Autore Topic: Psicopatologia del Parpuzio  (Letto 4584 volte)

Psicopatologia del Parpuzio
« il: 2015-01-11 21:57:19 »
Questa potrebbe sembrare una trollata e invece è una domanda serissima
Io prima di aver a che fare con Marco B. certe cose non le ritenevo possibili... Eppure sono successe

C'è sto qua, Marco B. che nell'anno in cui ho avuto un incidente stradale il 2004, mi viene a dire che ha dei problemi e gli SERVE che io non usi un vantaggio col mio personaggio.
Continua a ripetere sta storia per quattro anni pure quando c'è un altro giocatore che gioca a mia insaputa usando il mio vantaggio (e a sto punto dubito che lo abbia pagato) e mi riferisco a Corrado P.
Poi quando io mi sono rotto i coglioni di quella campagna lì e me ne vado Marco B. mi fa una capa a capanna sul fatto che vuole continuare a giocare e a slivellare col personaggio divinità cittadina ma vuole che la città la tengo io così lui può andare in giro a far su esperienza :o
Alla faccia che fino a qualche giorno prima Marco B. si era messo a dire che "Ognuno gioca quello che c'é" (dopo quattro anni di metaplay)
Ovviamente l'ho mandato a quel paese perché era cinque anni che non faceva altro che dare noia un po' a me un po' a mio fratello

Poi niente nel 2011 scopro che sono stato perculato leggendo nel forum della campagna la sezione del consiglio dei Maghi, Corrado era dentro mentre Marco "aveva i problemi"

Nel 2013 voglio organizzarmi per giocare senza spacchiamenti e il Master, Luca A., tira fuori la storia che Marco a Febbraio 2008 se n'era andato perché aveva "avuto problemi", tanto per cambiare .

Vabbeh, ma dirmi subito anni fa che tanto non mi lasciavano più giocare e al massimo mi cancellavano pezzi di scheda per regalarli in giro perché tanto si erano organizzati così, no?

Sono questi i famosi brain demage di Parpuzio di cui tanto ho sempre sentito parlare?

Una spiegazione organica a sta cosa ce l'avete?

Perché io mi ricordo che quando si giocava con delle regole chiare, che le sapevano tutti, e non c'era da passare sempre dal GM per ogni inezia tutti sti spacchiamenti per me erano fantascienza.

Questione Corrado
Nel novembre 2010 viene a far piangina da me perché ha il personaggio imprigionato sotto una barriera magica. Io non giocavo da due anni perché tanto Marco B. faceva ostruzionismo e poi spuntava sempre qualcuno che faceva piangina o era scontento e chissà perché veniva a lamentarsi da me che ero il giocatore anziano che giocava di meno e aveva il personaggio meno potente.

Vabbeh nel 2010 arriva lì Corrado B. che non conosco minimamente e mi fa "aiutami a liberarmi il mio personaggio." e io gli chiedo solo "vabbeh, però poi dopo lasciami giocare in consiglio che prima Marco aveva dei problemi e non mi lasciava." e Corrado fa "Si, si."
Dopo di che liberato il suo personaggio comincia a giocare da solo, essi che come gruppo abbiamo il forum apposta per comunicare.

Allora io chiedo di giocare la mia quest per conto mio. E il master fa si, si. E Corrado pure, doppio si.
Ora che succede a ottobre 2011? Niente, Corrado viene ancora a far piangina, si accorda con me per giocare insieme, niente, la sessione dopo si è già accorto che c'è un fracco di roba da prendere quindi mi molla lì e comincia a giocare in solitaria per riempirsi a man bassa la scheda del suo personaggio.
La cosa grottesca è che Corrado si giocava le avventure che avrei dovuto giocare io e a cui gli ho permesso di giocare, poi con la scusa che giocava col "suo gruppo" andava da solo a giocare in solitaria e faceva man bassa e poi il master mi ha pure detto "si gioca per stare insieme" see, tipo Corrado e Marco che "invitavano" la gente a giocare quando le sessioni erano pericolose o poco fruttuose e la cacciavano quando c'era da raggiungere obbiettivi "e" soggiungeva Luca A. "non per raggiungere gli obbiettivi del proprio personaggio"

Ora, se Corrado fosse stato minorenne, dài valà, ma lì parliamo di uno che era maggiorenne ma poi manco quando giocavo con gli undicenni ste cose non capitavano.

