Autore Topic: [MotW] From Russia with love  (Letto 9771 volte)

Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #15 il: 2014-12-15 13:22:02 »
[continua, per l'ultima volta. Giuro.]

Riprendiamo quella che sarà l'ultima sessione del mistero, che il keeper ha ancora prese per darmi -1 ai tiri. Il maledettt!

Mentre Alina confabula con Diego in cucina e Aleksei si è proposto per parlare con Yelena, la ragazza senza occhi che vaga per casa come uno spettro, Anastasia e Viktor tornano a fare il punto della situazione.

Ormai hanno tutti i pezzi del puzzle, tranne uno.
Non sanno con chi, Khlamushka, abbia stretto il primo patto che gli permette di rimanere sulla terra.
Tra una proposta e l'altra per cercare di capire come rintracciarlo, Ani suggerisce di provare a fare un incantesimo di localizzazione. (cioè adattare il “vedere in un altro luogo” all'uso del pendolo, piuttosto che avere visioni mistiche o mandare ancora refoli di vento a fare da videocamere. Tanto per cambiare un pò
Il necessario in casa ce l'hanno. Una mappa, una catenina con una croce d'oro da far oscillare come un pendolo, candele, ed esperti di magia! Cioè, Viktor è per metà magico!
Una volta capito dove cercare, possono recarsi sul posto, recuperare le ultime informazioni e annichilire il potere del primo patto.

Vik chiede ad Ani se vuole occuparsene lei, lui le starà accanto.. e perché no? La scrittrice accetta, è anche un modo per mettersi in gioco in un modo diverso dal solito. (e io ammetto che, siccome da BG lei conosce i mostri e la magia, ma non la pratica abitualmente perché ha solo nozioni teoriche impartite tramite racconti e aneddoti dei nonni, non mi sono fatta intimorire dal -1 in weird e c'ho provato. Con la solita fortuna che mi contraddistingue ai dadi, ottengo l'ennesimo sei. È frustrantissimo, mioddio. Un passo dal successo, ma non lo è. E macino fallimenti come piovesse!)

Anastasia ci mette davvero tutto il proprio impegno, ma forse non è abbastanza sicura di sé, chissà.. sta di fatto che le energie che incanala non bastano e il pendente oscilla senza una vera e propria direzione. Allora Viktor si adopera per darle una mano, infonde in lei un po' della propria energia (e Francesca tira aiutare e mi riesce a dare il +1 di cui necessitavo) e sembra che finalmente l'incantesimo sia riuscito, quando all'improvviso si apre la porta della camera di Anastasia, stanza in cui poco prima Diego si era ritirato in preda ad un proprio chiaro (ad Ani) momento di sconforto da drama queen, e ne esce Khlamushka che fa il suo ingresso in salotto come una Diva del cinema. Splendido splendente, proprio.
(Il keeper decide che è il momento opportuno per usare una delle prese, annulla praticamente il +1 dato dall'aiutare e rende vano l'incantesimo, portando direttamente Khlamushka dai cacciatori. Nel salotto di Anastasia! Vi giuro, è stato un colpo al cuore. Un maledetto mostro che esce dalla camera da letto! Ma che diamine! Il “posto sicuro” è diventato un porto di mare. Comunque è stata una mossa saggia, ci ha portati allo scontro decisivo.)

Wait. In camera c'era Diego! Che ansia!
Mentre gli altri tre si adoperano per distrarre e trattenere Khlamushka, Anastasia attraversa velocemente il salotto e si lancia verso la porta della propria camera da letto.
Oltre l'uscio si intravede un cunicolo delle fogne e delle sagome non proprio raccomandabili si stanno avvicinando all'apertura per uscire dalle fognature ed entrare in casa. Ehnnò!
Armata di un grosso libro preso da uno scaffale del salotto, prende letteralmente a librate le mani artigliate che si aggrappano alla porta per uscire, così da scrostarle dallo stipite e poter chiudere la porta velocemente. (se non ricordo male le dinamiche, a questo punto il keeper mi ha chiesto un tiro di agire sotto pressione per riuscirci. E ha trasformato il mio 10 in un 7/9 usando l'ultima presa utilizzabile per darmi un -1. ciò significa che mi deve dare una brutta scelta. Ad ogni modo mi dice che “chiudi senza problemi la porta, ma vedi Diego nel cunicolo e se la chiudi.. chissà..!”. Damn. Ho la chiara e netta percezione che la salvezza di Diego sia DECISAMENTE una priorità per Anastasia. Quindi indugia.)

Mentre si allunga a stringere la maniglia della porta, Ani vede che Diego è là, qualche metro più avanti, sperso nel cunicolo. E rasentando la crisi di nervi, temporeggia e lo chiama. Urla, a dire il vero. Starnazza in preda al panico.
Serve a poco che Alina le dica che le Ombre possono trarre in inganno prendendo la forma e la somiglianza di persone care. Quello è Diego, e Diego deve uscire e stare vicino a lei. Nella parte “sicura” della porta. Poi, oh, se si rivela essere un mostro lo piglierà a librate. Ma non sente ragioni di sorta.
Fortunatamente Diego è Diego, ed è spaventato quanto Anastasia (anche se per motivi diversi) e nel momento stesso in cui l'Agente rientra in salotto, Ani chiude la porta e ci si appoggia con la schiena, subito imitata da Diego che la aiuta a tener chiuso l'uscio mentre dall'altra parte si sentono passi, colpi e tentativi di aprire la porta.
Hiiiissssh! Schifezze!
Ok, forse è il caso di provare a chiudere la porta in modo definitivo, sfruttando un momento di tregua dal dover tenere la porta con il proprio peso, quando Alina li aiuta mettendo un mobiletto davanti alla porta a fare da blocco improvvisato.
Anastasia ricorda che spettri, spiriti e anime vaganti vengono tenute lontane dal sale, quindi corre in cucina, si arma di sale, appunto, e poi ne versa sul perimetro della porta della camera da letto recitando una sorta di filastrocca più o meno inventata, stile Charmed, per invitare le creature a stare alla larga da casa.
(un altro use magic per bloccare un luogo ad una persona o creatura. 7/9. il glitch è che ci sarà un effetto collaterale problematico.)

L'energia magica vibra, sta volta la fifa deve aver messo più convinzione in Ani, e l'incantesimo fa il suo dovere. Ma lo fa “troppo”. Non solo chiude e blocca la porta della camera, ma le serrature di tutte le porte e finestre della casa si bloccano, chiudendoli dentro il salotto come sardine in scatola.
Almeno è un open space abbastanza ampio.. meh.
Evidentemente non importa che lo spazio fruibile da ogni presente sia più che abbondante, al momento. Le vie di uscita bloccate fanno sentire pressione a Viktor, che stava cercando di visualizzare l'ubicazione esatta della pergamena contenente il primo contratto siglato da Khalamushka, e che improvvisamente muta in Vento, deflagrando in mille schegge di ghiaccio, e scomparendo.
L'istinto di Anastasia è di proteggere Diego da quella sorta di esplosione, l'istinto di Diego è di proteggere Anastasia da quella pioggia di schegge. E finiscono entrambi a terra, avvinghiati in un abbraccio.
(sì, forse Anastasia è poco utile nel dare il ben servito a Khalamushka, ma quando quattro pg sono nella stessa stanza e lo spazio di manovra e azione è ristretto, si rischia di pestarsi i piedi e di rubarsi spazio in scena. Ho preferito tenere lei in disparte e lasciar fare il grosso agli altri, comunque rimanendo con le orecchie tese e pronta a dare il mio apporto se necessario. Ha comunque evitato che un'ondata di mostri arrivasse a dar fastidio.)

Mentre Viktor è disperso, rafforzando l'idea di Anastasia che non ci si possa fidare completamente di qualcuno che prende e se ne va, anche se prima o poi tornerà, Alina prova a raggirare il vecchio, promettendo di liberarlo se dà informazioni sulla strega che l'ha mandato.
Di nuovo Anastasia ha il sospetto che aver fatto una sfuriata sul non fare le cose senza pensare prima sia stato fiato sprecato. Perchè mettersi in pericolo, quando si può evitare? Aleksei, poi, è ferito e si sta prendendo il tempo per rimettersi in sesto.
Quindi tanto vale temporeggiare.
E si parla di Eva, sempre Eva. C'è sempre di mezzo questa Strega.
Viene fuori che sarebbe anche disposta a perdonare il Vento del Nord, se solo potesse ripagare la perdita che le ha arrecato. Insomma, chi è la persona a cui tiene di più? Sarebbe uno scambio equo, no?
Sfruttando la dipartita di Viktor e la parlantina sciolta, vomitando un po' di acidità, meglio dare dell'egocentrico mostro senza cuore a Viktor, piuttosto che svelare eventuali punti deboli del Vento.
Per altro, Anastasia davvero non è sicura di chi sia la persona a cui lui tiene di più. Non mente nemmeno.

Fortunatamente Viktor rientra, dopo aver capito che il primo contratto che Khalamushka ha stretto è stato proprio con Yelena. E quindi, trovandosi davanti a due opzioni - uccidere la ragazza per eliminare la fonte che lega il mostro alla terra o trovare e distruggere la pergamena che è stata siglata dalla ragazza senza occhi, avvolge i cacciatori e Yelena nella propria magia e li avvisa che andranno a distruggere la pergamena.
Si materializzano, praticamente, all'interno di una camera da letto chiaramente di ragazza. Viktor identifica una botola nel soffitto che porta nella “stanza delle pergamene”. Deve essere una sorta di sacca dimensionale, boh, ad ogni modo Aleksei viene fatto entrare e subito dopo anche Alina è spinta di sopra. Sono giovani e svelti, sicuramente sono più veloci dei tre adulti nel cercare quello che serve.

