poiché non starà nella stessa casa di Vigdis la Bianca, che gli ha recato dolore col suo comportamento.

Quando Vigdis è finalmente da sola con la madre Jorunn, tra le due c’è un momento di vera intimità e sincerità, forse come mai lo abbiamo visto. Vigdis rivela il vero motivo della sua visita: tra poco sarà guerra e le sue parole, dette alla madre prima del matrimonio, sono ancora vere; qualora fossero finite da parti opposte, questo non avrebbe frenato la figlia dal fare guerra al nuovo marito della madre. Quindi Vigdis ora è qui per salutare Jorunn, forse per l’ultima volta, perché non è detto che ci saranno altre occasioni per farlo.

Allo stesso modo, Jorunn è commossa e cala la maschera: dietro alle sue ambizioni, ella ama ancora sua figlia (e come potrebbe una madre non amare l’unica figlia?). Dice che la guerra le ha portato via il marito e che teme che le porti via anche la sua unica figlia.

La scena si conclude in un abbraccio, che è anche un sincero commiato tra figlia e madre.


4ª scena: Skallagrim e “le donne al parlamento”

Prima di iniziare questa scena, mi consulto con Nikitas per sapere se ha qualche richiesta particolare. Mi dice che gli piacerebbe, prima o poi, ma non ora, vedere in gioco la mossa Legal council del Goði, ma ora come ora,  tra i pensieri di Skallagrim, ce n’è uno che non dovrebbe farlo dormire la notte: la visione avuta dal Pozzo sul Niflheim e la profezia dell’attacco dello jarl Snorri il Saggio.

Impostiamo questa scena: Skallagrim e Ingolf sono presso il tempio e Ingolf sta parlando a Skallagrim di come dovrebbe essere fatto secondo lui questo nuovo tempio in pietra che il cognato vorrebbe costruire.

Skallagrim aveva anche dato parola alle donne libere della sua casa di raggiungerlo presso il tempio, per parlare di cose importanti. E quindi arrivano tutte assieme Gyda, Hildrid e Vigdis. Ingolf si sente imbarazzato e “preso in trappola” per essere stato chiamato a far parte di un “parlamento” di donne e uomini assieme, ma non si sottrae al suo impegno e rimane a giocare le sue carte.

Skallagrim parla ai suoi fedelissimi della visione che ha avuto dagli dèi e li avvisa dei suoi trascorsi con Snorri il Saggio e del fatto che andrebbe evitato il fatto che scenda in guerra contro di loro al fianco di Harek. Skallagrim tira per considerare una situazione difficile, ottiene un 10 e mi fa due domande: “Qual è il massimo che posso ottenere da questa situazione?” e “Quali insidie mi sono state tese?”.

Alla prima, rispondo che ha due modi per uscire da questa situazione cercando di guadagnarci qualcosa: nel primo caso, dovrebbe mandare un regalo principesco (8 argento) a Snorri il Saggio e appianare la loro vecchia incomprensione, sperando che Snorri se ne stia fuori da questa situazione; nel secondo caso, non solo dovrebbe appianare l’attrito col dono, ma anche cercare di portare Snorri dalla sua. Ma questo richiederà che gli faccia anche un grosso piacere, come per esempio fare qualche scorreria per lui.

Alla seconda, rispondo dicendo che alcuni uomini che afferiscono al suo tempio gli hanno riportato che verso est, dalle parti del fiordo dove sta la casa di Harek, si muovono delle navi che tengono sotto controllo il traffico da e per la zona verso ovest, dove sta Skallagrim. Quelle navi sono state messe lì di sicuro per assicurarsi che Skallagrim non mandi nessuna ambasceria da Snorri il Saggio.

Skallagrim apre la sua mente ai suoi amici e parenti, e li mette a parte delle cose che sa. La sua idea sarebbe quella di mandare un grande regalo a Snorri il Saggio via mare. I suoi parenti sono concordi. Ingolf si dice pronto a partire: l’unica cosa che lo trattiene è il lasciare sola la moglie per tanto a lungo, essendogli appena nato un figlio. Gyda rivela di essere nuovamente incinta di Skallagrim e di non poter partire per questo. Vigdis, da ultima, si mostra volenterosa di partire per questa missione. Ci sono alcuni dubbi su come Snorri potrebbe accogliere un’ambasceria guidata da una donna, ma abbiamo già visto in passato Vigdis fare ingoiare i pregiudizi ai maschietti, e di certo potrebbe farlo ancora.

