Autore Topic: [MotW] From Russia with love  (Letto 9749 volte)

Giulia Cursi

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[MotW] From Russia with love
« il: 2014-11-26 17:02:13 »
Colgo l'occasione per salvare qui sul forum riflessioni e actual play della campagna "From Russia with love" de Il Mostro della Settimana.
Radunatici tutti, abbiamo deciso un paio di linee guida su che tipo di gruppo fare.
È venuto fuori che volevamo un gruppo itinerante, non legato a un qualche committente e volevamo vederlo girare in un posto che non fossero gli Stati Uniti.
Si è dunque scelta la Russia, un paese immenso, pieno di lande desolate, dove mostri e creature delle fiabe possono fare ciò che vogliono.

Siamo dunque passati a creare i personaggi, ecco l'elenco dei giocatori:

Marco = Custode
Sonia = Anastasia Ortiz "Libuse" - Lo Scrittore (Libuse è il suo pseudonimo di scrittrice - Lo Scrittore è un libretto tutt'ora in playtest. P.S. è figherrimo)
Francesca = Viktor Cohzac - Il Mostruoso (sotto mio suggerimento Fra ha scelto che Viktor è il Vento del Nord - il poveraccio da diversi anni è intrappolato nel corpo di un soldato russo della Seconda Guerra Mondiale)
Anna = Aleksei Alkaev "Lyosha" - Il Mortale (diciassettenne impulsivo e naive)

Io espongo a parte una breve descrizione del mio personaggio. Liberi i miei compagni di gioco di commentare e aggiungere quello che vogliono sui loro pg.
Gli actual play saranno sempre dal punto di vista del mio pg, non saranno riportati tutti i fatti, ma cercherò di ampliare in modo da farvi seguire la trama.
Ogni tanto metterò delle osservazioni su cosa vedo del gioco (è la mia prima campagna seria, dopo una che si è interrotta al secondo mistero) e su varie scelte e decisioni prese da noi.

 
Alina Maximov
17 anni
(Flake - Visionario)
Capelli biondi, lunghi che scendono lisci fino a metà schiena. Occhi blu-verdi, che cambiano a seconda del tempo e pelle chiarissima.
Alina ha un fisico esile che nasconde comunque una certa agilità e nonostante le stagioni veste sempre goth. I suoi abiti vertono in ogni sfumatura di colore scuro, principalmente veste di nero e di colori accesi si concede solo il rosso.
La ragazza è nata e cresciuta a Mosca, o almeno così dicono i suoi documenti, infatti fino a qualche mese prima viveva in un istituto terribile assieme a Aleksei.
I ricordi d'infanzia vertono dal triste all'incubo.
Legame con Aleksei: You went through hell together: maybe a monster, maybe military service, maybe time in an institution. Whatever it was, it bound you together, and you have total trust in each other.
È ormai diverso tempo che Alina sostiene che i mostri esistono e che lei li ha visti, ma nessuno le ha mai creduto eccetto Aleksei.
Anche perché Alina non se ne è assolutamente accorta ma Aleksei ha una cotta terribile per lei.
Legame: Aleksei ha un "crush" per Alina
Un giorno dopo aver scambiato già diverse mail con Anastasia ed aver conosciuto in internet altri che le davano ragione ha deciso di provare a evocare uno di questi mostri.
Legame con Anastasia: You know each other through cryptozoology and conspiracy theory websites.
Alina e Anastasia si scrivono da diverso tempo, unendo le loro conoscenze possono diventare una fonte inesauribile di informazioni.
Tornando al famoso rituale, Alina si è convinta a provare con la magia.
Cercando in internet il "mostro giusto" si è accorta che c'erano tantissimi riferimenti al Vento del Nord, come se avesse iniziato ad andare in giro sulla terra.
La ragazza si è decisa dunque ad evocarlo e di certo non si aspettava di ritrovarsi davanti quest'uomo alto e muscoloso vestito in abiti leggeri.
Legame con Viktor: The signs all pointed to working together. So you found them and now you work together.
Viktor l'ha adottata e ha iniziato a farle da mentore, insegnandole la magia, l'uso delle armi e tante cose sui mostri.
Legame di Viktor: Close relations, or a distant descendant. Tell them which.
Alina non vuole dei genitori, ormai non ne sente più il bisogno, però le piace passare il tempo con Viktor e imparare.
La ragazza non ci ha pensato due volte a seguirlo per lasciare l'istituto, ma è stata categorica nel tirarsi dietro Aleksei.
Non avrebbe lasciato in quell'inferno, l'unica persona che le è sempre stata vicina.
Più tardi è arrivata a Mosca Anastasia, Alina l'ha aiutata ad ambientarsi e girare. Fortunatamente Ani era già ben dentro la questione mostri, altrimenti sarebbe stato complicato gestire una spagnola isterica che si ritrova davanti due ragazzini e il Vento del Nord in persona.

Da tutta la creazione esce fuori un gruppo estremamente interessante e legato da relazioni molto forti.
Aleksei ha salvato la vita a Anastasia e a Viktor. Ani ha sognato la strega che ha intrappolato Viktor in quel corpo.
Viktor stesso si è fermato prima di fare del male a Alek perché nei suoi occhi azzurri ha visto un'innocente umanità che gli ha smosso il cuore.
Anastasia è mezza spagnola e mezza russa, i nonni russi un tempo erano cacciatori. Lei da un po' soffre di incubi tremendi popolati da mostri, la nonna le ha consigliato di tornare in Russia e vedere di ritrovare le sue radici.
Ah, aggiungo che la strega ha intrappolato Viktor perché questi ha ucciso il suo amante, diciamo che allora il Vento del Nord non era proprio buono.

Presto inizierò a postare altro, adoro la creazione iniziale di questo gioco, abbiamo speso un'intera sessione per definire bene i legami e ciò che gira attorno ai pg, come ad esempio Diego!
Diego è un png e è l'agente di Anastasia, il quale al momento pensa che lei sia in Russia a fare ricerche per il suo prossimo libro.
Una scrittrice di successo, col blocco dello scrittore, che va in giro a uccidere mostri drogandosi di caffeina, assieme a un mezzo mostro e due ragazzini...
Cosa potrà mai andare storto?
« Ultima modifica: 2014-11-27 17:05:43 da Giulia Cursi »
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Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #1 il: 2014-11-26 17:45:26 »
Per motivi gestionali della campagna e per spammare in maniera incontrollata commenti  dediche tra di noi ci siamo creati una community privata su Google plus.
Lì discutiamo di eventuali modifiche, problemi o altro.
E sempre lì posto regolarmente dopo ogni sessione un piccolo diario del mio pg.
Tenere il diario è molto utile sia a me che agli altri, in primis perché fa bene avere una traccia anche parziale di cosa è successo e se scrivo poi ricordo meglio la fiction.
In secondo luogo posso mostrare ciò che pensa il personaggio in ogni frangente e aggiungere dettagli, perché sul momento tu agisci e il Custode non sempre ti chiede "perché Alina lo sta facendo?", quindi scriverlo poi è un aiuto per sapere cosa muove il personaggio.
Inoltre serve a me perché io sto scoprendo Alina piano piano, pensare che all'inizio la credevo una ragazza goth silenziosa e asociale, invece sta vendendo fuori un personaggio molto diverso da ciò che pensavo all'inizio.

Qui di seguito metto parti essenziali della scheda del pg:

Aspetto: donna, occhi sospettosi, abiti ordinati.

Punteggi:
Affascinante +1
Freddo -1
Acuto +2
Duro 0
Strano +1 (+2 con la mossa "Occhi da Pazzo")

Mosse:

Mente Sospettosa
Se qualcuno ti mente, lo sai.

Amici Su Internet
Conosci un sacco di gente su internet. Quando contatti un amico telematico perché ti aiuti con un mistero, tira +Affascinante.
Con un 10+ è disponibile e ben disposto – può aggiustare qualcosa, decifrare un codice, hackare un computer o trovarti qualche informazione speciale.
Con un 7-9 è pronto ad aiutare, ma ci vorrà del tempo o dovrai farne tu una parte.
Con un fallimento, tagli qualche ponte

Occhi da Pazzo
Hai +1 Strano (massimo +3)

Riguardo questa mossa ho incontrato una piccola difficoltà. Quando l'ho presa non mi ero accorta che negli avanzamenti del Visionario il +1 a Strano si potesse prendere solo fino a portare il punteggio a un massimo di +2. Purtroppo me ne sono accorta la quarta sessione, per cui cambiare mossa mi sembrava... scorretto. Dovevo fare un avanzamento e alla fine ho optato per prendere una mossa da un altro libretto, ma è seguita comunque una discussione tra noi giocatori.
Da regole io non potrei prendere l'avanzamento con +1 a Strano, però discutendone con gli altri si è deciso che se mai vorrò portare Strano a +3 potrò farlo, perché alla fine è stata una svista. Sapendolo non avrei preso quella mossa e ne avrei presa un'altra.
Vedremo andando avanti come si evolverà la questione, potrei non avere mai bisogno di portare Strano a +3, dato che comunque +2 è già un grosso bonus e potrei optare per alzare altri punteggi.
Però ci tengo a scriverlo perché il gioco non è fatto solo delle regole, ma anche dai giocatori e è importante discutere e decidere assieme su certe questioni.
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Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #2 il: 2014-11-27 11:38:02 »
Cercherò di riportare anche i tiri di dado, che mosse ho usato e magari le opzioni scelte.
Non ricorderò tutto, quindi accettate quello che c'è. Da stasera cercherò di segnarmi i tiri e le opzioni scelte in modo da fare AP più dettagliati.

La fiction sarà un po' sconclusionata perché ho scritto questi diari per riportare i pensieri del personaggio e, questo personaggio, è un una ragazza un po' strana, quindi non spaventatevi dalla quantità di facepalm e gosh che leggerete.
Anche perché pure gli altri pg ci mettono del loro. XD

Mistero 1: La Falsa Strega

Pagina 1
Maledetti gremlins!
Mi hanno fatto a pezzi i vestiti!!!
Per fortuna ho più di un cappotto, ma quello mi piaceva tanto. Uffa...
Viktor come al solito guida in maniera sconclusionata, dovrebbe imparare a dosare il freno. Ma ho la cintura per cui sono salva. Aleksei invece dormiva tanto bene, poverino, ha dato una bella capocciata!
Poi però Alek mi ha coperto meglio, cioè... mi ha avvolto nella coperta come una mummia. Sono in trappola! È gentile, ma spero non abbia freddo.
E ecco che arriviamo a un bivio, Vik e Ani discutono se andare o no, però la bufera è terrificante e io vorrei potermi cambiare i vestiti.
Finisce che troviamo questo villaggio nel mezzo della tundra. Non che sia una novità in Russia, ma è inquietante lo stesso.
Paese senza nome non segnato sulle mappe di Google... è assurdo, Google è OVUNQUE!
Viktor resta un po' con me nel furgone, mi tiene caldo, mentre gli altri cercano un albergo. Sono contenta quando mi abbraccia, quando provo ad abbracciare Lyosha lui spesso si scansa.
Non so... con Vik è tutto più semplice, anche se ha un umorismo pessimo.
Merita ogni gomitata o pugno che gli diamo io e Ani.

Si. Eravamo in viaggio in mezzo alla bufera, in piena Siberia, dopo aver affrontato dei gremlins che ci avevano fatto un po' a pezzi. Questo è stato l'aggancio. Marco ha voluto provare una cosa un po' diversa dal solito. A me è piaciuto, ha dato una buona idea delle difficoltà che questo gruppo affronta essendo itinerante e senza troppi mezzi. Inoltre sono nate subito una serie di forti dinamiche di gruppo. Viktor che prende e va senza aspettare, Anastasia che cerca la via “umana” e sensata. Aleksei che aspetta di poter essere utile e Alina che cerca soluzioni in internet. Sembrano una versione un po' strana di una famiglia e per questo mi piacciono un sacco.

Una volta dentro l'ostello/locanda mi sistemo con Ani in stanza e le arriva una chiamata.
È Diego... ops...

Diego è un png, è l'agente di Anastasia che sta tra le varie cose aspettando i suo prossimo libro.
Lo aspetta con una certa ansia e sapere che lei è in giro per la Russia non lo tranquillizza.


Mi ritrovo il cellulare in mano e mentre parlo lui si agita. Io mi agito. Anastasia si agita e fa segno che mi vuole uccidere... gosh!!!
EPIFANIA! Risolvo tutto.
(Manipolare 10)
"Diego non preoccuparti, ti tengo aggiornato io. Voglio anche io che Ani ritorni a scrivere! Ma non diciamole nulla, sarà il nostro segreto!!"
Lui si tranquillizza e accetta.
Anastasia mi guarda e so che ci divertiremo un mondo.

Eh Diego sarà un ottimo spunto per il personaggio di Sonia, ma un png ha ben poca presa se è legato a un solo pg. Mi piaceva l'idea che Alina iniziasse a sentirlo spesso e a parlarci, soprattutto perché Diego è molto umano e esterno a tutto il giro dei cacciatori/mostri.

Decidiamo di mandare una selfie a Diego per rassicurarlo.
Ani mi da un bacino sulla guancia e scatto.
Entrano gli altri. Viktor senza bussare come al solito.
Lyosha... mano nella mano con la ragazza della locanda.
...
Mmmm... non mi piace.
Scopriamo che siamo intrappolati e che ci sono dei mostri, evviva, qualcosa da fare.
Cerco informazioni su internet per trovare almeno una macro categoria di mostri da cui partire.
(Investigare un mistero 10)
Scopro che potrebbero essere spiriti della natura o spiriti adirati.
Ad ogni modo il paese stesso è sparito dalle cronache e dalle mappe dieci anni fa'.
La tipa, Veronika, non mente, ma non capisco perché sta appiccicata a Aleksei a quel modo.
Decidiamo dunque di dormire di sotto vicino al camino.

Qui si è iniziato a vedere qualcosa. Alek sei stava vicino a Veronika per far ingelosire Alina, piano geniale da ragazzino... lei si è piccata, ma non so ancora se prova qualcosa per Alek, se lo vede come un fratello o altro. So solo che le da fastidio che questa sconosciuta gli stia attaccata come un koala e lo chiami “eroe”.

Viktor come al solito ha un'idea geniale.
Esce di notte sulla soglia per vedere i mostri.
Io non ho paura per lui più di tanto, è un po' che lo conosco e avendo praticato molto la magia assieme so che è in grado di fare un sacco di cose.
Però mi appiccico alla finestra, voglio vedereeee!!!
Anastasia lo raggiunge, io guardo in giro nel buio.
(Leggere una brutta situazione 9)
Vedo che le ombre sono tante. Tante. Troppe!!
Apro la porta e prendo la spalla a Viktor. "Sono troppi! Tornate dentro!!!"
Adesso posso fare ricerche più approfondite. Non ho tempo di preoccuparmi del fatto che Veronika sembra diventata un unico essere con Lyosha da quanto le sta appiccicato. Mentre contatto un paio di amici su social vari Viktor mi prende in giro.
(Amici su internet 10)
"Smettila di guardarli male. In fondo a te che importa? Non sarai gelosa?"
MAHHHH?!!! Uffa!
Dopo un po' in chat mi risponde Veles (nickname altisonante e pretenzioso per quanto mi riguarda).
Mi dice che ha sentito alcune storie su spiriti della natura adirati.
Se in un luogo una persona si suicida con odio, questo gesto scatena l'ira degli spiriti, i quali iniziano a vagare assetati di sangue.
...
Allegro... Parlo con Viktor e gli dico che sarebbe il caso di dividersi.
Io e lui andremo ad esplorare la foresta durante il giorno, magari usando anche la magia.
Meglio lasciare a Ani e Lyosha il dialogo con il padre di Veronika, magari ne esce pure sposato. Muso!
Però lascio stare e mi stendo per dormire.

