Davide, scusa se rispondo ancora dopo che hai chiuso il thread (se vuoi cestino questo post), ma credo di dover motivare meglio perchè ti ho proposto proprio Avventure in Prima Serata.
Hai chiesto:
gestione equa ed efficente delle scene
e tutela dei personaggi
NON "il gioco migliore", ma hai specificamente scelto quegli aspetti, che sono quelli che ti hanno dato più fastidio in passato (il GM che non ti faceva giocare la scena e il tuo personaggio non tutelato)
Ora, in Avventure in Prima Serata hai che:
1) Ogni giocatore a turno chiede una scena, e decide lui la location. Cioè non è materialmente possibile, da regolamento, farti fare meno scene degli altri (a parte l'ultima se non si finisce il giro).
Il rischio connesso a questa scelta è che molta gente non ha capito come funziona e ha il giocatore che a turno racconta le favoline e si fa una storiella a turno tipo "esquisite corpse" o simili. No, il framing lo fa comunque il GM (il produttore), ma tu hai DIRITTO da regolamente alla tua scena su cui puoi scegliere diverse cose (fra cui il luogo dove avviene)
2) Da regolamento, nessuno può cambiare la scheda del tuo personaggio a parte te. E non importa cosa gli succede, non perde in efficacia e ha comunquye una scena. A parte casi di totale stravolgimento delle regole (che non ho mai sentito su questa regola specifica) nessuno può, da regolamento, stravolgere il tuo personaggio.
Di tutti i giochi forgiti che conosci, Avventure in Prima Serata è quello che più tutela il personaggio e il giocatore, il più "safe". I personaggi non hanno nemmeno i punti ferita, per fare un esempio. Come tale è uno dei giochi che consiglio a chi abbia giocatori "traumatizzati" da esperienze di deprotagonistazzione da parte di GM prepotenti (e per insegnare ai GM a lasciare sciolte le briglie, che anche se fai scegliere qualcosa ai giocatori non muore nessuno)
Inoltre, costa poco ed è corto.
Il difetto che ha è che è molto stringato nelle spiegazioni, e come dicevo diversi l';hanno equivocato. Ma visto che sei in un forum pieno di spiegazioni sul gioco non dovresti avere questo problema.
Sui suggerimenti degli altri... io escluderei a priori i Powered by the Apocalypse (Dungeon World, Apocalypse Wold, Il mostro della settimana, etc.) non perchè non siano dei bei giochi, ma perchè con le tue due richieste proprio non ci azzeccano molto. In tutti quelli citati finora il GM decide per chi fare la scena e non hai tutele sul fatto che non possa agire sul tuo personaggio. Le differenze con i gdr tradizionali sono su ALTRI aspetti, e soprattutto concentrati sul lato-master: se giochi con Simone o qualcun altro che sa fare va benissimo, ma se ti capita il GM che ignora il regolamento o lo considera solo "consigli", sei messo esattamente come con GURPS, non hai tutele.
Te li consiglierei di più se sei tu il GM e devi "disintossicarti" da brutte abitudini, ma non mi pareva questa la tua richiesta.
La Mia vita col padrone è un caso particolare: in realtà è quasi come AiPS nella tutela dei personaggi, ma non sembra... in fiction il GM può fartene di tutti i colori (davvero, più crudele è meglio e), mi sa che per il momento è meglio che ne stai lontano, è troppo facile per te ora scambiare la prevaricazione in fiction con quella al tavolo.
Trollbabe è un gioco per me spiegato molto bene, ma rispetto ad AiPS è più "senza rete" in alcune cose. Ed è più "particolare" su alcune cose (tipo di PG, tipo di avventura, etc). Avrebbe la precedenza su AiPS se vuoi tutelarti anche dall'interferenza di altri giocatori nella tua avventura (ogni PG ha in pratica avventure separate)
Intendiamoci: NESSUNO di questi giochi ti può tutelare se il GM è uno stronzo o se comunque è convinto di essere "il Dio del gioco al di sopra del regolamento". Non c'è regolamento che tenga con quelli, evitali e basta. Sto dando per scontato che il GM stia sinceramente cercando di giocare al gioco descritto nel manuale e voglia divertirsi assieme ai giocatori, non alle loro spalle, ma sto anche pensando al fatto che eventuali pessime abitudini pregresse possano far danni anche senza premeditazione. Questo intendo per "tutelarti",: l'aumentare la difficoltà nel farlo senza accorgersene.