Autore Topic: [Sagas of the Icelanders] Westward – 3ª sessione  (Letto 3036 volte)

Daniele Di Rubbo

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Nell’ultima sessione si è unita a noi Francesca al posto di Luigi, come avevo già spiegato nel mio ultimo post dal lato MC (nel quale illustro i fronti). Durante la sessione, abbiamo avuto i soliti problemi di connessione, che ogni tanto spezzavano un po’ la fluidità del gioco, ma stiamo cercando di portare pazienza di fare andare tutto per il meglio.


Introduzione di Hildrid

Come prima cosa, io e Francesca abbiamo spiegato le scelte fatte durante la creazione del personaggio di Hildrid (libretto del ruolo: Donna), poi ho chiesto a Talisa e a Nikitas di rifare la presentazione dei loro personaggi, facendola fare anche a Francesca, ma per ultima, per non metterle addosso la classica tensione e il panico da foglio bianco. Infatti, così facendo, è andato tutto liscio.

Poi siamo passati alla fase delle relazioni. Anche qui Francesca temeva il panico da foglio bianco, per questo non l’ho fatta andare per prima. Anche qui è andato tutto liscio: sono uscite scelte interessanti, e tutto con una certa facilità.


Le nuove relazioni

È stato necessario spiegare un po’ meglio la differenza tra relazioni e legami e come si usano in gioco, specialmente a Francesca, che comprensibilmente non aveva ben chiara la differenza. Non è una cosa strana, anzi: tocca sempre spiegarlo molto bene all’inizio, se no si fa facilmente confusione durante il gioco. Come da mia abitudine, ho deciso di far stabilire le relazioni prima e di fare le domande solo alla fine.

Nikitas crea una nuova relazione: “Skallagrim vuole qualcosa da Hildrid”. Con le domande scopriamo che si tratta di un pezzo di terra che sarebbe la dote per il matrimonio di Hildrid. Su questo pezzo di terra sorge una foresta e Skallagrim vorrebbe espandere la sua tenuta su di esso. Notate che questa relazione è stata creata sostituendola a quella esistente con Aki, che non aveva più senso tenere, essendo uscito dal cast dei PG (questa scelta segue le regole della mossa di inizio sessione, che permette di cambiare fino a due relazioni all’inizio di ogni sessione).

Sempre secondo la mossa di inizio sessione, Talisa decide di cambiare le due relazioni che Vigdis aveva con Aki e di prendere “Ho salvato la vita di Ansy, mia zia” (come conseguenza degli eventi della prima sessione) e “Amo Hildrid”. Con le domande abbiamo scoperto che Vigdis e Hildrid sono amiche d’infanzia: sono cresciute assieme e si considerano praticamente come due sorelle.

Allo stesso modo, Francesca risponde in maniera consequenziale che “Hildrid si fida completamente di Vigdis” (sono amiche d’infanzia, appunto), che “Gyda è la sorella maggiore di Hildrid” (quindi Hildrid è cognata di Skallagrim) e che “Ingolf è il promesso sposo di Hildrid”. Dalle domande emergerà la descrizione fisica dell’uomo, finora rimasta sul vago; il fatto che sia avanti con l’età, che abiti da solo con le sue pecore e che abbisogni di una moglie; il fatto che per Hildrid il matrimonio “combinato” sia una specie di ultima spiaggia e che sia stato combinato da Sigurd, il padre suo e di Gyda; e il fatto che Hildrid non abbia ancora un’opinione pienamente formata su Ingolf.

Come ultimo legame, Francesca sceglie “Hildrid sa che Vermund ha per amante Ari”. Questo è interessante, perché Vermund è la cugina di Vigdis e in famiglia è sempre stata presa come paragone positivo per parlare male di Vigdis. Qui, però, emerge che Hildrid sa che Vermund ha una relazione segreta con Ari, uno schiavo di famiglia. Una notizia molto esplosiva!


