[continua, per l'ultima volta. Giuro.]
Riprendiamo quella che sarà l'ultima sessione del mistero, che il keeper ha ancora prese per darmi -1 ai tiri. Il maledettt!
Mentre Alina confabula con Diego in cucina e Aleksei si è proposto per parlare con Yelena, la ragazza senza occhi che vaga per casa come uno spettro, Anastasia e Viktor tornano a fare il punto della situazione.
Ormai hanno tutti i pezzi del puzzle, tranne uno.
Non sanno con chi, Khlamushka, abbia stretto il primo patto che gli permette di rimanere sulla terra.
Tra una proposta e l'altra per cercare di capire come rintracciarlo, Ani suggerisce di provare a fare un incantesimo di localizzazione. (cioè adattare il “vedere in un altro luogo” all'uso del pendolo, piuttosto che avere visioni mistiche o mandare ancora refoli di vento a fare da videocamere. Tanto per cambiare un pò
Il necessario in casa ce l'hanno. Una mappa, una catenina con una croce d'oro da far oscillare come un pendolo, candele, ed esperti di magia! Cioè, Viktor è per metà magico!
Una volta capito dove cercare, possono recarsi sul posto, recuperare le ultime informazioni e annichilire il potere del primo patto.
Vik chiede ad Ani se vuole occuparsene lei, lui le starà accanto.. e perché no? La scrittrice accetta, è anche un modo per mettersi in gioco in un modo diverso dal solito.
(e io ammetto che, siccome da BG lei conosce i mostri e la magia, ma non la pratica abitualmente perché ha solo nozioni teoriche impartite tramite racconti e aneddoti dei nonni, non mi sono fatta intimorire dal -1 in weird e c'ho provato. Con la solita fortuna che mi contraddistingue ai dadi, ottengo l'ennesimo sei. È frustrantissimo, mioddio. Un passo dal successo, ma non lo è. E macino fallimenti come piovesse!)Anastasia ci mette davvero tutto il proprio impegno, ma forse non è abbastanza sicura di sé, chissà.. sta di fatto che le energie che incanala non bastano e il pendente oscilla senza una vera e propria direzione. Allora Viktor si adopera per darle una mano, infonde in lei un po' della propria energia
(e Francesca tira aiutare e mi riesce a dare il +1 di cui necessitavo) e sembra che finalmente l'incantesimo sia riuscito, quando all'improvviso si apre la porta della camera di Anastasia, stanza in cui poco prima Diego si era ritirato in preda ad un proprio chiaro (
ad Ani) momento di sconforto da drama queen, e ne esce Khlamushka che fa il suo ingresso in salotto come una Diva del cinema. Splendido splendente, proprio.
(Il keeper decide che è il momento opportuno per usare una delle prese, annulla praticamente il +1 dato dall'aiutare e rende vano l'incantesimo, portando direttamente Khlamushka dai cacciatori. Nel salotto di Anastasia! Vi giuro, è stato un colpo al cuore. Un maledetto mostro che esce dalla camera da letto! Ma che diamine! Il “posto sicuro” è diventato un porto di mare. Comunque è stata una mossa saggia, ci ha portati allo scontro decisivo.)Wait. In camera c'era Diego! Che ansia!
Mentre gli altri tre si adoperano per distrarre e trattenere Khlamushka, Anastasia attraversa velocemente il salotto e si lancia verso la porta della propria camera da letto.
Oltre l'uscio si intravede un cunicolo delle fogne e delle sagome non proprio raccomandabili si stanno avvicinando all'apertura per uscire dalle fognature ed entrare in casa. Ehnnò!
Armata di un grosso libro preso da uno scaffale del salotto, prende letteralmente a librate le mani artigliate che si aggrappano alla porta per uscire, così da scrostarle dallo stipite e poter chiudere la porta velocemente.
(se non ricordo male le dinamiche, a questo punto il keeper mi ha chiesto un tiro di agire sotto pressione per riuscirci. E ha trasformato il mio 10 in un 7/9 usando l'ultima presa utilizzabile per darmi un -1. ciò significa che mi deve dare una brutta scelta. Ad ogni modo mi dice che “chiudi senza problemi la porta, ma vedi Diego nel cunicolo e se la chiudi.. chissà..!”. Damn. Ho la chiara e netta percezione che la salvezza di Diego sia DECISAMENTE una priorità per Anastasia. Quindi indugia.)
Mentre si allunga a stringere la maniglia della porta, Ani vede che Diego è là, qualche metro più avanti, sperso nel cunicolo. E rasentando la crisi di nervi, temporeggia e lo chiama. Urla, a dire il vero. Starnazza in preda al panico.
