Autore Topic: [AP] La mia vita col padrone - La mia vita con Zippolo/Gretchen  (Letto 3961 volte)

Matteo Suppo

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Come leggere questo Actual Play
Questa giocata mi ha dato così tanti spunti per riflettere che ho deciso di organizzare questo actual play nel seguente modo: In questo thread scriverò tutto, elencando gli argomenti che voglio affrontare. Se un argomento vi interessa, si apre un nuovo thread citando quel paragrafo in maniera completa, e si discute là. Io inserirò in questo thread un link ai thread che ne usciranno. Quindi non rispondete direttamente a questo thread, anche perché potrebbe venirmi in mente qualcos'altro.

Come già sapete, mi sono cimentato nell'ardua impresa di fare il padrone a La mia Vita col Padrone, scoprendo che alla fine non è poi così difficile (se non si è degli inguaribili teneroni come me). La giocata è durata 3 sessioni ed almeno a me è piaciuta molto. Ho avuto riscontri positivi anche dalle giocatrici per cui in media direi che è stato un successo.

L'actual play sarà strutturato così:

[ulist]
  • Le giocatrici: in cui presento brevemente la squadra che mi ha accompagnato in questa esperienza.
  • I personaggi: in cui presento la fiction e i personaggi che hanno composto il cast. Spesso userò i nomi delle giocatrici al posto di quelli dei personaggi, sperando di non creare troppa confusione.
  • In breve: Un resoconto di come si è strutturata la giocata nella sua interezza
  • Escalation, escalation, escalation: in cui descrivo come ho implementato le tecniche di escalation nella partita.
  • La regola Zero: in cui parlo di come NON serve nella mia vita col padrone
  • Il linguaggio del corpo: in cui parlo come comunicare efficacemente sfruttando anche il linguaggio del corpo e di come sia tutta un'altra cosa rispetto alla recitazione[/ulist]
« Ultima modifica: 2010-06-19 13:03:02 da triex »
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

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[AP] La mia vita col padrone - La mia vita con Zippolo/Gretchen
« Risposta #1 il: 2010-06-19 12:56:11 »
Le giocatrici

Passiamo a parlare un poco più approfonditamente di queste giocatrici: rigorosamente in ordine alfabetico abbiamo Eleonora, Isabella, Sara e triex (lo so, mi conoscete già ma mi piace presentarmi lo stesso).

Eleonora è una giocatrice di lunga data di d&d (una campagna di anni tuttora in corso), di Mondo di Tenebra (nel gusto Vampiri e Nocturne (investigatori dell'occulto negli anni 30, se non ho capito male)). Ha avuto qualche difficoltà con le regole alle inizio (normale) e cercava sempre di trovare scappatoie agli ordini. Alla fine è riuscita a resistere a un ordine ("Uccidi quel vecchio!"), scatenare l'Endgame e uccidere il padrone con un paio di dadi di sincerità veramente meritati.

Isabella è un'altra giocatrice di lunga data, che ha giocato a d&d (la stessa campagna di eleonora), Mondo di Tenebra al sapore di Vampiri, Wraith e un poco di Mage (Werewolf non le piace ç_ç), Rolemaster e sicuramente mi dimentico qualcosa... tipo Teenage Manga Mutanti. Mi ha dato qualche grattacapo perché non ha resistito a quasi nessun ordine, tranne verso la fine. E' una ottima giocatrice con un buon senso estetico che ha dato consigli durante tutto il gioco, sia di ambientazione che di avvenimenti (Metà delle scene di orrore svelato erano idee sue), ma sembrava imperturbabile. Il gioco le è piaciuto molto, al punto che vuole provare a giocarlo nella parte del padrone (e a mio parere sarebbe anche brava).