Skallagrim dice che chiamerà a raccolta i suoi fedeli per raccogliere tutte le ricchezze necessarie, che sono un bel po’. Nikitas dice che Skallagrim lascia intendere che gradirebbe anche l’aiuto della ricchissima Hildrid, ma non lo ammetterà mai ad alta voce. Tuttavia Hildrid si fa avanti e propone di mettere la parte di argento che manca per arrivare a un dono principesco: quindi Skallagrim metterebbe 4 argento e Hildrid metterebbe i 4 argento che mancano per arrivare a 8. Francesca precisa che Hildrid lo mette giù come una specie di prestito. Nikitas e Francesca si tolgono 4 argento a testa: Skallagrim va a 0, Hildrid va a 3.

Skallagrim precisa che non vorrebbe mai mandare dell’argento grezzo in dono, e dice che vorrebbe fare in modo di procurarsi una spada degna di un grande eroe. Ingolf si fa avanti e dice che potrebbe chiedere allo stesso fabbro che fece la spada di suo nonno e dal quale si è recentemente recato per farle rifare il filo. Questo fabbro è sempre rimasto dietro le quinte, ma adesso ci sta che entri in azione. Chiedo a Talisa di scegliere un nome per il fabbro e lei sceglie Skeggi il Bello. Mi limito ad aggiungere che abita vicino a Reykjavík, il fiordo presso il quale si tiene l’Althing, e che si dice sia il fabbro più bravo di tutta Islanda e che sappia lavorare magistralmente l’acciaio franco.

Ingolf riceve mandato da Skallagrim di recarsi da Skeggi il Bello per commissionarli la spada, e noi chiudiamo la scena.


5ª scena: Vigdis e Skallagrim vanno a trovare Njal

Ormai si era fatta una certa ora. Noi sapevamo che Talisa e Nikitas avrebbero voluto una scena nella quale si recavano a salutare Njal, “ospite” presso Ulf. Ci consultiamo per vedere se reggiamo un’altra scena e, essendo tutti d’accordo, decidiamo di giocarla, in modo da iniziare la prossima sessione non avendo situazioni impellenti da risolvere e con Vigdis già passata al ruolo di huscarl, e quindi nelle condizioni di poter guidare una spedizione per mare verso la Norvegia per incontrare Snorri il Saggio. Infatti le mancava soltanto di marcare la relazione con Njal per fare l’avanzamento.

Vigdis e Skallagrim arrivano presso la casa e il tempio di Ulf, alla convergenza tra i due fiumi che scendono a valle. Lì trovano una nave da spedizione, un drakkar, che sta venendo preparato e riparato per la bella stagione, nella quale si fanno le spedizioni per mare. Infatti, avevamo detto da tempo che Ulf ha al suo servizio e paga degli uomini perché facciano spedizioni estive.

Su quel drakkar c’è anche Njal, che sta lavorando alla sua riparazione. Quando lo dico, Nikitas mi chiede se lo stia prendendo in giro: obietta che suo figlio è un ospite e che non dovrebbe essere messo a lavorare. Io gli dico che ho fatto questa scelta perché è vero che è ospite, ma noi sappiamo che è anche un ostaggio. Inoltre, anche a casa sua, Njal si è sempre dato da fare, ed è difficile che qui non faccia niente, anche perché formalmente Njal è qui per imparare da Ulf e dai suoi uomini il mestiere del goði e del guerriero, e non per stare in vacanza.

Njal vede il padre e la zia e gli corre in contro per salutarli. Interrogato su come stia, risponde che le cose non vanno male; ha solo addosso questa sensazione di stranezza e dice che Ulf ha molti servi, che tratta col pugno di ferro e, siccome Dalla è una ex serva, teme che il suo ruolo venga confuso da Ulf. Skallagrim assicura al figlio che farà in modo che il ruolo di Dalla chiarito e si reca a parlare con Ulf.

Njal rimane da solo con Vigdis e la porta sul drakkar. Lì le presenta Olaf Senzabarba, uno huscarl al servizio di Ulf e capo di spedizioni da bottino. Olaf ha una quarantina d’anni e diverse cicatrici sul volto; la sua testa è leggermente deformata, come se si fosse rotto le ossa craniche e queste si fossero saldate male. Evidentemente ha visto molte battaglie e si è salvato dalla morte per miracolo. Nota: questo personaggio è emerso al volo.

Vigdis ha modo di parlare col nipote Njal e guarda nel suo cuore chiedendo “Cos’hai intenzione di fare?”. Io rispondo dicendo che Njal sta cercando di imparare il più possibile sulle spedizioni, da Olaf, e sul mestiere del goði, da Ulf. Ma la sua preoccupazione fondamentale è cercare di prepararsi per essere un guerriero, perché vuole avere un ruolo da vero uomo nella guerra contro Harek.