È tutto discretamente concitato e mentre i due adolescenti si rendono conto che trovare UNA pergamena è pressapoco impossibile, visto che ci sono scaffalature colme di rotoli che si allungano all'infinito, gli altri di sotto cercano di capire come ambientarsi nella casa per cercare eventualmente qualcosa di utile a cancellare il patto. Non è che si possa andare tutti su per la botola, insomma.
Aleksei prende la situazione in mano e, prendendo l'accendino dalla tasca dei pantaloni, semplicemente dà fuoco al primo rotolo che gli capita in mano e poi lo lancia in mezzo alle altre pergamene che avvampano come se fossero zuppe di benzina.
Alina strilla e viene calata nuovamente giù, praticamente sballottata come un sacco di vestiti, Aleksei scende subito dopo di lei e se la carica in braccio, partendo come un razzo verso l'uscita, il corridoio, le scale, l'ingresso dell'edificio e la strada stessa. Solo una volta fuori si renderanno conto che hanno appiccato un incendio e torneranno a dare una mano, chiamando anche soccorsi.
Viktor e Anastasia si guardano con aria perplessa, mentre odore di bruciato e fumo si diffondono nella stanza da letto.
Diego, che ora si trova in una situazione “umanamente risolvibile”, dimostra carattere e propone di sgomberare l'edificio. Prima portano fuori Yelena e poi si dividono i piani e fanno uscire i condomini, aiutando chi da solo non è capace di fare in fretta.
Qualche istante prima che arrivino i pompieri, di cui già si sentono le sirene in avvicinamento, vengono portati fuori le ultime persone.

È decisamente il caso di levarsi di torno, per non venir invischiati o collegati al disastro. Hanno già di che preoccuparsi per via dell'affidamento dei ragazzi.

Tornati a casa di Anastasia, si rendono conto che Khalamushka non c'è più. Sono riusciti nel loro intento, passando per la via più impegnativa, ma salvando la vita e l'anima di Yelena.   
Sono state ore decisamente pesanti per Anastasia, tra autocombustione, arresto, l'arrivo di Diego e la casa invasa prima dai cacciatori con una tipa senza occhi, poi dal mostro che stavano cacciando.. e no, commenti ironici sul “mettiamo un po' a posto e poi andiamo a casa” di Viktor (anche se magari volevano essere realmente di supporto) fanno solo sbroccare di nuovo la scrittrice.
Ma se ne vadano al diavolo.
Anche Aleksei pare non aver capito nulla del discorso sul pensare prima di agire, nonostante abbia risolto la questione.
Poco male, non è la mamma di nessuno, di certo prenderà le sue personali contromisure.
È decisamente stanca, se Diego avrà domande da fare, può fargliele l'indomani.





A questo punto il mistero è finito, io mi accorgo che la mia cacciatrice si fida solo in parte dei suoi “compagni di viaggio” e non ha ben chiaro che ruolo pensano di averle affibbiato. Sta di fatto che è scontenta e frustrata.
Inoltre sente sul collo il fiato di Eva, che le toglie il sonno da troppo tempo. È ora di darle seriamente la caccia e renderla una priorità. Non fosse altro per poter fare una notte di sonno filato e risistemarsi l'umore.
I toni si sono incupiti. Ci sono lo stesso momenti di pura commedy, specialmente nelle interazioni tra pg e png, ma vengono poi scalzati da situazioni pesanti anche a livello emotivo.
Non sono una giocatrice che piange per una sessione di gioco, so fare la voce lacrimosa o raggiungere gli ultrasuoni per l'isteria se serve a dare un certo tono alla scena che sto giocando, ma non ho mai risentito al punto di elaborare così tanto i sentimenti dei miei personaggi. Però empatizzo. E le situazioni che si creano sono tutt'altro che leggere. Non so se perché a volte il fraintendimento tra personaggi si riversi anche sui giocatori stessi (e a quel punto basta farsi un paio di domande a vicenda per chiarire) o semplicemente sono io ad essere sensibile in questo periodo. Ed è plausibilissimo.
Certo è che se un personaggio non mi prende, quindi il gioco non mi diverte, non empatizzo così tanto. Quindi stiamo facendo faville! ;)



[FINE. Contenti, eh?]
« Ultima modifica: 2014-12-15 13:28:44 da Sonia Grossi »
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #16 il: 2014-12-16 09:59:59 »
Mistero 3: L'Orfanotrofio di Miss Kozlov

Pagina 1 - Parte 1
Una notte di sonno finalmente! Dopo tutto quello che è successo è splendido essere di nuovo a casa, vivi.
Viktor come al solito dorme sul divano, nonostante la casa sia sua ha lasciato le due camere da letto ai ragazzi.
Il sonno dura poco perché dopo qualche ora l'ex Vento del Nord viene svegliato dall'intermittente luce rosa di un neon che entra dalla finestra. Dando un'occhiata migliore nota che proprio di fronte alla casa è stato aperto un club privato.
Porta con spioncino. Due uomini enormi in completo ai lati dell'entrata. Un'insegna al neon rosa che raffigura una ragazza che sculaccia un maiale.
Era proprio il tocco di classe che ci mancava!
Inveendo contro la luce fastidiosa Vik si fa un giro del salotto osservando le foto.
Ogni foto rappresenta ricordi del Viktor umano, ricordi che sta perdendo velocemente. Prende in mano una delle cornici, nell'immagine c'è una ragazza sorridente, curioso guarda dietro alla foto se c'è scritto qualcosa. Sul retro della fotografia si legge una dolce dedica "Alexandra e Viktor ♥". Il volto non gli dice nulla e il nome nemmeno.
Aleksei svegliato da un impellente bisogno di acqua gli si avvicina e gli chiede se quella è la sua ragazza.
Viktor dice che probabilmente lo è e il ragazzo gli chiede se ha mai cercato le persone che conosceva. Vik dice che non li ha mai cercati perché... beh... lui non invecchia e sarebbe stato complicato spiegare.
Alek si fa andare bene la risposta e cerca un bicchiere d'acqua in cucina, nel mentre Viktor gli rivela il motivo del suo turbamento.
Sta perdendo ricordi e diventando meno umano, poi chiede a Lyosha di non dire nulla a Alina. Aleksei è dubbioso, gli chiede perché deve mantenere il segreto e Vik dice che vuole vedere se il ragazzo riesce a mantenere un segreto con Alina.
Il giovane accetta e torna a dormire.

Francesca aveva bisogno di iniziare a esternare con Viktor diverse cose che gli stavano succedendo, la perdita di umanità è un tema molto importante e è evidente che Viktor ne è preoccupato, lui non vuole tornare ad essere insensibile e crudele come prima.
Vedremo come andrà avanti tutto questo, per il momento Alina non sa nulla di nulla. Aleksei sa che Vik sta perdendo umanità, mentre Anastasia sa che lui ha sentito un legame con Alina e sapeva che era in pericolo, ma ha relegato la cosa su uno strascico dell'incantesimo che aveva fatto lui per parlarle, o al fatto che Vik non è una persona normale per cui cose strane gli accadono sempre.


Anastasia si ritrova all’esterno, al freddo, si guarda attorno e a terra nella neve vede Viktor.
Sta morendo e le chiede di salvarlo, lei cerca di tamponare le ferite, ma non c’è speranza e non glielo nasconde.
“Lasciati andare, vedrai che non soffrirai più.”
Lo stesso sogno, sempre lo stesso sogno: il soldato morente, la lotta tra Eva e il Vento del Nord e infine la maledizione.
Poco dopo la ragazza si sveglia e seduto sul suo letto c’è Diego, le tiene la mano e sembra preoccupato. I due si parlano e Diego ripete ad Anastasia le frasi che ha detto a Viktor nel sogno, a quanto pare parlava nel sonno e le chiede spiegazioni.
Ani racconta tutto, non nasconde nulla e finalmente Diego sa tutta la verità.

Non mi dilungo molto perché Sonia racconterà in dettaglio tutto quello che è successo a Anastasia, fatto sta che ad un certo punto “qualcosa” si muove in casa e finisce che Diego sparisce nel nulla.

Alina sta dormendo, ma a quanto pare il destino ha deciso che in questa notte non è permesso dormire bene, per cui è dentro un incubo.
(Marco mi chiede di descrivere un ricordo di Alina, uno dei giorni più brutti all’orfanotrofio e io decido di tirare fuori il cartello “piccola fiammiferaia morente cercasi”)
Oggi Miss Kozlov ha organizzato un piccolo spettacolo con i bambini, per poter raccogliere fondi per l’orfanotrofio e magari farne adottare qualcuno. Ovviamente è bene che io non sia presente, potrei spaventare qualcuno con il mio fare inquietante o le mie storie, meglio chiudermi in camera. La stretta sul mio braccio di Miss Kozlov è forte, non si cura di farmi male, apre la porta, mi sbatte dentro la stanza e mi intima di non uscire.
Mi sveglio di soprassalto perché ho la netta impressione di sentire distintamente lo sbattere della porta, mi guardo attorno, guado fuori dalla camera, ma sembra tutto normale. Mi tocco il braccio sovrappensiero dicendomi che è stato solo un incubo, però come stringo mi fa male. Tiro su la manica e sul mio avambraccio ci sono quattro lividi a forma di dita.
Inizio a tremare di paura e senza pensarci due volte vado da Viktor e lo sveglio, lui vedendomi agitata mi fa sedere, mi abbraccia e solo poi mi chiede di raccontargli tutto. Esito, non mi piace parlare di quei giorni e di quegli eventi, mi facevo sballottare in giro come un sacco sapendo che reagire avrebbe solo peggiorato le cose. Viktor insiste nel voler sapere tutti i dettagli così da potermi aiutare, con calma gli racconto tutto.

Alina si fida di Viktor, in questo frangente lo ha reputato la persona più adatta ad aiutarla, nonostante tutto no le capita spesso di fare incubi che diventano reali. Inoltre era bello vedere questo lato un po’ da papà arrabattato, che cinque secondi dopo torna cacciatore e dice “indaghiamo”.