Sara è una giocatrice da pochi mesi. Prima partecipava alle land virtuali ma si sa che quelle Non Sono Veri Giochi Di Ruolo (risate in sottofondo). Ora sta entrando in una campagna di Mondo di Tenebra condito coi vampiri (a me il parallelismo dei giochi con la cucina piace). La Mia Vita Col Padrone le è piaciuto molto ed anche lei è stato un piacere averla al tavolo (d'altronde la mia religione mi vieta di giocare con persone antipatiche). E' stata la più semplice da coinvolgere e con lei sono anche stato particolarmente cattivo. Ma è stato giusto così.

triex è un giocatore così esperto ma così esperto che non ha nemmeno bisogno di andare a scriverselo su wikipedia. E' conosciuto col soprannome di Zippolo a causa di un galeotto articolo finito sull'INCbook, e in realtà di esperto non ha proprio niente: neanche riesce a scrivere in prima persona. Ok. Ora ci provo. Ecco, così. Come sono bravo. Dicevo, da questa esperienza ho ricavato un paio di spunti di riflessione e soprattutto ho imparato a fare il Padrone meglio di prima. Questo conferma tra l'altro la mia teoria per cui ci vogliono al massimo 3 giocate per imparare qualsiasi gioco. Tranne Cazzotto, quello è innato.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Matteo Suppo

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[AP] La mia vita col padrone - La mia vita con Zippolo/Gretchen
« Risposta #2 il: 2010-06-19 12:56:39 »
I personaggi

Sono secondari ai nostri scopi ma tocca che ne parlo. Abbiamo concordato tutti che l'ambientazione classica in un paesino senza nome del centroeuropa fosse ottima per le nostre esigenze. La padrona che abbiamo tirato fuori era Gretchen, la nobile che vegliava sul paesino dal suo castello. Lei voleva a tutti i costi conquistare Frederick, il figlio di un'altra casa nobile, e per fare questo aveva bisogno che la sua reputazione rimanesse pulita, e di eliminare tutte le altre pretendenti.
Eleonora giocava Margaret, la giovane cuoca del maniero, ceduta a Gretchen per debiti della famiglia, che poi l'ha abbandonata lì. Canta molto bene solo se sa di non essere ascoltata, e ha paura di tutto, tranne quando è in compagnia. Ha ucciso la padrona e si è integrata nel villaggio come suo finale.
Isabella giocava Jeana, una lontana cugina di Gretchen, sua intima damigella, che si occupa delle faccende più personali. Crea abiti bellissimi, ma solo di notte. Le tremano le mani tranne se sta pettinando qualcuno. Durante il finale è rimasta morta sotto le macerie del castello che crollava.
Sara giocava Marlies, cameriera e altra dama di compagnia. Abbandonata da piccola e cresciuta da lei. Le deve la vita. E' silenziosissima, tranne quando ha in mano qualche oggetto. Ha difficoltà a interagire con gli altri, tranne quando non li vede. E' riuscita nel suo intento di ottenere un lieto fine, integrandosi nel villaggio.

C'è da dire che alcuni meno che umano o più che umano sono entrati in gioco poco, per dimenticanza collettiva, come le mani che tremano e la difficoltà a interagire con gli altri. Questo non ha inficiato comunque la buona riuscita del gioco: i personaggi erano ben caratterizzati e distinguibili, anche se non ci ricordavamo mai i nomi. Bisogna davvero che faccia qualcosa per la memoria.

Tra i personaggi secondari (siamo riusciti a introdurne parecchi, in tre sessioni) possiamo ricordare Nicolaj, il padre cieco di Gretchen, che è arrivato ad essere un portatore di ben 7 di Amore (non a caso l'ordine finale è stato quello di ucciderlo una volta per tutte). Ma anche Benjamin e Ciel sono stati ben gettonati, essendo rispettivamente un servitore di Frederick e un garzone del villaggio. Entrambi sono stati i lieti fini delle due servitrici finite bene. L'interesse romantico del personaggio di Isabella invece è finito pestato a sangue ed evirato, ma Isabella ha descritto come abbia visto quello che gli era successo come una punizione per le sue malefatte e abbia trovato un posto nel coro della chiesa.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

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[AP] La mia vita col padrone - La mia vita con Zippolo/Gretchen
« Risposta #3 il: 2010-06-19 12:57:01 »
Brevemente