Alcune domande

Finite le relazioni, sono passato a fare alcune domande, sia a Francesca sia agli altri giocatori. A parte le domande per chiarire le relazioni, che vi ho già riportato sopra, ne ho fatte anche altre sui genitori di Hildrid, su quelli di Skallagrim (abbiamo scoperto che sua madre Ingibjorg è una matrona famosa in Norvegia, mentre suo padre è morto tempo fa), sul luogo di sepoltura di Olvir (abbiamo scoperto che è stato cremato su una barca alla deriva sull’oceano, dopo la battaglia con Harek), e sul bracciale a forma di serpente di Vigdis. Per quest’ultimo è bene espandere un po’: sua nonna, mentre era incinta del padre Snorri, fu morsa da un serpente. Consultata una seiðkona, questa disse che, se fossero sopravvissuti al veleno. il figlio avrebbe avuto un futuro glorioso. Nato Snorri, videro che era albino e lo presero come un buon presagio e forgiarono il braccialetto come portafortuna. Questo passò prima a Snorri e infine a Vigdis, che ora lo tiene come cimelio di famiglia.


Ma passiamo ora alle scene che abbiamo giocato durante la sessione.

1ª scena: Tutti assieme appassionatamente a casa di Skallagrim

In questa scena probabilmente ho fatto una scelta un po’ azzardata: volevo mettere tutti insieme, sperando che le questioni rimaste irrisolte durante le scorse sessioni e la possibilità di tutti di marcare le relazioni praticamente con tutti dessero automaticamente uno slancio alla storia. L’idea in sé non sarebbe stata neanche del tutto sbagliata, e in parte ha avuto anche successo, ma ci sono stati anche due risvolti non del tutto positivi. Il primo è che, in questo modo, ho schiacciato Francesca col peso degli eventi, lasciandole ancora meno spazio di manovra. Mi spiego meglio: un giocatore alle prime armi, che sta cercando di capire cosa gli sta succedendo attorno, in una scena molto affollata in cui tutti dicono e fanno cose, difficilmente avrà uno spazio adeguato per esprimersi. Il secondo è che Nikitas, alla fine della sessione, mi ha detto che questa ammucchiata stava correndo il rischio di deragliare in dialoghi tra PNG. Francamente io questa cosa non l’avevo notata e credevo di esserci stato anche attento, ma magari la prossima volta conto di farci più attenzione.

Dalla creazione del personaggio, sapevamo che Hildrid vive a casa della sorella Gyda. Ho chiesto a Francesca dove fosse stata nei giorni passati, quando non l’avevamo vista in scena, e lei mi ha risposto che era a visitare il padre Sigurd.

In questa scena sono presenti Skallagrim, Vigdis, Gyda, Hildrid, Asny e Njal. Skallagrim chiede ad Asny se si può sapere il motivo della sua visita alla nipote; questa guarda Vigdis in cerca di assenso e, una volta ricevuto, racconta della richiesta di matrimonio di Harek a Jorunn.

Skallagrim e gli altri ne sono turbati e Skallagrim decide di considerare una situazione complicata, tirando un 7-9, e mi chiede “Qual è il modo più onorevole per uscirne?”, in poche parole: come può fare per evitare il disonore di avere in casa la figlia della donna che sposerà l’assassino di suo fratello? La mia risposta è semplice: teoricamente, se vogliono sposarsi, nessuno può impedirlo, ma forse il goði conosce qualche caso antico che potrebbe offrire una scappatoia.

Nel frattempo, Vigdis spende un legame su sua zia per guardare nel suo cuore (marca la relazione) e mi chiede “Come si sente il tuo personaggio riguardo a ciò?” e glielo chiede proprio. Asny è combattuta: da una parte capisce l’attrito tra le due famiglie, dall’altro sconsiglia di prendere la faccenda di petto, siccome Harek è molto potente e vendicativo. Consiglia a Vigdis di parlarne con sua madre.

Poi Skallagrim usa un legame su Vigdis per guardare nel suo cuore (marca la relazione) e le chiede “Cosa intende fare il tuo personaggio riguardo a ciò?”. La risposta di Vigdis è semplice: si doveva andare dal goði per altre faccende? Bene, si chiederà a lui consiglio anche su questa.

Hildrid è stata più indietro rispetto agli altri: stava cercando di capire le posizioni dei singoli personaggi. Le ho chiesto se volesse usare la sua mossa Scrutinising eye, ma ha preferito aspettare e alla fine ha preferito non usarla.


2ª scena: Skallagrim e Vigdis passano da Vali prima di andare dal goði

Skallagrim prende con sé Vigdis e Asny e si reca da Vali Mezzo-troll per andare con lui dal goði e risolvere la faccenda della pietra elfica rimossa dalla sua posizione.