Vuoi giocare? Lo dici
Non vuoi giocare? Lo dici
Non è che chiami le altre persone solo quando fa comodo a te e le ignori il resto del tempo.
« Ultima modifica: 2015-04-29 16:59:13 da Davide Alberici »

Simone Micucci

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Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #1 il: 2015-01-12 00:53:03 »
No.

Stai confondendo tre cose.

A: "Brain Damage", che è un termine sui cui sono sorte molte polemiche anni e anni fa. Come te la cavi con l'inglese?
B: Cos'è Parpuzio.
C: Cosa fanno i tuoi amici.

Il brain damage non mi ci metto per il momento a parlarne, non c'entra con questo caso.
Mi concentrerò su B e C, partendo dalla B.

"Parpuzio" è un termine inventato che si riferisce all'abitudine di ignorare le procedure di un gioco, per importarci dentro sempre la stessa procedura (anche con forme diverse) che si riassume con:
"il master dice cosa i personaggi vedono, sentono, percepiscono. I giocatori dicono al master cosa vogliono fare i personaggi, il master gli dice che cosa devono fare per provarci (tirare dadi, scegliere carte, parlare in character, spendere punti - il metodo usato volta per volta è a discrezione del master, anche se diversi manuali consigliano sistemi diversi), e poi una volta che lo fanno gli dice se ci riescono o meno, narra cosa succede e descrive le conseguenze".

Giocare a Parpuzio è un sinonimo di "ignorare le sfumature e le regole di un gioco per importarci quelle procedure descritte sopra". Di per sé non è dannoso (a meno che non consideri un danno il non usare le vere regole di un gioco o magari spargere disinformazione su come un gioco viene giocato).

Allo stesso modo nessuno dice che non possa essere divertente. Ci ho giocato per anni.

Non è tanto il punto che tu abbia giocato a Parpuzio o meno.
Da quello che scrivi non mi è facile capire se stavate giocando seguendo quelle procedure oppure no, perché hai un modo di scrivere per me molto complicato da seguire.
Ma quello che si intuisce è che hai giocato per anni con persone che non avevano rispetto per te.
Ti lamenti spesso (non solo qui, ma anche in altri thread) di come determinati accordi tra di voi venivano violati, di come hanno funzionato per anni le cose tra voi e cose di questo tipo.

Questi aspetti di cui ti lamenti non derivano dal gioco ne dal modo di giocare (anche se determinati modi di giocare possono incentivarli o evidenziarli; difficile capire se questo è il caso). Questi aspetti derivano dal giocare con persone con cui in realtà non si vorrebbe giocare, che magari non ti vogliono, per le quali magari sei un peso o che magari lo sono loro per te (magari tra di loro tutti quegli atteggiamenti sono ben accetti e solo a te danno fastidio).

Il problema non è a livello di gioco, ma al livello superiore, nel contratto sociale. Non erano tanto le regole a essere un problema, quanto l'atteggiamento che alcune persone tenevano nei confronti di altre.
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Niccolò

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Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #2 il: 2015-01-12 00:58:44 »
SE PROPRIO VUOI dare una colpa a "parpuzio", è che in qualche modo offusca le dinamiche sociali.

Simone Micucci

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Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #3 il: 2015-01-12 01:13:48 »
Determinati modi di giocare possono evidenziare dinamiche sociale non piacevoli, oppure possono incentivarle, ma non ne creano.
Poi certo, avere un intero sistema di gioco che coincide con le decisioni di un singolo giocatore (il GM), rende probabile l'inasprimento di determinate tensioni all'interno del gruppo (poi dipende da che decisioni questo GM prende, da quando le prende, da come le prende ecc ecc), ma il problea riportato da Davide, non solo qui, ma anche in altre discussioni, è spesso una mancanza di rispetto per cose che si erano stabilite, per promesse fatte e robe di questo tipo.
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Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #4 il: 2015-01-12 01:28:41 »
No, è che io non capisco come gli sia venuta l'ideona a qualcuno, Magari anche a Marco, bho, io mi sono accorto che era una bufala solo quando ne ho avuto le prove, di dire a me in off game che aveva dei problemi finti per far fare a due persone vere quello che voleva lui.  ;D

Cioé a parte il gioco qui si sta parlando di raccontare balle per far perdere tempo a gente vera.