Qui ho inserito nel diario il png Veles. Non c'è stato tempo per definire in gioco un png ricorrente per Alina. Però mi piaceva dare un nome a uno dei suoi vari amici e Marco me ne è stato molto grato. Andando avanti con i riassunti vedrete come mi ha ripagato. Veles... maledetto. >.<

Mi sveglio di soprassalto.
Anastasia è a terra terrorizzata e sembra abbia visto un fantasma. Anzi un esercito di fantasmi! Miseria che urlo...
Vorrei fare qualcosa per calmarla, ma non so che fare, a parte prestarle il tablet per annotare l’incubo.
Mi rimetto da una parte e cerco di dormire, devo essere in forma domani. Voglio andarmene il prima possibile da questo posto orrendo.

Qui sono usciti fuori gli incubi di Anastasia, di cui nessuno degli altri pg sapeva nulla. È stato un buon modo per mostrarlo, anche perché se certe cose le tieni segrete a tutti, poi non usciranno mai in gioco.
Così invece Sonia aiutata da Marco ci ha fatto capire, che questi incubi sono un punto importante del suo pg che vuole mettere in campo. E lei ci ha pure preso una mossa sopra per sognare i mostri e ottenere informazioni sul mistero. YAY!
« Ultima modifica: 2014-11-27 17:05:59 da Giulia Cursi »
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Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #3 il: 2014-11-27 17:08:10 »
Pagina 2
Il risveglio è traumatico, tutti nervosi, porte che sbattono... OK! Si, mi alzo!
Esco al freddo tutta coperta e raggiungo Viktor, la neve è sempre più alta e attorno al furgone si vedono ancora le tracce dei mostri.
Ormai sono abituata gli sbalzi d'umore di Vik, è come un animale in gabbia e a volte la gabbia risulta troppo stretta. Vuole andare nel bosco per indagare e trovare l'origine di quei mostri, io concordo e decido di andare con lui, in fondo è sempre meglio essere in due.
Mando un messaggio a Alek col cellulare e gli dico “Vado nel bosco con Viktor.”

Ovviamente è partita un'ondata di gelosia da parte di Alek verso Viktor, ma tant'è.
Non ci sono stati tiri da parte mia nella scena perché non vedevo molto da fare, però mi è stata utile per vedere un po' come si relazionano Alina e Viktor, che al momento attuale sono i due personaggi più “mistici” e strani del gruppo.


Camminiamo nel bosco alla ricerca del mostro, ammetto che ho una fifa tremenda. Si, certo, sono con Viktor, però non è che siamo invincibili.
Con cautela osserviamo la neve e le tracce arrivando fino al centro del bosco. Una creatura di fango e detriti si crea di fronte a noi, ma qualcosa non mi convince.
Viktor lo tiene a bada, mentre io uso la magia per vedere i fili che muovono queste marionette, perché sembrano proprio marionette.
Utilizzo una canzone filastrocca che invoca il sapere della "nonnina" delle fiabe, la nonna strega che è sempre pronta ad aiutare i viandanti assieme alle sue due sorelle.
(Use magic – credo di aver fatto 10+)

Finalmente ho potuto descrivere la magia di Alina. Si era detto in creazione che Viktor le aveva insegnato la magia, ma per come la descriveva Francesca la magia di Vik era qualcosa di fortemente legato al suo essere il Vento del Nord. Ho dunque pensato a come Alina ha “interpretato e rivisitato” la magia di Viktor. Beh... favole. Invocare il potere di creature mistiche e soprattutto figure delle fiabe russe, attraverso oggetti e filastrocche inventate al momento o create e imparate. In fondo Alina non era abbastanza inquietante, adesso oltre ad essere una ragazzina goth che ti fissa, hai anche che quando usa la magia canticchia invocazioni al potere della Regina delle Nevi o Baba Yaga... XD

Vedo che fili invisibili sono legati a una figura nella nebbia. Viktor si mette tra me e i mostri dicendomi di andare avanti, però non posso lasciarlo solo così.
Blocco con la magia il mostro.
(Use magic – anche qui se non ricordo male ho fatto un 10+, perché non mi sembra di aver avuto conseguenze)
Corro verso quella figura indistinta e mi ritrovo ai piedi di un albero spoglio. Sul tronco è inciso un cuore con delle iniziali e a terra c'è uno scheletro.
Ecco il mostro... e adesso?
(Investigare un mistero – mi sembra di aver fatto 7-9)
Capisco di dover rompere questo santuario. Sono sola, ho bisogno di aiuto.
Invoco il potere del vento come ho visto fare a Viktor, mi faccio prestare la sua forza per spingere l'albero a terra. Voglio andarmene da questo posto e se necessario lo raderò al suolo!
(Use magic 7-9 – mi faccio un danno)
Nel nome del Vento del Nord richiamo tutti i venti e molti rispondono al mio richiamo, però tra loro ce ne sono un paio capricciosi che non vedono bene Viktor, sento che mi tagliano la pelle opponendosi a me, però l'albero cade lasciando una buca profonda.
Una mano sulla spalla e la voce di Ani. Evviva non sono sola!
La felicità dura poco. Viktor e Aleksei ci raggiungono, ma con loro anche quei mostri di melma.
Tutti cercano di farmi guadagnare tempo. Io mi fermo un attimo a riflettere, perché non ho armi adatte a fare a pezzi uno scheletro, poi mi ricordo di un dettaglio della storia di Vassilissa la Bella.

Qui inserisco due dettagli:
- Il Visionario ha un sacco di armi e la cosa mi fa strano perché aiuta a tratteggiare un personaggio paranoico o comunque strano. Ora immaginate questa ragazzina di 17 anni vestita come una piccola principessa goth, con addosso una 9mm, un pugnale a farfalla e “molti” coltelli da lancio.
- Non è necessario al gioco inserire tanti dettagli come faccio io sulle favole in questo caso, ma siccome tempo fa' mi incastrai nel leggere un sacco di favole russe, ho deciso di sfruttare quelle conoscenze e in fondo è tutto color che aiuta a rendere più dettagliata Alina e la sua magia.


Prendo il teschio della ragazza e tenendolo in mano inizio a "chiamare" Baba Yaga, le chiedo di darmi il fuoco così da scaldare la mia famiglia.
Nella favola la nonna fa dono a Vassilissa di un teschio con dentro il fuoco e quando questa torna a casa, lo sguardo infuocato del teschio incenerisce la matrigna e le sorelle cattive.
(Use magic – credo di aver fatto 10+)
Lo scheletro brucia. Sento il pianto di una ragazza che si allontana.
Sono... stanca, arrabbiata, vorrei fare a pezzi tutto.
Alzo lo sguardo e c'è una folla armata di forconi che mi addita urlando "strega"... SI!
Sono in piedi sopra allo scheletro incenerito, in mano ho il teschio di quella ragazza sfortunata, gli abiti neri e i capelli biondi leggermente fluttuanti per tutta la magia che mi circonda.
Li fisso senza paura. Ne ho abbastanza!!! Li ho appena salvati e loro vogliono darmi al rogo?
Anastasia e Viktor mi difendono insultando quei villici ignoranti e ingrati, poi Ani mi spinge verso Aleksei che è a terra ferito.
Mi avvicino e i suoi vestiti sono intrisi di sangue. NUUU!!! Sono preoccupatissima, ma devo stare calma! So cosa fare!
Viktor mi mette una mano sulla spalla "Guariscilo con la magia come ti ho insegnato."
Annuisco e vado per mettere le mani su Lyosha, prima devo vedere quanto è grave.
Anastasia mi ferma e dice "Sei umana non devi per forza usare la magia."
HEY!!! Mi fate lavorare?! Deciderò io cosa fare!
Alzo la maglietta a Lyosha e... accidenti se è grave! Lo picchierò tantissimo quando starà bene! Ecco che succede ad andare in giro da solo in un bosco pieno di mostri!
Mi prenderò cura di te Alek, vedrai che starai bene. Devi stare bene! Non puoi morire!

In questo punto è stato evidente come Viktor veda Alina come una piccola allieva mezzo mostro, lui trova naturale usare la magia anche per le cose più stupide e Alina adora imparare.
Anastasia invece cerca sempre di spingere Alina verso mezzi più "mondani" ricordandole che è un essere umano.
Io vedo Alina in mezzo a loro due come tra due genitori che ne decidono l'educazione, sarà da vedere chi vincerà.
Per ora vedo che Alina usa mezzi diversi in base a quello che le sembra più efficace e veloce, per cui spesso usa la magia, ma tendenzialmente lo fa nelle situazioni in cui armi e metodi normali non sono applicabili.
Nei giorni seguenti posterò i resoconti del secondo mistero, nel mezzo se avrò altre osservazioni le aggiungerò. ^^


Fine Mistero 1
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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #4 il: 2014-11-27 17:27:46 »
Aaaand here we gooo..

E brava Giulia che ha aperto il post.
Io mi ero ripromessa di non farlo, per non spammarvi troppo. XD
c'ho una brutta malattia.. sono grafomane e faccio wall of text.

Insomma, la nuova campagna di MOTW è partita da qualche settimana ormai.
Come già anticipato i Cacciatori si muovono nella Russia dei giorni nostri, a bordo di un discutibile Van.
Gruppo più eterogeneo non potrebbe esserci, ma proprio per questo ha i presupposti per funzionare.
 

Premessa: Ho quasi finito le opzioni di libretti base utilizzabili (e che mi piacciono) prima di ricadere nel “già fatto”, causa varie campagne con relativi cambi di libretto.

E quando quei pochi che restano vengono adocchiati anche dagli altri, che fai?
Guardi tra i libretti extra pubblicati.
E poi ti ricordi che il caro Domenico ha sfornato dei libretti nuovi nuovi, assolutamente da provare.
E quindi, eccomi qui a interpretare lo Scrittore.
Yay.
 
Quindi, non so nulla di cultura russa. Bene.
Parto dal presupposto che sto già giocando un paio di ometti, quindi ho voglia di fare un personaggio femminile.
Diciamo che mi facilito le cose e decido che il personaggio sarà per metà straniera e cresciuta in altra nazione.
E se ha comportamenti non consoni alle situazioni, chissenefrega. Da dove viene lei è consentito. E poi un punto di vista “diverso” è sempre utile.
 
E così nasce Anastasia Ortiz, in arte Libuse. Per gli amici Ani, Ania, Anita.. insomma, la chiamano come vogliono.
Affondo le mani nei clichè e ne esce qualcosa di interessante, almeno per me.

Ventiseienne, quasi ventisettenne, scrittrice spagnola sulla cresta dell’onda.
Scrive da sempre storie, seguendo il consiglio dei nonni, per esorcizzare i brutti sogni.
Se fai vincere gli eroi alla fine delle mirabolanti avventure, gli incubi diventano solo spunti per scrivere storie divertenti.
Ha fatto il boom con una trilogia di romanzi horror young adult scritti tra i 18 e i 20 anni per una casa editrice minore di Barcellona, ambientati in Russia.  (Autrice di best sellers)
In quel periodo tiene anche un blog in cui pubblica raccontini minori, tramite i vari social media intrattiene rapporti con il fandom e con i lettori in genere. Riceve anche qualche nomination a blog awards e simili, come scrittrice emergente e personalità della rete.
Viene invitata nei talk show e diventa una sorta di vip (tipo gli opinionisti che circolano OVUNQUE, nei programmi televisivi). Giovane, carina, evidentemente vincente e con le idee giuste. Un modello da presentare per attirare i giovani, no?
Si avvale quindi dell’esperienza e dell’occhio lungo di un agente, Diego Miguel Munoz . Bello, fascinoso, sempre impeccabile. Secondo Ani è gayo. E tra loro non c’è mai stato altro che amicizia e lavoro. Tranne tre, quattro occasioni in cui a scorrere nelle vene era più alcool che sangue.. in cui sono finiti a letto assieme. Ahilei, Anastasia non ricorda gli eventi oltre ad aver avuto dei gran brutti hangover il giorno dopo. Voglio dire, niente di strano se hai bevuto troppo e il tuo agente di lunga data ti ospita a casa sua. O viceversa se si ferma a dormire da te per non rischiare di finire contro il primo lampione che gli attraversa la strada.. no?  (Agente che sa il suo lavoro)
Calcando la scia della fama, improvvisa quanto non effettivamente cercata, e le ottime dritte di Diego, Anastasia firma un contratto con una casa editrice Nazionale per una serie di romanzi horror rivolti ad un pubblico più adulto.
Le storie sono sempre ambientate in Russia, nel periodo tra le due guerre, e si basano sui racconti e favole raccontate dai nonni e riguardanti le creature del mito e della leggenda russa. Ma non sono una saga fantasy classica, quanto più una serie di romanzi thriller.
Ha scoperto l'esistenza dei mostri PRIMA di iniziare a scrivere, fin da piccina, ma li credeva solo creature fantastiche.
I nonni, cacciatori a loro volta, hanno lasciato la Russia a metà anni 80, seguendo la figlia che si è trasferita per lavoro e che poi ha improntato la propria vita in Spagna.
Con mamma e papà occupati nel lavoro, a crescere la bimba sono stati quindi i Nonni che, nel più banale dei modi, le hanno tramandato le loro conoscenze raccontando storie mirabolanti di eroi che han salvato il mondo dai mostri, basandosi su eventi vissuti in prima persona, ma infiocchettandoli a dovere per non terrorizzare una bambina piccola e talvolta prendendo spunto proprio dai brutti sogni della bambina. Formando così il suo gusto per le storie orrorifiche.
Alla morte del nonno, per semplice vecchiaia mica robe strane, eredita il suo pugnale. Glielo consegna personalmente, dicendole di farne buon uso. Regalo insolito, di cui una ventenne non ha bene idea di cosa farne.. ma vuoi rifiutare il dono del nonno che sta morendo? No.
Le tornerà comunque utile poi. (pugnale di un cacciatore famoso. Ivan, La Legione)
 
E insomma, tante belle cose fino a quando, la notte del suo venticinquesimo compleanno inizia ad avere seri incubi. Inizialmente suppone di aver dormito male a causa dei festeggiamenti esagerati.
Ma quando gli incubi si ripetono e inizia a passare intere notti in bianco ne parla con la nonnina, che prima ascolta, poi le suggerisce di farsi una vacanza. Di provare a visitare la Russia. Per trovare le radici della famiglia. Classico, no?
Non paga di non riuscire a dormire, perché ogni volta che chiude gli occhi e si appisola ha brutte visioni e sogni inquietanti, sviluppa una dipendenza da caffeina.  (incubi e allucinazioni)
E inizia a ritardare le consegne per il nuovo romanzo della saga. Si è arenata al titolo del secondo capitolo e non c’è verso di andare avanti. A nulla servono le esortazioni di Diego, né le minacce dell’editore se non consegna per tempo. Resta ore e ore a fissare il foglio vuoto. E se inizia a scrivere qualche riga, prontamente la cancella perché quello che scrive è pessimo. (Blocco dello scrittore)
 
A questo punto, è chiaro che debba staccare la spina e con la scusa di andare a cercare fonti sul campo, parte per la Russia assicurando a Diego che tornerà con talmente tanto materiale che le dovranno ampliare il contratto per altri cinque libri!
Si mette in contatto con Alina (la Flake), ragazza conosciuta in rete e con cui ha intrattenuto rapporti sui social e via mail, dandole anche qualche dritta quando la ragazza cercava informazioni sui mostri e creature bizzarre. In fondo, Anastasia tra bagaglio culturale personale e ricerche effettuate per i suoi libri, ne sa abbastanza. Se vuole andare in Russia avere un punto di appoggio e conoscere qualcuno può venirle utile.
Tramite Alina, incontra anche Aleksei  (il mundane) che per pura fortuna arriva a salvarla da un tentativo di scippo quando Anastasia si perde tra le vie di una zona poco raccomandabile, mentre sta andando all’appuntamento con Alina. Il ragazzo entra nelle sue simpatie, solletica il suo spirito di protezione, e diventa anche un suo fan, divorandone i libri.
E i due ragazzini, sono il mezzo per arrivare a Viktor. Lui, il Vento del Nord (il mostruoso), che si rivela essere una figura ricorrente nei suoi incubi e che, tramite le storie raccontate dei nonni è diventato anche fonte di ispirazione per un personaggio ricorrente nei suoi romanzi. Il detective dall’aria maledetta, avido fumatore di sigarette, che non teme di usare mezzi poco convenzionali quando deve trovare risposte e aiutare i protagonisti della saga.
 
