Autore Topic: [Evolution Pulse] Elysium 17B52 – 5ª sessione  (Letto 3809 volte)

Daniele Di Rubbo

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[Evolution Pulse] Elysium 17B52 – 5ª sessione
« il: 2015-02-17 23:27:05 »
Questo è l’actual play della mia quinta sessione di “Evolution Pulse: Elysium 17B52”.

Di séguito potete leggere gli actual play delle sessioni precedenti:
Qui potete leggere la procedura di creazione che ho seguìto per gli scenari:
Infine, qui potete trovare la bacheca multimediale della campagna.

Inizio della sessione

Come premessa, vi avviso che questa sessione è stata giocata alcune settimane fa; chiedo quindi scusa in anticipo se in alcuni punti farò degli errori o non sarò preciso.

Come al solito, ci troviamo, facciamo il riassunto delle puntate precedenti e distribuiamo a ciascun giocatore un numero di punti fato pari al proprio valore di recupero.

Poi passo direttamente a impostare la prima scena.


1ª scena: Moebius chiede l’aiuto di Thorsten

Thorsten riceve una chiamata vocale da Moebius, uno dei sette dogi del Server Elysium 17B52, nonché il responsabile capo del laboratorio denominato “Grande Mela”. Moebius dice a Thorsten che è arrivato al server uno Hyonos dall’atteggiamento inquisitorio e perentorio che dice di chiamarsi Uriel. Moebius è preoccupato e spaventato da questa visita e non nasconde a Thorsten che gli farebbe piacere che presenziasse all’incontro ufficiale con lo Hyonos e lo aiutasse a mediare la situazione, siccome le sue capacità diplomatiche sono ben conosciute al Server (vi ricordo che Thorsten ha come aspetto Diplomatico delle relazioni tra Server e IA).

Thorsten si fa pensieroso, ma accetta di buon grado, consapevole che il miglior modo per guardare a fondo della questione è andare in contro al problema rappresentato da Uriel. Mentre si reca presso il bugigattolo che Moebius usa a mo’ di stanza di rappresentanza per gli ospiti importanti del Server, Thorsten chiama Barnard attraverso il suo collegamento con Nirvana.


2ª scena: Barnard e Heinrik vengono messi in guardia

Barnard viene aggiornato sul pericolo e Thorsten gli chiede di stare all’erta e di entrare in contatto con Heinrik, dal momento che è lui quello che ha avuto problemi con gli Hyonos in passato.

Chiusa la conversazione, Barnard si mette in contatto con Heinrik e gli chiede di raggiungerlo nel suo laboratorio.


3ª scena: Thorsten incontra Uriel

Arrivato presso la fatiscente stanza di rappresentanza di Moebius, Thorsten fa la conoscenza di Uriel, un angelo vendicatore Hyonos. Stando a quello che dice, Uriel è da diversi anni sulle tracce di un pericoloso criminale che risponde alla descrizione e al nome da LostH di Heinrik Khokenaimer, ma che Uriel continua a chiamare «soggetto ostile» e al quale si riferisce come se fosse un Hekath e non più una persona.

A questo punto, io faccio una tentazione a Thorsten sul suo aspetto Diplomatico delle relazioni tra Server e IA. Siccome in passato lui è stato diplomatico presso il Server Jericho RY723, luogo di provenienza di Uriel, questi si aspetterà una sua completa collaborazione e interpreterà anche una minima neutralità nel peggiore dei modi. Simone mi chiede che cosa implichi accettare e io preciso che, qualora accettasse la tentazione, Uriel si aspetterebbe una collaborazione piena su tutta la linea: qualunque ostacolo verrà interpretato come una specie di “dichiarazione di guerra” ed egli reagirà di conseguenza nel peggiore dei modi.

Simone rifiuta la tentazione e paga un punto fato. Ci prendiamo un attimo per descrivere che cosa questo significhi: stabiliamo che Thorsten in effetti in passato ha conosciuto Uriel durante la missione nella quale Thorsten aiutò Heinrik, allora ragazzino, a fuggire dalla prigione di massima sicurezza del Server degli Hyonos. Tuttavia, tra lui e Uriel non si è stabilito alcun rapporto, pertanto egli adesso non avrà alcuna pretesa particolare.

Uriel procede a fare qualche domanda su Heinrik e Thorsten nega di conoscerlo o di averlo incontrato. A questo punto, io dico a Simone che farò tirare Uriel per vedere oltre le sue menzogne e che lui dovrà fornire opposizione attiva. Gli dico che Uriel ha un talento che gli può essere utile in queste occasioni:

Citazione
Wizard – Occhio della verità: esegui una scansione dei bioritmi del soggetto con cui stai parlando e ottieni un +2 a tutti i tiri per Superare un ostacolo, per scoprire e resistere alle sue menzogne. Descrivi, in accordo col GM, qualcosa del carattere del tuo interlocutore.

e che tirerà per superare un ostacolo col suo approccio di Inquisitorio +6, e chiedo a Simone come si comporta Thorsten e con quale approccio intende fornire opposizione attiva di conseguenza. Simone decide di fornire opposizione con Umano e narra cosa fa.