La prima serata è stata dedicata semplicemente a conoscerci un minimo e iniziare a creare il padrone. Dopodiché abbiamo cominciato a giocare, spiegando le regole e riuscendo a provare un po' tutte le meccaniche. Gli ordini sono stati molto soft, perché stavo tastando il terreno e dovevo anche capire bene quanto potevo spingermi. Nella seconda sessione sono cominciati gli ordini davvero bastardi e mirati ai Legami. Il personaggio di Sara ha dovuto far violentare una sua amica, e poi evirare il violentatore per un distorto senso di "giustizia" di Gretchen. E il violentatore era un legame del personaggio di Isabella. Volevo anche vedere se riuscivo a smuovere quest'ultima, e quindi mi sono accanito un po' anche su di lei, riuscendo quasi a metterla in crisi. Il personaggio di Eleonora stava già attivamente cercando la rovina della padrona, per cui ho semplicemente attaccato il suo legame. Poi finalmente hanno portato in scena il padre di Gretchen (che io aspettavo ma che non volevo portare in gioco per primo), dandomi l'esca per la sessione successiva.
Nella terza sessione infatti, sullo sfondo della festa che Gretchen aveva preparato per fare colpo su Frederick, la cattiveria della padrona si è accanita sempre di più su Nicolaj, fino al climax finale dell'ordine di ucciderlo una volta per tutte, che ha scatenato l'endgame.
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« Risposta #4 il: 2010-06-19 12:57:25 »
Escalation ESCALATION ESCALATION (urinating dog)

In questa partita de La mia vita col padrone ho seguito la regola dell'escalation. Creare catene di ordini, e se un ordine non viene portato a compimento, ordinarne uno ancora più tremendo.

Dapprima ho ordinato a Sara di portare via l'amato clavicembalo dalla stanza di Nicolaj, il padre di Gretchen (la padrona) per farlo suonare da uno sconosciuto alla festa. Lei è riuscita a resistere all'ordine, così non l'ha fatto, ma alla festa il clavicembalo era lì (resistere all'ordine ti consente solo di non essere tu a fare quelle cose). Nicolaj è comparso per protestare e Gretchen ha preso il personaggio di Isabella per braccio e le ha sibilato di portarlo via e di farlo tacere per sempre tagliandogli la lingua. Quando Eleonora è riuscita a fermare Isabella ho fatto arrivare di nuovo Gretchen, infuriata perché la sua festa era stata rovinata. Loro si sono chiuse dentro col padre, ma Gretchen ha ordinato a Eleonora di fare in modo che il padre non uscisse più da lì, spaccandogli le gambe (a calci, se necessario). Pensavo che sarebbe riuscita a resistere, ma il dado Sincerità ha fatto un risultato basso. Isabella è riuscita a fermarla, e poi l'ha lasciata lì, per correre a chiamare Sara. Gretchen quindi è arrivata, ha aperto la porta, e ha ordinato a Eleonora di uccidere Nicolaj una volta per tutte. Questa volta però è riuscita a resistere, scatenando l'ENDGAME.