Nella speranza di trovare un modo per liberarsi degli incubi che la stanno lentamente consumando e abbracciando l’eredità “del sangue”, si unisce al trio di cacciatori apportando non solo un tocco femminile in più, ma anche il suo fiuto e le sue intuizioni nella caccia. È anche una faccia nota e può essere utile avere un nome conosciuto in certe occasioni. Apre molte porte.
(magri notturni; murder, she wrote; ho letto tutti i tuoi libri*)
 
Non fatele mancare mai caffè forte e bollente e sarà una fonte inesauribile di risorse e risposte.
Caccia per riscattarsi e salvarsi con le proprie mani, ma negli altri tre ha trovato una sorta di famiglia acquisita.




*°*°*
*

Ho letto tutti i tuoi libri!
Quando sfrutti il tuo status di autore per manipolare qualcuno, tira +Acuto invece di +Affascinante. Se la persona che stai manipolando è un tuo fan, o se sei riconosciuto come un esperto nella materia di cui stai parlando, prendi +1 al tiro.

I Magri Notturni
Mostri e strane creature hanno popolato le tue fantasie (o i tuoi incubi) da sempre, e su molte altre hai fatto ricerche per scrivere le tue storie. Quando investighi un mistero relativamente a un mostro, aggiungi questa alla lista delle domande che puoi fare:
- Cosa mi ha insegnato di utile scrivere su questa creatura?
Puoi fare questa domanda anche se fallisci il tiro. In quel caso, spiega come il rapporto tra te e quel mostro in particolare sia più profondo di quanto potesse sembrare all'inizio, e quale segreto lui conosce su di te.

Murder, she wrote
Pensare ai misteri in termini di trama e struttura narrativa ti permette di avere un punto di vista unico su di essi, che porta a volte a improvvise intuizioni. Una volta per mistero, puoi prendere il tempo per riflettere su cui che sta avvenendo e tirare +Acuto. Con 10+ prendi 3, con 7-9 prendi 1. Quando pensi a come si svolgerebbe la vicenda se fosse una storia scritta da te puoi spendere una presa per fare una delle seguenti domande al Custode:
- Il mostro sta cercando qualcosa o qualcuno in particolare?
- Chi corre il pericolo maggiore?
- Quale connessione non avevo notato?
- Chi sa più di quanto non ammetta?
- Questo indizio è una falsa pista?
- Questa persona è stata incastrata, o è vittima delle circostanze?



A queste mosse iniziali, attualmente ho aggiunto altre due mosse derivate da altrettanti avanzamenti (un terzo è stato speso per aumentare charm):
- Ottieni una mossa da un altro libretto (premonizione - spooky); il primo avanzamento in assoluto, legato alla scena in cui Anastasia ha il suo primo "incubo pubblico", legato per altro ai mostri che stavano studiando proprio nel primo mistero.

- Ottieni un'altra mossa dello Scrittore (fervida immaginazione); l'ultimo avanzamento fatto in ordine temporale, chè più di una volta si è semplicemente messa a rimuginare e a fare ipotesi e ben si sposa con il concept del pg che ne sta venendo fuori.

Premonizioni
All’inizio di ogni mistero, tira +Strano. Con un 10+ otterrai una visione dettagliata di qualcosa di brutto che sta per accadere. Hai +1 prossimo nell’evitare che si avveri e segni esperienza se lo impedisci. Con un 7-9 vedi immagini offuscate di qualcosa di brutto che deve ancora succedere: segni esperienza se lo impedisci.
Con un fallimento hai visioni di qualcosa di brutto che succede a te e il Custode prende 3, da essere spesi uno a uno come penalità a tiri che fai.

Fervida immaginazione
Riesci a visualizzare perfettamente scene e situazioni nella tua mente. Quando leggi o ascolti la descrizione di un luogo, ti è sufficiente per leggere una brutta situazione.
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #5 il: 2014-11-27 17:48:20 »
Vai Sonia!

Ci tengo a scrivere che la colonna sonora della campagna è questa: Trololol

Per far capire il tono drammatico. XD
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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #6 il: 2014-11-27 18:01:30 »
Devo l'idea di base del vento del Nord a Giulia, idea che ha fatto il paio con la direzione "fredda" (in senso di vicinanza all'elemento) che volevo dare al mio pg.
Ne è nato Viktor:
in origine era lo spirito del vento del Nord, era malvagio e si divertiva a far smarrire la gente nelle tormente e a farla a brandelli, tuttavia un giorno fece a pezzi la persona sbagliata e una strega si adirò talmente che gli scagliò una maledizione, relegandolo nel corpo di un soldato più morto che vivo.
Era il 1944.
Per diversi anni, Viktor visse come un umano, quasi del tutto immemore di chi fosse davvero, ma con il passare del tempo l'evidenza (Immortale:Non invecchi né ti ammali e ogni volta che subisci danno subisci 1-danno in meno.) e il ritorno delle memorie gli fecero riprendere coscienza.
In qualche modo gli anni trascorsi come essere umano, però, gli hanno fatto cambiare prospettiva, non riesce più a sentirsi davvero mostro, ha sviluppato un istinto di protezione nei confronti degli esseri umani, tanto che ha deciso di proteggerli dai mostri avidi di distruzione (come era lui).
Immagino che, a questo punto, gli ex compagni di sanguinarie bisbocce lo vedano come un traditore.

Ogni tanto la sua parte inumana esce fuori e lo fa sbottare, non è una convivenza serena (inizialmente avevo preso Pure drive: cruelty, ma col consenso di tutti l'ho cambiato al secondo mistero con Debolezza: posti stretti, molto più funzionale), in fondo è uno spirito dell'aria prigioniero in un corpo di carne, ovvio che ogni tanto si senta in trappola e dia di matto!

Usa la magia anche per le cose più semplici e, ovviamente, la parte più divertente della creazione del personaggio è stata proprio capire che tipo di magia usa.
Va da sè che gli ho preso da subito Unholy Strength (usa +Weird per picchiare).
Ho pescato dalle Bestie del Vento di Ushio e Tora per i suoi artigli di vento gelido -Natural Weapon: Base: claws (2-harm hand) +Base: magical force (1-harm magical close) -  le tecniche da dominatore dell'Aria di Aang - per come si muove a metà tra una danza e un'arte marziale - e Marco (il Keeper) la prima volta che ho usato la magia per ampliare i sensi (Magic: fare qualcosa oltre le umane capacità) mi ha descritto una muta di lupi artici lanciati furiosamente in ogni direzione (i miei occhi ed orecchie).

Col primo avanzamento ho aggiunto al quadretto di mosse mostruose Vitalità inesauribile, così diventa davvero difficile tirarlo giù (come da tradizione i miei PG son tutti macchine da guerra).

Le storie di background con gli altri personaggi:

con Aleksei, il PG di Anna, Mundane: Hai perso il controllo una volta, e lo hai quasi ucciso.
Anna mi ha detto perché non l'ho ucciso: guardando nei suoi occhioni di ragazzino hai visto la parte più innocente e incontaminata dell'umanità, ciò che (forse) hai scelto di proteggere, questo ti ha fatto riprendere il controllo.
(mi ha anche creato un certo legame con Lyosha, che vedrò di tirar fuori presto).

con Anastasia, PG di Sonia,  Scrittrice: E' legata alla tua maledizione o alle tue origini mostruose.
Siccome Sonia ha scelto di avere visioni e incubi, abbiamo deciso che nelle sue visioni vede la strega che ha maledetto Viktor, oltre ad aver sognato lo stesso Viktor, prima di conoscerlo. Hanno scoperto nel secondo Mistero (appena cominciato) che la strega che ha intrappolato Viktor è la stessa donna che Ani vede nei suoi sogni.

con Alina, PG di Giulia,  Visionaria: Relazione stretta.
Siccome è una ragazza molto giovane, abbiamo deciso che Viktor è il suo tutore (fortunella) e mentore. Le ha messo in mano delle armi e insegnato a usare la magia. Credo che Viktor la veda, al momento, come un piccolo mostro, più simile a lui che ad Anastasia, per esempio XD
Lei è convinta di averlo evocato, in realtà lui ha sentito il suo richiamo e ha deciso di andare a vedere chi era (che poi è quasi lo stesso, ma è stata curiosità, non costrizione). Non ho indagato per ora sui motivi che gli hanno fatto decidere di diventare il tutore di una ragazzina e portarsi dietro pure un secondo adolescente. Vedremo andando avanti.

Insomma, promette gran bene.

Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #7 il: 2014-12-01 10:48:55 »
Mistero 2: I contratti di Khlamushka

Pagina 1
Sono in casa con Alek, ho notato che ultimamente è molto più tranquillo e meno strano. Tipo mi sta vicino come un tempo e non si ritrae se mi avvicino io. Yay!
Mi fa un panino e mi chiede che faccio. Mah… navigo in internet leggendo di creature strane, storie e possibili avvistamenti.
Non sembra prenderla bene, ma non posso farci niente, mi interessa! Non è mica un lavoro, a me i mostri e le storie interessavano anche prima. Sono affascinanti e adoro le leggende, le fiabe, forse più ora che so che sono vere, reali.

Abbiamo deciso di inserire alcune scene tra personaggi, in modo da vedere come cambiano i rapporti e dare la possibilità anche al Keeper di avere altro materiale su cui lavorare.
Questa scena non è stata lunga o particolarmente significativa, ma ha fato vedere un cambiamento in Aleksei, una nuova sicurezza data dal suo incontro con Veronika (un png).


Sto dormendo felice e beata, quando all’improvviso Viktor mi scuote. GHAAAHHH! La solita delicatezza che lo contraddistingue... >.<
Mi dice che deve andare a prendere Anastasia e tornerà presto, io annuisco e aspetto di realizzare cosa sta succedendo, poi mi alzo e vado a chiamare Aleksei.
Apro la porta dopo aver bussato (non si sa mai che diamine sta combinando un teenager maschio dentro la sua camera) e è in boxer nel letto, mezzo scoperto.
Brutti calzini. BRUTTI! Boxer… OK, momento di imbarazzo/panico.
Mi avvicino dandogli le spalle e scivolo cadendo per terra col sedere.
(Agire sotto pressione, fallimento.)
Che vergogna!!!
Lyosha si sveglia, si alza e inizia a girare praticamente nudo. BWAHHH!

Visto che Viktor va in giro a torso nudo, ovviamente Aleksei non può esimersi dal fare il figo mostrando il fisico.
Trovo carinissimo il modo in cui sia Alina che Aleksei cercano di imparare da Viktor prendendolo ad esempio, anche se lo fanno su ambiti totalmente diversi. XD


Racconto a Alek che Vik è uscito per andare da Ani, poi suona il campanello.
Scendiamo entrambi, io indosso un pigiamone di pile viola con stampati sopra i personaggi del Mago di Oz in versione scheletrica.
Si apre la porta e c’è questo tizio che sembra un commercialista.
Occhiali con montatura fine e dorata, brizzolato, pizzetto, completo, sorriso inquietante.
No mi correggo, sembra il commercialista di un boss mafioso.
Dice che cerca Viktor e che è il nuovo padrone del giro di combattimenti clandestini in cui "lavora".

WHAT?!
Guardo Lyosha e lui guarda me.
Sono le quattro di notte e questo si presenta qui sbandierando a due ragazzini di essere un criminale? C’è qualcosa di strano.
Iniziamo a stargli addosso, nessuno batte me e Lyosha in quanto a curiosità e insistenza.

Fino a quando Viktor non ha adottato Alina, lei e Aleksei sono stati l'unica famiglia l'uno per l'altra. Non si sa com'era l'istituto in cui vivevano, ma di certo era abbastanza orribile da spingere entrambi a scappare.
Una cosa è certa, per quanto siano una coppia improbabile e il rapporto tra loro abbia dei problemi dovuti alla cotta di Alek, assieme lavorano bene, soprattutto se c'è da ficcare il naso.


Uso la magia per bloccare Tizio sul posto, non esiste che lo lascio andare via. Con una filastrocca invoco il Vento del Nord così che l'aria gelida lo intrappoli, so che Viktor sentirà il mio richiamo.
Nel mentre Lyosha riceve una chiamata da Ani e lei ci dice che davanti casa sua c’è stato un incidente.
La aggiorniamo, lei ci dice di capire chi è questo sconosciuto frugandogli in tasca.
Io le parlo attraverso il vivavoce: “Ma allora ho fatto bene a bloccarlo?”
Ani risponde “Come? Cosa? Che state facendo?!”
Cielo, non mi sembrava di aver fatto chissà che cosa… a volte Ani sembra proprio una mamma.
Frughiamo nelle tasche di Tizio e troviamo due pergamene vuote.
OK! Creepiness overwhelming!
Il tipo si sblocca e prende il coltellino a Lyosha, dopo che questi prova a tagliarlo senza riusci, poi mi minaccia intimandomi di non fare più incantesimi su di lui.
Gli tengo testa, per la miseria non indietreggio! Come mi ha insegnato Viktor, lo guardo attirando la sua attenzione e cerco ancora di capire chi è.
Lui prova a tagliarmi, ma evito il colpo.
(Agire sotto pressione, 7-9)
Col cavolo che ti do il mio sangue!! Stai indietro!
Tizio si allontana, ma Alek lo segue per riprendersi il coltellino. Lo sconosciuto allora lo taglia, mette il suo sangue su una delle sue pergamene e se ne va soddisfatto.
Seriamente Lyosha… dobbiamo migliorare il tuo approccio alle creature sovrannaturali e la scelta di priorità.

Nel mentre Anastasia e Viktor avevano avuto un incontro con un'anima dannata, hanno soccorso un signore che era rimasto vittima di un incidente e hanno assistito a un caso di combustione spontanea. Inoltre dopo un breve inseguimento in auto erano anche stati arrestati dalla polizia.
Si la situazione è escalata velocemente.