Andiamo ai dadi e il +8 di Uriel contro il +2 di Thorsten si fa sentire. Lo Hyonos capisce al volo che Thorsten gli sta nascondendo un mondo di cose e si prende anche un beneficio: Ti tengo d’occhio.

Io decido di fare agire Uriel in maniera subdola: continua la conversazione come se nulla fosse. Alla fine, dice a Moebius che si tratterrà presso il Server per condurre le sue indagini e lo avvisa che qualsiasi resistenza porterà a conseguenze diplomatiche molto gravi da parte del suo Server.

Moebius ne è spaventato, invece Thorsten lo mette in guardia, sconsigliandogli di minacciare i suoi ospiti. Uriel se ne va senza gettare legna sul fuoco.

In questo momento i giocatori mi hanno fatto notare che Uriel ha una missione che dura da parecchio: infatti sono passati circa vent’anni da quando Heinrik è fuggito dalla prigione degli Hyonos. Ecco, questa era una cosa che non ricordavo e, quando ho creato lo scenario, non ci avevo minimamente badato, ma non mi formalizzo troppo: vedo Uriel come uno zelota che deve portare a compimento una missione. Che problema c’è anche se ci dovesse mettere vent’anni, o anche un’eternità? Magari per gli Hyonos il tempo è qualcosa di molto relativo. Porto queste considerazioni all’attenzione dei giocatori.


4ª scena: Thorsten avvisa Barnard e Heinrik delle intenzioni di Uriel

Congedatosi da Moebius, Thorsten, che nella scena precedente aveva registrato tutta la conversazione con Uriel e Moebius, la invia a Barnard tramite il collegamento a Nirvana. Fermo un attimo Simone e gli dico: “Lo sai che Uriel tenterà di intercettare la comunicazione tramite il suo collegamento a Eden?”. Simone decide di prendersi il rischio e andiamo a un tiro di Uriel per superare un ostacolo: Inquisitorio di Uriel contro Loggarsi di Thorstein. Non ricordo bene il risultato del tiro, ma mi pare che Uriel sarebbe riuscito, senonché Simone ha deciso di invocare aspetti come se non ci fosse un domani, portando il successo a pareggio, nonostante io avessi invocato il beneficio Ti tengo d’occhio ottenuto durante la scena precedente.

Siccome il pareggio è un successo a un costo minore per Uriel, dico a Simone che egli riesce a rintracciare la comunicazione, ma che nel farlo lascia una traccia che i firewall di Thorsten percepisce e pertanto gli assegno il beneficio So che Uriel mi controlla.

Come ultima richiesta per la scena, Simone mi dice che Thorsten contatta gli altri Proxy presenti al Server e gli chiede di fare attenzione alle indagini di Uriel e di tenerlo d’occhio.


5ª scena: Barnard nasconde Heinrik

Heinrik si trova nel laboratorio di Barnard e ascolta con lui la conversazione con Uriel appena ricevuta da Thorsten. I due sono allarmati e cominciano a pensare a un piano di azione per evitare un conflitto.

Barnard propone che Heinrik si nasconda temporaneamente nel termitaio sotto al Server, passando per la botola a combinazione creata da Thorsten durante il primo scenario, come conseguenza dell’infiltrazione degli Avvoltoi. Heinrik accetta e i due si recano laggiù. Arriva anche Xavier, il capo della sicurezza della Grande Mela, chiamato direttamente da Barnard.

Xavier chiede ai due cosa stiano facendo e li avvisa che tutti sono stati allertati per cercare Heinrik su ordine di Moebius. I due spiegano a Xavier la situazione, ma devono tirare per convincerlo a disubbidire agli ordini, e alla fine ce la fanno. Xavier dice che farà finta di non averli visti, ma non può aiutarli in altro modo, siccome la sua situazione è troppo spinosa.

I due lo ringraziano e Heinrik si addentra nelle profondità del termitaio, mentre Barnard torna al suo laboratorio.


6ª scena: Barnard incontra Uriel

Non passa molto che anche Barnard riceve la visita di Uriel, che ovviamente ha rintracciato il destinatario della chiamata. I due conversano non senza attrito. Anche Barnard, ovviamente, mente spudoratamente alle domande di Uriel; per questo andiamo a un tiro che porta nuovamente un successo con stile allo Hyonos, che ottiene anche il beneficio Mi nascondono qualcosa.

Questa volta Uriel si fa più pressante e chiede di ispezionare da cima a fondo i laboratori; Barnard acconsente, ma si rifiuta testardamente di lasciarlo da solo a proseguire le proprie indagini, con la scusa che potrebbe inavvertitamente danneggiare le attrezzature.


7ª scena: Il Server viene attaccato dagli Hekath

Avevamo avuto un inizio di sessione pieno di indagini e domande inquisitorie da parte di Uriel e la sessione si stava un po’ bloccando su quel problema, mentre ancora non sapevamo nulla del secondo. Ecco come mai ho deciso di “fare entrare i ninja” in questo momento. Ho descritto un’esplosione a distanza, causata dall’impatto di un grosso monolito nero all’interno del Server.