Serve a poco che Alina le dica che le Ombre possono trarre in inganno prendendo la forma e la somiglianza di persone care. Quello è Diego, e Diego deve uscire e stare vicino a lei. Nella parte “sicura” della porta. Poi, oh, se si rivela essere un mostro lo piglierà a librate. Ma non sente ragioni di sorta.
Fortunatamente Diego è Diego, ed è spaventato quanto Anastasia
(anche se per motivi diversi) e nel momento stesso in cui l'Agente rientra in salotto, Ani chiude la porta e ci si appoggia con la schiena, subito imitata da Diego che la aiuta a tener chiuso l'uscio mentre dall'altra parte si sentono passi, colpi e tentativi di aprire la porta.
Hiiiissssh! Schifezze!
Ok, forse è il caso di provare a chiudere la porta in modo definitivo, sfruttando un momento di tregua dal dover tenere la porta con il proprio peso, quando Alina li aiuta mettendo un mobiletto davanti alla porta a fare da blocco improvvisato.
Anastasia ricorda che spettri, spiriti e anime vaganti vengono tenute lontane dal sale, quindi corre in cucina, si arma di sale, appunto, e poi ne versa sul perimetro della porta della camera da letto recitando una sorta di filastrocca più o meno inventata, stile Charmed, per invitare le creature a stare alla larga da casa.
(un altro use magic per bloccare un luogo ad una persona o creatura. 7/9. il glitch è che ci sarà un effetto collaterale problematico.)L'energia magica vibra, sta volta la fifa deve aver messo più convinzione in Ani, e l'incantesimo fa il suo dovere. Ma lo fa “troppo”. Non solo chiude e blocca la porta della camera, ma le serrature di tutte le porte e finestre della casa si bloccano, chiudendoli dentro il salotto come sardine in scatola.
Almeno è un open space abbastanza ampio.. meh.
Evidentemente non importa che lo spazio fruibile da ogni presente sia più che abbondante, al momento. Le vie di uscita bloccate fanno sentire pressione a Viktor, che stava cercando di visualizzare l'ubicazione esatta della pergamena contenente il primo contratto siglato da Khalamushka, e che improvvisamente muta in Vento, deflagrando in mille schegge di ghiaccio, e scomparendo.
L'istinto di Anastasia è di proteggere Diego da quella sorta di esplosione, l'istinto di Diego è di proteggere Anastasia da quella pioggia di schegge. E finiscono entrambi a terra, avvinghiati in un abbraccio.
(sì, forse Anastasia è poco utile nel dare il ben servito a Khalamushka, ma quando quattro pg sono nella stessa stanza e lo spazio di manovra e azione è ristretto, si rischia di pestarsi i piedi e di rubarsi spazio in scena. Ho preferito tenere lei in disparte e lasciar fare il grosso agli altri, comunque rimanendo con le orecchie tese e pronta a dare il mio apporto se necessario. Ha comunque evitato che un'ondata di mostri arrivasse a dar fastidio.)Mentre Viktor è disperso, rafforzando l'idea di Anastasia che non ci si possa fidare completamente di qualcuno che prende e se ne va, anche se prima o poi tornerà, Alina prova a raggirare il vecchio, promettendo di liberarlo se dà informazioni sulla strega che l'ha mandato.
Di nuovo Anastasia ha il sospetto che aver fatto una sfuriata sul non fare le cose senza pensare prima sia stato fiato sprecato. Perchè mettersi in pericolo, quando si può evitare? Aleksei, poi, è ferito e si sta prendendo il tempo per rimettersi in sesto.
Quindi tanto vale temporeggiare.
E si parla di Eva, sempre Eva. C'è sempre di mezzo questa Strega.
Viene fuori che sarebbe anche disposta a perdonare il Vento del Nord, se solo potesse ripagare la perdita che le ha arrecato. Insomma, chi è la persona a cui tiene di più? Sarebbe uno scambio equo, no?
Sfruttando la dipartita di Viktor e la parlantina sciolta, vomitando un po' di acidità, meglio dare dell'egocentrico mostro senza cuore a Viktor, piuttosto che svelare eventuali punti deboli del Vento.
Per altro, Anastasia davvero non è sicura di chi sia la persona a cui lui tiene di più. Non mente nemmeno.
Fortunatamente Viktor rientra, dopo aver capito che il primo contratto che Khalamushka ha stretto è stato proprio con Yelena. E quindi, trovandosi davanti a due opzioni - uccidere la ragazza per eliminare la fonte che lega il mostro alla terra o trovare e distruggere la pergamena che è stata siglata dalla ragazza senza occhi, avvolge i cacciatori e Yelena nella propria magia e li avvisa che andranno a distruggere la pergamena.