Siamo svegli ormai e non abbiamo notizie di Vik e Ani da ore. Per fortuna sono assieme e questo ci tranquillizza un po'.
Alek suppone che stiano facendo sesso e mi chiede se sono gelosa di Viktor. MAH?!
Anche se fosse al momento è l’ultimo dei miei pensieri! Il tipo inquietante che era davanti casa e Veles occupano la mia mente, non c'è spazio per le romance reali o inventate.
Il signorino oggi è in vena di stronzeggiare e mi dice di cercare informazioni su internet mentre smessaggia con Veronika.
Io valuto quanto mi costerebbe comprare un portatile nuovo se questo lo rompo in testa a lui, ma ci ripenso dato che il portatile e ciò che contiene per ora valgono troppo.

Qui io e Marco decidiamo di sfruttare il mio tiro per approfondire un po' il rapporto di Alina con uno dei suoi amici online.

(Amici nella rete, 7-9 - ci metteranno del tempo)
Inizio a chattare con Veles, lui è sempre carino con me.
Scriviamo qualche cavolata e gli dico tipo che non so nemmeno dove abita, faccina sorridente.
Lui mi manda delle foto della facciata di casa nostra e dice “io so dove abiti tu”.
CREEPINESS OVER 9000!!!
Gelo, con calma respiro e gli chiedo come ha fatto a scoprire dove abito. “Magia” mi risponde.
Ottimo, ho il mio stalker personale. Come se la mia vita non fosse abbastanza strana.
Dovrei dirlo a Lyosha? Nah… ne parlerò con Ani o Viktor appena li vedo.
Inizio un lungo giro per arrivare al punto e il punto è: sapere se Veles capisce che creatura è quel tipo inquietante. Alla fine mi dice che mi contatterà, perché deve fare ricerche.
Non mi piace questa faccenda, forse è il caso di cambiare indirizzo.
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Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #8 il: 2014-12-01 14:27:14 »
Pagina 2
Sono in casa che aspetto la risposta di Veles e penso a cosa fare con lui.
Se ne parlo con Viktor, lui prende e lo va a cercare, con in mente un bel pestaggio vecchio stile.
Se ne parlo con Aleksei, probabilmente prende e lo va a cercare, per poi finire in un qualche casino.
Se lo dico a Anastasia... lei magari ha una soluzione sensata.
La mente vaga vagliando varie possibilità, quando una folata di vento improvvisa spalanca la finestra.
La voce di Vik mi raggiunge dicendomi che lui e Ani sono in prigione e nelle fogne ci sono delle anime in pena legate a dei contratti. Mi intima di fare attenzione a un tizio che lo conosce e che probabilmente è in mezzo a tutto.
JACKPOT!
Lyosha è in giro perché è andato a casa di Ani. Ani e Vik sono in prigione. E io sono sola a casa ad aspettare la risposta di uno stalker, con la certezza che QUEL tizio inquietante che sembra proprio l'uomo di cui parla Viktor (e che sembra anche il Diavolo) tornerà a bussare presto.
Chiamo Lyosha e gli dico tutto, aggiungendo che dovremmo occuparci noi per ora delle indagini e vedere di capirci qualcosa.
Lui mi dice "c'è un tombino aperto qui!". Non faccio in tempo a dirgli "FERMO!" che lui è già partito e la linea andata.
Ma che ho fatto di male?!
Penso un attimo a cosa posso fare per rendermi utile e non restare sola qua ad aspettare il diavolo e decido di andare da Lyosha. Non posso lasciarlo solo e mi avvio maledicendolo in mille modi diversi.

Ero in dubbio su cosa fare, ho guardato le mosse del mio personaggio e pensato a cosa fosse plausibile. Alina non è tipo da gettarsi in faccia al pericolo, a meno che non sia immediatamente necessario per fermare il mostro.
Però a tutti gli effetti andare da Vik e Ani non sarebbe servito a nulla senza essere accompagnata da un avvocato, stiamo sempre parlando di una minore.
Allo stesso tempo restare ferma lì in casa significava solo dare una mossa al Keeper e non mi andava. XD
Per cui ho deciso di mandarla dove avrebbe potuto fare qualcosa, anche solo investigare.


Scendo nel tombino e uso la torcia del cellulare per fare luce. C'è qualcosa di strano, è come se le ombre fossero vive.
(Tiro per orientarmi perché le fogne hanno una mossa personalizzata. Faccio 7-9 e scelgo l'opzione "ti ricordi da dove sei entrata.")
Avanzo e di fronte a me c'è una sagoma scura, la voce di Alek mi chiama. Non mi convince.
Mi avvicino muovendo la torcia sull'ombra con cautela.
(Leggere una brutta situazione 7-9, chiedo se c'è qualcosa che non ho notato)
L'ombra scompare quando la luce la investe, è un'illusione esattamente come le ombre attorno a me. Se non faccio attenzione rischio di vagare per questo posto senza uscirne più.
Sento dei rumori provenire dal tunnel da cui sono venuta, mi nascondo impaurita.

In questo punto Marco cerca di riunirci, anche per non avere sempre tutti i pg separati.

Arriva Lyosha con in braccio una ragazza.
Ma dove le trova tutte queste donzelle in pericolo? Nemmeno il Principe Azzurro inciampa così spesso in donne da salvare!
E tanto per dire questa ragazza non ha gli occhi, sembra le abbiano asportato i bulbi oculari. Follia pura, questo si che è sadico. Parlo un attimo con Alek e sentiamo dei passi, lo prendo e corriamo verso l'uscita, ma è come se i passi fossero sempre più vicini. Arrivati al tombino aperto Aleksei mi molla la ragazza in braccio e fa per andare via. Io quasi crollo, perché tanto per dire... non sono Viktor. Ok essere allenati, ma come si può pensare che riesca a trascinarmi in giro una ragazza in braccio?! Lui mi guarda male e se ne va verso i nostri inseguitori. E rimango sola per la seconda volta.

Anna sfrutta molto le mosse del Mortale che lo spingono a gettarsi da solo in situazioni pericolose, ne esce un personaggio spericolato. Ovviamente questo comportamento poi in gioco porta gli altri pg, come il mio, ad avere delle reazioni consone, come: pestarlo a sangue appena tornerà.

Mi sento disarmata contro ombre e simili, per cui incanto la mia pistola per "santificarla" così magari non sono proprio indifesa.
(Use magic - aggiungo 1 danno e il tag magico)
La tipa non essendo trattenuta inizia a strisciare verso la direzione in cui è andato Lyosha, come se fosse richiamata.
Io la prendo per una spalla e (si mi sono proprio rotta le scatole) la minaccio con la pistola intimandole di restare ferma. Non so ancora se è una vittima o uno dei cattivi, non la lascio andare.
(Manipolare fallimento - tra l'altro poco prima ho preso con un avanzamento la mossa "Reclutatore Oscuro" del mostruoso, che mi permette di maipolare i mostri)
Qualcosa mi afferra per il collo sorprendendomi alle spalle, mi tira su come se non pesassi nulla. È un uomo, ma è come se fosse stato scuoiato e ha anche dei lunghi artigli. Ho ancora la pistola in mano e provo a sparargli, così magari mi lascia andare.
(Spaccare ossa fallimento)
Colpisco il vuoto e per tutta risposta il mostro mi apre il braccio. La pistola cade in una pozzanghera e la stretta al collo si fa' più forte.
(Mi prendo 3 danni)

Nel mentre Anastasia e Viktor stanno vivendo mille avventure alla centrale di polizia, tra poliziotti più o meno raccomandabili e un Diego che si presenta in abiti leggeri come se fosse ancora in Spagna.

Sono nel panico più totale, quando un vento freddo e improvviso ci investe. Viktor torna concreto e colpisce il mostro distraendolo.

Viktor arriva, perché dopo un fallimento in un tiro, il Keeper come mossa dura dice che sente distintamente il cuore di Alina battere freneticamente.
Marco chiarisce bene che Vikto capisce che è il cuore di Alina e che lei è spaventata. A questo punto Francesca dice "ok, use magic, Viktor diventa vento e va da lei."


Torno libera e mi allontano cercando di riprendere fiato, mentre i due si affrontano.
Osservo la situazione e penso che voglio dare una mano a Vik bloccando il mostro, ma voglio anche tenere ferma la tipa.  Cioè... non posso mica farla tornare da chiunque l'abbia trattata a quel modo, è una vittima e se non lo è sarà fonte di informazioni.
Mi serve una magia complessa, ma veloce. Invoco l'aiuto della Regina delle Nevi, rubo il potere del suo tocco gelido per congelare i due.
(Big Magic, Marco mi chiede come requisito di toccare entrambi i soggetti)
Tocco la ragazza senza problemi. Mi giro verso il mostro e lo vedo a terra. Viktor sta sanguinando. Sta sanguinando tanto. Troppo per i suoi standard.
Devo sbrigarmi. Mi avvicino con cautela per toccare il mostro.
(Agire sotto pressione fallimento - qui mi beccherei altri 3 danni perché il mostro mi infilza con i suoi artigli, uso un punto fortuna)
Squilla il cellulare, il mostro stava per arrivarmi addosso con un'artigliata, ma si ferma perplesso. Io sfrutto il momento per gettarmi di lato e con il cellulare in mano vedo che è un messaggio di Veles.
Ottimo mi ha risposto. Momento di pausa temporale e realizzazione della situazione.
Io sono nelle fogne e qui il cellulare non prende, come ha fatto Veles a mandarmi un messaggio?
MA CHI SEI VELES?!

Ecco... si, una domanda che ancora deve trovare risposta; però è una svolta della trama che ho amato molto. ^^
« Ultima modifica: 2014-12-01 14:49:08 da Giulia Cursi »
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Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #9 il: 2014-12-01 16:14:39 »
Pagina 3
Viktor sa perdendo molto sangue e io ho appena schivato un'artigliata, la situazione non si mette bene.
Però poi il mostro si gira verso di me e Vik coglie l'occasione per prenderlo alle spalle. Lame di vento e ghiaccio, ed ecco che la testa del nostro avversario rotola ai miei piedi.
Purtroppo sembra che questo non lo fermi. Non sapendo bene come aiutare Viktor opto per una scelta facile, prendo il mio coltello a farfalla e con tutta la rabbia che ho lo conficco nella testa mozzata.
(Spaccare ossa 10+ - decido di dare un +1 prossimo a Viktor)
La quale OVVIAMENTE esplode sporcandomi di sangue e altro schifo. BLEAHHHH!!!
Viktor mi guarda e mi urla di allontanarmi, il tono è imperativo. Sottotitolo: sto per fare qualcosa di estremamente pericoloso, quindi scappa.
Acchiappo la tipa senza occhi e corro via nascondendomi dietro un angolo. Poco dopo sento la voce di Vik che mi chiama.
"Non andare più lontano di così, non voglio che ti perdi."
Occhi a cuoricino. Rimango sempre piacevolmente stupita di quanto sia protettivo Viktor, non sono abituata al fatto che qualcuno tenga a me così. Eccetto Lyosha ovviamente, ma lui è un ragazzino abbandonato a se stesso esattamente come me.
Un vento fortissimo e gelido invade i tunnel, come se una tempesta fosse nata lì.
Dopo un po' tutto si calma e Viktor mi chiama. Lo trovo inginocchiato a terra sofferente, non l'ho mai visto così mal ridotto e mi sento tremendamente in colpa. Però non riesco a far altro che rispondere a monosillabi e chiedergli di raccogliermi la pistola dalla pozzanghera.
Il mio cervello mi dice: Alina, Viktor non è tuo padre e sei grande, fai da sola.
Ma il mio corpo non si muove, riesco solo a stringere la mano di quella ragazza per non farla scappare e seguire Viktor.

È stata una bella occasione per vedere questi due pg assieme, è sempre più evidente come si somiglino in certe cose e tengano molto l'uno all'altra.

Anastasia ci aspetta vicino alle scalette sotto al tombino. È arrabbiatissima e inizia a dare da dire a Viktor.
Io vorrei far notare che siamo feriti, che non è un posto sicuro ecc... ma loro si urlano addosso e non so come fare. Non voglio vederli litigare. ç__ç

Sembrano sempre di più una famiglia male assortita... XD

Racconto in breve cosa è successo con Aleksei e solo quando sentiamo passi di altri mostri tutti si decidono ad andare via.
Entriamo in casa di Anastasia e filiamo in uno dei due bagni, io inizio a costringere la ragazza senza occhi nella vasca. Viktor mi dice che è umana, ma è stata torturata.
Povera Yelena, suo padre ha fatto un contratto con quel tipo e lei deve esserci finita in mezzo. Impiego un po' a riconoscerla anch'io e dire che andavo quasi tutti i giorni nell'alimentari gestito dal padre.
Nel mentre sento Diego che va in giro per casa di Ani e le fa domande su di me. DIEGO!!! **
Finalmente lo incontro! Peccato il momento di cacca!!! ARGH!
Viktor mi ricuce il braccio e usa un po' del suo vento gelido per guarirmi. Altri occhi a cuoricino.
Per fortuna sono talmente stanca e incasinata che non riesco ad arrossire. o a pensare a quanto è intima questa situazione. Il mio cervello stiperà tutto questo da una parte e quando andrò a letto, passerò mezz'ora a morire di tenerezza. Inoltre devo guarirlo!!!
Prendo disinfettante ago e filo e inizio a lavorare. Dovrei seriamente valutare un futuro da infermiera.
Mentre ricucio il mio tutore/salvatore/maestro gli racconto quello che è successo dopo che ha lasciato casa. Non nascondo nulla, gli parlo anche di Veles. Non ho mai mentito a Viktor e non gli ho mai tenuto segreto niente.
Mi guarda, assimila le informazioni e mi dice che ci occuperemo di una cosa alla volta.
Guardo il cellulare, è strano che abbia squillato sottoterra e ci sono almeno sei messaggi di Veles.
Mi ha scritto (come al solito): ciao, cuore, mi chiede se sto bene e ecco le informazioni che ti servono.
L'uomo che cerco è Khlamushka (Tremotino). Lo dico a Viktor, poi scrivo a Veles per scusarmi di come ho reagito in precedenza, con quelle domande brusche. Meglio tenerselo buono finché non decido come agire con lui.
Mi risponde: "Tranquilla, non c'è problema. In fondo dopo quello che hai passato capisco che sei un po' agitata."
...
Spalanco gli occhi e digito: "MA CHI SEI?!"
Bene ora ho paura sul serio, ma proprio tanta!
Nel mentre sentiamo che Anastasia urla felice il nome di Aleksei. È VIVO! SIIII!!! Sospiro di sollievo. Adesso lo uccido. >.>
Viktor esce dal bagno tutto bendato e a torso nudo. Tutto nella norma, è solo il solito esibizionista.

Si, sono successe un sacco di cose, inoltre ci serviva avere tutti i pg in un luogo unico così da fare il punto della situazione, perché lavorano come un gruppo e non avrebbe senso girare divisi senza condividere informazioni. Senza contare che se non si incontrano è anche difficile tirare fuori segreti, o questioni in sospeso.