Quando arrivano presso la sua casa, lo trovano che sta battendo con una verga la schiena di una sua schiava, Dalla. A suo dire, questa aveva affermato che il suo ospite, Aki, sparito nella notte, si sarebbe dileguato, scomparendo nella pozza termale ai confini della sua terra. Vali si è sentito preso in giro dai racconti fantasiosi di Dalla e ha deciso di punirla per questo.

È interessante il fatto che, sùbito, sia Skallagrim che Vigdis si siano posti a difesa della povera serva. In questa situazione, sia l’uno sia l’altra hanno sbloccato una mossa: Skallagrim ha pensato bene di insultare Vali (marca la relazione), dicendogli che è una cosa molto stupida danneggiare così un suo schiavo. Ottiene un 7-9 e Vali si scalda, dicendo che la proprietà è sua e Skallagrim non deve permettersi di dirgli cosa fare con essa. Dice anche che passerà sopra all’offesa se Skallagrim si scuserà con lui ora. Skallagrim decide di scusarsi, perché un rifiuto sarebbe contato come un insulto ulteriore.

Al contempo, Vigdis parla per dire cose sensate (marca la relazione con Skallagrim, che è presente) e le sue parole sono speculari a quelle di Skallagrim (di fatto il discorso è stato fatto assieme a lui). Ottiene un 10+ e tre prese, che spende per indicare tre corsi d’azione:
  • Vali dovrebbe lasciar stare Dalla e pensare ad andare dal goði;
  • una volta che Skallagrim avrà deciso cosa fare a Dalla a mente fredda, Skallagrim non dovrebbe intromettersi;
  • bisognerebbe chiedere al goði un consiglio su come comportarsi per la scomparsa di Aki.

Vali accetta i consigli di Vigdis e le scuse di Skallagrim; ci passa sopra in maniera bonaria e si dichiara pronto ad andare dal goði.


3ª scena: Gyda parla a Hildrid delle sue preoccupazioni

Gyda e Hildrid sono in casa: si erano appisolate un attimo dopo aver terminato le faccende domestiche. A un certo punto, il sonno di Gyda viene scosso e si sveglia di soprassalto. Hildrid lo nota e parla con la sorella di cosa la turbi, scoprendo che Gyda soffre di incubi nei quali vede la figlia Vigdis (la piccola) soffrire e chiamarla.

Gyda si chiede se non sia proprio il fantasma della figlia a tormentarla, ma Hildrid dice di non credere a questo genere di cose. A questo punto, Gyda dice alla sorella di aver sottratto a Helga, la seiðkona, un sacchetto con delle rune, per chiedere direttamente agli dèi il da farsi. Hildrid reagisce male: non vuole che la sorella usi le rune, vuole che se ne liberi e guarda nel suo cuore chiedendomi come fare per convincerla (spende un legame e marca la relazione).

Gyda le dice che sarebbe disposta a riportare le rune a Helga, però in quel caso chiederebbe direttamente a lei una divinazione o un rimedio. Hildrid, sebbene all’inizio sia scettica, alla fine promette a sua sorella di accompagnarla dalla seiðkona. La scena termina.


4ª scena: Skallagrim e Vali dal goði

Skallagrim e Vali arrivano da Ulf, il goði, che ha questo tempio all’aria aperta. Si tratta di una piccola depressione con una collinetta al centro, sulla quale si erge una pietra runica e una pietra vagamente squadrata, che funge da altare per i sacrifici.

Quando arrivano, Ulf ha da poco finito di badare alle faccende di un altro abitante delle terre circostanti, che andandosene saluta Skallagrim e Vali. Ulf si mostra cordiale e sembra che sappia il fatto suo, anche se tutti sanno che è un uomo avido e molto attaccato alle ricchezze. Skallagrim gli spiega le tre faccende per cui hanno bisogno del suo aiuto: la pietra elfica spostata, la morte di Koll per mano di Vigdis e il matrimonio tra Harek e Jorunn.

I giocatori sapevano che per questa occasione avevo preparato una mossa personalizzata; infatti, prima dell’inizio della sessione, ho dato loro l’elenco degli attivatori di tutte le mosse personalizzate che ho scritto, di modo che tutti sapessero in quali occasioni sarebbero andati in contro ad esse. Il mio proposito è quello di rivelare per intero le mosse personalizzate non appena i personaggi vanno ad attivarle.