Si materializzano, praticamente, all'interno di una camera da letto chiaramente di ragazza. Viktor identifica una botola nel soffitto che porta nella “stanza delle pergamene”. Deve essere una sorta di sacca dimensionale, boh, ad ogni modo Aleksei viene fatto entrare e subito dopo anche Alina è spinta di sopra. Sono giovani e svelti, sicuramente sono più veloci dei tre adulti nel cercare quello che serve.
È tutto discretamente concitato e mentre i due adolescenti si rendono conto che trovare UNA pergamena è pressapoco impossibile, visto che ci sono scaffalature colme di rotoli che si allungano all'infinito, gli altri di sotto cercano di capire come ambientarsi nella casa per cercare eventualmente qualcosa di utile a cancellare il patto. Non è che si possa andare tutti su per la botola, insomma.
Aleksei prende la situazione in mano e, prendendo l'accendino dalla tasca dei pantaloni, semplicemente dà fuoco al primo rotolo che gli capita in mano e poi lo lancia in mezzo alle altre pergamene che avvampano come se fossero zuppe di benzina.
Alina strilla e viene calata nuovamente giù, praticamente sballottata come un sacco di vestiti, Aleksei scende subito dopo di lei e se la carica in braccio, partendo come un razzo verso l'uscita, il corridoio, le scale, l'ingresso dell'edificio e la strada stessa. Solo una volta fuori si renderanno conto che hanno appiccato un incendio e torneranno a dare una mano, chiamando anche soccorsi.
Viktor e Anastasia si guardano con aria perplessa, mentre odore di bruciato e fumo si diffondono nella stanza da letto.
Diego, che ora si trova in una situazione “umanamente risolvibile”, dimostra carattere e propone di sgomberare l'edificio. Prima portano fuori Yelena e poi si dividono i piani e fanno uscire i condomini, aiutando chi da solo non è capace di fare in fretta.
Qualche istante prima che arrivino i pompieri, di cui già si sentono le sirene in avvicinamento, vengono portati fuori le ultime persone.
È decisamente il caso di levarsi di torno, per non venir invischiati o collegati al disastro. Hanno già di che preoccuparsi per via dell'affidamento dei ragazzi.
Tornati a casa di Anastasia, si rendono conto che Khalamushka non c'è più. Sono riusciti nel loro intento, passando per la via più impegnativa, ma salvando la vita e l'anima di Yelena.
Sono state ore decisamente pesanti per Anastasia, tra autocombustione, arresto, l'arrivo di Diego e la casa invasa prima dai cacciatori con una tipa senza occhi, poi dal mostro che stavano cacciando.. e no, commenti ironici sul “mettiamo un po' a posto e poi andiamo a casa” di Viktor (anche se magari volevano essere realmente di supporto) fanno solo sbroccare di nuovo la scrittrice.
Ma se ne vadano al diavolo.
Anche Aleksei pare non aver capito nulla del discorso sul pensare prima di agire, nonostante abbia risolto la questione.
Poco male, non è la mamma di nessuno, di certo prenderà le sue personali contromisure.
È decisamente stanca, se Diego avrà domande da fare, può fargliele l'indomani.
A questo punto il mistero è finito, io mi accorgo che la mia cacciatrice si fida solo in parte dei suoi “compagni di viaggio” e non ha ben chiaro che ruolo pensano di averle affibbiato. Sta di fatto che è scontenta e frustrata.
Inoltre sente sul collo il fiato di Eva, che le toglie il sonno da troppo tempo. È ora di darle seriamente la caccia e renderla una priorità. Non fosse altro per poter fare una notte di sonno filato e risistemarsi l'umore.
I toni si sono incupiti. Ci sono lo stesso momenti di pura commedy, specialmente nelle interazioni tra pg e png, ma vengono poi scalzati da situazioni pesanti anche a livello emotivo.
Non sono una giocatrice che piange per una sessione di gioco, so fare la voce lacrimosa o raggiungere gli ultrasuoni per l'isteria se serve a dare un certo tono alla scena che sto giocando, ma non ho mai risentito al punto di elaborare così tanto i sentimenti dei miei personaggi. Però empatizzo. E le situazioni che si creano sono tutt'altro che leggere. Non so se perché a volte il fraintendimento tra personaggi si riversi anche sui giocatori stessi (e a quel punto basta farsi un paio di domande a vicenda per chiarire) o semplicemente sono io ad essere sensibile in questo periodo. Ed è plausibilissimo.
Certo è che se un personaggio non mi prende, quindi il gioco non mi diverte, non empatizzo così tanto. Quindi stiamo facendo faville!
[FINE. Contenti, eh?]