Una volta lavata, mi metto la tuta che mi ha dato Ani. Celeste... ewww... sembro una caramella. Sono senza trucco e con i capelli biondi sciolti. No, sembro un angioletto. Che schifo.
Prendo il cellulare e esco dal bagno.
C'è un silenzio tombale in salotto e la voce di Lyosha che sta parlando al telefono, quando arrivo abbassa la voce e inizia a nascondersi. Probabilmente sa che potrei pestarlo. Lo ignoro. >.>

In realtà Alek era al telefono con Veronika e le stava raccontando della sua avventura all'inferno, perché era arrivato al centro delle gallerie trovando il covo del mostro. Nel momento in cui ha visto Alina, il ragazzo ha iniziato a zittirsi per evitare che lei sentisse.
È stato un momento molto divertente, soprattutto perché nella stanza non parlava nessuno eccetto lui, impossibile non notare il cambio di tono.
È sempre un po' problematico avere tutti i personaggi in scena, soprattutto se sono quattro. Inoltre avevamo anche un png che girava, c'è stato bisogno di un po' di coordinazione per evitare di parlarsi sopra.
Marco chiedeva a turno a ognuno cosa faceva in ogni frangente, in modo da non lasciare fuori scena nessuno.


Poggio il cellulare sul tavolo e mi allontano. Non lo lascio mai, siamo una cosa sola, adesso però voglio starci lontana. Non sembro io. Non mi sento io.
Vado da Diego che sta preparando panini, gli tiro la maglia.
"Ciao Diego."
Vocina bassa e triste.
Lui si gira, grida il mio nome, mi abbraccia stretto e mi da un bacio in fronte.
EEEHHH???!!!
Mi blocco, rigida come se fossi un menhir. Poi realizzo: Diego uomo figo da paura, simpatico e allegro... si ma è gay, me lo ha detto Ani.
Oh, allora tutto ok cervello. Mi riavvio come un pc dopo lo standby.
Parte una sequela di discorsi seri.
Anastasia si arrabbia con Viktor perché è impulsivo, gli dice che dovrebbe invece imparare a comportarsi in maniera più accorta visto che è il mio tutore. Poi aggiunge roba su tutti, fino ad arrivare a un culmine in cui ci dice che sono mesi che ha incubi con mostri vari e non riesce a dormire. Diego e Alek l'abbracciano teneramente.
Io non mi muovo, sono troppo depressa/impaurita/stressata.
Poi Anastasia ci chiede perché cacciamo i mostri. Io... io sbotto e dico che anche volendo non avrò mai una vita normale, non è colpa di Viktor se sono circondata da mostri o se loro mi cercano. Indico il cellulare. Era così anche prima, solo che ora ho trovato altre persone oltre ad Alek che non mi considerano pazza.
Voglio che le persone sappiano che i mostri esistono, voglio che sappiano difendersi da loro e che io debba intervenire solo se non sono in grado di affrontarli.
Non mi servono i ringraziamenti o altro, aiuto chi ha bisogno.
E nonostante tutto questa vita è nettamente migliore rispetto a quella che avevo prima. Anastasia non può capire del tutto.
"Tu non sei cresciuta in un istituto russo, io lì non ci torno per nessun motivo."
Lyosha è con me, non ci torneremo. Guardo Viktor, però non è che abbia voglia di vivere da latitante, quindi appena possiamo sistemiamo tutto.

Sonia lo ha fatto per chiarire un po' gli obiettivi di tutti i personaggi, non credo di aver dato una risposta chiara, sinceramente non sono ancora certa del perché Alina sta facendo tutto questo, probabilmente vive alla giornata. So troppo poco ancora di questo personaggio, forse tra un po' avrò una visuale migliore sulle sue motivazioni.

OK! Tutti tranquilli. Si parla del mostro e dico tutto, Ani prepara una bacheca di sughero e facciamo lo schemino stile Criminal Minds.
Khlamushka sarai fermato!!!
Pensiamo e viene fuori che probabilmente la strega che ha imprigionato il Vento del Nord in un corpo umano, è collegata a Khlamushka. Il motivo è che Viktor non ha mai avuto a che fare con lui, quindi perché dovrebbe essere venuto a cercarlo?

Qui Sonia ha speso una delle sue prese per poter notare collegamenti, ricevendo queste informazioni. (Presto prenderò la mossa "unire i puntini" così lo farò anche io u.u)
A questo punto decidiamo che Viktor e Anastasia raccontano agli altri, che la strega che ha fatto la maledizione su Viktor è la stessa che ha reso un mostro la ragazza del mistero precedente. Inoltre Ani la sogna quasi tutte le notti, mentre combatte con Viktor.


Resto sola con Aleksei. Sono in piedi vicino al tavolo, il cellulare ancora lontano.
Alek si avvicina, mi tocca con un dito la spalla.
"Hey... lo sai che non permetterei mai a nessuno di bruciarti, anche se sei una strega."
Io mi avvicino a lui, non mi piace questa distanza che tiene.
"Non lasciarmi più indietro Lyosha!"
Mi trema la voce. Ho avuto una paura tremenda per lui.
Si scusa, sono quelle scuse corredate da sguardo da cucciolo che riserva solo per le situazioni serie. Lo abbraccio forte, sento le sue mani che mi toccano la schiena, poi si staccano, poi mi toccano ancora. È impacciatissimo.
Io ignoro la cosa, non voglio farlo sentire più a disagio.
"Non andare avanti da solo Lyosha, perché se poi non torni io che faccio?"
Occhi serrati, che se lo guardo lo so che poi mi scende la lacrimuccia e non voglio fare la ragazzina frignona!
LYOSHAAA!!! Mi farai morire di crepacuore. >.<

Giulia qui ha deciso di sfruttare la cotta di Aleksei per farlo sentire un po' in colpa e dare una smossa al rapporto tra lui e Alina, così da dare anche spunti a Anna. Lo scemo ha promesso a Alina di non fare più azioni impulsive, ma sappiamo tutti che le farà. Anche perché altrimenti Anna dovrebbe smettere di usare metà delle mosse del Mortale... XD

Momento di calma. Mi guardo attorno e penso che mi serve una mano. Acchiappo Diego e me lo metto vicino, avvio il portatile e gli spiego la situazione facendogli vedere la chat con Veles.
"Diego tu sei l'unica persona in questa casa che sia del tutto normale e che non abbia mai avuto a che fare con mostri o magia. Mi aiuti a risolvere questo problema?"
Occhi cucciolosi, azzurri e limpidi. Lui felice mi dice si, ma mentre capisce l'andazzo si fa sempre più preoccupato.
"È uno stalker, denuncialo alla polizia!"
Io lo guardo con una faccia mesta.
"Si, però temo che non sia una persona. Credo sia una creatura sovrannaturale."
Lui mi fissa spaventato e gli racconto del cellulare che squillava nelle fogne. Perdo un po' di tempo a calmare Diego, perché inizia a elencare tutte le possibili motivazioni per cui il cellulare poteva comunque prendere sottoterra, parlando di campi elettromagnetici e altro.
Nel momento in cui siamo entrambi lucidi, mi faccio aiutare a scrivere a Veles.
Anastasia legge da sopra la mia spalla e inizia a commentare dicendo che potremmo hackerare il pc di Veles per scoprire chi è. Aggiunge anche dei commenti per provocarlo come "vedremo chi è questo maleducato che spia ragazze innocenti".
Squilla il cellulare di Diego e lui ce lo mostra.
"Fossi in voi non lo farei. Veles"
Io mi giro di scatto verso il portatile e digito.
"MA LO VEDI CHE SEI CREEPY?!"
Bwahhhhh!!! Paura!!!
Anastasia con una cingomma copre la webcam e il microfono, poi parliamo un attimo. Lei si scusa per avermi dato addosso e dice che comunque se Veles mi ha aiutato finora e è stato gentile, forse chiudere del tutto non è la scelta migliore.
Io le dico che non voglio tagliare i ponti con lui, ma ho paura. Dentro di me penso che è davvero scorretto, lui sa tutto di me, io no.
Viktor usa la magia per vedere attraverso gli occhi di Veles, non dice nulla, però sa che lui è vicino a me. Lì.

Sarà interessante vedere la prossima sessione che succederà, anche perché Francesca ha fatto notare che tutti si sono sfogati, mentre Viktor ancora no e ha un sacco di cose da tirare fuori.
Sono molto curiosa, ad ogni modo il mistero è quasi alla fine, perché tra un tiro e l'altro sappiamo che mostro è e che per fermarlo dobbiamo cancellare il primo contratto che ha fatto, cioé quello che gli permette di restare nel mondo mortale. Si prospetta una grossa magia. ^^
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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #10 il: 2014-12-03 01:42:20 »
ANASTASIA POINT OF VIEW.

Meanwhile, in Moscow..
Fallisco miseramente il tiro di inizio mistero (premonizioni) e do tre prese al keeper per darmi un -1 ai tiri.



È una mattino innevato quando Viktor e Anastasia si danno appuntamento in un bar del quartiere in cui vive il Vento del Nord, per fare quattro chiacchiere tra amici, qualche giorno dopo la stremante avventura a Cecilia.
Siccome sono due scemi in singolo, in coppia possono anche essere peggio.
Tanto Anastasia è imbacuccata e avvolta in strati e strati di calda lana, così Viktor se ne sta in maniche di camicia in attesa davanti alla vetrina del bar.
Dopo uno scambio di battute entrano e si accomodano in un tavolino un poco appartato, ordinano due caffè (che sono immancabili se c’è Anastasia nei paraggi) e poi a modo loro affrontano il discorso della visione congiunta, avuta qualche giorno prima.
Viktor, senza troppi giri di parole, dice che sa di aver condiviso una visione con lei e le spiega che la donna che hanno visto promettere vendetta alla giovane “strega” è di fatto la Strega che lo ha maledetto e rinchiuso in un corpo umano. E Anastasia conferma che sì, sa di aver condiviso con lui la visione e ammette di conoscere la donna. Sono mesi che la sogna, così come sogna spesso lui, mentre si danno battaglia. Non era certa fosse lei ad averlo maledetto, ma sapeva che di certo non c’era un rapporto idilliaco tra i due.
Già che dice di averlo sognato, ammette che lui è una fonte di ispirazione per uno dei personaggi portanti dei suoi libri.
Sì, è vero che prende spunto dal Vento del Nord. Ed è il motivo per cui ogni tanto lo osserva e prende appunti. Peccato che lui non lo sapesse proprio, o non avesse collegato sé stesso al detective, fatto sta che la notizia gli gonfia non poco l’ego.
Eh.  Uomini.
Gli rivela anche che nei suoi confronti a volte è diffidente, perché non sa come prendere la sua natura mostruosa. Non sempre capisce cosa lo muova e trova difficile fidarsi del tutto di qualcosa che non comprende.
Parlare tranquillamente, davanti ad una buona tazza di caffè, ad ogni modo, fa sentire più vicini. La magia della caffeina. Anastasia riesce anche a non insultare Viktor e lui riesce a non essere irritante. Alla fine risulta essere una buona mattina.

La casualità (e il keeper che inizia a sfruttare le mosse) vuole che la notte stessa, una volta riuscita a prendere sonno, Anastasia si ritrovi improvvisamente nel salotto della casa che Viktor condivide con Alina e Aleksei.
La casa apparentemente immersa nel silenzio del sonno. E lei, come una babbea, se ne sta in piedi al centro del soggiorno.
Il dubbio di essere diventata sonnambula, oltre che incapace di fare un sonno tranquillo da mesi, le attanaglia lo stomaco.
Ed è mentre si guarda attorno, incapace di capire e di ricordare come è arrivata lì, giacché vive dall’altro capo della città, che suonano il campanello.
In piena notte. Il campanello.
Può essere solo un’emergenza. E visto che in soggiorno non c’è nessuno, si avvia alla porta per aprire e vedere chi è. Tende la mano per girare la maniglia, ma non riesce ad afferrarla. L’attraversa come un fantasma può passare tra i muri.
Nemmeno il tempo di andare troppo nel panico, che di lì a qualche secondo Viktor emerge dalla zona notte e si avvicina alla porta. Pare non notare proprio Anastasia, che cerca anche di rivolgergli al parola, e le passa attraverso per andare ad aprire l’uscio trovandosi, così, di fronte ad un uomo di mezza età, con occhialini da vista tondi e pizzetto a punta. Ha un’aria tutt’altro che raccomandabile. E pare conoscere bene Viktor a cui si rivolge con naturalezza.
Ad Anastasia arrivano solo brutte vibrazioni.
La situazione, se già di per sé è strana perché è incorporea e invisibile nel soggiorno di  Viktor, diventa pesante perché vorrebbe esprimersi ma non può.
Non la vedono e non la sentono, e per una persona abituata ad esprimersi senza limitazioni e a fare della parola il suo punto di forza è traumatizzante.

Anastasia si sveglia in un bagno di sudore, nel proprio letto.
Solo il tempo di infilarsi le pantofole, correre al pc portatile per appuntare il sogno e poi chiamare Viktor, credendo di aver assistito ad un avvenimento contemporaneo e quindi dargli supporto e temporeggiando per lui. E finendo, invece, per svegliarlo.
Ovviamente il Vento si preoccupa, chiede ad Anastasia cos’ha visto e dopo il riassunto agitato e nervoso della scrittrice, le dice che va a prenderla per farle passare la notte da loro.
Sentirla agitata deve aver agitato anche lui, in qualche modo, e gli ha fatto sorgere l’istinto di non lasciarla da sola dopo il brutto sogno. Sarà da lei in men che non si dica.
In fondo sa anche essere carino. Un irritante uomo delle caverne con il cuore tenero, nonostante lui continui a sostenere di essere il gelido e duro vento del nord.

Il tempo di avvisare Alina e di prendere le chiavi del suo discutibile van, e Viktor è in viaggio in direzione della palazzina in cui vive Anastasia, che nel frattempo ha approfittato per fare una doccia e cambiarsi.
Quando suona il campanello, la scrittrice apre senza nemmeno controllare. Una dimostrazione di fiducia non da poco. O forse di avventatezza, chissà.
Ed è mentre scambiano convenevoli di rito, prima di dirigersi assieme al van, che il telefono della scrittrice suona.
A quell’ora - e con la suoneria personalizzata, può essere solo Diego. Chiama per sentire come sta la sua cliente, per fare conversazione. In piena notte. Anastasia cerca di liquidarlo in fretta, sorvolando sul fatto che non riesce proprio ad andare avanti con il libro.
E tra una risposta all’interlocutore dall’altra parte del telefono e un’occhiata a Viktor per invitarlo ad avviarsi, che tanto lo segue a ruota e chiude casa, dalla strada sotto casa si sente prima uno stridio di gomme, un grido e il rumore di un veicolo che si è andato a schiantare.

Inutile dire che la telefonata viene chiusa in fretta e furia, e che Viktor e Anastasia si scapicollano di fuori.
Viktor è più veloce e arriva sul punto dell’incidente, a poco più in là del portone di casa di Anastasia, per primo.
Davanti agli occhi gli si presentano una figura umana rannicchiata in mezzo alla strada ghiacciata e un’auto schiantatasi contro un lampione, che ora va ad intermittenza. L’autista è rivolto sul volante, apparentemente vivo, ma privo di sensi. Anche l’uomo in mezzo alla strada è vivo, trema e farnetica.
Viktor non ci pensa su - ma dai?, ed estrae l’autista dall’auto, portandolo sul marciapiedi e usando il proprio giaccone per accomodarlo meglio. Il tempo che anche Anastasia arrivi sul posto e Viktor sta già correndo in mezzo alla strada per recuperare anche il tipo farneticante - e che poi riconoscerà come il proprietario del negozio in cui lui e i ragazzi vanno spesso a fare la spesa. Lo affida alle cure di Anastasia, che sta già chiamando la polizia per segnalare l’incidente e prova anche a dire che in caso di incidente è anche il caso di lasciare i feriti dove sono, ma non fa in tempo a dirlo che il cacciatore corre verso un tombino aperto, in mezzo alla strada, e ci si tuffa dentro. Sta seguendo una non ben definita pista.
Anf. Che fatica essere una cacciatrice con dei compagni avventati!
È un mini infarto in canna ogni volta che fanno un passo, sono come bombe ad orologeria.
Non sai quando, ma sai che prima o poi faranno qualcosa che ti farà preoccupare a morte, senza spiegazioni.