Nel mentre a nostra insaputa Alek si è svegliato e origlia da dietro la porta di camera sua, potrebbe entrare in salotto e offrire il suo aiuto, ma no… origliamo. Ad un certo punto la voce di Miss Kozlov alle sue spalle lo sgrida, ma il ragazzo scrolla le spalle e non se ne cura molto.
Viktor mi accompagna in camera e decide di fare un incantesimo, vuole rivelare tutte le presenze nella casa. Richiama l’aria con gesti ampi, per lui è facile come respirare poi si fa un taglio sulla mano e lascia che il suo sangue riveli la verità. Mi piace guardare Viktor mentre usa la magia, si vede che gli viene naturale e che lo fa stare bene, io mi sento ancora impacciata e a volte un po’ infantile, eppure i miei incantesimi funzionano per cui non me ne curo troppo. Alcune gocce si muovono fuori dalla porta della camera, altre raggiungono me e si posano su qualcuno che ho di fianco formando il volto di un ragazzo. Viktor registra l’informazione, poi corre fuori dalla stanza per vedere chi c’è.
Io sono congelata. Mi giro piano mentre il sangue scivola a terra svanendo.
Parlo perché… beh chiunque sia è lì! Inoltre sono già strana, parlare da sola è soltanto un’aggiunta.
“Veles sei tu quello che ho appena visto?!”
Guardo il cellulare. Nessuna risposta. Passano i secondi e mi sembrano ore, l’ansia che aumenta.
“Si, sono io.”
Sospiro di sollievo! Oh bene! È solo il mio fantasma personale.
“Ma non sono solo.”
PANICO!
Dannazione Veles, ma tu esisti per farmi prendere un infarto?!
Indistinti mugoliii spaventati e lamentosi.

Era da un po' che aleggiava questo "orfanotrofio infernale" e finalmente abbiamo un mistero tutto dedicato a questo.
Sarà molto interessante vedere cosa accadrà, ma il mio riassunto della sessione non è affatto concluso. Voglio cogliere questa occasione per cambiare Alina e farle prendere una direzione più adulta come personaggio.
Ha un fantasma che la segue da chissà quanto e la aiuta, Viktor ha accettato di adottarla e ancora non sappiamo perché. Alek c'è sempre stato, ma considerate le sue ultime imprese sconsiderate e le sparizioni Alina non lo trova molto affidabile, si fida, ma... beh non si sa mai come va a finire. So che Alina vuole aiutare Anastasia e tiene anche a Diego, perché tutti e due si preoccupano per lei e sono amici. Però so anche che a Alina non va giù che Anastasia abbia nascosto la verità, non parlando degli incubi, di Eva e sclerando dicendo che non si fida di loro.
Cioè la ragazza capisce perché Vik e Alek risultano poco affidabili a prima vista, tendono a sparire per tornare giusto in tempo per aiutare, ma spariscono.
Alina no e sta un po' andando fuori di testa, lei non ha mai nascosto quando aveva un problema, anche solo per avvertire gli altri e non metterli in difficoltà, però qui ci sono un po' troppi segreti e non si può pretendere di aiutare qualcuno se sai solo una metà della verità. >.<
« Ultima modifica: 2014-12-16 10:19:55 da Giulia Cursi »
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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #17 il: 2014-12-16 12:33:47 »
W(hell)come back!
Facevate anche senza altri wot, immagino, ma non sono mai stata brava ad assecondare i bisogni altrui. :P

Quindi.
Il mistero ha inizio, lo scambio di highlight è un po' strano per via delle statistiche che vengono segnate, che non sono necessariamente quelle di punta dei personaggi - almeno del mio, ma poco male. Non sono una priorità e forse vogliono vedere altre sfaccettature dei personaggi.

E, una novità!, il tiro di inizio mistero è un misero 4 e invece di avere delle Premonizioni utili do altre tre prese al keeper per darmi un -1 da spendere sui tiri che andrò a fare durante il mistero.
Eh, vabbè. Tanto agli incubi c'è abituata. e.e


Anastasia è spersa in mezzo alla neve. Tutto è bianco e immacolato, e lei cammina sulla terra soffice quasi senza meta. È ben coperta per proteggersi dal freddo e man mano che cammina si rende conto di essere in mezzo a campi aperti, ampi e completamente innevati.
Tra le zolle imbiancate sono semi nascosti corpi di uomini, soldati in divisa abbandonati al gelo e alla morte. Si stringe nella giacca, come a volersi fare più piccola, mentre segue un rumore che ne attira l'attenzione e si ritrova davanti il corpo morente di Viktor. Il Viktor soldato che ora è l'ospite del Vento del Nord. Da una ferita al petto sgorga copiosamente sangue e lui è più morto che vivo.
Anastasia si toglie la sciarpa e cerca di tamponare la ferita, si inzuppa i guanti di lana nel tener premuto sul torace dell'uomo, quando lui le parla con voce flebile e le dice di star morendo.
Anastasia ha la chiara percezione di essere in un sogno, di nuovo. Un sogno che ha già vissuto altre volte. Sogno che le mette dentro un senso di angoscia, impotenza e fugacità.
Si accuccia vicino a Viktor, gli tiene la testa in grembo e continua a tenere premuto sulla ferita, ma non sa bene cosa fare e lasciarlo andare le sembra la cosa più giusta. Chi è lei per trattenere la sua anima? Chi è lei per decidere che non sia quello il suo momento? Come potrebbe, poi, tenerlo in vita?
Lo culla, lo stringe e gli canta una vecchia ninnananna, imparata dai nonni quando era piccina, e cerca di rendergli dolce il passaggio verso l'aldilà.
(non ho scelto a cuor leggero l'approccio “è il tuo momento, passa oltre”. Credo possa portare delle svolte interessanti e ho cercato di evidenziare di nuovo l'approccio “umano” alle disgrazie. Forse è un modo di porsi un po' vigliacco, ma ho pensato fosse troppo facile dire “faccio una magia e lo curo”. È più pesante convivere con la morte di qualcuno a cui si tiene, in un modo o nell'altro, perché non si è potuto fare nulla di concreto.)

Il risveglio è improvviso e Anastasia si ritrova nel proprio letto, mentre stringe le mani di Diego. O forse è Diego a stringere le mani a lei, non è ben chiaro. E lei è ancora assonnata. Sta di fatto che Diego è a letto con lei.
Wait.
Cosa ci fa lui in camera sua, nel suo letto?  
Un controllo per accertarsi di avere ancora addosso tutti i vestiti è d'obbligo, sai mai che un altro eccesso d'alcol abbia portato ad un momento di intimità alcolica.
E siccome tutto è al suo posto, senza lasciare la presa delle sue mani, Anastasia glielo chiede che cosa sta succedendo e l'Agente dice di averla sentita parlare nel sonno e quindi di essersi avvicinato al letto per vedere se tutto andava bene e in quel momento lei gli ha preso le mani.
L'imbarazzo, in quella camera, è palpabile. E non è ben chiaro chi sia più impacciato in quel momento.
Ani decide che è il caso di parlare del sogno che ha fatto, anche per giustificare le sue azioni sonnolente. E poi è anche giusto che Diego sappia, in fondo lo ha coinvolto e deve essere eventualmente pronto a darsela a gambe levate sapendo da cosa scappa. Parla di Eva, dei sogni ricorrenti. E mentre parlano, entrambi seduti sul lettone, uno spiffero di aria fredda fa rabbrividire Anastasia, che si allunga a prendere la coperta e risveglia le premure di Diego proprio nel momento in cui si sentono passi provenire dal salotto.
Ok.
Passi.
In salotto.
Ma in casa dovrebbero esserci solo loro due! (io me la sono fatta addosso..)
Anastasia si allunga per prendere il pugnale del nonno dal comodino e indica la scrivania a Diego, nel cassetto troverà il suo revolver. Se c'è qualcuno in casa è bene essere preparati.
S'avvicinano quatti quatti alla porta, ma l'agitazione di Diego è così palpabile che Anastasia gli chiede di starle vicino, per darle sicurezza. (Manipolare 7/9, gli tiene la mano e fa la damsel in distress.) E intanto evita che Diego, con le mani che tremano, si spari su un piede o le spari in una chiappa.
Spiando in salotto tenendo la porta della camera socchiusa, non vedono nulla di strano. È tutto come Diego l'ha lasciato prima di andare in camera di Anastasia. (a questo punto ci sta un bel leggere la situazione, so di averci infilato un 10 secco.. ma non ricordo bene le domande. Doh!) Uscendo nella zona giorno, mentre si guardano attorno, la porta della stanza di Diego cigola.
Caccaculo.
Brandendo il pugnale in modo che sia visibile, Anastasia invita chiunque sia in casa a farsi avanti. Loro sono armati solo perché sono spaventati, è comprensibile, no? Sarà mica Eva, in camera di Diego? Eh? Può anche venire avanti, no?
E intanto la porta della camera si apre ancora un poco.
La fifa ha la meglio, Anastasia si spazientisce, e mette fretta a chiunque sia in camera perché se anche è spaventata è facile ad alterarsi.. e la porta sbatte, chiudendosi.
Diego molla a terra la pistola, si carica Ani in braccio e corre fuori, giù per le scale, in strada. Il tutto in pochi secondi, veloce come un treno. Nel momento di fifa blu, però, ha avuto l'accortezza di proteggere la sua cliente (dire la sua donna potrebbe essere un po' TROPPO azzardato XD).
Dopo un deciso battibecco, portando come tesi il fatto di essere in pigiama e scalzi, e che anche se dormire in hotel è una buona idea contanti e carte di credito sono lo stesso in casa, Ani riesce a convincerlo a tornare in casa. Appurato che pare non esserci più nessuno, gli chiede di dormire assieme, per essere più al sicuro entrambi. L'unione fa la forza, no?

Una volta sicura che Diego stia dormendo beato, Anastasia decide di provare a capire chi o cosa li abbia spaventati così tanto prima. Potrebbe essere qualcuno bisognoso di aiuto, no? O Eva.. o chiunque!
Allora si leva la maglia del pigiama e la lascia vicino a Diego, così che senta il suo odore e non si svegli improvvisamente (è un trucchetto che funziona bene coi bimbi, lasciare qualcosa che profumi di mamma per non agitarli. Mi è sembrato carino applicarlo a Diego. È comunque un segno di intimità.), e si sposta in salotto cercando di fare meno rumore possibile.
Ha intenzione di tentare un incantesimo per evocare o semplicemente parlare con la presenza. Recupera un foglio, una matita, un ago e una lampada da tavolo, appronta il tutto sul tavolino del salotto e poi fa mente locale per concentrarsi. (Use magic, Comunicare con qualcosa con cui non condividi una lingua. 6-. Macchestress!) Anastasia si punge il dito e passa il polpastrello insanguinato sul foglio, tracciando qualche lettera. Chiede chi è, poi mette la matita sul foglio, a disposizione “dell'altro”. E la matita si alza, come mossa da una mano invisibile, che con segno tremolante intima un secco “non mi cercare”. Nel momento in cui la matita torna a posarsi sul tavolino, l'urlo di Diego squarcia il silenzio. Anastasia si scapicolla in camera da letto e lui non c'è più.
Diego è scomparso.
Diego è scomparso perché lei non ha saputo proteggerlo come avrebbe dovuto e ha fatto si testa sua, inoltrandosi in pratiche che non sa padroneggiare, pensando di poter essere brava “anche da sola”.
E invece no. Da soli non si è nessuno e a pagare per la sua pecca di orgoglio - che non ha voluto informare gli altri compagni per dimostrare di potercela fare da sola, visto che loro si buttano nelle cose senza pensare - è stato Diego.

