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Non Cedere al Sonno:
Sto giocando Roger, un impiegato contabile che abita nella periferia di una grande città americana. Ha un matrimonio alle spalle e una figlia che vive con la moglie e che vede rarissimamente, a causa della battaglia legale che la moglie sta vincendo contro di lui.
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Qual è la tua strada? avevo scritto “Voglio lasciarmi completamente alle spalle la storia con mia moglie Agatha”.
A questo punto del gioco, mi sono logorato parecchio: ho 2 punti di Virtù e 1 di Follia Permanente. Il mio Sfinimento è a 4, il mio Talento di Sfinimento è “Fare le cose in fretta sotto stress” il mio Talento di Follia è “M sta per Marie”. Marie è mia figlia e compare nei momenti più impensabili, come una specie di avatar a indicarmi la strada o ad aiutarmi; una specie di padre all’incontrario.
Il punto è questo: quando avevo iniziato a giocare, avevo pensato che il modo migliore per liberarmi di mia moglie Agatha fosse quello di dimenticarmi completamente di lei. Per questo, il GM ha avuto gioco facile quando sono finito al Bizarre Bazaar e ho cominciato a vendere i miei ricordi.
Ora, però, sono finito nel terribile tribunale del 25° Distretto e sono davanti a un giudice che ha tutta l’aria del giudice dell’affidamento di mia figlia. Mi si accusa di aver voluto distruggere i ricordi di mia moglie e con essi anche lei, conseguenza della quale, ovviamente, non ero a conoscenza. Il giudice ha davanti al bancone un barattolo, molto simile a quello che usavo quando ero ragazzo per tenerci dentro le foto e i biglietti del cinema, come una specie di ricordo perpetuo, romantico e patetico al tempo stesso.
A questo punto del gioco, mi sono reso conto, come giocatore, che Roger ha cercato una soluzione facile ai problemi: pensava che il punto fosse cancellare sua moglie. Però, giocando, mi sono accorto che Roger tiene a quei ricordi che ora non ha più. Il punto, probabilmente, non è cancellare mia moglie Agatha, ma trovare la forza interiore di farmene una ragione e iniziare una nuova vita, recuperando il rapporto con mia figlia Marie.
Per questo, quando il giudice mi dichiara colpevole e ordina agli agenti a molla di portami nella prigione del Distretto, io tento di lanciarmi verso il barattolo per riaprirlo e riappropriarmi di tutti i miei ricordi.
Si va al conflitto! Il GM se la ride sotto i baffi e mi mette davanti 12 dadi di Dolore: veramente tanti, ma questo conflitto deve essere narrativamente importante, secondo lui (e anche secondo me, a dire il vero).
Io comincio a contare i miei dadi: 2 (Virtù) + 1 (Follia Permanente) + 4 (Sfinimento). Sono 7 miseri dadi contro 12. Aumento il mio Sfinimento di 1 e vado a 5. Qui ci sta tutto il mio talento di Sfinimento (“Fare le cose in fretta sotto stress”) e lo attivo per un Uso Maggiore, il che mi darà 5 successi in più alla fine.
Ricapitoliamo: sto per tirare 8 dadi + 5 successi. Se la metà di quegli otto dadi fa successo, finirò con 9 successi contro una probabilità di 6 successi del GM. Decido che non me la sento comunque di rischiare e porto in gioco anche 6 dadi di Follia, attivando anche il mio Talento di Follia.
Alla fine, il GM tira 12 dadi e io ne tiro 2 (Virtù) + 7 (Follia, normale + permanente) + 5 (Sfinimento) = 14 dadi + 5 successi automatici.
Il GM fa:
1 2 2 2 3 3 3 4 5 5 6 6. Conto 7 successi, e il Punto di Forza è in un 6, 6, 5.
Io faccio:
1 6 (Virtù)
1 1 2 2 3 5 5 (Follia)
2 2 3 6 6 (Sfinimento)
Conto 9 successi + 5 = 14 successi. Il mio punto di forza è lo Sfinimento con 6, 6, 3, contro solo un 6 in Virtù.
Il conflitto è vinto da me con 14 successi contro 7 del GM, e domina il Dolore con 6, 6, 5, contro il mio 6, 6, 3 in Sfinimento.
Il GM ha la narrazione (sia perché è il GM sia perché, a inizio partita, avevamo deciso che la narrazione sarebbe stata condotta dal giocatore che avesse vinto la Dominanza nei conflitti). Ho un successo enorme, lo Sfinimento è aumentato, ho fatto appello al Talento di Follia e a quello di Sfinimento e alla fine il Dolore domina. Perfetto!
Il GM narra:
L’edificio del tribunale si fa scuro e comincia a tremare in maniera misteriosa, mentre ti lanci verso il barattolo sul bancone. Sul banco dei testimoni appare tua figlia Marie che si materializza come dal nulla e grida “No, papà, no!”, salta al di là del bancone come per raggiungerti. Nel frattempo, da dietro, senti le mani degli agenti a molla che ti trattengono, impedendoti di raggiungere il barattolo. Senti la stanchezza e lo stress farsi pesantissimi, ti dai uno scossone di energia che non sai da dove venga e ti liberi velocemente di essi, scalciando come un mulo. Senti da dietro le loro rotelle andare a pezzi. Marie, nel frattempo, ha preso il barattolo e te lo porge: “Ecco, tieni, papa!” e ti bacia con affetto filiale. La prendi per la mano e cominci a scappare per i corridoi del tribunale, ma subito arrivano altri agenti a molla che vi saltano addosso per tentare di catturarvi. Ti senti strattonare, senti Marie urlare. Le tue percezioni si fanno molto confuse, nel dolore per lo sforzo di uscire al più presto di lì.
Quando quest’incubo è finito, ti trovi in un vicolo nascosto del 25° Distretto. Hai il barattolo in mano, eppure loro hanno preso Marie; solo ora che la tua percezione è uscita dalla confusione te ne accorgi. Magari la porteranno dalle dame di scortesia di Madre Quando, e Dio solo sa cosa le succederà laggiù. Apri il barattolo e i ricordi di tua moglie ti rifluiscono dentro come un sogno ricordato. Forse questi ti daranno una nuova forza per salvare Marie, se ancora ti interessa.
Io dico al GM che certo che mi interessa di Marie e che andrò a riprenderla, costi quel che costi, mentre lui depone una Moneta nella Coppa della Disperazione.