Mentre Viktor si improvvisa speleologo, Anastasia si occupa dei due incidentati e avvisa i ragazzi, che sono rimasti a casa.
Sceglie di telefonare ad Aleksei, che risponde dopo qualche squillo, e mentre lei avvisa che c'è stato un incidente davanti a casa sua e tra il prestare soccorso e infilarsi nei tombini ci metteranno un poco a tornare a casa, Alek le riferisce che a casa loro c'è un tipo discretamente losco, che cerca Viktor.
Il primo suggerimento, dopo aver appurato che è lo stesso tizio visto nel sogno, è quello di frugargli nelle tasche per vedere se nel portafogli ha qualche documento utile a riconoscerlo. Nel mentre, di sfondo si sente Alina che chiede se ha fatto bene a “bloccarlo”.
Inutile dire che la scrittrice resta non poco perplessa. Ma cosa combinano quei due, da soli? E quanto abuso di magia e energie fa Alina? Non va bene. E non va bene che quell'uomo sia in casa con i ragazzi da soli. Però sanno badare a loro stessi, questo è certo.
Riagganciato il telefono, Anastasia passa il proprio giaccone al negoziante, che è sporco e infreddolito. Ha l’aria talmente spaurita che Ani suppone sia in fase di shock post traumatico per l’incidente scampato.

Mentre spera che l’uomo si calmi, si guarda attorno (leggere una brutta situazione). È più forte di lei la necessità di capire la dinamica dell’incidente. (indagare il mistero)
È evidente che la macchina abbia sterzato proprio per evitare il negoziante, che ha attraversato la strada di corsa stando alle impronte, e a causa del fondo stradale ghiacciato abbia perso il controllo del veicolo andando ad incocciare contro il lampione. E grazie ad un cumulo di neve a bordo strada, ha anche attutito l’urto. Certo è che se un uomo di una certa età si mette a correre in mezzo alla strada, senza guardare, forse c’è un motivo.
Tra una ficcanasata, Viktor che si tuffa nel tombino per seguire chissà che pista e una domanda mirata all’uomo, Anastasia deduce che stava scappando da qualcuno. O qualcosa.
E a quel punto inizia a parlare con l’uomo, sperando intanto di calmarlo. In fondo l’incidente non è stato grave. La polizia sta arrivando e anche l’ambulanza. Insomma, ci saranno presto soccorsi. Quindi perché non le dice cos’è accaduto così può aiutarlo a spiegare alla polizia? Eh? Stava scappando, da chi? Perché? Peccato che l’uomo sia così spaventato che quello che ne ottiene sono frasi sconnesse e informazioni frammezzate. Ha fatto un patto con qualcuno che ora vuole saldare il conto. E a quanto pare è un conto salato.
Se è un usuraio lo si denuncia, quindi Anastasia insiste. Se gli serve aiuto non ha che da chiedere. E lui starebbe anche per dire di più, forse la faccia della bionda un po’ di fiducia riesce a smuoverla.. ma l’uomo prende fuoco.
Improvvisamente.
Autocombustione, lì in mezzo alla strada.
E Anastasia non sa che fare.
Da sola, alle prese con un tipo svenuto, uno che prima straparla e poi prende fuoco all’improvviso come un cerino. Non ce la può fare. E l’odore di carne che brucia, che nonostante cerchi di soffocare le fiamme non riesce ad ottenere altro che un giaccone bruciacchiato, è nauseabondo e al contempo ricorda i BBQ fatti in spiaggia.
Cielo, che schifo.
Ha un principio di attacco di panico con relativa nausea e proprio in quel momento Viktor risale dal tombino, con la maglia strappata e macchiata di sangue, ma apparentemente senza ferite.
Il Vento le dice che ci sono anime in pena che vagano nelle fognature. Ani non ha nulla da aggiungere, che quel che è successo lì lo può vedere da sé, a parte assicurare di non aver fatto altro che fare domande e l’uomo si è infiammato da sé.
Che panico!

Non bastasse lo shock della torcia umana improvvisata, si iniziano anche a sentire le sirene della polizia.
E siccome in preda al panico Anastasia ha il pensiero laterale che singhiozza e le suggerisce soluzioni scavezzacollo, conviene Viktor a salire nell’auto incidentata ma ancora funzionante, mette in moto e parte a tutta velocità, facendo un’inversione di marcia che nemmeno Vin Diesel in Fast & Furious. Finendo per farsi inseguire dalla polizia, ormai nei pressi dell’incidente.
Sig.
E l’unica spiegazione che sa dare a Viktor che le chiede cosa sta facendo, è che con un uomo bruciato vivo come fanno a spiegare cos’è successo e a farsi credere?
Non c’è verso di convincerla a separarsi, per riuscire a far scappare almeno uno di loro mentre l’altro attira la polizia, che per altro è alle loro calcagna.
A mente un poco più lucida, secondo Anastasia ha più senso se si fanno prendere entrambi. Ammettere il momento di panico sarà meno complesso che spiegare come mai uno dei due è scappato. E soprattutto non vuole stare da sola ancora. Ché, ogni volta che la mollano a sé stessa succede un casino.
Come ora.
In fondo, se Viktor non se ne fosse andato per i fatti suoi, non si sarebbe impanicata davanti ad un processo di autocombustione e non avrebbe fatto quel casino! Ecco.

A dire il vero la decisione di rubare la macchina e poi di farsi prendere dalla polizia è stata la conseguenza di un -1 ad agire sotto pressione, quando il keeper ha sfruttato una delle sue prese. ollè! Però è stata molto divertente la scena.

E, di fatto, a questo punto noi sappiamo che c’è qualcuno che fa patti in cambio di pagamenti sostanziosi (tipo la vita altrui), che ci sono anime erranti e che qualcuno cerca davvero Viktor.


[continua]
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #11 il: 2014-12-03 17:44:34 »
Aleksei "Lyosha" Alkaev (soprannominato da tutti "bellosguardo", "belle ciglia", "bella bambina" o "signorina"... Sì, verranno aggiornati man mano che ne arriveranno altri... =.=)



Umano

Ragazzo, viso ridente, abiti casual.

Affascinante: +2
Freddo: 0
Acuto: -1
Duro: +1
Strano: +1

Non Preoccuparti, Vado a Controllare
Ogni volta che vai in giro per conto tuo per controllare un luogo (o qualcosa) di spaventoso, segna esperienza.

Fidati di Me
Quando dici la verità a una persona normale per proteggerla dal pericolo, tira +Affascinante. Con un 10+ farà quel che le dici di fare senza domande. Con 7-9 lo farà, ma il Custode sceglie un’opzione fra:
•  Prima ti fa una domanda difficile.
•  Esita e vacilla per un po’.
•  Ha un’idea “migliore”.
Con un fallimento, penserà che sei pazzo e magari anche pericoloso.


Cosa Potrà Mai Andare Storto?
Ogni volta che ti butti nel pericolo immediato senza prendere precauzioni, prendi 2. Puoi spendere le tue prese per:
•  Infliggere +1 danno.
•  Ridurre il danno subito da qualcuno di 1.
•  Avere +2 prossimo a un tiro per agire sotto pressione.




Aleksei Alkaev, per gli amici Lyosha, è un diciasettenne russo, cresciuto in orfanotrofio.
Capelli scuri ed occhi azzurri adornati da delle luuuuunghissime ciglia, espressione sempre allegra e vivace. Veste fondamentalmente con le prime cose che gli capitano a tiro. E' sempre allegro e scherzoso, "un po'" avventato ed irresponsabile.
Ha passato l'infanzia in compagnia della sua migliore amica Alina, è stato il primo a credere ai suoi racconti sui mostri ed ha iniziato ad accompagnarla in varie peripezie all'interno dell'orfanotrofio.
La vita lì non era facile ed i due hanno trovato sostegno l'uno nell'altra ma, con il passare del tempo, per Aleksei Alina è diventa qualcosa di più di una semplice amica. Se prima erano molto affettuosi l'uno nei confronti dell'altra le cose ora sono un po' cambiate, poiché Lyosha non riesce a non imbarazzarsi a morte ogni volta che Alina cerca un po' di contatto fisico!
Tramite Alina Lyosha ha conosciuto Anastasia e Viktor.
Quando quest'ultimo ha deciso di adottare Alina lui si è intrufolato nel retro del suo camioncino e si è fatto trovare a casa loro qualche giorno dopo.

Così è iniziata questa fantastica ed emozionante nuova vita da cacciatore di mostri accompagnato dalla fedele mazza da hockey, il coltellino svizzero ed il bellissimo motorino( http://img715.imageshack.us/img715/1314/dscf1667e.jpg ) !

Legami con Alina: Mi piace molto. Abbiamo superato la vita nell'orfanotrofio insieme.

Legami con Viktor: Una volta ha perso il controllo e mi ha quasi ammazzato. L'ha fermato il mio sguardo innocente. L'ho salvato per caso da un mostro!!! Perché sono figo!!!

Legami con Anastasia: Le ho salvato la vita da un deliquente dandogli una mazzata in testa!!! Sono ancora più figo!!!! Leggendo i suoi libri ho realizzato che i mostri sono reali. E' la mia autrice preferita!
« Ultima modifica: 2014-12-03 17:49:42 da Anna Koprantzelas »

Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #12 il: 2014-12-05 19:04:39 »
[< continua]
 
E quindi riprendiamo la sessione con i nostri baldi eroi vengono portati alla centrale di polizia, tenuti separati in due salette diverse.


L’impressione di Ani è di essere finita in un film d’infimo livello, sullo spionaggio.
La stanza in cui è tenuta lei è piuttosto spartana e presuppone che Viktor non sia trattato meglio.
Ad ogni modo, dopo un po’ che è stata lasciata sola in quella camera con solo un tavolo e due sedie, ammanettata, Anastasia inizia a far rumore per attirare l’attenzione. Un calcio a una sedia, un colpetto sul tavolo, chiama gli agenti. insomma, fa un poco di baccano.
Va bene essere in Russia, ma almeno poter chiamare qualcuno per avvisare di esser stati portati in prigione glielo devono.
 
E quando nella stanza entra un agente, con la faccia così ingrugnata che sembra aver preso un pugno che gli ha insaccato i tratti del viso, lo aggredisce con un fiume di parole quasi da intontirlo.
Ma lo sanno chi è? Non hanno già abbastanza problemi con la pessima nomea della polizia russa, che si prendono con calma con una VIP ammanettata? Deve andare anche in bagno. E, in effetti, è scomoda la sedia. Ah, i titoloni che compariranno sui quotidiani europei.. e il suo amico dov’è? Ma la Convenzione di Ginevra permette certi comportamenti?
Ciance, tante. (ho letto tutti i tuoi libri)
Il fatto che, in effetti, sia stata lei a rubare l’auto e a scappare, senza apparente motivo, non viene certamente accennato. Ssssh.
L’agente esce, senza spiccicare parola (e non è chiaro se sia perché è stato stordito di chiacchiere o perché è semplicemente taciturno) e pochi istanti dopo uno tacchettare regolare annuncia l’arrivo di qualcun altro.
 
Ad aprire la porta è una ragazza, sempre in divisa, dall’aria simpatica. Ha le braccia cariche di fascicoli, nemmeno fosse un mulo!, e in cima a tutto c’è quello che è chiaramente uno dei libri scritti da “Libuse”, il nome d’arte di Anastasia.
L’agente, una biondina che risponderà poi al nome di Olga Fedorova, si libera del peso appoggiando tutto sul tavolo, saluta, apre il libro, guarda la foto sulla copertina, guarda Anastasia, appura che è lei.. e si scusa per come la stanno trattando. È evidentemente una fan, che però cerca di contenersi perché è in servizio e in fondo la situazione è un poco ingarbugliata.
Poco male, sfruttando il fatto di trovarsi di fronte ad una potenziale collaboratrice, Ani sfoggia il suo miglior sorriso, chiede di poter avvisare qualcuno e come sta Viktor, si mette anche a completa disposizione della polizia ammettendo di aver agito in modo sconclusionato coinvolgendo anche l’altro. (Manipolare come se piovesse)
Ne ottiene la possibilità di chiamare qualcuno e ripiega sul fare una telefonata a Diego, l’unico adulto che possa effettivamente aiutarla in questo caso. Conta che ad avvisare i ragazzi ci pensi Viktor, almeno per farsi mandare un avvocato o qualcosa di simile.
Vien da sé che l’Agente, che era beatamente nel regno dei sogni, rimanga mezzo sconvolto quando la sua cliente gli dice di aver bisogno di un avvocato, perché dopo l’incidente accaduto sotto casa le cose si sono un po’ ingarbugliate e lei è finita col rubare un’auto e a farsi inseguire dalla polizia.
Se potesse mandarle un legale, che lei non saprebbe chi chiamare a Mosca, ne sarebbe molto grata. Si scusa ancora e restituisce il telefono all’Agente Fedorova.
 
Mentre Anastasia riesce a fare la sua telefonata a Diego, Viktor viene intrattenuto da un paio di poco simpatici poliziotti, che lo provocano e maltrattano. In qualche modo Viktor non perde completamente il controllo e sopporta, realizzando che uno dei due agenti è per altro un’anima “dannata”, come quelle che ha trovato nelle fogne. Un altro stolto che ha stretto un patto.
Nonostante la compagnia poco piacevole riesce comunque ad avvisare Alina, mandando un messaggio portato da refoli di vento, in cui l’avvisa di cos’è accaduto.
L’Agente Fedorova fa visita anche a lui, portandosi appresso tutti i fascicoli con cui è entrata nella stanza in cui è tenuta Anastasia. L’arrivo della poliziotta fa alzare i tacchi ai due attaccabrighe, che però non risparmiano commenti a mezza voce anche a lei.
Ad ogni modo, dopo iniziali “convenevoli”, l’agente viene al punto e gli fa presente che sa della sua tutela per Alina. E gli chiede cosa ne sa di un altro ragazzo, Aleksei, scappato dall’istituto.
Poi, siccome Viktor è un po’ un ceffo, e sono troppe ore che è chiuso in quella camera, inizia ad agitarsi e a sbattere i pugni sul tavolo. A calciare le sedie.
Era già stato detto che a Vik i posti chiusi non piacciono? Beh, non soffrirà di claustrofobia, ma ci va proprio vicino. E inizia a dare di matto.
Inutile dire che Anastasia, sentendo il casino, si agita, chiama Viktor a voce alta e inizia a dare a sua volta colpi contro il muro.
Suppone che lo stiano picchiando. O mettendo sotto torchio. Sa anche che è una testa calda, quindi sai mai che si metta a picchiare i poliziotti.
L’agente Fedorova sentendo che pure lei fa casino, torna a vedere cos’ha e quando trova Anastasia con un’espressione effettivamente preoccupata che chiede di Viktor, di poterlo vedere (e dopo un sapiente uso di Manipolare) acconsente a far incontrare i due reclusi. Anastasia assicura che non ha intenzione di creare casini. Ma assieme possono dare una visione d’insieme di quanto accaduto. E poi non serve nemmeno che le tolga le manette. Le basta di vedere e farsi vedere da Viktor, per rassicurare entrambi.
Così vengono riuniti, nella stanza di Viktor. E parlandosi un po’ sopra, sfoggiando una parlantina sciolta e facendo leva sul fatto che Olga pare non proprio convinta di cosa sia successo (cioè, altri abusi di Manipolare) Anastasia si fa dare un foglio e una penna e con l’aiuto di Viktor mette su carta gli avvenimenti della nottata da quando ha chiamato il pronto intervento a quando sono stati portati dentro. Inserendo anche quello che per loro cacciatori è “ordinaria amministrazione” ma che ad Olga sembrano voli di fantasia.
(Murder, she wrote. tre prese da spendere per altrettante domande, quando si ha il tempo per ragionarci su. spesa subito una, le altre sono state usate più avanti, con più elementi.) Mettendo in ordine gli eventi della nottata, ad Anastasia sorge il dubbio su chi in effetti sappia più di quanto ha detto fino ad ora. E si rende conto che il venditore, il conoscente di Viktor che è arso vivo, non ha detto tutto quello che sapeva. Forse Viktor sa come parlare con lo spirito di un morto? A lei pare sia possibile farlo, magari lui ha un metodo comprovato per parlare con i morti.
Per Olga è decisamente troppo.
Sarà pure disponibile ad ascoltarli, ma da lì a farsi prendere per il naso con storie di anime in pena e simili non ci sta. Li fa quindi confabulare un po’, ma poi li separa. Si fa restituire la penna e fa tornare Anastasia nella stanza attigua. Ani ci prova a dirle che quello che è accaduto non è proprio una cosa normale, ma tra il non voler passare per matta e temendo di tirare troppo la corda (abusare del proprio Charme non è sempre una buona idea) assicura che se ne starà buona lì, a disposizione per qualsiasi domanda debbano ancora porle. E in attesa del legale che Diego dovrebbe mandarle.