Thorsten, che era all’esterno, si reca immediatamente a vedere cosa sia successo. Allo stesso modo, Heinrik percepisce istintivamente una enorme presenza Hekath e se ne frega del fatto di poter essere individuato da Uriel: esce dalla botola e si reca a vedere cosa sia successo; per lui combattere gli Hekath è una vocazione primaria, non importa se Uriel è sulle sue tracce.

Nel frattempo Barnard e Uriel assistono all’accaduto da una delle finestre della Grande Mela. Uriel si propone per dare una mano contro l’atavico nemico Hekath e si reca in una zona limitrofa dove l’infezione sta dilagando. Barnard si assicura che Uriel non lo segua e cerca di raggiungere il punto centrale dell’esplosione, dove si sta dirigendo Thorsten, come apprende dal suo collegamento con Olympus.


8ª scena: A ground zero del monolito nero

Questa è l’ultima scena della sessione. L’idea dell’attacco degli Hekath attraverso un “missile-monolito” sparato da chissà dove l’ho presa dalla demo fatta con Alberto Tronchi alla Crema di Giochi 2014. Nella settimana seguente a questa mia sessione ho visto che sul sito di Black Box Games è apparso il nuovo contenuto “Extra 0004 – Avventura – Attacco a Rad438K”, che di fatto presenta proprio una situazione iniziale molto simile alla mia; per questo, preso dalla curiosità, l’ho letto e mi sono annotato alcune idee da usare nel caso non sapessi come far comportare gli Hekath durante l’attacco oppure fossi a corto di idee per concretizzare i Pulse durante la scena di invasione.

Dico sùbito ai giocatori che Thorsten arriverà per primo, che poi farò arrivare Heinrik e solo alla fine farò arrivare anche Barnard. Ossia terrò conto di chi era più vicino al momento dell’impatto. Thorsten arriva e si trova davanti a una scena impietosa: una grande esplosione, il monolito nero impilato per terra obliquo, Hekath che sciamano in varie parti del Server e la loro l’infezione che insozza la realtà. Per terra c’è anche una bambina in pericolo, perché proprio in quel momento dal monolito sta fuoriuscendo un’orda di quattro Segugi guidati da un Domine.

Iniziamo un conflitto di tipo fisico. Gli Hekath si stanno per gettare sulla ragazzina, ma Thorsten vuole mettersi di mezzo e tira per difenderla. Qui gli faccio notare che col suo comportamento si sta buttando nel cuore del pericolo e si sta tentando da solo il suo aspetto Molto protettivo nei confronti dei bambini. Alla fine della scena riceverà un punto fato per questo, come di consueto.

Qui commetto un paio di errori: 1) considero il Domine come parte dell’orda di Segugi, per cui la somma tra i due ha degli approcci altissimi, che si fanno sentire contro il povero Thorsten; 2) durante il secondo scambio, Simone divide uno stress da 4 segnando la casella da 3 e quella da 1; mi chiede se può e io gli dico di sì ma, controllando il manuale dopo la sessione, mi accorgo di avere sbagliato: non avrebbe potuto farlo. Ho deciso che non correggeremo questo errore (che va a suo vantaggio) per bilanciare il mio errore di aver contato anche il Domine nell’orda (che va a suo svantaggio).

La situazione si fa sùbito molto pesante, perché la mia orda ha degli approcci altissimi e Thorsten si trova in soli due scambi con le 3 caselle di stress fisico marcate e una conseguenza lieve: Ferita alla gamba. La sua azione è quella di cercare di mettere la ragazzina in salvo, Manipolando la Realtà per formare attorno ad essa una gabbia protettiva ma, fallendo il tiro, l’invocazione gratuita va agli Hekath, che sovrastano la gabbia pur non potendo ancora raggiungere la bambina, almeno per ora.

Nel frattempo (durante il secondo scambio) arriva anche Heinrik, che deve scegliere se dare man forte a Thorsten oppure se occuparsi di un secondo gruppo di Hekath che sta fuoriuscendo dal monolito per evitare che la zona attorno alla bambina diventi troppo affollata di Hekath. Opta per questa seconda scelta e, anche grazie a tiri molto favorevoli, se la cava molto meglio di Thorsten e tiene a bada gli Hekath.

All’inizio del terzo scambio arriva anche Barnard, ma siccome è tardi decidiamo di interrompere la sessione nel cuore del conflitto per ripenderla all’inizio della sessione seguente.


Considerazioni conclusive

Ecco, se nella sessione precedente era finita a tarallucci e vino, durante questa, invece, l’opposizione si è di certo fatta sentire. Anzi, con un Hyonos PNG principale in campo e un’opposizione Hekath degna di questo nome, non vorrei avere esagerato. Ma qualcosa mi dice che, per come funzionano le cose con Fate, non sia un male eccessivo avere avuto un’opposizione che si facesse sentire bella cattiva.

Come avete visto, ho fatto ancora qualche errore con le regole, ma credo che man mano che andiamo avanti sempre più cose vadano a posto.

Non ho nient’altro da aggiungere; vi saluto e vi do appuntamento al prossimo actual play.
« Ultima modifica: 2015-02-18 09:35:20 da Daniele Di Rubbo »