Vigdis è orgogliosa del nipote, gli rivela le ultime notizie e il fatto che dovrà partire per la Norvegia. Si capisce che Njal vorrebbe andare con lei, ma lei non glielo chiede e Njal non chiede di partire con lei. Njal sembra ignaro di essere un ostaggio e Vigdis capisce che, quando lo scoprirà, la sua fiducia nella sua famiglia si frantumerà in tanti piccoli pezzettini. Ma come dirglielo ora? Njal potrebbe sbottare e mandare all’aria l’accordo con Ulf… Vigdis è tormentata: dire la verità al nipote e farsi odiare ora, o non dirgliela e farsi odiare per sempre?

Alla fine non ce la fa: non dice nulla al nipote, e io passo a vedere l’incontro tra Ulf e Skallagrim all’interno della casa.

Skallagrim saluta Ulf, che lo accoglie come si confà a un alleato. Per prima cosa, lo aggiorna sulla rivelazione che Harek il Senzadio ha intenzione di chiedere aiuto a Snorri il Saggio. Ulf è turbato e ascolta la proposta di Skallagrim, che gli confessa che sta cercando di mandargli un dono principesco per disinnescare questa bomba. Ulf è al corrente delle navi di Harek che sorvegliano i mari e Skallagrim gli lascia intendere che si aspetterebbe che sia lui a fornire la nave per la spedizione in Norvegia, perché per costruirne una nuova ci vorrebbe molto tempo. Ulf non si tira indietro e dice che la nave ce la metterà lui e, se Skallagrim manderà Vigdis come suo capitano, Ulf manderà Olaf Senzabarba come suo capitano, uomo esperto di spedizioni e di mare (poco prima, da una domanda a Vigdis, avevamo appreso come lei non fosse mai stata a fare spedizioni per mare).

Ottenuto questo sigillo di alleanza, Skallagrim passa a illustrare a Ulf il fatto che Dalla non sia una schiava, bensì una schiava liberata, la moglie di suo figlio e la madre del suo suo legittimo nipote, e che pertanto si aspetta che venga trattata come libera e non come schiava. Ulf chiarisce che questo è esattamente ciò che sta succedendo; si limita solo a precisare che, secondo le leggi, perché suo nipote venga trattato come uomo libero, raggiunta la maggiore età, dovrà giurare sotto l’armilla del goði (questa è un’informazione che lessi tempo fa su un articolo; mi sembrava carino portarla in gioco per far pesare la segregazione tra i ceti sociali e quindi la situazione difficile nella quale Njal si è messo a causa del suo amore).

Skallagrim guarda nel cuore di Ulf e chiede “Sta dicendo la verità su come tratterà Dalla?”. Io rispondo: “Guarda, ti accorgi che la cosa lo scoccia e che probabilmente, fino ad ora, c’è stata qualche ambiguità sul ruolo di Dalla. Ma, siccome vuole evitare incidenti diplomatici con te, sta’ pur sicuro che asseconderà questa tua richiesta, anche se lui segretamente la disprezza, così come disprezza tutti gli schiavi e gli ex schiavi. Ovviamente lui, all’apparenza, si mostra tutto premuroso e non farebbe destare alcun sospetto in quel senso. Ma questa è la verità su ciò che pensa”.

Skallagrim è soddisfatto dalle rassicurazioni di Ulf e noi tagliamo la scena e concludiamo la sessione.

Prima di chiudere, Talisa fa il passaggio di libretto a huscarl. Normalmente non sarebbe possibile per una personaggio femminile prendere il ruolo di un libretto maschile, ma Vigdis ha parlato in mezzo a un’assemblea di guerra di uomini e ha tirato e avuto successo su Rebellious: il fatto che venga accettata come “uomo d’arme” è una cosa che, ora come ora, ci sta da fiction.

Seguiamo le indicazioni della mossa per quando cambi il ruolo del tuo personaggio e Vigdis acquista due mosse dello huscarl: Viking, che le occorre per condurre spedizioni estive per mare (mossa a cui faceva la corte da tempo), e Berserker, che le permette di sbaragliare un gran numero di nemici combattendo bestialmente.


Considerazioni finali

È stata una bella sessione. Mi dispiaccio solo un po’ di non essere riuscito a portare in gioco qualcosa di più interessante nell’interazione tra Ari e Hildrid, che ho inavvertitamente trasformato in un’interazione tra Hildrid e Helga (se volete, è stata anche un’interazione molto interessante).

Notate come con Njal stia comunque andando con i piedi di piombo: ho dato un’altra occasione a Vigdis e a Skallagrim di riprendersi la fiducia di Njal per i capelli, ma anche questa volta sono state fatte altre scelte. Da questo momento in avanti, mi prendo la libertà di esasperare la situazione a piacere.

Notate come i personaggi stiano andando a occuparsi di “politica internazionale” e come la guerra con Harek sia sempre più vicina. Credo che nella prossima sessione ne vedremo delle belle.