Tempo nemmeno di finire di parlare ad Olga che Viktor fa altro casino, nella camera accanto, sbattendo sedie a terra e contro il muro, e ha anche la percezione di Alina in pericolo. E’ stato in quella stanza, ad aspettare, davvero per troppo tempo. Forte della Magia che gli scorre dentro e preoccupato per la propria pupilla, diventa Vento e va da lei.
Mollando Anastasia da sola. Meh. Di nuovo.
Vabbè, prima o poi si farà una ragione del fatto che non ha intenzione di stare con lei, che forse non capisce che anche a lei serve appoggio o la semplice presenza dei compagni quando le situazioni piegano male.
Ma è adulta, quindi passa oltre. E manda giù il rospo. Se ne sta al caldo e beve caffè gratis, che è sicuramente meglio di una fogna puzzolente.

C’è una sorta di gap temporale, un cui gli eventi per necessità si mescolano e i tempi sono più o meno dilatati.
Ma passano alcune ore, in cui le chiappe di Ani hanno ormai preso la forma della sedia e lei è ignara di quanto stiano facendo gli altri nelle fogne e di quante ne stiano effettivamente buscando, c’è fermento per la scomparsa di Viktor ma le non ne sa nulla. Improvvisamente si sentono trambusto nel corridoio e una voce più che famigliare, con un marcato accento ispanico chiede informazioni su dove si trovi la signorina Ortiz.
Diego, agghindato come se fosse reduce da una festa su una spiaggia di Miami - e nonostante tutto bello come il sole, e forte dell’appoggio di un famoso legale locale ha ottenuto di far uscire Ani pagando cauzione. E quindi Anastasia si trova travolta dal ciclone Diego, vestito troppo leggero per il clima di Mosca e con una faccia che lascia trasparire i postumi di una notte brava – deve aver indossato i vestiti smessi e preso un volo privato, che con una certa verve le fa notare di avere un’aria proprio sbattuta e che con premura le propone di uscire in fretta e farsi spiegare quanto accaduto, magari davanti ad un caffè. Fa appena in tempo a lasciare il proprio biglietto da visita ad Olga, nel caso dovesse contattarla e volesse spiegazioni private sul farneticare della sera prima. (cerchiamo di farci alleati nella polizia, insomma! Che non guastano mai.)

E nel momento stesso in cui si avviano lungo il marciapiede per cercare un taxi, i nervi mai troppo saldi di Anastasia cedono del tutto.
La notte d’inferno, la tensione di aver assistito ad un incidente, di aver visto un uomo bruciare, di esser stata più volte lasciata a se stessa, le fanno accogliere male il povero agente. Gli dà risposte sommarie, dà informazioni sconnesse su anime vaganti sotto terra, accenna all’uomo arso vivo, ai ragazzi in pericolo. E lui, paziente, le prende la mano, le dice che è al suo fianco e poi, in effetti, non sa bene come affrontare la situazione. Sotto la neve che ha ripreso a cadere, infreddoliti e in cerca di un taxi per andare verso casa di Anastasia.
Fanno una sosta in un bar, perché Diego deve essere in qualche modo riscaldato per evitargli una broncopolmonite, e lì Ani prova a chiamare Alina, Aleksei e Viktor, ma non riesce a contattarli. I telefoni sono irraggiungibili.
Sì e no che sente le chiacchiere di Diego, che fa humour frivolo per alleggerire la situazione. E per la prima volta nella sua vita, Anastasia prova a fare una magia.
Non ci crede davvero molto, voglio dire non è Viktor, non è Alina. Sa che la magia esiste, ma da lì a saperla padroneggiare ne passa.
Comunque, dopo aver fatto un aeroplanino con un tovagliolino di carta, mentre lo lancia verso la porta del locale, si rivolge agli spiriti dell’Aria che spesso Viktor nomina e chiede loro di guidarli dai suoi compagni. Con una mezza imprecazione quando un’ala dell’aeroplanino le fa un taglio sulla mano e assorbe sfacciatamente il suo sangue, vorace, Anastasia guarda con aria meravigliata quel tovagliolo che a logica non dovrebbe volare, per il peso e la consistenza della carta con cui è fatto, e scatta in piedi, prendendo Diego per un braccio, stampandogli un bacio sulla bocca e obbligandolo a seguirla mentre rincorre l’aereo per le vie gelate della città. (Use magic 7/9, glitch 1danno ignora armatura.. Il taglio sulla mano le ha fatto usare meno l’arto.) Il bacio è dettato dall'entusiasmo e non ha nulla di malizioso. Ciò non toglie che sia spiazzante per il povero agente travolto dagli eventi.

[continua ancora.. sorry. >]
« Ultima modifica: 2014-12-07 01:38:30 da Sonia Grossi »
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #13 il: 2014-12-10 10:50:40 »
[<< continua]

Seguendo l'aeroplanino, scapicollandosi sui marciapiedi e tra le strade della zona, quasi senza rendersene conto Anastasia e Diego finiscono esattamente davanti al palazzo in cui vive Ani. Parte del marciapiede porta ancora i segni di quanto accaduto durante la nottata, ma il traffico scorre tranquillo. Una macchina ogni tanto. E l'aeroplanino va a posarsi, atterrando con una certa grazia, proprio sul tombino in cui la notte prima si era calato Viktor.
Dopo un momento di sorpresa per entrambi, Anastasia valuta la situazione e decide che se deve scendere là sotto, allora andrà da sola.
Riempiendo Diego di chiacchiere sul farsi un bagno caldo e mettere qualcosa sotto i denti, convince il ragazzo (Manipolare. 12 di dado!) che, considerando il suo abbigliamento poco adatto, sarebbe il caso che lui si mettesse comodo in casa mentre lei esce e cerca gli amici. Nel dirlo, intanto, lo porta verso l'edificio, nell'androne, su per le scale. In sostanza lo travolge e lui non può che essere vittima degli eventi.
Tornerà, spera, in breve tempo.
Ridiscende in strada, quindi, e procede alla discesa nel tombino, badando a non farsi investire da una macchina. Decide di non allontanarsi troppo dalla scala, prima di aver abituato la vista al buio e di aver preso un po’ di confidenza con il posto (leggere la situazione. 7/9, una domanda.). Sente dei passi, dei rumori e delle voci. Inconfondibilmente riconosce Alina e Viktor, quindi accende la torcia e la fa oscillare, dopo averli chiamati a voce alta, per attirare l'attenzione e far notare la sua presenza e posizione.
Trova abbastanza inutile inoltrarsi per cunicoli che non conosce se può, invece, farsi raggiungere esattamente all'uscita della fognatura. C'è puzza, non ha bene idea di dove potrebbe finire se per caso perdesse la strada. Insomma, non è il caso di mettersi a gironzolare se può evitarlo (che pericoli non ho notato? Che le fognature sotto Mosca sono un vero e proprio dedalo infinito e perdersi sarebbe un non nulla.).
Fa sentire ancora la propria voce e sventola la torcia, per continuare a segnalare la propria presenza, quando sente avvicinarsi i passi e le voci degli altri due. È abbastanza tesa, il posto non le piace.
In compagnia di una ragazza, che è sporca, ferita e probabilmente sotto shock.
Anche Viktor e Alina sono sporchi e feriti, e a vederli così malconci la preoccupazione di Anastasia si tinge di rabbia.
Perché Alina è nelle fogne? Com'è possibile che riescano a mettersi sempre nei guai, uscendone per altro stracciati e sanguinanti? Chi è quella ragazza? E cosa vuol dire che l'ha trovata Aleksei? Lui adesso dove si trova? Perché non possono pensare prima di fare qualsiasi cosa? Perché la giovane non ha gli occhi? Per Dyo?!
Già che sono sotto casa sua, tanto vale che salgano a darsi una sistemata. Così possono stare al caldo e fare il punto della situazione. Inventerà qualche scusa colorita per giustificare la presenza di gente così mal ridotta nell'ascensore del palazzo.

Anastasia è furiosa, per un insieme di cose diverse. È combattuta tra l'effettiva preoccupazione che le provocano ogni volta che fanno qualcosa di avventato e l'idea che trovino naturale e dovuto che, se anche fanno stronzate, lei sarà lì per dare loro supporto e mettere pezze dove loro fanno strappi. Si sente notevolmente data per scontata.
Appena entrati, indica loro il bagno e li avvisa della presenza di Diego, che evidentemente è ancora in bagno se non lo si vede in giro per casa. Ani alza la voce per farsi sentire anche da lui e annuncia la presenza di altri ospiti.
Mentre Alina, Viktor e la ragazza senza occhi s’infilano nel bagno libero e si danno una sistemata, curandosi e lavandosi, Ani porta qualche indumento pulito, per lo più per le ragazze, e poi intercetta Diego che in preda all'entusiasmo di aver sentito della presenza di Alina è uscito con addosso l'accappatoio di Anastasia.
E' decisamente troppo.
Meglio che si vesta. Le presentazioni fatte bene le faranno poi dopo, magari mettendo qualcosa sotto i denti.

In quel momento, Aleksei chiama. Una volta sfuggito dall'Inferno in cui si era andato a cacciare, e uscito in superficie, gli sono arrivati tutti i messaggi con i tentativi di contattarlo fatti prima.
E' ferito, ma sta bene. Circa. E' anche stato all'inferno, ha incontrato l'uomo con gli occhiali! E' fomentato.
Ah, l'entusiasmo giovanile.
E, infatti, di lì a pochi minuti suona al citofono e Anastasia lo accoglie abbracciandolo. Lo studia anche per bene per vedere se è ferito, dove, come. Insomma, per capire che cosa fare nel caso sia necessario intervenire. Ha una brutta ferita, che può pulire, disinfettare e incerottare meglio che può.
Diego si trova spiazzato dalla situazione e inizialmente gironzola per casa con aria smarrita e più che altro stando tra i piedi.
Dando fondo ad altri cerotti e disinfettante, Aleksei e Anastasia si aggiornano reciprocamente su quanto vissuto e accaduto. Se già non era abbastanza preoccupata prima, i particolari aggiunti da Alek alla somma di eventi già conosciuti non la calma proprio. Anzi. Una volta sistemato il sistemabile lo lascia a giocherellare con il telefono, perché ha qualcosa da confabulare con Veronika e soprattutto flirtare e parlare con dei coetanei è sicuramente più riposante che dare la caccia ad un diavolaccio nelle fogne, anche se il soggetto della conversazione è proprio quello.
Anastasia non sa bene cosa dire a Diego, per spiegare la situazione. È effettivamente un casino.

Quando Viktor esce dal bagno bello e splendido, come se fosse a casa propria e chiede se possono mangiare qualcosa, suggerendo a Diego di preparare qualche panino, Anastasia sbrocca. Del tutto e senza preavviso.
Alina non è contenta del pigiama di ricambio che le è stato prestato e finge di non vedere Alek in salotto, in preda a chissà quale geniale intuizione adolescenziale che ti fa credere che ignorare una persona a cui tieni te la farà stare più vicina, Viktor e Aleksei sono due teste calde e non pensano mai prima di fare qualcosa creando sempre caos, c’è una tipa senza occhi che gira come un’anima in pena per casa ed è la cosa più angosciante che sia entrata tra quelle mura.
La casa di Anastasia è il suo punto sicuro, il luogo in cui passa il tempo a fingere di lavorare e creare storie, ma rimane il suo territorio. E per quanto bene accetti, gli altri sembrano pensare che, siccome sono stati accolti e invitati, allora è plausibile fare come a casa propria. Anche no. È un’altra cosa che mina la pochissima calma di Anastasia. Non solo dai per scontato che io sarò lì a pararti il culo, ma ti prendi libertà che non ti ho concesso, non ringrazi e rendi la mia immacolata casa un porcile.
Ma vaffanculo, va.
Ci manca anche Alina che improvvisamente diventa timida con Diego, quando ci ha flirtato per settimane senza nemmeno conoscerlo e prendendo per oro colato quanto leggeva nei messaggi scambiati con lui e i commenti fatti da Anastasia. Giusto cielo! È la stessa persona con cui hai chattato anche ieri! Solo che adesso è un corpo solido e non un display!
Pende di mira il primo malcapitato che le passa davanti, nelle vesti di Viktor, e gli dà dell’irresponsabile. Ha il dovere di crescere e tutelare una ragazzina, cosa che sa anche la polizia o la Fedorova non avrebbe riesumato i fascicoli della pratica di affido, eppure non si capisce chi tra Alina e Viktor sia il più scriteriato. Non solo! Accoglie in casa sua un fuggiasco, perché Aleksei è esattamente quello. Un adolescente scappato dall’istituto per infilarsi nella famiglia disastrata che dovrebbero essere Viktor e Alina. E invece di inculcare loro un po’ di sale in zucca li rende dei selvaggi. Se lui è il Vento del Nord ed è adulto, i due ragazzini non sono “mostri” come lui.
Tra l’altro, Aleksei e Alina cosa credono di fare imitando quello che a conti fatti è un essere soprannaturale? Cercare di farsi ammazzare entro i vent’anni? Con che criterio si pongono verso la caccia? Perché cacciano, quando non sono obiettivamente preparati? Un cacciatore è un eroe (convinzione nata dai racconti d’infanzia, un legame con il BG venuto fuori in creazione), non un cialtrone che sa che esistono i mostri e allora rischia la vita per stanarli.
Deve mettere la propria vita nelle loro mani, come loro mettono la propria nelle sue. Ma deve fidarsi. Se non sono persone degne di fiducia, perché un attimo prima ci sono e quello dopo si stanno scapicollando altrove, come può considerarli il proprio gruppo?
Che aspettative di vita hanno, almeno Alina e Aleksei, che ce l’hanno ancora tutta davanti? Possono ancora tenere il mondo in pugno, se volessero, e preferiscono nascondersi dietro la scusa dell’infanzia difficile. Contenti loro, Anastasia non insisterà di sicuro. E non si sentirà di certo in colpa per avere avuto una famiglia che le ha voluto bene.
Ma di certo nemmeno lei sta vivendo anni facili, visto che ha dovuto rinunciare alla sua vita dorata proprio per colpa dei mostri che vivono nei suoi incubi e che la stanno lentamente logorando.
Se vuole ritornare a dormire, se proprio non può avere una vita tranquilla, e salvarsi da un lento ma continuo esaurimento e logorio di se stessa, deve rimboccarsi le maniche. Ed è quello che sta facendo. Si sta salvando da sola, se non lo fa nessun altro.
(affrontare questo discorso, anche con termini forti, a me serviva per rendere palese e chiaro il disagio del personaggio. È disturbata, ha carenza di sonno, si sta stremando. E inoltre mi serviva capire in che direzione si stanno muovendo gli altri, che in certe occasioni sembrano dei moscerini sotto acido.)