PANICO. Sul serio.
Di nuovo il senso di impotenza, di smarrimento e di angoscia provato nel sogno di qualche ora prima.

Per un certo numero di scene incrociate e parallele, Anastasia è stata separata dal gruppo. Ora è chiaramente il momento di riunirli. MISERIACCIA.

Anastasia chiama i telefoni di tutti, non sapendo che contemporaneamente a casa di Viktor e dei ragazzi si sta scatenando altrettanto putiferio. Cerca di mantenere una parvenza di lucidità per non fare colpi di testa o cadere in preda allo sconforto e smarrirsi nelle cose più semplici.. facile a dirsi, meno facile a farsi.
L'unica a risponderle è Alina, a cui fa un resoconto sconnesso della scomparsa di Diego. E Alina le dice che anche Viktor è scomparso.
Se in una qualsiasi altra situazione Anastasia avrebbe perso le staffe e dato dell'irresponsabile al Cacciatore, al momento è così preoccupata per Diego che si limita a registrare la notizia senza dire molto.
Alina le dice di andare da loro, che possono aiutarla, ma Anastasia non vuole lasciare la casa. Diego è scomparso da lì, non da casa di Viktor. Cosa possono fare là? Non ha nemmeno la macchina. Non può andare. E comunque ha bisogno di aiuto, lì, a casa. Non in giro per Mosca. Alina insiste, Anastasia nicchia e infine capitola e cede. (perché Alina l'ha manipolata al telefono, con delle buone motivazioni) solo il tempo di chiamare un taxi e farsi portare lì.

Nel frattempo Viktor riesce a mettersi in contatto con loro, per mezzo dei suoi fidi refoli di aria, e dice di essere bloccato “oltre il velo”. Ha bisogno del loro aiuto per poter tornare visibile e tangibile.
Nell'apprendere che Viktor è rimasto bloccato dopo un incantesimo, in un mero moto di egoismo Anastasia - scostante - dice che no, non può aiutarlo. Ha altre priorità. Deve trovare Diego, che è scomparso a causa sua. Se lui è finito dall'altra parte, troverà anche il modo di uscirne e non è un problema di Anastasia. (cioè, sul serio. Si sente davvero usata. E cerco di farlo capire agli altri in gioco, ma non sono certa sia chiaro a tutti. [NOTA AI COMPAGNI: chiedete, se non capite. XD io l'ho fatto usando la sfuriata di Ani.] Una volta che ad aver bisogno è lei – fino ad ora non ha riportato nemmeno mezzo graffio e in genere i suoi fallimenti non si sono riversati effettivamente sugli altri - deve comunque mettere gli altri davanti, perché non sono capaci di stare buoni e non creare casini per una sola notte. Ma dormite, per dyo, che voi gli incubi non li avete!) Senza contare che a prendersi la ramanzina, per non aver avvisato prima, sta volta è lei. Inoltre la sua presenza serve là.
Sul serio? Il bue che da del cornuto all'asino, insomma.

Chiama comunque il taxi, come già aveva detto, e mentre attende che arrivi si mette ad esaminare la camera da letto (investigare il mistero. 7/9. Una domanda. Cos'è successo lì?) come nemmeno gli agenti di CSI saprebbero fare. Fotografa tutto quello che le sembra strano, nonostante tutto sembri al proprio posto (tranne Diego). Sul davanzale della finestra ci sono tracce di ghiaccio/neve; le coperte che ancora segnano dove prima era steso Diego sono ghiacciare, non fredde come se non ci si dormisse da un po', proprio ghiacciate; e ghiacciate sono le impronte di due mani che sembrano circondare l'alcova di Diego (come se qualcuno a cavalcioni si fosse retto sulle mani? Boh.).
Raccolto il raccoglibile, si dirige a casa di Viktor.
(Nel frattempo Alina ha cercato di vedere dove fosse Diego e l'ha visto, con un “Diego point of view”, baciare una donna dagli occhi neri. No, ma fai pure, eh. La tua scrittrice sta morendo di crepacuore e tu infili la lingua nelle bocche di altre tipe. Va bene.. XD fortunatamente se anche le è stato detto, Ani non ha recepito il concetto nella sua pienezza.)

Seguendo le indicazioni del Vento e di Alina, si impegna nell'officiare un rito abbastanza complesso, che richiede di investire energia e attenzione. Peccato che lei sia con la testa altrove e un paio di volte rischi di sbagliare, salvo poi accorgersi di non fare come le viene detto e correggersi al volo. (use magic 6-, ho usato un luck. Troppo stanca di fallimenti per mandare a monte anche questo tiro. Per altro è proprio il primo luck che uso in 5/6 sessioni. Era ora di interrompere le sfighe.)
Viktor, con una simbolica uscita dai veli strappati che dividono realtà e mondo degli spiriti, torna ad essere visibile e solido.
Peccato che a mancare all'appello sia anche Aleksei, che nel frattempo è scomparso a sua volta. E mentre Vik e Alina la mettono al corrente, Anastasia si sente il cuore davvero pesante.
Iniziano ad esserci troppi scomparsi, davvero.


Non mi è spiaciuto avere spazio per vedere Anastasia nel proprio ambiente, senza la presenza di altri cacciatori. Sentivo che, dopo il mistero precedente, aveva bisogno dei propri spazi. Iniziare il mistero e la sessione in compagnia forzata penso le avrebbe dato ulteriore stress. In questo modo, invece, a muoverla è la preoccupazione che le attanaglia lo stomaco. L'irritazione per Viktor è davvero passata subito, a dispetto delle altre volte. Non ha tempo per arrabbiarsi, Diego è scomparso. E così Aleksei. Trovarli è la priorità.

A fine sessione, per altro, c’è stato un avanzamento. Ho scelto di alzare weird da -1 a 0. Anastasia ha fatto uso della magia nelle ultime sessioni e mi pare la giusta evoluzione, anche per mettere in campo le conoscenze di base che ha dal suo back ground di scrittrice e nipote di cacciatori.


[continua >]
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #18 il: 2015-01-16 10:16:12 »
Ciao a tutti, dopo la lunga attesa riprende la cronaca di questa campagna... folle.
Ieri sera abbiamo ripreso a giocare e sono successe un sacco di cose molto importanti, però prima beccatevi la conclusione del racconto di Alina e appena avrò finito saprete cosa ha scoperto la ragazza ieri sera.
ACTIONE! VELOCITA'! TERRORE! SUSPENSO! ROMANZA! (cit.)


Pagina 1 - Parte 2
Calma Alina, pensa e osserva.
Mi guardo attorno e valuto la situazione.

Leggere una brutta situazione 7/9, scelgo “Qual è il modo migliore per difendere le vittime?” cioè noi. Marco mi dice che per Alina è più sicuro restare in camera.

Veles mi scrive.
“Resta con me, non uscire. Qui sei al sicuro.”
Bene, resto in camera, di certo non aiuterei nessuno sparendo nel nulla come Aleksei.
Ricevo una chiamata da Anastasia, durante la quale lei mi racconta cosa è successo.
Io le dico che Aleksei è sparito, Vik lo sta cercando e sarebbe meglio se li raggiungesse così una volta tutti assieme sarà più facile fare il punto della situazione.

Manipolare 7-9.

Guardo un attimo in salotto… niente. È sparito anche Viktor!!
Poco dopo sento un refolo d’aria gelida che mi avvolge, la voce di Viktor è chiara, gli serve aiuto per uscire dal limbo.
Prima però voglio vedere un attimo dove sta Diego.

Use magic 7/9 scelgo l’effetto è di breve durata.

Canticchio una breve filastrocca legata a una fiaba spagnola, penso a Diego e dopo poco apro gli occhi.
Sono Diego e sto baciando una donna con lunghi capelli neri, la visione finisce subito e per fortuna! Appena Ani arriva le racconto in breve cosa ho visto e credo che se Diego fosse con noi lei lo picchierebbe.
Ci prepariamo e seguendo le istruzioni di Viktor mettiamo in atto il rituale, poco dopo lui esce da uno squarcio nella realtà con la forza.

Big Magic, requisiti: essere almeno in tre e fare un tiro di Use magic, faccio 10.

Ora siamo tutti… che facciamo?

Veles è tenerissimo e inquietante, l'amico perfetto per Alina. Aspetto il momento giusto per investigare su cosa sia di preciso, e vedremo che succederà quando Alek si deciderà a dire ad Alina che ha una cotta per lei. In realtà qualcosa si è smosso nella giocata scorsa, ma non anticipo nulla.
Ci sono tantissime cose del passato di Alina che non so. Ad ogni modo se alla fine di questa campagna non sarò soddisfatta di quello che ho scoperto, farò passare dei mesi e tornerò a chiedere ai miei compagnucci meravigliosi una "stagione 2".
Mi sto divertendo un casino e so che si stanno divertendo anche gli altri, questa è la cosa più importante. ^^
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Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #19 il: 2015-01-16 11:57:59 »
Ecco il resoconto della giocata di ieri, godetevelo.

Pagina 2
È l’alba ormai, una notte insonne e ancora non è finita.
Sono in cucina e fisso la moka aspettando che il caffè salga.
Cerco su internet informazioni su miss Kozlov, in particolare nei necrologi e… si è proprio morta da un anno circa. Maledetta!!! >.<
Sento che Viktor e Ani di là stanno parlando, mentre sono impegnati colgo l’occasione per parlare con Veles in privato. Gli scrivo in chat dal cellulare così nessuno può spiarci.
“Veles da quanto sei con me?”
Lui aspetta a rispondere, dopo un po’ mi dice che è con me da alcuni anni.
Io so che non mente, nessuno può mentirmi senza che io me ne accorga. Esito un attimo perché ho diverse domande che vorrei fargli, ma una in particolare potrebbe chiarirmi molte cose.
“Visto che sei con me da così tanto forse sai una cosa che mi è stata sempre tenuta nascosta. Sai chi sono i miei genitori?”