Io non sono pratico della teoria e del lessico

Ma questa roba qua scientificamente come la si potrebbe catalogare?

O è proprio qualcosa di così indicibile che lo possiamo chiamare solo? Santo cielo mi hanno perculato per  anni  ;D

Quindi se in sede di disegne mi sforzassi di mettere dei correttivi ad hoc non potrei mai farcerla perché il mio modo di ragionare è sbagliato in partenza, giusto?

Non è una trollata  è che proprio sto studiando con un'attenzione estrema Solar Sistem, la Mia Vita Col Padrone e Avventure in Prima Serata ad Aprile dovrei cominciare anche ad usarli ma sempre in un ottica di studio.

Già solo leggendo Avventure ho visto che sulla titolarità del personaggio e sul taglio delle scene taglia praticamente tutti i problemi che ho avuto alla radice, anche quello delle "assenze strategiche" di cui non ho ancora parlato. ...Anche se per contro sembra meno resistente alle defezioni.

Il Solar invece mi pare che risolva un altro problema, cioé, l'end game che ho sempre e immancabilmente visto gestire quanto meno maluccio e alle volte con strascichi di discussioni degne della corte costituzionale, come diceva un mio amico.

Perché nella mia testa ho in mente di lasciare a chi verrà dopo di me il meglio dei miei ricordi e sento che sono pure lì lì per farcela

Se riesco a risolvere:
gestione equa delle scene
gestione equa dell'end game del personaggio
gestione equa del finale di campagna è fatta

Sono problemi che possono sembrare stupidini ma che per me sono essenziali.

Per la titolarità del personaggio c'è gia la soluzione in avventure in prima serata, l'unico che può modificare la scheda è il giocatore titolare, fine. Chiaro, semplice e pulito.
« Ultima modifica: 2015-01-12 01:43:17 da Davide Alberici »

Moreno Roncucci

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Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #5 il: 2015-01-12 04:39:54 »
È tutto collegato. Parpuzio spinge e incentiva meccaniche sociali di merda in cui per ottenere cose ti "giochi" il GM (blandendolo, rompendogli le scatole, minacciandolo, lusingandolo, corrompendolo etc) spesso a danno degli altri. Ma proprio per questo è il sistema preferito quando nel gruppo ci sono già atteggiamenti di mancanza di rispetto. il tutto nella cloaca massima della "cultura tradizionale di gdr".
Vai a capire quindi alla fine cosa in un determinato gruppo è arrivato prima, cosa ha provocato cosa... Sono cose che si esaltano e amplificano fra loro, col tempo, e sono quindi da evitare TUTTE.

Devo dire comunque che un ambiente di gioco di merda come quello che descrivi non l'avevo ancora mai sentito, quindi Parpuzio avrà facilitato e incoraggiato certe cose, ma lì sicuramente c'è molta gente che ci ha messo del suo.

E pure tu, non solo accettando certi atteggiamenti per anni, ma accettando quella rete che descrivi di "favori", di promesse di partite future e di cose nascoste, che è tanto complicata che davvero dopo un po' leggendo i tuoi post ho rinunciato a districarla (tanto non è importante la singola fregatura, quando proprio l'idea che si possa giocare così), hai contribuito a mantenere e conservare quel modo di giocare che davvero, non mi ricordo di averne sentiti raccontare di più insani

Io credo che, se ci riesci, la cosa migliore sia proprio rigettare completamente tutta quell'idea di come si gioca, e ricominciare da zero, con gente di cui ti fidi, su basi totalmente diverse.

C'è un elenco di cose che sono assolutamente necessarie per giocare in maniera "sana" e divertirsi insieme (e non alle spalle degli altri) che quoto spesso. Eccolo qui:

----------------------------------------
THE BIG PICTURE

To engage in a social, creative activity, three things are absolutely required. Think of music, theater, quilting, whatever you'd like. These principles also apply to competitive games and sports, but that is not to the present point.