Anche in precedenza avevo usato questa regola. Avevo convocato Sara dandole un invito da recapitare a casa di Lise, una delle pretendenti di Frederick (interesse romantico della padrona). L'ordine era di recapitare l'invito, specificando che alla festa Lise sarebbe stata umiliata per fare risaltare Gretchen. L'ordine è stato eseguito, ma poi Sara ha fatto un Approccio con Lise per dirle di non andare alla festa. In seguito, durante una scena di Orrore Svelato, Sara ha descritto come Lise viene presa in giro e sbattuta fuori da un circolo perché qualcuno aveva messo in giro voci che si era concessa a Frederick, e non essere vergini era una cosa vergognosa per l'epoca. Più avanti ho descritto a Sara una padrona stranamente gentile e premurosa, che la invita a prendere il the e chiacchierare del più e del meno. Viene fuori la questione Lise, e la voce che circola sul suo conto. Io interpreto Gretchen che si scandalizza e dice "Oh cielo, questa situazione è incresciosa. Dicono che non sia più vergine, e invece lo è? Bisogna rimediare. Te ne occuperai tu, vero?". Lei cerca di resistere, ma io vado sulla disperazione "Cosa succederebbe se si scoprisse che in realtà non è così? Direbbero che sono falsa e bugiarda! Se non fai questa cosa sarà tutto rovinato". Lei va sulla sincerità, ma non è abbastanza, e quindi deve farlo. Le suggerisco di Adam, lo stalliere, che è risaputo essere un provetto amatore, e lei quindi si reca da lui, probabilmente confidando di fare un tiro di infamia ora e farla finita. Ma adam si mostra più che contento di partecipare al misfatto, e così l'infamia si rivela essere fare entrare Adam nella stanza di Lise, approfittando della cortesia di quest'ultima, che la invita a prendere un the. In seguito, una scena di orrore svelato mostra che i fratelli di lise prendono Adam e lo riempiono di botte fino a lasciarlo sanguinante e morente per la strada. In seguito i gendarmi portano dentro sia Adam che Sara, ma Gretchen li fa uscire con la promessa di occuparsi personalmente della punizione. E così prende un coltello e lo mette in mano al personaggio di Sara, ordinandole di evirare Adam, sotto lo sguardo del personaggio di Isabella, della quale Adam era l'interesse romantico.
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« Risposta #5 il: 2010-06-19 12:57:50 »
La regola zero

Sappiamo tutti come La mia Vita col Padrone si basi sull'accumulare frustrazione per poi sfogarla quando riesci finalmente a resistere all'ordine e ammazzare il padrone. Le meccaniche svolgono egregiamente il loro lavoro. Ignorarle non solo non ti permette di ottenere una esperienza migliore, ma rischia di rovinartela.

Sapete già cos'è la Regola Zero: una toppa che alcuni master applicano quando le meccaniche di un gioco non funzionano. Una toppa che appiattisce il sistema usato al tavolo. Non c'è bisogno di toppe a La mia Vita col Padrone. Vediamo un Actual Play:

La padrona aveva dato degli ordini precisi a Isabella: tagliare la lingua al suo vecchio padre che le aveva rovinato la festa. Eleonora era riuscita a fermarla, e assieme lo avevano portato nelle sue stanze. Io descrivo dei passi col tacco che si avvicinano in maniera sostenuta. Loro si barricano dietro la porta. Descrivo la padrona che dice incazzata che alla festa stanno tutti andando via e che il padre non se ne uscirà mai più dalla sua stanza. E ordina a Eleonora di spaccargli le gambe. Eleonora cerca di resistere, prendendosi il dado sincerità dicendo che per lei è come il padre che non ha mai avuto. Io mi dico "E' fatta. Ora resiste, ha abbastanza amore da entrare nell'endgame."

Il dado sincerità fa basso (forse 1, non ricordo). Non riesce a resistere. Io guardo i dadi. Il tempo si blocca e una vocina da dentro mi dice "Dì che va bene lo stesso, che ci sta bene, dai. Che ti frega? E' il dado che ha fatto basso, lei si è impegnata". Poi scuoto la testa, decido di fidarmi del sistema, e descrivo la padrona che le ordina di farlo, e che si allontana.

Successivamente Isabella riesce a fermare Eleonora. Il personaggio è in lacrime, il padre la consola (aumenta l'amore con entrambe, arriva a 7 di amore totale). Poi Isabella decide di andare a cercare Sara, e lascia Eleonora sola a proteggere il padre. Descrivo un forte bussare alla porta, e poi una chiave che gira nella toppa. La padrona è lì, furiosa, disumana. Ha un coltello in mano. Lo porge a Eleonora. Le dice "E' ora di finirla. Ora lo ammazzi, qui e davanti a me". Lei lancia il coltello per terra, dice che non può fare una cosa del genere. Le fa un altro discorso bellissimo, dicendole che se lei lo avesse ascoltato, se lo avesse fatto suonare, se gli avesse permesso di farle da padre, la sua festa avrebbe funzionato, i suoi problemi non ci sarebbero stati e ora non sarebbe stata così disperata. Sincerità nei confronti della padrona. Wow. Questa volta tira. E ce la fa. Si entra nell'endgame. La padrona le dice "Non puoi farlo perché sei debole! Non hai il coraggio!". Lei raccoglie il coltello e lo punta verso di lei "Ho il coraggio per fare quello che si deve fare". E si scaglia su di lei. Nella scena della morte, la padrona con un ultimo sforzo tende la mano verso di lei, che le dà un calcio.