Manipolare 7/9, gli devo fare qualcosa per lui subito.

Mi rendo conto che lo sto un po’ sfruttando, siamo amici e dovrei comportarmi meglio.
“Non devi dirmelo per forza, ma se lo fai sono pronta a ricambiare il favore. C’è qualcosa che posso fare per te?”

Qui le altre si sono profuse in un "ma sei matta a promettere favori"? Ma dai è Veles, inoltre è troppo importante questa cosa, Giulia e Alina vogliono sapere a tutti i costi.

Aspetto la risposta. So che è lì vicino a me, ma non sento la sua presenza, soltanto le scritte in chat mi dimostrano che esiste.
“Prometti di non chiedermi altro oltre a quello che ti dirò.”
Prometto, mi basta una traccia, mi serve solo un indizio per sapere se i miei dubbi sono fondati.
Lui mi dice che sa chi sono i miei genitori, ma non me lo dirà perché cercarli è terribilmente pericoloso.
Lo sapevo! Non potevano essere tutte coincidenze! La maledizione di Viktor, i sogni di Anastasia, il mio legame con entrambi… mi manca solo di capire come centra Alek in tutto questo e ho la fortissima paura che sia solo colpa mia se è invischiato nel casino. Devo investigare.
“Grazie Veles, sei carino e creepy.”
Lui mi manda un cuore con il punto interrogativo, mi scappa da ridere perché è davvero dolce con me, il suo aiuto è prezioso in ogni occasione.
Raggiungo gli altri di là coi caffè e Viktor fa una magia per vedere dove si trova Aleksei.
La visione appare sul vetro della finestra e si vede Alek ranicchiato su un letto, da solo, che dorme. Riconosco l’orfanotrofio.

In questa scena c'erano Ani e Vik che parlavano da soli, Ani aveva chiesto a Vik di elencarle i nomi delle persone nelle sue foto e l'uomo ha ammesso che sta perdendo ricordi e umanità. Alina non sa nulla di tutta la faccenda e temo che lo scoprirà nella maniera peggiore.

Mi siedo al tavolo con Anastasia, prendo il portatile per contattare un po’ di persone e lei me lo toglie. Mah?!
Ani mi chiede di farle una descrizione dell’orfanotrofio, una mappa magari per vedere se ci sono ingressi secondari. Io prendo carta e penna e inizio a disegnare una mappa, indico i punti da cui scappavo per sfuggire a miss Kozlov e lei pensa.

Sonia usa una mossa dello scrittore “Fervida immaginazione”, fa 6 e io l’aiuto aggiungendo dettagli che penso siano superflui, ma che magari le servono. Aiutare 7/9.
La mossa dice:
Fervida immaginazione
Riesci a visualizzare perfettamente scene e situazioni nella tua mente. Quando leggi o ascolti la descrizione di un luogo, ti è sufficiente per leggere una brutta situazione.


Sento sul braccio la stretta della vecchia di nuovo!
Faccio un balzo all’indietro con urlo spaventato, Viktor che stava salendo mi afferra al volo.
Scopro il braccio e sia io che Vik notiamo che ci sono dei lividi nuovi.
Ani spiega un attimo la situazione a Viktor poi si blocca vedendo Olga. Salve detective!
Vengo presentata, sembra… normale. E affidabile. Uscirà di testa, non crederà mai a tutto questo.
Presto detto, Ani deve spendere tempo e fascino da star letteraria per convincere la donna che non siamo tre pazzi che vogliono entrare in un luogo privato per fare chissà che cosa.
Ci armiamo di barattoli di sale, Vik ne da uno anche a Olga, non può stare disarmata. u.u
Va a finire che saliamo tutti sul furgoncino di Viktor e ovviamente Olga nota i graffi fatti dal mostro di terra a Cecilia. Chiede spiegazioni e noi le diciamo la verità, inizia così a fare i collegamenti coi libri di Anastasia, a capire che non sono del tutto inventati.
Durante il viaggio la poliziotta chiede quale sia il piano e non è propensa a lasciarci entrare di soppiatto in un orfanotrofio. Io mi giro sul sedile per guardarla.
“Avanti prova a fermarmi. Io entrerò là dentro.”
Anastasia prova a dire qualcosa, mentre io guardo la detective con aria di sfida, deve collaborare e deve farlo in fretta.
“Olga puoi venire con noi e assicurarti che ciò che ti stiamo dicendo sia vero, avere le prove che non siamo tre delinquenti che vogliono solo mettere in atto un’effrazione. Oppure puoi scendere e andare da un giudice e aspettare 4-5 giorni per un mandato, ma lo sappiamo entrambe che noi entreremo comunque.”

Manipolare 7/9

Lei mi chiede di dimostrarle che siamo davvero dei cacciatori, di darle una prova di sovrannaturale.
Non posso mettermi a fare magie, mentre Vik mi sballottola a destra e a sinistra con la sua guida “sportiva”. Penso un attimo e le do in mano il mio cellulare.
“Non so chi siano i miei genitori, nessuno mi ha mai permesso di leggere i miei documenti e di certo non li ho mai incontrati.”
Il mio cellulare inizia a vibrare, so benissimo chi è.
“Forse tu potrai aiutarmi a scoprire chi sono, ma nel frattempo oggi ho chiesto a un mio amico.”
Il cellulare vibra e Olga sembra perplessa.
“Vedi lui è un fantasma che vive con me e mi ha detto che non mi dirà chi sono i miei genitori. Ha paura di tutta la faccenda e il fatto che lui se la faccia sotto all’idea spaventa anche me.”
Altri messaggi, la detective mi guarda.
“Ricevi un sacco di messaggi.”
Io le dico di leggere, lei lo fa e mi ridà subito il cellulare dicendo “OK OK OK!!!”
Dovrò farmi perdonare da Veles, ma tanto dovevo fare qualcosa.
Inoltre non tengo nascosto nulla a Vik e è sempre meglio se anche Ani sa, così magari può aiutarmi a unire i puntini.

Mi piace vedere come Alina non nasconda nulla della sua vita, mentre invece gli altri abbiano bene o male dei segreti, in particolare con lei. Ho intenzione di spingere su questo e vedrò di farlo fin dalla prossima sessione.

Arriviamo e apro la porta per la cantina, scendiamo tutti nel buio, mi giro un attimo e…
SONO SOLA! NUOOOOO!!!
Non solo, mi sento piccola. Più piccola di prima. Mi guardo le mani e sono più piccola!
La voce di miss Kozlov che mi urla “Ti pare il modo di comportarti?!” e la stretta ferrea all’orecchio.
All’improvviso mi sale una rabbia tremenda, tutti i maltrattamenti, gli incubi, i lividi sul braccio.
Le do un calcio fortissimo!

Spaccare ossa 10+ e scelgo di farmi meno danni

Lei mi lascia andare, mi allontano e inizio a chiederle perché è ancora qui, perché non è morta e basta.

Investigare il mistero 7/9, chiedo Cosa viene nascosto qui?

Lei mi afferra per i polsi e mi dice:
“Il ragazzo non è stato mai adottato!”
Ottimo, ecco il mezzo per l’esorcismo. Ti prenderò a calci da qui all’aldilà vecchia megera!

Buio. Mi sveglio e sono in un letto. Nel mio vecchio letto.
Mi guardo attorno e in mezzo alla stanza c’è Aleksei nudo, avrà 14 anni…
Oh nooooooo! Di nuovo quel ricordo!!! Che vergogna!
Gli urlo di vestirsi, ma lui mi ignora, penso che sia un’illusione quindi scendo e mi metto in un angolo della stanza.
Voglio fare un incantesimo, ma devo valutare bene cosa fare, non voglio attirare subito attenzioni indesiderate e non so in questo “mondo illusorio” che effetti possa avere la mia magia.
Mentre sono lì che penso sento dietro di me la voce di Vlad, un ragazzo che era con noi all’orfanotrofio, che urla:
“Hey Alek! Ma alla fine hai detto a Alina che sei innamorato di lei?”
Mi gelo. MA CHE??? !!!!
WAIT! Calma Alina, sarà tutto un piano della vecchia per distrarti, resta concentrata. Mi frugo in tasca e ovviamente non ho il cellulare.
BUUUUU!!! Sono sola! Non so dove siano tutti, non so che fare, non c’è Veles con me, o se c’è non posso parlarci e ho 14 anni! È un incubo!!!
Devo trovare una via d’uscita! ç__ç

Questa scena è stata molto divertente, perché effettivamente quelli erano Alina e Alek, ma entrambi sono convinti che l'altro sia un'illusione, per cui sarà estremamente spassoso vedere cosa succederà quando scopriranno la verità.
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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #20 il: 2015-01-22 03:27:44 »
[<< continua]

Dopo un mese, circa, ci ritroviamo per il solito appuntamento di caccia settimanale.
Ammetto che le pause lunghe mi fanno un po' calare il ritmo di gioco. Mi si raffredda notevolmente l'entusiasmo e ingrano male.
Sarà colpa di passate esperienze, in cui per riuscire a organizzare una sessione si passavano settimane a spostare gli impegni, non so.
Sta di fatto che sta volta ho trovato la ripresa più fiacca di quanto avessi voluto. Non mi sono nemmeno segnata tutti gli appunti. Babbè!

Ci siamo persi in chiacchiere, davvero tante, e non abbiamo combinato poi granché a livello di “caccia al mostro”. Io in primis, eh.
A fine della seconda sessione ancora non sappiamo con certezza cosa sia, cosa faccia e perché lo faccia.
Siccome nei misteri precedenti ho sempre fatto la parte di quella che cercava di organizzare le cose con un po' di criterio - perché sì, è una cosa che vorrei vedere in gioco. Una squadra che sa cosa fare, come farlo e che non fatica ad organizzarsi invece di lanciarsi a peso morto nei casini.-, sta volta mi sono detta “vedo cosa viene fuori, senza che debba far alzare la voce al pg”.
Fare la nevrotica anche in gioco è fisicamente stancante! XD
E il continuo litigio tra i pg, se in genere mette pepe, ad un certo punto diventa un po' ripetitivo.