Ammettere di fare incubi da mesi, ormai, di aver perso il sonno (e in parte la testa, è chiaro) lascia un po’ tutti sorpresi. E Diego e Aleksei la stringono in un abbraccio sandwich, per farle sentire affetto e comprensione.
E quel contatto umano e fisico che, in effetti, non aveva cercato rompe la scorza nervosa di Ani, che si mette a piangere e va in bagno, per allontanarsi dagli altri e avere qualche istante per riprendersi.
Detto fatto, che qualcuno bussa alla porta. Diego le chiede di poter entrare e lei non ha nulla da obiettare. Anzi. Anche lui sarà abbastanza sconvolto. E Anastasia si scusa profondamente per averlo coinvolto in quella situazione, senza contare che, in effetti, non sta nemmeno andando avanti con il libro. Insomma, è un disastro su tutti i fronti.
Ed è in questo momento, che dopo uno scambio abbastanza intimo di scuse e spiegazioni vicendevoli, Diego la bacia. Dolce. Comprensivo.

Wait. WHAT?
Ma lui non era gay?
PORCACCIALAMISERIACCIA.
È stata così tonta, in tutti gli anni di collaborazione, a non capire che ha preso una cantonata infinita con Diego? Priorità, rapporti, modi di porsi, confidenze... cambia tutto. Ora è lei l’adolescente rimbambita che non sa cosa fare. (slow clap al keeper, che ha mollato la bomba.) E il modo di fare sconvolto di Ani lascia imbarazzato pure Diego che, per essere un cialtrone casinista, tra i due riesce anche a dimostrarsi più adulto e con una certa fretta si leva d’impiccio rimandando il discorso a un’altra volta.

Piccolo stacco temporale in cui i cacciatori si riorganizzano. Anastasia rende il salotto una sorta di sala conferenze, in cui poter organizzare le idee, appuntarle su post it e fissarle su una teca in modo che tutte le informazioni siano a portata di tutti.
(Spendendo un’altra presa di Murder, she wrote. Ne resta un'altra.) Anastasia si prende il tempo per analizzare le informazioni raccolte e metterle assieme. Ne viene fuori che Khlamushka, l’uomo con gli occhiali e il pizzetto, ha reso le fogne di Mosca il suo regno; che svende patti di dubbio valore in cambio delle anime dei suoi clienti; che per fermarlo e rimandarlo per direttissima da dove è venuto, bisogna trovare il primo patto che ha stretto in città e che lo lega alla “realtà”, annullarlo e fargli ciao ciao con la manina mentre svapora via; che plausibilmente ha un legame con Eva - la strega che ha maledetto Viktor, anche se non è ben chiaro quale legame sia-  e che forse lo sta cercando per lei.
È  bene, a questo punto, svuotare del tutto il sacco, e Viktor e Anastasia raccontano agli altri il legame che c’è tra loro (i sogni in cui Viktor ed Eva combattono ferocemente) e la visione congiunta che ha fatto capire il legame tra la strega e la maledizione che gravava sopra Cecilia (la città del mistero precedente).
Damn it.

Quando Alina si tira in disparte con Diego, per parlargli di Veles, nel vederlo agitarsi Ani si avvicina e spia da sopra la spalla della bionda cosa stanno scrivendo sul portatile.
(Anastasia tiene molto a Diego. A prescindere da baci, abbracci, quel che è. Sono amici, sono colleghi. Si conoscono da una vita e Diego è l’ancora alla vita normale che lei si sta pian piano lasciando alle spalle. Mi piace avere legami con i png, che non travalichino comunque le relazioni tra personaggi giocanti, perché penso sia coinvolgente per il keeper che non si deve limitare a muovere delle sagome di carta di cui ci importa relativamente, e perché dà modo al keeper stesso di poter spingere sulle relazioni extra per proporre scelte difficili ai personaggi. Inoltre mi fa esplorare parti del mio personaggio che relazionandosi solo con i pg probabilmente non si vedrebbero.)

Appreso che Veles pare essere uno schifoso stalker, Anastasia inneggia all’hacking del computer dell’amico digitale di Alina. Chi diavolo si crede di essere sto tipo, che spia la gente? Forse la privacy è passata di moda? Ci manca solo che veda attraverso la webcam o che senta dal microfono del PC. Che schifo.
È anche vero, però, che si è sempre dimostrato utile e che ha sempre dato supporto ad Alina. E glielo fa presente, Ani, scusandosi anche per come poco prima ha riversato astio e parole pesanti sulla ragazza.
A questo punto siamo a pochi passi dalla fine, ma è tardi e conviene rimandare il tutto alla sessione successiva – che è anche l’ultima, tranquilli. Le informazioni ci sono, un po’ di come sono i personaggi si è visto.

[continua ancora, ma poi finisco di fare WOT. Promesso.]
dicono che sono un'adorabile stronzetta. adorabile non so, stronzetta di certo. ma è colpa dello schizzo di DNA felino, non mia!    dicono anche che sono "hipster".. solo che non so nemmeno cosa voglia dire.

Giulia Cursi

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Re:[MotW] From Russia with love
« Risposta #14 il: 2014-12-10 15:07:46 »
Pagina 4
Ci svegliamo tutti, giro per la cucina in cerca di riprendere il filo della mia vita.
Arriva Diego e inizio a parlarci, adesso siamo tranquilli più o meno.
Più che altro sono preoccupata per lui, prende dal freezer una bottiglia di vodka e... no Diego, nooooooo.
Lui mi fa un po' di domande, tipo se la mia vita è sempre così e nel mentre mi guarda il braccio fasciato.
Io un po' imbarazzata gli dico che solo ultimamente è così, da quando Viktor mi ha adottato, però è da sempre che vedo i mostri.
Per lo meno ora so di non essere pazza, che quello che vedo è reale.
Lui è preoccupato per me e Anastasia, mi prende per le spalle e mi propone di andare con lui in Spagna. Lo fisso incerta, non so che dire, mi conosce appena e arriva qua e mi propone un'altra vita altrove.
Il mio cervello è in panne, nel momento in cui mi riprendo lo abbraccio, perché è tenerissimo e si sta preoccupando per me! Diego! ♥
Mi da anche un bacio in fronte e lì muoio un po', ma tanto è gay per cui reggo.
Parliamo un attimo e gli spiego che questa vita è pericolosa, ma Vik e Alek mi vogliono bene e adesso voglio capire che diamine ho di strano, perché le persone normali i mostri non li vedono, come se li ignorassero.
Lui arriva con la frase "Non puoi far finta di non vederli?". Lo guardo male per l'atteggiamento infantile che sta tenendo "Diego no e ad ogni modo non credo che la Spagna sia libera di creature mistiche".
Già mi figuro la corsa dei tori di Pamplona, ma coi minotauri... gosh!
Povero Diego, cerca in tutti i modi di tenersi coi piedi nel mondo mondano e non so come aiutarlo.
(Qui credo di averlo manipolato con successo, gli ho chiesto quale fosse il vero problema e in cambio ho preso in seria considerazione il trasferimento in Spagna)
Iniziamo a parlare più piano anche per non farci sentire da Vik e Ani che stanno facendo un incantesimo.
Lui mi fa domande su Anastasia, io rispondo per quel che posso, poi ecco che Alek esce dal bagno mano nella mano con Yelena.
"Sono riuscito a calmarla!" dice tutto contento.
Diego lo guarda sconsolato "Guarda un po', lui in 5 minuti già si è fatto la ragazza e io sono più di 10 anni che sono perso dietro a una."
Lo guardo sorpresa, arrivo a capire che c'è di mezzo una donna (non so che è Ani).
"Ma... Diego non sei gay?" così mi aveva detto Ani.
Lui alza le braccia al cielo e inizia il suo momento da drama queen.
Capisco che no, non è . Ripasso involontariamente gli ultimi minuti.
Proposta di andarcene in Spagna, abbraccio, bacio... GWAHHH!!! Imbarazzo a mille! x_x
Diego se ne va nella stanza di Ani, Alek mi si avvicina perplesso chiedendomi che ha.
Guardo Lyosha "Credo sia triste perché tu sei molto più bravo di lui a trovarti la ragazza."
Alek mi fissa a occhi sgranati e faccia rossa.
Lo guardo perplessa, non capisco, è vero.

In mezzo in tutta la sessione ci sono stati anche due tiri di leggere la situazione mi pare, ma non ricordo quando li ho fatti, ad ogni modo mi sono coordinata un attimo con gli altri per evitare di fare tutti lo stesso tiro per fare le stesse domande.

Non so come e non so perché si apre la porta della camera di Ani e entra Khlamushka facendo lo splendido, dietro la parete della fogna.
E la camera di Ani? E DIEGO???
Mentre Viktor attira l’attenzione del mostro.
Io svicolo di lato per raggiungere Alek, il quale per fare l’eroe gli è andato addosso e ci ha rimediato solo una brutta ferita.
(Francesca ha tirato Aiutare - io ho tirato Agire sotto pressione)
In più avendo continuato a insultare l’essere, questi ha pensato bene di sfruttare il contratto con Aleksei e letteralmente cucirgli la bocca.
Ani corre per chiudere la porta della sua camera perché dei mostri (anime in pena) stanno cercando di entrare e nel mentre vede Diego. Urla al ragazzo di correre in casa e poco dopo tutti e due tengono la porta chiusa, ma non durerà.
Io sto cercando di aiutare Lyosha a togliersi i punti di bocca, ma quell’ago continua a andare avanti. E BASTA!!
Afferro l’ago, mi giro verso Khlamushka e recitando una semplice filastrocca lascio che la sua stessa magia lo leghi.
(Use magic)
Viktor inizia a frugargli in tasca, mentre io e Alek spingiamo un mobile davanti alla porta per tenerla ferma. Ani prova a fare una magia per chiudere a chiave la porta, ma le chiude tutte.
Vik inizia visibilmente a stare male e dopo poco diventa vento e svanisce.
VIKTOR?!
Ok calma tornerà.
Se non tornerà lo andremo a cercare e lo pesterò a sangue.
Nel mentre mi metto davanti a Khlamushka e inizio a chiedergli della strega.
Lui dice che lei è disposta a perdonare Viktor, poi chiede chi è la persona a cui Vik tiene di più.
Brividi freddi lungo la schiena…
Mi serve di più, l’incantesimo sta per svanire e sfrutto la cosa per incalzarlo.
Gli dico che se mi da informazioni utili sulla strega lo libererò.
(Manipolare 7-9)
Prometto di non bloccarlo più con la magia.
Ani urla “NOOOOO!!!”
Io non distolgo lo sguardo, cavoli sono solo io che ho promesso, loro possono fare qualcosa no?
Però poco dopo arriva Viktor che ci porta tutti via rendendoci refoli d’aria e ci ritroviamo nella camera di Yelena, acchiappa Aleksei e lo ficca dentro una botola nel soffitto.
Tempo cinque secondi e mi ritrovo anche io in soffitta, gettata come un sacco di patate.
“Distruggete il primo contratto di Khlamushka!”
Ci guardiamo attorno e ci appaiono scaffali di pergamene.
Scaffali. Altri scaffali. Ancora scaffali.
Non ce la faremo mai.
Sono lì che penso a cosa fare che Alek tira fuori il suo accendino e da fuoco a tutto.
Mi prende in braccio e salta giù eroicamente, correndo poi come un folle.
Inutili sono le mie urla “FUOCO!!!”, almeno finché non usciamo dall’edificio e il ragazzo si rende conto di aver appiccato un incendio al condominio di Yelena.
Vengo poggiata a terra finalmente e chiamo i pompieri, poi prendo Alek e aiutiamo i condomini dei piani bassi a uscire indenni.
Per ultimi escono:
Diego con un’avvenente signora, che nonostante la vestaglia e i bigodini ci prova spudoratamente.
Viktor con una vecchina in braccio che lo picchia senza sosta.
Anastasia con un bambino saccente che non manca di puntualizzarle che “non c’è fretta dato che gli incendi si propagano in un tempo di….” seh seh, bla bla bla.
Mi assicuro un attimo che Yelena stia bene e andiamo via prima dell’arrivo della polizia.

L'affidamento di Alek e Alina sarà un tema da arco narrativo, Viktor non può vivere ai limiti della legge se deve badare a loro.
Inoltre ci sono diverse cose lasciate in sospeso, piano piano affonderemo le mani in tutto. Dare la caccia a Eva, la strega che ha maledetto il Vento del Nord è diventata una delle priorità.


A casa di Ani parliamo un attimo, Viktor dice che andrà a parlare con la poliziotta che li ha tenuti in custodia.
Ottimo, nel mentre mi difendo da Anastasia che è partita per un’altra ramanzina.
HEY!!! Non è stata mia l’idea del fuoco!!!
Momenti di stanchezza generale e chiudiamo con Viktor che mi prende in disparte per parlarmi.
Vik non è uno dai grandi discorsi e quando vuole parlarmi è per cose serie, quindi preventivamente mi agito e preoccupo.
Dice di aver scoperto qualcosa su Veles, poi prende tempo sorridendo come un cretino e gongolando. Miseria! E sono io quella infantile?!
Alla fine mi dice tutto e… Veles a quanto pare è lì con noi, non si sa se è un fantasma o un demone o altro, ma è possibile che sia con me da molto tempo. Creepy!!!
Viktor dice che vuole sapere anche lui cosa è Veles e che intenzioni ha, perché non gli piace che mi stia attorno, quindi torneremo a casa e dormirà in camera con me per essere sicuro che non mi succeda nulla.
MAH?! Viktor??? Che è tutta questa premura possessiva?! O_o
Aleksei sente tutto e finalmente apprende la verità. Ovviamente si propone anche lui di dormire con me. HEY HEY HEY! Fermi! Camera mia non è un porto di mare!
Che vita difficile!

Abbiamo una gif

Fine Mistero 2

Ci stiamo divertendo molto tutti e di questo sono contenta, mi ritrovo a seguire molto anche le scene degli altri perché sono interessanti e muovono la situazione anche attorno al mio pg. Mi piace molto come si sono inseriti bene i png Veles, Veronika e Diego; presto vedremo di tirarci dentro anche Olga la poliziotta.
Il tono della campagna sta passando da allegro e gioviale a un pesante thriller.
« Ultima modifica: 2014-12-10 16:11:19 da Giulia Cursi »
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