La mossa personalizzata che riguarda Ulf è la seguente:

Citazione
Quando ti rivolgi a Ulf per un disputa, un rito o un consiglio, dopo averlo pagato il giusto, tira +versed.
❧ Con 10+, fa quello che deve o ti dice cosa prevede la legge. Inoltre, ti dice qual è il miglior modo per risolvere la cosa: se lo segui, prendi +1 prossimo; se non lo segui, prendi -1 prossimo.
❧ Con 7-9, come sopra e inoltre scegli uno:
  • la scappatoia non è esattamente lecita
  • ti costa di più di quello che avevi pensato
  • qualcuno serberà del rancore per questo

Dopo aver consultato la tabella dell’argento e della ricchezza, dico a Skallagrim che i servigi di Ulf gli costeranno 2 argento. Lui paga e tira, ottenendo un 10+ (per questo tiro aveva anche un +1, siccome stava agendo in base a uno dei corsi d’azione indicati da Vigdis in precedenza).

Ulf sacrifica una lepre agli dèi e ascolta la loro voce. Quando ha finito, dice a Skallagrim di prendere due testimoni per parte e di riporre a quattro mani con Vali la pietra elfica esattamente dov’era: in questo modo gli elfi non serberanno rancore. Sulla morte di Koll, Ulf dice che, siccome Vigdis stava difendendo una sua parente da un tentativo di violenza sessuale, il fatto che abbia ucciso Koll non è punibile, ma perché questa cosa sia riconosciuta effettivamente, occorre che Harek venga convocato presso il goði e l’atto venga lì formalizzato alla sua presenza. Infine, sul matrimonio di Harek con Jorunn, Ulf asserisce che, se è contratto liberamente, non c’è molto da fare. L’unica scappatoia sarebbe che uno dei due tentasse di uccidere l’altro: in questo modo ci si potrebbe opporre al matrimonio e far decadere l’accordo.

Qui emerge anche la storia del nome di Harek il Senzadio. Mi ero fatto una nota mentale su questa faccenda e l’ho palesata ai giocatori: Harek entrò in conflitto col goði che stava nella sua zona, lo sfidò a duello e lo uccise in quell’occasione. Avendo preso la sua terra e il suo tempio, avrebbe dovuto prendere anche il titolo di goði, ma Harek si rifiutò di farlo, dicendo che non gli sarebbe occorso quel titolo, e da allora è noto a tutti come Harek il Senzadio.

Skallagrim e Vali prendono nota delle parole di Ulf e lo salutano per andarsene. Prima di lasciarlo, tuttavia, Skallagrim tenta di interrogarlo sugli affari dell’uomo che li aveva preceduti da Ulf, ma quest’ultimo si sottrae alla domanda, dicendo che nessuno, neanche Skallagrim, sarebbe contento se Ulf andasse in giro a raccontare i fatti suoi. Skallagrim deve convenire che Ulf ha ragione e lascia cadere il discorso.

Verso la fine di questa scena, mi sono accorto che Talisa era molto stanca e aveva partecipato poco e niente alla scena. Probabilmente è stata colpa mia che ho messo pochi appigli; ho cercato di rimediare in qualche modo chiedendole che impressione si fosse fatta Vigdis del goði. La sua risposta è stata che gli sembrava un uomo abile e capace: competente nel suo mestiere e in grado di rapportarsi con le persone. Segno queste informazioni per farne tesoro in futuro e termino la scena.


Conclusione

A quel punto era già abbastanza tardi e abbiamo deciso di terminare la nostra sessione di gioco.

Considerando anche che avevamo dovuto introdurre Hildrid, direi che non è andata male. So che alcune cose sono migliorabili e infatti sto cercando di tastare il polso alla campagna, mano a mano che giochiamo; d’altra parte è anche per me la prima esperienza prolungata come MC con Sagas of the Icelanders.

Mi sono anche accorto che ormai erano tre sessioni che Skallagrim stava abbastanza in mezzo alle situazioni, per cui mi sono detto di cominciare la sessione seguente da Vigdis o da Hildrid per cerca re di bilanciare meglio lo spotlight (e, come vedrete, sono stato di parola).

Di quello che sta succedendo ai miei fronti e ai miei ragionamenti di MC parlerò più ampiamente in un post dedicato.