Cioè, è come vedere una puntata di The Walking Dead.
Sai già cosa faranno i personaggi, perché si innescano meccanismi che si ripetono.
Anastasia vuole avere la situazione chiara e sotto controllo per non fare la figura dei polli e riportare più danni di quanti sia necessario e fa il generale nazista; Viktor parte come un mulo e si stressa se gli dai contro finendo mezzo nudo e sanguinante facendo sfoggio di mirabolanti poteri cosmici; Aleksei si mette nelle beghe, che tanto ascolta con un orecchio, ma sta già pensando a come aggirare la questione e finire sanguinante pure lui; Alina si irrita, si mette alle calcagna di uno dei due uomini del gruppo per provare a risolvere qualcosa e poi si chiude in un angolo a chattare con Veles se le cose piegano male.
In due misteri e mezzo le cose sono andate più o meno così una sessione si e una anche.

Seriamente? No, non è così che voglio giocare. Quindi provo a cambiare prospettiva,
Perché comunque mi diverto. I personaggi mi piacciono, le storie che nascono anche.


Fatto sta che, per riprendere le fila della chiusura dell'ultima sessione, mentre Alina fa ricerche su internet Anastasia prende Viktor da parte e gli dice che sa cosa gli sta succedendo. Si sta perdendo. Sta perdendo umanità e con essa i ricordi dell'uomo che è ora.
Lo mette di fronte alle foto che ha in salotto, gli chiede i nomi di chi vi è ritratto. E lui non li ricorda.
Lei lo sa perché lo ha sognato, ha sognato Viktor morire. E perché in qualche modo, dopo mesi e mesi in cui lui ha prima infestato i suoi sogni e poi è diventato un compagno di caccia, ha imparato a conoscerlo più di quanto si potrebbe pensare.
Anastasia poi sostiene che essere Umano lo rende molto più forte dell'essere solo “un mostro”. Cioè, la Terra è dei mostri o degli Uomini?
Essere un umano ti rende decisamente più forte. Ne è fermamente convinta.
Si sente senza ombra di dubbio superiore a qualsiasi creatura che abbia attraversato il Velo per vivere sulla Terra. Compresa Eva.
(Viktor non vuole farsi sentire da Alina, che è nella stanza accanto, e Francesca tira “act under pressure”. Fa 6. Siccome mi pare ci tenga abbastanza a non farsi sentire, decido di aiutare e con un 12 secco Viktor ha il +1 necessario a fare un successo. )
Ani dà una voce ad Alina, chiedendolo se c'è il caffè pronto, e dandole modo di distrarsi, così che Viktor ammetta che sta perdendo umanità per aver abusato della magia, ricorda che già in precedenza ha sentito Alina in pericolo e ha smembrato il proprio corpo per poterla raggiungere.
A questo punto Ani gli ribadisce di parlarne sia con Alina che con Aleksei, che devono sapere certi particolari del loro tutore.
Anastasia farà comunque il possibile per preservare l'umanità residua di Viktor, visto che lui confessa di tenerci. E questo le vale un paio di bacini sulla guancia, che accetta di buon grado. Basta che Viktor non esageri con le smancerie. eh.

Riunitisi con Alina, dopo lo scambio di confidenze, Viktor fa un incantesimo per vedere di localizzare Aleksei. Sul vetro della finestra, nella condensa del fiato del cacciatore, compaiono immagini visibili anche ad Anastasia e ad Alina. Quest’ultima riconosce il luogo. Aleksei sembra addormentato su un letto in una stanzetta dall’aspetto non esattamente pulito, in un edificio dall’aria abbandonata e trascurata. L’Orfanotrofio in cui Alina e Aleksei sono cresciuti.
(Perfetto! Alina conosce il posto, quindi ci si può organizzare prima di partire come muli. E non devo nemmeno fare troppe pressioni, voglio dire.. è palese che se conosci un posto condividi quello che sai, no? posso attenermi alla mia intenzione iniziale. Però magari è anche il caso di accennarlo, sai mai.)
Mentre Viktor fa mente locale su cosa sia efficace sugli spettri ed usa il suo passato oscuro per avere informazioni adatte, le ragazze si riorganizzano velocemente. Ed è in quel momento che suona il campanello e Viktor va ad aprire, trovandosi di fronte Olga, l’agente che lo ha interrogato solo qualche giorno prima.

(in effetti mi sarebbe piaciuto che diventasse un png ricorrente. Bravo keeper che ha usato un nostro momento di fiacca e chiacchiere per reinserirla!)

Viktor è al piano di sotto, nell'ingresso che parla con Olga e Alina va per rimettersi al portatile a fare chissà quale ricerca.
Nope. Wait.
(è un pezzo che in effetti Ani e Alina non hanno modo di parlare faccia a faccia, che non conto come “parlare” una telefonata impanicata per la scomparsa di Diego e un rito fatto per tirar fuori Viktor dal mondo degli spiriti. E soprattutto Alina era già stata al telefono e al pc in un paio di scene precedenti. Ho trovato fosse il momento di parlare tra personaggi. I miei due cent per smuovere la situazione.)
Il posto lo conosce, quindi Anastasia le leva il portatile di mano e le chiede semplicemente di parlare. A quanto pare gli uomini del gruppo hanno la tendenza a scomparire e loro due, uniche donne, devono poter contare l'una sull'altra se i ragazzi sono a loro carico. Insomma, fa leva sul girl power.
Le chiede di dirle cosa ricorda, come sono messi gli ingressi ed eventuali uscite. Insomma, con un foglio e una penna alla mano tracciano una mappina più o meno dettagliata e Ani si spreme le meningi per cercare di capire, sulla base di quanto intravisto sul vetro della finestra e dai racconti di Alina che le descrive i passaggi che usava lei per sgattaiolare via, se c'è qualcosa che non va in quel posto.
Ha fantasia da vendere e non teme di usarla.
(e io provo a sfoggiare la mossa che altrimenti non uso mai. Fervida Immaginazione, posso leggere una situazione anche senza essere in un posto, ma solo sentendone o leggendone la descrizione. Ahimè, tiro un miserabile 6. e_e ma Giulia mi aiuta e riesco a raggiungere il 7, anche se per lei dare una mano ha un costo. Ho comunque una domanda, e chiedo se ci sono pericoli che non abbiamo notato nella visione.)
Alina aggiunge particolari su particolari e sistema la mappina, così Anastasia non fatica a capire che è “troppo vuoto” un posto così ampio e che fino a qualche tempo prima era pieno di ragazzi. Il pericolo è in quella “assenza di vita”.
Mentre Ani giunge a questa conclusione, però, Alina ha la sgradevole sorpresa di sentire al suo fianco la Vecchia Signorina dell'Orfanotrofio. E riporta un altro livido sul braccio, dove si sente stringere dalle dita ossute della vecchiarda.
Non ha da morì male, sta vecchia!

Alina salta indietro come un grillo, e viene afferrata al volo da Viktor che nel frattempo è risalito in casa con Olga al seguito.
Ani sta per iniziare a spiegare cos'è successo ad Alina, quando si accorge della presenza della poliziotta. Mapporcaiquellabomba!
Momento di stallo, in cui Olga ed Alina vengono presentate e poi bisogna dare una spiegazione plausibile a quanto sta accadendo e al perché Aleksei non sia presente, ma anzi sia da andare a salvare. E in fretta, anche.
Anastasia riesce appena appena a non far prendere per tre pazzi scatenati i cacciatori, facendo leva sui propri scritti che si, molto spesso sono basati su storie vere e non su finzione. In un momento di trambusto psico-emotivo di tutti, pure Olga viene coinvolta nell'azione di recupero di Alek. E una volta a bordo del van puzzolente di Viktor, ad Olga vengono date altre spiegazioni, a partire dai graffi sulla fiancata del veicolo, che sono una prova effettiva dell'esistenza di creature non proprio simpatiche, alla presentazione di Veles.
Ani non è del tutto convinta né di volerla con loro né di volerle spiegare tutto ora, ha comunque perso un compagno di caccia e il proprio agente. Decisamente dare spiegazioni non rientra nelle priorità, ma ha già detto la sua e non ha nemmeno idee migliori per convincere Olga che continuano ad avere le rotelle al proprio posto e non vuole proprio che metta loro i bastoni tra le ruote. Sarebbe una seccatura inutile. L'unico modo è che ci sbatta il naso, in fondo. Lascia che a gestire la cosa sia Alina.

(a questo punto so che ci ho infilato un paio di manipolare volanti, ma ho trovato un po' lunga la parte delle spiegazioni. Sì, è stata una scena divertente, ci siamo rimbalzati battute varie ed eventuali,  ma non so se fosse necessario. Come quando nei film fanno lo spiegone e si perde di ritmo. Ci stava, ma forse andava inframmezzato con non so nemmeno io cosa. Senza contare che Aleksei era da solo, altrove, davvero da un sacco di tempo.)

Finalmente di fronte all’orfanotrofio, aggirano la recinzione, entrano nel cortile e Alina li guida verso il passaggio che va nella cantina. (secondo me ci stava un leggere la situazione, stavano facendo un’entrata in un posto pericoloso, ma io l’avevo fatta “da lontano” e non ho trovato logico rifarla. Ani la sua impressione già ce l’aveva. Quindi niente, semplicemente sono andati dentro. Magari potevo farla lo stesso. Mah.)
Per quanto attenti, nello scendere una scala impreziosita da tende di ragnatele, i nostri baldi eroi cadono in trappola. Doh.

Anastasia e Viktor si ritrovano a condividere di nuovo una visione, o almeno quella è l’impressione di Ani, quando entrambi invece di scendere gli scalini si trovano ad attraversare il campo innevato che lei stessa ha sognato. Ani prende Viktor per mano e continuare a camminare, quando lui ha una visione nettamente diversa da quella della Scrittrice. è sempre nel campo di battaglia, in mezzo alla neve, ma ha uno scambio con Eva, che termina con lui che la prende per il collo e poi la sbatte a terra. Peccato che quella che finisce a terra con un principio di torcicollo sia Anastasia, che in tutta risposta gli tira un calcio in una gamba e, mentre parte ad insultarlo, si trova a svegliarsi nel letto della camera di Diego, nel suo appartamento da scapolo a Barcellona.