1. You have to trust that the procedures work - look, these instruments make different noises, so we can make music; look, this ball is bouncey, so we can toss and dribble it

2. You have to want to do it, now, here, with these people - important! (a) as opposed to other activities, (b) as opposed to "with anybody who'll let me"

3. You have to try it out, to reflect meaningfully on the results, and to try again - if it's worth doing, it's worth learning to do better; failure is not disaster, improvement is a virtue

My claim is that the hobby of "story-oriented" role-playing as expressed by its most aggressive marketer of the term, and as represented and imitated by countless others, fails on all three counts. (1) Since the procedures don't work, and everyone knows it, you get the Golden Rule. (2) Since there is no "it" to do, and since social function is ignored as the necessary context, the ideal becomes to play "at all," with no social or creative metric to judge it as successful. (3) Since play is not fun, the only way to enjoy or validate the activity is to edit one's memory of play to recall it as fun, which carries the additional negative safety feature of critical repair of the techniques.
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Non ci saranno procedure che tengano se le provi con gente di cui non ti fidi e con cui non vuoi veramente giocare. Non servirà avere al tavolo persone di cui ti fidi se poi non ti fidi delle procedure di gioco e vi mettete d'accordo sottobanco per saltarle.

Lascia perdere accordi segreti o cosa varie, che avete introdotto voi nel gioco e che non avevo visto manco nei gruppi parpuzi più disfunzionali.  Trova gente che voglia divertirsi con te e non alle tue spalle, scegli un gioco con procedure chiare e senza regola zero, e giocate.
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #6 il: 2015-01-12 09:41:53 »
Santo cielo mi hanno perculato per  anni  ;D

Credo che, ahité, il riassunto sia questo.
-- Giuseppe Merigo -- Archer -- Fathan dei Dur

Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #7 il: 2015-01-12 18:32:16 »
Io all'epoca nella rete di favori ci vedevo una difesa del più debole, nel più inesperto, di quello più permaloso o che faceva fatica a venire alle sessioni. Poi quando ho proprio avuto la prova provata che Marco B. veniva a farmi piangina per finta e poi Corrado P. che mi veniva a cercare quando, e solo quando, faceva comodo a lui. Era un mio pregiudizio nutelloso.


Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #8 il: 2015-01-13 09:12:55 »
Quindi il nome scientifico di uno che finge di essere impegnato per giocare da solo o con chi vuole lui è: gioco di merda  ;D, giusto?

Simone Micucci

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Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #9 il: 2015-01-13 10:00:12 »
Quello che ti si sta dicendo è: non è una questione che riguarda il gioco. Lì in mezzo c'è il trovarsi in mezzo a persone che non hanno rispetto per te e che ti dicono qualcosa per farti contento, sapendo che tanto saranno liberi di non rispettare la propria parola.

Immaginatelo con il tennis.
Loro giocano sempre a calcio, tu vorresti giocare a tennis.
Loro ti dicono "guarda, finiamo il giro di partite e poi ne cominciamo alcune a tennis e ci giochiamo".
Poi quando è il turno di giocare a tennis si ricomincia di nuovo con il calcio, ignorando quello che ti si era detto, ignorando la parola data e senza darti spiegazioni.

Potevano dirti subito "guarda in realtà non vogliamo giocare a tennis", invece di trovare scuse e portarti in giro.
Questo non significa che il calcio è un gioco di merda.
Significa che quello è un ambiente sociale in cui è tollerabile portare in giro le persone.
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Niccolò

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Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #10 il: 2015-01-13 10:18:13 »
Citazione
Ma questa roba qua scientificamente come la si potrebbe catalogare?

"avere amici di merda"?
scusa il tono, ma si capisce che ti hanno fatto veramente impazzire. che gentaglia è?

Simone Micucci

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Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #11 il: 2015-01-13 10:21:34 »
Davvero Davide, quelli non sono problemi di gioco.
Un ambiente sociale che promuove sotterfugi e mancanze di rispetto inquinerà qualunque attività.
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Niccolò

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Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #12 il: 2015-01-13 10:26:03 »
traduco dal micuccese: "portare in giro" -> "prendere in giro"

Simone Micucci

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Re:Psicopatologia del Parpuzio
« Risposta #13 il: 2015-01-13 10:26:55 »
O_O
scusate, dialetto mio.
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