Se avessi dato ascolto a quella vocina nella mia testa, questa scena stupenda non ci sarebbe stata. E c'è stata proprio perché figlia della frustrazione generata dal precedente tiro fallito. La mia vita col padrone funziona. Ci si può fidare della mia vita col padrone. La regola zero non serve.
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« Risposta #6 il: 2010-06-19 12:58:13 »
Il linguaggio del corpo

A manifesto on mastery dà alcuni suggerimenti per instillare soggezione nei giocatori. Dice di torreggiare su di loro, utilizzare un prop per simboleggiare il padrone, far sentire la presenza del padrone col linguaggio del corpo.

Nella seconda sessione la padrona doveva ordinare al personaggio di Sara di evirare Adam, lo stalliere colpevole di aver violentato una ragazza (per ordine della padrona). Giocavamo in una cucina, ero già in piedi, ho afferrato un coltellaccio dal porta coltelli e l'ho sbattuto davanti a Sara, dicendole a pochi cm dagli occhi "Sai cosa fare".

E' stato molto d'impatto. Sara era chiaramente intimidita (e io non sono minaccioso, normalmente, quindi ha funzionato \\o/).

Analogamente, ho preso l'abitudine ad alzarmi in piedi nelle scene con il padrone, al punto che verso la fine, quando era il turno di una scena di Sara, ne ho approfittato. Aveva appena fatto un legame con Benjamin, l'uomo di cui era innamorata. Le ho chiesto che aveva intenzione di fare e ha risposto che sarebbe andata con Benjamin a soccorrere il personaggio di Eleonora, che era rimasta ustionata dall'olio bollente. Ho descritto che andavano per il corridorio del castello. Poi mi sono alzato, lentamente. Lei ha sgranato gli occhi e ha detto "No". Ed a tutti gli effetti è arrivata la padrona, furente. "Tutti se ne stanno andando, Frederick se ne vuole andare. Ma... resterà, se ci sarà il suo paggio qui morente, vero?"

Vorrei porre l'enfasi sul fatto che questo linguaggio del corpo non rientra nella "recitazione". La padrona non ha sbattuto il coltello sul tavolo, perché non c'era un tavolo. La padrona non si è alzata in piedi, stava camminando. Questi sono espedienti di comunicazione. Il linguaggio del corpo è un modo per comunicare che a mio parere è molto importante. Questo è uno dei motivi per cui le giocate dal vero sono più efficaci.

Anche la posizione del tavolo influisce, probabilmente. In tutte e tre le giocate Sara era vicino a me, potevo torreggiare su di lei, invadere i suoi spazi personali. E infatti è stata quella più martoriata. Nella seconda giocata Isabella era quella più distante, irraggiungibile, tra il muro e la finestra. Probabilmente è anche per quello che non sono riuscito a impormi su di lei. Nella terza sessione infatti lei era vicina a me, ho potuto afferrarle un braccio e urlarle addosso.
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Emanuele Borio

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« Risposta #7 il: 2010-06-28 03:22:04 »
Posso solo dire: "Ma anche quando fai il Padrone ne LmVcP devi giocare una donna? WTF!!!"

Comunque, benvenuto nel club "Capelloni sotto i trent'anni che giocano di ruolo in gruppi di sole donne".
Stiamo lavorando alla spilletta(Io, me, me stesso, ciccio[la mia ciccia], e panza[la mia panza])

E sì, riesumo il Topic perché oltre a essere d'obbligo il commento mi piace vederlo in prima pagina U_U
Ciao, sono Meme! - Fanmail 64 - DN=2 - Ingegnere delle Scienze Agrarie, Contadino, Nerd di Professione.

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