E’ la notte in cui tutto ha avuto inizio.
Quando, dopo i festeggiamenti del suo venticinquesimo compleanno, è finita di nuovo a letto con l’agente ed ha avuto i primi terrificanti incubi.
Mettendosi a sedere nel letto si accorge che accanto a lei, completamente nudo, c’è Viktor.
Wait.
Lei è ben sicura che quella sia la camera di Diego e che Viktor lì non ci abbia messo mai piede. Almeno quella notte!
Dà una sbirciatina sotto le coperte, si assicura che sia davvero nudo, poi sgattaiola fuori e va a cercare Diego nel resto della casa.
Lo trova in cucina, che si prepara uno spuntino notturno. Dopo uno scambio di battute ad Ani viene un dubbio. Quello non è il suo Diego. E quella notte non è andata così.
Allora decide di porgli una domanda di conosce la risposta.
Gli chiede se è gay. (Di nuovo, sì. Ma sta volta, in fondo, è nel passato. Mioddio, che casino.)
Sarà pur bionda, ma ad un certo punto alcune cose le ha capite. E tra queste ha capito che Diego prova una non ben chiara attrazione per lei (sta scema. “attrazione”.. meh. Innamorato, cretina. Si dice innamorato! Vabbè.). E quando lui, con candore, le risponde di sì, lei gli piazza un diretto sul naso che lo fa sbilanciare fino a cadere di chiappe sul pavimento lucido della cucina.
In quel momento la raggiunge Viktor, avvolto nel lenzuolo - ma comunque con tutto in mostra.
E inizia la commedia degli equivoci-non-così-equivoci.
Anastasia ha anche lo scrupolo di vedere dove si è cacciato Diego, se è ancora a terra, ma è svanito nel nulla.
Oh, Viktor è un bell’uomo. Non è mica cieca. E ha anche una fantasia abbastanza vivace, da riempire le mancanze senza difficoltà. Sig!
Non che lui sia particolarmente discreto. Anzi.
(e il Keeper, l'infame, precisa che Viktor si sente addosso un odore che non è il suo. È il profumo di Anastasia.)
Viktor prima si annusa poi va ad annusare Ani, che starnazzando gli dice di smetterla.
Convengono che qualcosa non va, stanno rivivendo momenti del loro passato. Non è be n chiaro del perché Vik sia smutandato, ma poco importa! Davvero!
Se Aleksei, quando lo hanno visto prima, stava “dormendo” è probabile che a loro sia successa la stessa cosa. Viktor è certo che si possa camminare nei sogni, spostandosi da uno all'altro, ma per farlo è necessario rinunciare a qualcosa di proprio. A qualcosa di umano. A qualcosa a cui si è profondamente legati.
Praticamente ci si alleggerisce.
E allora Anastasia si offre di perdere qualcosa al posto suo. Lui sta già perdendosi, non serve che si sacrifichi. Lei è abbastanza umana per entrambi. Lo è davvero tanto. Umanissima!
È disposta a perdere la propria carriera di scrittrice per lui e per ritrovare Alina e Aleksei.
Viktor la stringe in un abbraccio e, passandole una mano sulla nuca inizia a disegnare simboli sulla sua pelle. Anastasia si appoggia quasi di peso a lui, non trattiene le lacrime per la rinuncia fatta con slancio, ma non a cuor leggero. E il rito ha inizio.





Abbiamo chiuso qui la scena, con la decisione di Anastasia di perdere una parte di sé come componente per la big magic e Viktor che dava inizio al rituale, e dopo un'altra scena di Alina e Alek s'è terminata la sessione.
In genere non sono un'amante dei sacrifici fatti per amor del drama. Ma in questo caso ho pensato fosse una cosa “bella” sacrificare qualcosa per un proprio compagno.
Poi, davvero, Ani è molto più umana di Vik per un sacco di motivi diversi. E visto che sono a pochi px dalla possibilità di cambiare libretto ci stava. Dà anche una piega diversa alla relazione tra pg e mette in crisi quella con Diego (diegoooo! non ci siamo dimenticati dittè!). Ed è un modo come un altro di farle abbracciare l'eredità del sangue. La sua famiglia le ha comunque trasmesso uno scopo più grande. Proteggere le persone comuni.

Ora devo scegliere che strada farle prendere. Se andare in direzione dell'expert, o dello snoop, o che so io. Ho due px di tempo per scegliere! Mehehehe.
Il libretto dello Scrittore, per essere stato in test, ha funzionato molto bene e non ha nulla in meno di quelli ufficiali. Le mosse sono funzionali e bel colorate, le storie sono ADORABILI (cioè! puoi avere un nipote!! Domenico, vecchia volpe!! XDDD)  Mi sono divertita ad usarlo. E le battute sulla Fletcher si sono sprecate. A Domenico ho riportato commenti più (non troppo, lo ammetto) sensati.
« Ultima modifica: 2015-01-22 03:32:56 da Sonia Grossi »
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #21 il: 2015-01-22 09:01:24 »
Mi trovo alla mia prima esperienza col gioco, ho cercato di variegare le mosse di Alina in modo da farle fare un po' tutto e "tappare i buchi" del gruppo quando serve.
Soprattutto visto che spesso rimane da sola o in coppia con un altro pg, ma devo dire che ogni tanto non sono proprio sicura di muoverla bene.
Dopo la pausa è stato un po' lento il recupero in generale, ma sapevo cosa fare all'inizio, investigare in una direzione ben precisa e ci avrei messo poco.
Poi ho visto che il dialogo tra Ani e Vik era molto bello e non volevo interrompere, soprattutto dopo il successo di Francesca, quindi ho fatto un'altra cosa che mi premeva da un po', cioè sondare un attimo il passato di Alina.
Ho diverse cose che voglio fare nella sessione di stasera, spero di riuscire a ingranarle tutte aiutata dal fatto che ad un certo punto saremo tutti in scena.
Incrocio le dita che Viktor sia vestito al suo arrivo, o tra lui e Alek nudi sarà un casino muovere sta povera ragazza. XD

Mi appunto da una parte:
- Recuperare Olga.
- Recuperare Diego.
- Ammazzare la vecchia.
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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #22 il: 2015-01-22 15:22:56 »
Come mio personale parere il "tappare i buchi" non è la scelta migliore per far crescere un personaggio durante l'arco narrativo, specialmente se stai approcciando un gioco per la prima volta (ma nemmeno le volte successive, volendo) e lo devi anche capire.
Per me funziona che scegli il tipo di personaggio che vuoi giocare e magari sì, vedi un attimo di scegliere qualcosa che non sia già stato scelto dagli altri. Però poi segui l'evoluzione del pg in gioco.. ma non per riempire zone bianche.
Scegli mosse e avanzamenti adatti al pg perchè gli calzano, non perchè possono servire. Nulla serve _per forza_.

Se poi hai dei dubbi, se ne parla o sul momento o a fine HO.
E credo di parlare a nome degli altri anche in questo caso.
Invece di farmi iniziare a spammare gif a caso XD mi blocchi e magari dici cosa non ti è tornato. ;)
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #23 il: 2015-01-28 08:26:24 »
No, le scelte che prendo per mosse o altro le faccio in funzione del personaggio, è solo che a volte ho sentito il bisogno di non fare quello in cui Alina va forte, ma puntare su altro.
Poi comunque se qualcosa non va proprio ne parlo, difatti alla fine della sessione scorsa abbiamo parlato a lungo. ^^

Posterò il prossimo resoconto appena lo scrivo, annuncio intanto che sono riuscita a fare un sacco di cose. Adesso mi serve esperienza. u.u
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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #24 il: 2015-02-04 15:09:40 »
Pagina 3

Questa sessione è stata un po' incasinata, perché finché non siamo usciti dalla prigione dei ricordi ogni scena era ambientata in un luogo diverso.
Purtroppo riprendo dopo diverso tempo che non scrivo, quindi segnerò i punti salienti.
Avrei voluto fare un riassunto più dettagliato, ma tocca trovare il tempo e la forza per riordinare le idee e in queste settimane non ci sono riuscita.


Mi ritrovo nel parco vicino all'orfanotrofio.
Cemento, un'altalena arrugginita e erbacce che crescono selvagge ovunque.
A terra c'è il cerchio di evocazione che avevo fatto per chiamare il Vento del Nord, alzo lo sguardo e vedo:
Anastasia con l'aria distrutta e con addosso solo calzini, mutande e una canotta.
Viktor coperto solo da un lenzuolo.
Aleksei poco più dietro messo come Viktor.
Stavo per maledire la salopette che ho addosso, che fa tanto bambina di campagna, quando cambio idea e ringrazio di essere vestita.
Imbarazzo e corro verso Ani abbracciandola, ho visogno di sapere che è reale.
Anche perché gli altri due potrebbero essere altri prodotti della mia fervida immaginazione.
E invece no, sono proprio Viktor e Alek.
Cerchiamo di metterci d'accordo su cosa fare quando il terreno si spacca e inizia a tremare, di conseguenza scappiamo perché figuriamoci se abbiamo voglia di vedere cosa esce fuori!

Il Keeper mi chiede "Alina sei sicura che quel giorno tu non abbia richiamato altro oltre al Vento del Nord?" io rispondo che no, Alina non è per niente sicura.
Mi segno questo dettaglio con l'intenzione di indagarlo più avanti.


Muovendoci è come se la scena cambiasse leggermente, in lontananza ci siamo io e Vik che andiamo verso il suo furgone.
È il girono in cui mi ha portata via dall'orfanotrofio.
Anastasia e Aleksei si avviano decisi verso il retro del furgone che è aperto e dove a detta del ragazzo si era nascosto per scappare.
Ani apre le porte e dopo aver detto "È ora che cresci ragazzo!" si alza la canotta e gli mostra le tette.

Lascio a Sonia lo spiegare perché Ani ha fatto questo.

Sta di fatto che improvvisamente è come se i ricordi di Alek si riscrivessero e l'Aleksei reale ricorda quella volta in cui Ani gli mostrò le tette.
Bene siamo nel mondo del metafisico magico, cerchiamo di non fare idiozie.

