Giorno di sole
ciliegi fioriscono
brezza rinfrescante.
Trema forte la terra
poi il vento tace
sulla città sconvolta.
Ai primi di Maggio
giunge la calamità:
squame striscianti.
Fuggi fuggi in strada
lontan si scappa
dal mostro di ferocia
impensabile
che vi sia scampo alcuno.
Disperazione.
L'orrore del profondo:
esso è Blurugon.
Partono i primi aerei
senza speranza.
Sputa lingue di fuoco,
suda polonio
che uccide i piloti
alti nel cielo.
I raggi della morte
bruciano tutto;
gente irradiata e calva
tizzoni morti
non son che un triste pasto.
La prima strage
convince il nostro leader:
"Aiuto, Goldrake!"
Ma il mostro lo sorprende
solo rottami.
Come lui, Shinjuku idem.
Piangi, Giappone!
Nulla rimane in piedi
sulla sua scia;
tutto rimane brullo.
Ciliegi in fiamme.
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Barche al largo
la giornata di pesca
comincia presto
la gran caccia del mostro
dagli abissi.
I flutti si frangono;
gli usci chiusi
cominciano a tremare.
Esso si erge.
L'ombra avvolge la città,
Allarme! Allarme!
Sembrano tentacoli
stritoleranno donne e bambini in fuga
spietatamente.
Gògoga è il suo nome.
"Uccide spesso"
- Il vecchio kaji
Catarro e sputi
piovono da Gògoga
scioglieno tutto.
Partono i carri armati:
Ave caesar.
Si inchinano tutti.
Dov'è il tuo Dio?
Preci volano in cielo
inutilmente:
Gògoga, insaziabile
si mangia tutto.
Budelli, reni, membra,
nessuna pietà.
Gli scagliano di tutto
ma se ne fotte.
"Cthulhu! Cthulhu f'tagn!"
gridano folli.
Gògoga, attonito,
si accanisce:
ingoiati i cultisti
il rito fallisce.