Non ricordo bene cosa sia successo poi, ma Alina si è ritrovata in un altro ricordo.

Aeroporto di Mosca.
Ho in mano un cartello con su scritto Anastasia.
Guardo Ani venire verso di me con aria stanca. Le chiedo perché non mi ha mai detto dei suoi incubi fino ad ora e lei risponde che era certa l'avremmo presa per pazza.
Mi sembra una spiegazione assurda, visto che sono stata adottata da un tizio che fin da subito ha sostenuto essere il Vento del Nord e io stessa sono tutto che normale.
Però la vedo che è insofferente, che vuole andarsene e cerco di calmarla.
La fermo appena in tempo prima che si butti di sotto, convinta che questo l'avrebbe fatta uscire dal sogno.

Manipolare 7-9 e lei accetta di non farlo.

Magari funzionerebbe anche, manon voglio vederla morire! Nemmeno per finta!
Inizio a guardarmi intorno, osservo ogni dettaglio per trovare tutte le incongruenze con i miei ricordi, voglio vedere oltre la magia e sapere se stiamo tutti bene.

Use magic e faccio 6, uso un punto fortuna perché sono stanca pure io di stare a girare in tondo.

Ho la netta impressione di aver già visto passare quel gatto nero... un gatto in un aeroporto?!
Apro gli occhi per un attimo, vedo che noi siamo nello stesso scantinato e dormiamo, vicino a me c'è Olga e ha una piccola ferita sulla testa, come se qualcuno l'avesse colpita.
Riferisco tutto a Ani e poco dopo sentiamo le voci di Viktor e Alek che ci chiamano.
Sono riusciti a scappare e a svegliarci! YAY!
prendiamo Olga e andiamo via a casa di Ani, una volta lì la donna con un aiuto crea un portale nel salotto per raggiungere Diego.
Diego è seduto sotto un albero in mezzo alla neve, sembra stare bene.
Momento di felicità di tutti e siamo tutti assieme.

In questo momento chiedo agli altri se posso fare una scena veloce con Alek, perché voglio dare una smossa al rapporto tra di loro.

Prendo Alek per mano e ci chiudiamo in una stanza, ho una domanda importantissima.
Gli raccondo del ricordo in cui ero in stanza, c'era lui nudo e arrivava Vlad urlando che lui mi ama.
Quella cosa non è mai successa nella realtà e io non mi sarei mai immaginata una cosa del genere, voglio sapere se magari...
E Alek dice "Ah... quindi lo hai sentito anche tu. Si, beh..."
No fermi tutti, lo guardo e gli chiedo se è vero.
E lui con tutta l'indecisione del mondo dice:
"Si, mi piaci." pausa "Una cosa del genere."
>.>
Gelo. Posso vedere la Regina delle Nevi che si copre con una pelliccia lamentandosi degli spifferi.
Cerco di capire bene cosa voglia dire, ma il succo è che sono tipo 5 anni che gli piaccio.
5 ANNI?! E non me lo ha mai detto!
Come ho fatto a non accorgermene e capirlo?!
Sto per dire qualcosa e lui mi bacia, senza preavviso.
Quando il bacio finisce gli dico che ci devo pensare su e che se mi bacia un'altra volta lo picchio! >.<

Con calma posterò anche l'ultima sessione, sto cercando di cogliere gli spunti degli altri per non far ristagnare la storia tra i personaggi e vediamo come va.
Ho fatto anche altri due tiri, ma non me li ricordo, aspetto di essere a casa perché dovrei averli scritti su un foglio. XD

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #25 il: 2015-02-24 18:01:41 »
Pagina 4
Iniziamo finalmente a organizzarci, pensiamo a come risolvere la questione.
Viktor propone di prendere lo spirito di Miss Kozlov e ributtarlo nell'aldilà a calci nel sedere, mentre io e Ani siamo più propense per una soluzione "mondana".
Basta adottare Aleksei per darle la pace, quindi facciamolo.
Olga dice che la direttrice dell'ufficio pubblico che si occupa di queste pratiche, sarà ad una festa di gala il giorno dopo.
Io inizio a sentire i miei amici in internet per avere i biglietti.
(Amici su internet 7/9)
Ci vorrà del tempo, ma nel mentre Anastasia con l'aiuto di Diego sfrutta il suo status di scrittrice famosa per avere accesso alla festa.

Mi faccio vestire e truccare da Ani, voglio passare più tempo con lei.
Dopo poco mi ritrovo con dei tacchi vertiginosi e un abitino nero molto aderente e molto corto!
Guardandomi allo specchio non mi riconosco, sembro anche più grande, ma il mio look non è la cosa importante al momento.
Aleksei, Diego e Viktor sono vestiti con il completo, sono tanto carini! Cioè... Diego sembra nato per indossare il completo, Alek sembra un ragazzo a modo, mentre Vik... no, siamo sicneri, lo vedrei meglio a torso nudo in mezzo alla neve mentre strozza un grizzly.
Andiamo alla festa in questo palazzo antico, pieno di vecchi vestiti in abiti lussuosi.
C'è un attimo di incertezza all'ingresso e quasi mi metto a litigare con il tipo che controlla i nomi, Alek mi porta via prima che lo prenda a calci nei denti. Incompetente. >.>
Una volta dentro vediamo Angela, la donna con cui dobbiamo parlare.

Interpretata da Angela Lansbury: http://persephonemagazine.com/wp-content/uploads/2012/11/jessicawinky.gif

Viktor si avvicina alla donna e sfrutta la sua età per conversare alla pari dei vecchi tempi con quei vegliardi, io non faccio in tempo a girarmi che Alek è sparito di nuovo. NUOOO!!!

Con Anastasia andiamo a cercarlo, saliamo al piano di sopra anche perché sentiamo il suo urlo.
Il palazzo però è grande e ci chiudiamo in una stanza per fare una magia, sarà la vecchiaccia a venire da noi.
Chiedo a Ani di aiutarmi e lei tira fuori dalla borsa un pezzo del vestito di Miss Kozlov, io esulto e dico "Un po' di fortuna pure a noi."
Lei sembra perplessa e preoccupata, perché non sa come quel frammento di stoffa sia finito nella sua borsetta.
(Use magic 7/9 scelgo di evocare un mostro nel mondo e un effetto indesiderato e inaspettato)
Stringo nel pugno il frammento di stoffa come se stessi tenendo la vecchia per il bavero dell'abito, e nel mentre recito una filastrocca, anzi, una preghiera a Baba Jaga per invocare il suo potere e aiuto.
Un'ombra nera inizia a formarsi e sembra troppo grande per essere lo spettro...
O no... che cosa ho evocato???


Pagina 5
Bene. La vecchia è nel sacco!
Peccato che il sacco sia una melma nera fatta di oscurità e disperazione che la protegge e rischia di intrappolare me e Ani.
SCHIFO!!!
Anastasia riesce a guadagnare tempo così che io possa fare un incantesimo per ricacciare le tenebre, ma nel mentre perde il cellulare dento lo schifo melmoso.
Ricorro ancora all'aiuto di Baba Yaga chiedendole il potere di uno dei suoi servitori, il Cavaliere dei Mattino che reca l'alba con se.
(Use Magic fallimento e spendo un punto fortuna)
Ho chiesto troppo e me ne rendo conto, è piena notte e il cavaliere è come se fosse distante, mi serve una luce e dalla melma spunta il cellulare di Ani con la torcia ancora attiva.
La magia riesce e le tenebre svaniscono.
Di fronte a noi resta Miss Kozlov, con la sua tunica nera in parte stracciata e le mani che si protendono verso di noi.
Anastasia con una magia la blocca, giusto per stare sicuri.
Spero solo che Aleksei sia riuscito a fuggire nel frattempo.

Olga ci raggiunge assieme a Diego con in braccio dei barattoli di sale.
Io mi avvicino allo spettro restando a una distanza tale da non farmi afferrare, soprattutto perché è pericolosa... ma anche perché mi fa schifo.
Parlo con Miss Kozlov e le chiedo di darci il tempo di far adottare Aleksei altrimenti non succederà mai.
(Negoziatore Oscuro 7/9)
Prometto di andarla a trovare ogni tanto, così che non si senta sola.
Lei sembra rincuorata e dice che aspetterà, ma mi chiede perché lo sto facendo.
Io la guardo, penso a Viktor, a Veles e ai mostri che abbiamo affrontato.
"Non penso che tutti i mostri meritino di essere distrutti."

Accompagno Alek e Vik dalla signora Angela e la convinciamo a salire per vedere lo spettro.
Vorrei picchiare Aleksei per aver buttato la verità in faccia alla signora in maniera brutale e senza prove, ma pare che funzioni.
Ani nel frattempo distrae le guardie sventolando un libretto degli assegni e chiedendo dove deve andare per fare la sua donazione.
La signora Angela è scettica, ma firma immediatamente i documenti non appena vede lo spettro.
Io per un attimo mi sono preoccupata che ci rimanesse secca per lo spavento. O.o
Questo basta a dare riposo a Miss Kozlov e noi possiamo andare in un locale vero a divertirci.

Mentre la musica della discoteca ci assorda parlo un attimo con Alek, lui mi dice che nello scontro per salvare Vik ha dovuto abbandonare il suo pugnale.
A quanto pare il pugnale è sparito nelle tenebre.
Quel pugnale è legato alla sua anima.
Accidenti Alek! Ma non riesci a stare per un giorno senza un cappio al collo???
Poi mi si avvicina e mi chiede una risposta a quello che mi ha detto e... e io non ce l'ho!
Gli dico che ci devo pensare, non ho avuto un attimo di calma e lui ha aspettato per 5 anni, potrà almeno darmi il tempo di dormirci su!
Mi guarda sconsolato e dice "Certe cose si sanno, non ci si deve pensare."
>.>
Grandioso... anche la filosofia da romanzi di terza categoria.
Inizio a chiedermi se gli uomini sono tutti così, perché altrimenti la castità inizia a diventare allettante.

Fine Mistero

Mi scuso per il ritardo, ad ogni modo ho cercato di riassumere i punti salienti delle due sessioni. Se avete domande di qualche tipo fatele pure, altrimenti potete aprire una nuova discussione e mettere il link a questa. ^^
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